sabato 31 marzo 2012

Cirò- Si chiama:”Cirò grande di nuovo” la lista civica di coalizione presentata giovedi scorso dal sindaco uscente Mario Caruso che lo vede capolista e che racchiude la partecipazione di :”Io sud-grande Sud; UDC; UPC, ed Autonomia cirotana”.


Cirò- Si chiama:”Cirò grande di nuovo” la lista civica di coalizione presentata giovedi scorso dal sindaco uscente  Mario Caruso che lo vede capolista e che racchiude la partecipazione di :”Io sud-grande Sud; UDC; UPC, ed Autonomia cirotana”.   “Abbiamo deciso di correre insieme in questa competizione elettorale, ha detto il sindaco  Mario Caruso- nella convinzione che la nostra Cirò possa ritornare -“grande di nuovo”, al fine di assicurare alla comunità stabilità di governo, innovazione, presenza costante, trasparenza e legalità. Per questo prosegue- Abbiamo deciso di dotarci di un codice etico, poiché di etica oggi la politica è carente, una regola che ci siamo imposti per evitare facili promesse elettorali: vogliamo indicare per ogni opera che intendiamo realizzare le fonti di finanziamento e informare costantemente i cittadini sull’andamento della pubblica amministrazione”. E Per continuare a fare questo inoltre -ci siamo dati dei principi e delle regole a cui attenerci: i cittadini devono essere al centro dell’azione amministrativa di una comunità locale, per cui ogni decisione presa dall’amministrazione comunale è rivolta alla soluzione dei loro bisogni, dei loro problemi reali e quotidiani, garantendo una oculata e attenta gestione delle risorse (Tasse e imposte), evitando sprechi ed inefficienza; il rispetto delle regole e della persona che sono i fondamenti per una ordinata e civile convivenza; la sicurezza, la legalità e l’imparzialità sono valori da difendere e far rispettare; le associazioni di volontariato devono essere incentivate, coordinate ed aiutate, affinché possano far fronte ai propri scopi statutari, intervenendo in quei settori dove la pubblica amministrazione non può essere presente per mancanza di fondi”. E' su questi principi prosegue il neo capolista:”che la nostra coalizione “CIRO’ GRANDE DI NUOVO” ha pensato e costruito il programma amministrativo con cui si presenta ai cittadini nella prossima tornata elettorale del 6/7 Maggio 2012, convinti più che mai di avere le persone giuste con idee chiare e concrete, con la volontà e la capacità di fare, per affrontare la sfida amministrativa che porterà a compimento gli impegni che ci assumiamo. E ancora:” Il risparmio di risorse nei prossimi anni caratterizzati da contingenza economica e la registrazione di nuove entrate ha detto Caruso- ci consentiranno di non aggravare ulteriormente il reddito dei cittadini residenti. La viticoltura, patrimonio che intendiamo conservare, sviluppare, innovare e valorizzare, sarà uno degli obiettivi strategici della nostra coalizione. Inoltre se i nostri viticoltori riusciranno ancora a coltivare e rendere produttivi i loro terreni, puntando sempre di più sulla qualità del prodotto, necessaria in un mercato sempre più competitivo e globalizzato, la nostra comunità accumulerà risorse grazie a questo  settore che è ancora trainante per l’economia calabrese. Certo però dobbiamo anche organizzare  nuovi corsi di formazione per i nostri viticultori. Il Centro Storico sarà il punto di forza del rilancio socio- economico di questo paese, con una continua valorizzazione di opere di restauro, già iniziate in questi anni  ( come il recupero del Bastione Cannone e delle Porte delle Antiche Mura). Inoltre la redigenda Fondazione Luigi Lilio, , e l’inserimento di Cirò nei Borghi di Eccellenza nella nuova legge urbanistica Regionale, grazie al costante impegno del Sindaco uscente, farà risvegliare il terziario e il commercio. Quanto al Castello auspichiamo, che i proprietari, rinuncino a desideri di opportunismo e si associno alla nostra iniziativa, che trasformerà la nostra Cirò in albergo diffuso e città solidale. Inoltre prosegue il sindaco- Ci rendiamo conto che occorrerà assicurare nuovi servizi, uno fra tutti le aree di parcheggio: per fare ciò sarà necessario l’abbattimento di ruderi nel centro storico e dell’ex carcere, nonché la creazione di  un Maxi- Parcheggio da ubicare nell’ex istituto scolastico in via Galluppi”. Cirò dovrà diventare la “cittadina del sole”, ha detto ancora Caruso- attraverso una convenzione  gratuita con tutti i cittadini che metteranno a disposizione  i tetti che gli garantiranno la quantità di energia quotidiana gratis, e con l’energia rinnovabile  il centro storico si  restaurerà da sola.

venerdì 30 marzo 2012

“ E’ la prima donna a Cirò candidata a Sindaco, si tratta della professoressa Rosaria Frustillo, è rappresenta il rinnovamento all’interno del P. D.”


Cirò-   “ E’ la prima donna a Cirò candidata a Sindaco, si tratta della professoressa  Rosaria  Frustillo, è rappresenta il rinnovamento all’interno del P. D.”così ha dichiarato il Presidente Regionale dei Giovani Democratici  Giuseppe Dell’Aquila, nel corso della  presentazione ufficiale del candidato del P. D. a sindaco.”Noi concorreremo non da soli ma insieme   a tutta la Società  Civile di Cirò, e ci presenteremo il 6 e 7 maggio, con il nostro simbolo   politico, senza simboli ambigui.  Rappresento la svolta, una inversione di tendenza attraverso la passione e l’umiltà che mi      ha contraddistinta un questi anni lavorando attivamente per il sociale con la Pro- Loco dimostrando l’attaccamento al mio Paese”.- ha detto la neo candidata a Sindaco Rosaria   Frustillo. E’ ancora : “ Metterò in campo una squadra” di sinergie che di volta in volta andrà a valutare le necessità e peculiarità per il paese e per questo –prosegue -abbiamo  bisogno di tutte le forze anche non politiche che si occuperanno dei problemi del paese.”Intanto già il 29 Marzo la Frustillo incontrerà tutte le associazioni per ascoltare e creare-ha detto-“un  Laboratorio di idee” dove il cittadino potrà partecipare attivamente aderendo e creando  progetti nuovi .” La mia campagna politica -prosegue la capolista- sarà volta al rispetto del le persone, -non attaccherò i miei avversari politici, spetterà poi alla comunità scegliere il capolista che presenterà il progetto migliore”. Per Francesco Marino, segretario cittadino del  PD invece,- và cambiato il modo di votare: “ NO’ al partito, NO’ al parente, ma bisogna votare il progetto più valido e fattibile e non farsi accecare dalle utopie. Noi -prosegue Marino- stiamo lavorando per questa comunità da cinque anni alla ricerca di soluzioni valide per poter fare emergere il tessuto sociale Cirotano. E ancora ha detto-“ Siamo un partito solido e compatto, non abbiamo all’interno divisioni e scontri, per questo penso che gli altri partiti difficilmente potranno amministrare visto che stanno facendo delle coalizioni a mò di  “miscuglio” pur di vincere;  “Abbiamo tentato nei giorni scorsi, prosegue Marino, di fare una coalizione allargata, visto le difficoltà odierne di poter risollevare Cirò, purtroppo nel confrontarci non abbiamo trovato le giuste energie da poter condividere, in quanto si è pensato più ai partiti di appartenenza e  poco al bene della Comunità. Noi non potevamo fare alleanze solo per vincere, sacrificando il  nostro modo di fare. Per questo conclude Marino– abbiamo preso una decisione drastica ritenendo che per questo momento difficile sia opportuno mettere in campo la candidatura una grande professionista donna che ama Cirò: Rosaria Frustillo, una persona che si è sempre occupata del sociale in modo disinteressato”. Il prossimo 2 aprile si terrà presso il collegio “Gesù Bambino” la presentazione della lista che affiancherà la neo candidata a sindaco del pd.          

martedì 27 marzo 2012

Sarà Rosaria Frustillo la candidata a sindaco del PD alle prossime elezioni amministrative, la sua candidatura è stata ufficializzata ieri pomeriggio alle ore 19.oo nella nuova sede della locale sezione del PD sede politica dell’onorevole Nicodemo Oliverio in Piazza Pugliese.


Cirò- Sarà Rosaria Frustillo la candidata a sindaco del PD alle prossime elezioni amministrative, la sua candidatura è stata  ufficializzata ieri pomeriggio alle ore 19.oo nella nuova sede della locale sezione del PD  sede politica dell’onorevole Nicodemo Oliverio in Piazza Pugliese. Dunque i giochi politici sono ormai a termine, dopo la candidatura di Giuseppe Siciliani a capo della coalizione di FLI e Demokratici; Carlo Colucci  probabilmente a capo della movimento Cirò Risorgimento,  e l’altro candidato a sindaco Mario Caruso, sindaco uscente del movimento “Io Sud”  insieme a UDC di Francesco Paletta, saranno i nuovi quattro candidati a sindaco per le prossime amministrative del sei Maggio.  

Rosaria Frustillo ha già dato le dimissioni da presidente della Pro-Loco in quanto in caso di elezione, sarebbe incompatibile con tale carica; è stata già assessore alla cultura durante l’amministrazione Colucci, attualmente docente di lingua inglese presso l’Istituto  per ragionieri  Lucifero di Crotone, un personaggio  sempre  impegnata nel sociale  e nella cultura.  

Giuseppe Siciliani piace definirsi , "Viticultore prima di tutto". Infatti oltre che essere un Ortodontista, è anche un ottimo viticultore e appassionato di vini pregiati.Docente di Ortodonzia presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza” e  Professore ordinario in Ortodonzia presso l'Università degli Studi di Ferrara, fu anche ex deputato di forza Italia. 











Carlo Colucci invece, grande personaggio di spicco  nella Margherita prima e nel PD dopo, ex sindaco di Cirò, ex assessore provinciale, dopo qualche anno di assenza ritorna e ricomincia con “Cirò Risorgimento” dopo aver  abbandonato il PD. Ed infine  la ricandidatura del sindaco Mario Caruso, il quale recentemente ha aderito al nuovo progetto politico di Io Sud,  tanti sono stati  i progetti portati avanti dall’amministrazione da lui guidata, dalla inaugurazione dell’ex Giara, alla ricostruzione del belvedere Mavilia, il museo archeologico e della civiltà contadina, e soprattutto il museo astronomico Luigi Lilio che ha portato a Cirò uno scienziato come Zichichi; ed inoltre  prossimamente Cirò sarà anche sede dell’Enoteca Regionale. Dunque nei prossimi giorni sapremo anche i nomi di chi affiancheranno i candidati a sindaco e i nomi delle loro liste.

domenica 25 marzo 2012

Tra fuochi, tagli, estirpazioni e cementificazioni, gli ulivi secolari nel cirotano stanno scomparendo anziché preservarli


Cirò- Tra fuochi, tagli, estirpazioni e cementificazioni, gli ulivi secolari nel cirotano stanno scomparendo anziché preservarli, eppure esiste una vecchia legge regionale tuttora vigente, anche se da sola non basta a proteggerli,  del 1945 (D.L. 27 Luglio 1945 n.475) a difesa degli uliveti presenti nel territorio nazionale, secondo la quale non si possono abbattere più di cinque ulivi in un biennio. Gli ulivi secolari, di cui il territorio ne è ricco, avrebbero dovuto essere vincolati come Monumenti Vegetali  patrimonio da tutelare e difendere, e non  legname da ardere, o ceppaie da vendere, per questo bisognerebbe che gli enti preposti tutelassero le aree di interesse ambientale e paesaggistico in modo da non permettere più, come è successo in passato, nell’attuale zona Pip di Cirò Marina, scempi del genere, quando hanno permesso di trasformare  l’unica area di ulivi secolari in area industriale nel 2003, con tutto il terreno  libero che esiste. Dello stesso parere è anche la Consigliere nazionale di Italia Nostra Teresa Liguori che continua a lottare per far tutelare questi nostri monumenti vegetali e preservare il paesaggio  in tutto il territorio, la quale in una nota scrive:” Tra i beni paesaggistici più rilevanti, il paesaggio agrario sicuramente merita un’attenta e rigorosa tutela, che dovrebbe essere meglio precisata dalle leggi vigenti. Nelle regioni mediterranee, esso è caratterizzato da distese verdi con piante secolari di ulivo, alberi monumentali, veri patriarchi testimoni di antiche civiltà. Essi contribuiscono, con la loro maestosa bellezza, ad imprimere una peculiare valenza al paesaggio stesso. Il settore dell’olivicoltura, in particolare, nell’ambito delle colture tipiche e dei prodotti di nicchia, simbolo della continuità di una tradizione agricola, ha sempre dato un significativo contributo allo sviluppo integrato del territorio, sempre che ne siano tutelati gli elementi paesaggistici e naturalistici”. E ancora scrive :” La Legge regionale n°19/2002, approvata il 16 Aprile detta “Legge Urbanistica della Calabria-Norme per la tutela, governo ed uso del territorio”, introduceva  delle novità rispetto alle responsabilità dei Comuni i quali, prima di indicare le aree da destinare allo sviluppo edilizio, avrebbero dovuto procedere alla valutazione di sostenibilità e di impatto ambientale. Alla luce di questa normativa, tanti scempi al paesaggio agrario si sarebbero potuti  risparmiare.Uno tra i tanti esempi precisa Teresa Liguori- : il Comune di Cirò Marina nel 2003 avrebbe dovuto destinare all’insediamento P.I.P. un’altra area molto più idonea rispetto a quella prescelta, dato che in quest’ultima ricadevano centinaia di piante di ulivi secolari. Questi alberi avrebbero dovuto essere vincolati come Monumenti Vegetali, patrimonio da tutelare e difendere, e non già pezzi di legname da vendere, come purtroppo è avvenuto, nonostante la ferma opposizione della proprietaria dell’uliveto e del sostegno della stampa locale e delle associazioni Italia Nostra e WWF”. Riscoprire il valore della terra e del paesaggio, tanto preziosi ma altrettanto devastati: per una visione del futuro diversa, questo l’obiettivo da raggiungere.

venerdì 23 marzo 2012

In zona Campanise, l’area R4 più devastata dal dissesto idrogeologico, sembra sia stata colpita da un terremoto


Cirò- In zona Campanise, l’area R4 più devastata dal dissesto idrogeologico, sembra  sia stata colpita da un terremoto visto la situazione  odierna in cui si trova, dove non è rimasto intatto nessun immobile  a destinazione agricolo, e dove pure le abitazioni che si trovano lungo la provinciale Cirò-Vallo, nella stessa zona,  sono interessati da gravi smottamenti che ne hanno modificato irreparabilmente le costruzioni stesse, tanto che sono state evacuate. “Si tratta di una “Paleofrana” -ha riferito   il geologo Andrea Grisafi , siamo in presenza  di frane profonde e  quiescenti prosegue Grisafi, -che si possono attivare nei periodi di maggiore piovosità, per questo occorrerebbe avviare  indagini mirate come carotaggi, oltre ad indagini  indirette:sismica e geolettica per poter caratterizzare la profondità del movimento franoso dovuto alla presenza di argilla, che in questa zona è di tipo varicolore(grigia e rossa), e monitorare l’intera area, proprio come sta facendo la protezione civile sulla frana in zona De Gasperi”. 

Dunque è stato un vero  disastro l’effetto del  Dissesto idrogeologico sulle case di campagna in località Campanise , dove la grande frana di quest’inverno ha investito tutta l’area devastando tutto ciò che ha incontrato sul suo percorso, proprio come un terremoto. A farne le spese, oltre ad alcune abitazioni private anche numerose case di campagna, stalle e magazzini. Molti fabbricati rurali adibiti a stalle, che prima erano costruite a fianco, aderenti l’una a l’altra, ora si presentano separati con una distanza di circa un metro, alcune mura perimetrali  si sono completamente spaccati in due, dove il pavimento per effetto della compressione, si è modificato diventando da superficie  piano a convessa. Tutto da abbattere e da rifare dove sarà possibile, una perdita di milioni di euro che mai nessuno ti ridarà.  Dello stesso parere anche l’esperto geologo Guglielmo Gentile il quale in proposito  riferiva:”la località Campanise risulta interessata da una frana cartografata sin dal 1954 (data della prima cartografia ufficiale IGM- Istituto geografico militare) e successivamente riportata nella Carta geologica della Calabria sempre in scala 1:25.000 redatta dall'allora “Casmez”; si tratta di una frana decisamente attiva che interessa tutta la parte che dal centro abitato e raggiunge la Valle, un  dissesto  che ha interessato anche i fabbricati rurali disseminati in zona Campanise, i quali si trovano sulla corona della frana. Per quanto concerne invece, prosegue il geologo Gentile  il pavimento divelto in molti fabbricati-  si tratta di una zona di "compressione" del terreno che sta interessando alcuni  fabbricati, altre zone invece sono interessati da fenomeni di distenzione. Non credo che questa frana, conclude l’esperto geologo- possa essere sistemata vista la vastità dell'area interessata, certamente può essere attuato qualche intervento che potrebbe mitigarne gli effetti”. ma il destino dei fabbricati rurali resterà problema irrisolto che andrà ad appesantire il già grave bilancio familiare di una comunità  che sopravvive a stento.

Cirò- Si è rinnovato l’antica tradizione di accendere i fuochi in onore di San Giuseppe


Cirò- Si è rinnovato l’antica tradizione di accendere i fuochi in onore di San Giuseppe, dove quest’anno le serate sono state tre17-18-19 marzo all’insegna delle tradizioni tra cultura, religione e gastronomia. L’usanza di accendere il fuoco la vigilia di San Giuseppe nei rioni del centro storico, risale alla fine del 800, quando specie i contadini, per ringraziare e raccomandarsi al Santo, dovevano donargli qualcosa ;ma non avendo nulla da offrigli , ognuno portava dalla campagna un po’ di legna  e frasche , che veniva  accumulata davanti la chiesa omonima  per essere bruciata , la sera del 18 Marzo tra canti balli e intrattenimento gastronomico  . I tradizionali Focareddi di San Giuseppe, diretti discendenti d’antichi falò, hanno origini perdute nella notte dei tempi  che ogni  anno, nell’equinozio di primavera, rievocano la leggenda propiziatoria dell’arrivo della Primavera. Tra i numerosi fuochi accesi merita menzione per l’alto  valore tradizionale ed enogastonomico quello acceso in zona Sant’Elia, dove le numerose famiglie della zona hanno cucinato tutte le pietanze tradizionali che hanno offerto a tutte le persone che per l’occasione si sono fermati a cena  , dove tutti i partecipanti della lunga tavolata,  hanno festeggiato tra pasta e fagioli, salsicce e vino rosso del Brigante fino all’alba, all’insegna dell’amicizia e della solidarietà, proprio come avveniva una volta, quando eravamo tutti poveri.

giovedì 22 marzo 2012

E’ la lista più ambita dagli altri gruppi politici presenti quella dell’ex sindaco Colucci, chi lo vuole a destra chi lo vuole a sinistra, ma l’interessante personaggio politico, è intenzionato a combattere anche da solo per arrivare alle prossime amministrative.


Cirò- E’ la lista più ambita dagli altri gruppi politici presenti quella dell’ex sindaco Colucci, chi lo vuole a destra chi lo vuole a sinistra, ma l’interessante personaggio politico, è intenzionato a combattere anche da solo per arrivare  alle prossime amministrative. Dopo l’uscita  dal PD, dopo anni di militanza, Colucci ha fondato il  movimento civico dal nome:”Cirò Risorgimento” con cui  concorrerà alle prossime elezioni comunali, il quale si  colloca per ora, in consiglio comunale come gruppo misto. Il consigliere di minoranza Colucci  a suo tempo, aveva comunicato la sua decisione anche al sindaco Mario Caruso. “Non ho aderito a nessun partito politico-ha detto l’ex sindaco Colucci, ma voglio ricominciare proprio dal mio paese con idee nuove e con le persone giuste”. Dunque il PD perde un grande politico che negli anni ha ricoperto importanti incarichi locali e provinciali, e ora a quanto pare  si prepara a scalare nuovi impegni politici. Grande personaggio di spicco  nella Margherita prima e nel PD dopo, ora lascia tutto e ricomincia  daccapo con una nuova linfa per scalare la vetta alle prossime amministrative. Intanto sembra che abbia già una lista di sette persone ed una rosa di alleati di oltre cinquanta persone pronti a combattere con lui per il bene del paese, ha detto in una nota Colucci- grazie ad un progetto rivoluzionario  che andrà a riqualificare l’antico borgo medievale. Delle coalizioni già fatte sembra quella dei Demokratici e FLI , mentre sono ancora  a discutere Io Sud e UDC per la poltrona da sindaco, l’unica incognita è ancora il PD dove i papabili potrebbero essere addirittura due. In ogni caso resta il fatto che ad oggi, rispetto a cinque anni fa, tutti cercano “matrimoni politici vantaggiosi, chi cerca la poltrona a sindaco chi una da assessore, chi da vice sindaco, purtroppo però quello che ancora manca, sono i progetti che presenteranno per salvare Cirò, il cittadino dovrà votare semmai il progetto migliore, quello fattibile e credibile, ma ad oggi non c’è l’ombra di un progetto in campo.

Un successo di pubblico la serata organizzata dall’Associazione Pro Loco Luigi Lilio e il Gruppo Scout ASCI Cirò 1- Luigi Lilio in piazza Pugliese , dove in occasione della giornata di San Giuseppe, hanno organizzato la manifestazione "Focareddu e Cummitu e San Giuseppe".


Cirò- Un successo  di pubblico la serata organizzata dall’Associazione Pro Loco Luigi Lilio e il Gruppo Scout ASCI Cirò 1- Luigi Lilio in piazza Pugliese , dove  in occasione della giornata di San Giuseppe, hanno  organizzato  la manifestazione "Focareddu e Cummitu e San Giuseppe".
L’iniziativa, si legge in una nota- vuole proporre e valorizzare l’importanza di queste due tradizioni della cultura popolare cirotana quali “i Focareddi” e “u Cummitu”. Un grande falò acceso è stato il protagonista della serata, dove tutti intorno si è potuto degustare cibi tradizionali ballando insieme alle ballerine delle due scuole di ballo di Cirò presenti alla manifestazione.  “U focareddu” scrive il presidente della Pro-Loco Rosaria Frustillo:” ha come scopo quello di bruciare oggetti e vecchie erbacce per lasciarsi alle spalle l’inverno e accogliere con gioia la nuova stagione. Nella tradizione popolare, era uso preparare in segno di devozione e ringraziamento, un pranzo, detto "U cummitu", in onore di San Giuseppe. Numerose figuranti per l’occasione hanno inscenato il cummitu i quali come vuole la tradizione hanno consumati pasta e fagioli ma non sono mancate pietanze prelibate preparate dalle brave socie dell’attivissima Pro-Loco di Cirò  e dal gruppo Asci. Il cummito consiste nel fatto che la famiglia che aveva ricevuto qualche grazia particolare, invitava cinque persone povere: un vecchio (San Giuseppe), un altro (San Gioacchino), un giovinetto (Bambin Gesu') e due donne (la Vergine Maria e Sant'Anna). Gli invitati al "commitu" venivano serviti a piedi nudi dai membri della famiglia che offriva il pranzo, preparato con piatti a base di cinque legumi, maccheroni casarecci, pesce, baccalà, broccoli, asparagi e fritture miste. Finito il banchetto,  e salutati gli invitati, che si titolavano di santi, ad ognuno di loro veniva offerto un pane fatto in casa, "u paniceddu e' San Giuseppe". Le associazioni proveranno dunque a far rivivere questi momenti della nostra tradizione cercando di trasmetterne la loro importanza alle future generazioni. Questi i figuranti che hanno interpretati la scena del Cummitu:” Famiglia: Giuseppina Greco, Alfonso Frustillo e Francesca Paone; Invitati Nicodemo Stumpo (Gesù bambino); Mariella Macrì (S. Maria Santissima); Domenico Manica (S. Giuseppe); Graziella Parrilla (S. Anna); Lillo Stasi (San Gioacchino); Giuseppina Aloisio (S. Elisabetta); Natale Paone (S. Zaccaria), Francesco Aloisio (S. Giovanni Battista); Vincenzo Critelli (S. Pietro); Gianni Stasi (S. Paolo); Franco Bossio (S. Nicodemo); Luigi Dell’Aquila (S. Francesco di Paola); Leonardo Rizzo (S. Cataldo); Enrico Aggiorno (S. Lorenzo); Luciano Pugliese (S. Menna); Raffaele Sestito (S. Leonardo); Natale Amodeo (S. Antonio di Padova); Giuseppe Rizzo (S. Luigi Gonzaga); Anna Maria Agresti (S. Rita da Cascia), Francesca Lettieri (S. Lucia)”.  Sempre nel rispetto della tradizione, la serata è stata allietata da musica, allegria e da tanti piatti tipici della nostra tradizione gastronomica grazie alla sinergia e collaborazione dei diversi soggetti organizzatori”. La serata è stata poi allietata dalla partecipazione di artisti locali che hanno intrattenuto il pubblico con un vasto repertorio di canzoni tra cui la cantante  Miriana Rizzo.

Inaugurazione ex Giara


Cirò- “La Regione è presente alla Contea del vino e a Cirò”- ha detto l’Assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra all’inaugurazione dell’Ex Giara, non solo ma c’è  il nostro impegno a pagare le uve del 2010 e,  rispondendo alle polemiche delle ultime ore del deputato Nicodemo Oliverio ha detto:”La demagogia ed il populismo pre-elettorale dell'on. Nicodemo Oliverio, lo costringono a cavalcare l’onda delle accuse coinvolgendo tutto e tutti. Dovrebbe ricordare, invece, che è stato proprio il metodo assistenzialistico a far crescere intere generazioni di viticoltori con la speranza che interventi statali di tipo contributivo risolvessero la questione delle crisi di mercato dell'uva che, ciclicamente, si ripetono nell'area del cirotano e che hanno fatto la fortuna elettorale di tutti, nessuno escluso. Noi abbiamo avuto il coraggio di rompere quel metodo ed ai Tavoli convocati dalla Regione abbiamo invitato la filiera a fare le proprie scelte anche in virtù dell’eccezionalità della produzione di uve nel 2010. Per smaltire il quantitativo in esubero, abbiamo convinto numerose cantine ad acquistare parte delle uve invendute con l’impegno di attivare la distillazione di crisi anche per il vino Cirò, cosa che abbiamo fatto. Per la rimanente parte delle uve, abbiamo attivato un modello innovativo di intervento, ovvero la erogazione di un prestito oneroso, attraverso Fincalabra. Giova ricordare ad Oliverio che il prestito poteva essere garantito tramite bando pubblico, cosa che è stata fatta, a cui potevano partecipare tutte le cooperative vitivinicole in possesso dei requisiti del bando”. E ancora prosegue Trematerra:” Non ci esimeremo da individuare nuove strategie, questo il senso anche della presenza per l’inaugurazione dell’ex “Giara”, cantina finanziata con fondi ex agensud ottenuti nella passata legislatura, che noi abbiamo utilizzato anche per mettere nelle condizioni il territorio di rispondere con la dovuta flessibilità alle esigenze degli agricoltori. Dunque niente polemiche, questa è una festa, ora dobbiamo attenderci che questa struttura sia funzionale con l’aiuto di tutti i viticultori”. “Presto ci sarà un bando di concorso ha detto il sindaco Mario Caruso- a cui dovranno partecipare chi ha esperienza in questione, da questo bando  ci aspettiamo la massima funzionalità della struttura che dovrà assorbire le uve della contea del vino in particolare quelle dei piccoli viticultori. Il vincitore dovrà pagare un affitto della struttura”. Per il sindaco Siciliani invece, occorrerebbe ci fosse una cooperativa di giovani che riuscissero a  prendere in mano la situazione. Il sindaco Sicilia ha evidenziato invece come l’unione tra i comuni della contea del vino sia diventata come una vera forza trainante   di tutto il territorio. L’assessore regionale Pacenza invece ha  eloggiato l’impegno della regione verso questo territorio a vocazione agricola sottolineando che -l’enoteca regionale finalmente è in dirittura d’arrivo. Di PISL ne ha discusso invece l’assessore regionale Spataro affermando che la Contea sarà sede anche PanKro. La nuova cantina  ha avuto la benedizione del parroco don Giovanni Napolitano.

Giungono le congratulazioni da parte di Francesco Marino Segretario del Circolo del P.D. di Cirò per l’elezione di Giuseppe Dell’Aquila a Presidente Regionale dei G.D.


Cirò- Giungono le congratulazioni da parte  di   Francesco Marino Segretario del Circolo del P.D.  di Cirò per l’elezione di Giuseppe Dell’Aquila a Presidente Regionale dei G.D.
Il Segretario, Francesco Marino, si legge in una nota:”a nome di tutto il Circolo del Partito Democratico di Cirò, esprime, con orgoglio, le più sentite congratulazioni e felicitazioni, per l’avvenuta elezione di Giuseppe Dell’Aquila, a Presidente Regionale dei Giovani Democratici.
Tale elezione, prosegue-premia di sicuro chi non ha lesinato l’impegno, proponendosi, con un modo di fare politica, che purtroppo in tanti disconoscono, fatto di partecipazione, condivisione, responsabilità e costante impegno e cosa molto importante senza creare futili polemiche e dannose divisioni”.Pertanto,  conclude la nota-“a Giuseppe, che rappresenta il giusto prototipo di chi vuol fare seriamente politica e per il solo bene della comunità, che ha saputo ricavarsi il suo spazio, lavorando giorno per giorno, -giunga, a nome di tutto il Circolo del P.D. di Cirò, unitamente alle congratulazioni, un augurio di un buon e proficuo lavoro”. 

venerdì 16 marzo 2012

Il Bastione Cannone, una delle forme più arcaiche esistente in Calabria, nonchè uno dei dieci monumenti dell’architettura medievale del 1400, di cui in Italia ne esistono solo dieci per la sua rara forma pentagonale, secondo il parere dell’esperto l’architetto Lopetrone della Soprintendente ai beni culturali e archeologici di Crotone, attende ancora di essere completato, il suo restauro si è arenato durante il passaggio politico da Loiero a Scopelliti.


Cirò- Il Bastione  Cannone, una delle forme più arcaiche esistente in Calabria, nonchè uno dei dieci monumenti  dell’architettura medievale del 1400, di cui in Italia ne esistono solo dieci per la sua rara forma pentagonale, secondo il parere dell’esperto l’architetto Lopetrone della Soprintendente ai beni culturali e archeologici di Crotone, attende ancora di essere completato, il suo restauro si è arenato durante il passaggio politico da Loiero a Scopelliti. Dunque che fine hanno fatto i soldi già finanziati dalla Regione e destinati a molti lavori già iniziati in tutta la Regione e che purtroppo  non hanno potuto vedere il loro completamento. Sarebbero bastati solo 40 mila euro  al completamento dell’opera al quale mancavano pochi lavori per ridare all’umanità quel “Monumento” tanto acclamato dalla stessa Soprintendenza: la pavimentazione; impianto elettrico; installazione di due porte al piano sottostante; sistemazione area esterna; illuminazione interna ed esterna; posizionamento di finestre-vetro sui 4 pozzi luci della volta; posizionamento finestre-vetro feritoie sottostante. Queste sono le lavorazioni necessarie al completamento del bastione cannone, lavorazioni che necessitano di nuovi finanziamenti e bando di gara, in quanto la ditta precedente ha abbandonato la gare per mancanza di fondi. Intanto è stato approvato proprio lo scorso 5 marzo dalla Giunta municipale, l’approvazione del progetto stralcio per il completamento dei lavori del bastione Cannone, la cui  giunta delibera di approvare il progetto esecutivo dei lavori redatti dagli architetti Ciccopiedi- Arcuri- Golino per un importo di 38.680,24, e di imputare tale somma sul capitolato 4050-residui 2010 del bilancio in corso di esercizio. Speriamo che questa volta il Bastione Cannone possa vedere il suo completamento per poi poterlo immettere in rete e creare la via del turismo culturale.

Ancora un danno ai tetti delle case popolari di Sant’Elia a Cirò, dove dopo lo scoperchiamento del tetto per la furia del vento di un anno fa, si ripetono i danni questa volta attraverso il fuoco dopo che un caminetto si è incendiato martedì scorso.


Cirò- Ancora un danno  ai tetti delle case popolari di Sant’Elia a Cirò, dove dopo lo scoperchiamento del tetto per la furia del vento di un anno fa, si ripetono i danni questa volta  attraverso il fuoco dopo che un caminetto si è incendiato martedì scorso. Le fiamme alimentate dal polistirolo che si trovava sotto i pannelli, si è diffuso su tutti i tetti adiacenti della fila di palazzine delle case popolari, solo l’intervento dei vigili del fuoco chiamati tempestivamente e dei carabinieri di Cirò, hanno impedito che le fiamme si propagassero anche alle abitazioni vicine. Per fortuna è successo di giorno alle ore 9 circa, a dare l’allarme gli stessi abitanti i quali avvertendo il cattivo odore dei fumi che si sprigionava dai pannelli e alla vista delle fiamme, gli occupanti sono accorsi per strada trovando poi riparo presso alcune famiglie della zona limitrofa. Solo nel pomeriggio  le famiglie hanno potuto fare ritorno alle proprie abitazioni dove naturalmente gli è stato vietato per ora di accendere i camini, restando completamente al freddo, e dove la pioggia può cadere dentro le abitazioni. Già ieri mattina l’aterp di Crotone ha fatto un sopralluogo per quantificare i danni, anche se la situazione rimane grave in quanto non solo il fuoco ha distrutto i  pannelli disseminati da evidenti  fori, ma anche i muri presentano delle crepe. Tutto l’immobile va restaurato e messo in sicurezza tanto che i cittadini occupanti tali abitazioni hanno chiesto al comune di poter usufruire di   altre case popolari comunali.

Rubano dal parcheggio di un albergo autobus


Cirò- Rubano dal parcheggio di un albergo autobus “Setra gran turismo” del 2001, di  colore blu del valore di  100 mila Euro della linea turistica della ditta Sestito di Cirò a Roma, durante una gita d’istruzione di una scolaresca del crotonese in  visitare al Senato. E’ accaduto tra la notte di mercoledì e giovedì in zona Villa Borghese dove i 44 ragazzi  di una scuola secondaria di Crotone pernottavano. Brutta sorpresa al risveglio quando gli allievi hanno dovuto attendere un autobus di sostituzione per recarsi in visita al senato.  Per fortuna che niente è  cambiato nell’iter della gita d’istruzione, dove i ragazzi  dopo qualche disavventura , hanno potuto completare la loro missione con ritorno a Crotone Sabato 10 marzo. Il proprietario dell’autobus ha provveduto a denunciare l’accaduto ai carabinieri di Roma i quali stanno indagando sull’episodio. Per fortuna che il mezzo risulta assicurato, certo però, bisognerà vedere se potrà coprire l’intero  valore del mezzo.

mercoledì 14 marzo 2012

Cirò- Una chiesa gremita ha accolto la cerimonia organizzata dalla parroco don Giovanni Napolitano dopo il restauro conservativo della chiesa madre Santa Maria de Plateis, dove è intervenuto l’Arcivescovo di Crotone e di Santa Severina S.E. Mons. Domenico Graziani.


Cirò- Una chiesa gremita ha accolto la cerimonia organizzata dalla parroco don Giovanni Napolitano dopo il restauro conservativo della chiesa madre Santa Maria de Plateis, dove è intervenuto l’Arcivescovo di Crotone e di Santa Severina S.E. Mons. Domenico Graziani, il quale sottolineava   di come la bellezza  salverà il mondo riferendosi alla bellezza che si percepisce  dal risultato del restauro conservativo operato grazie ha detto- “ad una grande squadra” di tecnici e di professionisti che hanno permesso un simile risultato”. “E’ stata una azione di sviluppo -prosegue l’Arcivescovo- grazie all’intervento dell’onorevole Oliverio che è riuscito a veicolare 100 mila euro dalla legge Mancia che ha permesso il restauro esterno della chiesa. Vorrei che anche i bambini percepissero il significato di restauro conservativo e la trasmissione dei suoi valori, un modo ha detto -per sensibilizzare i giovani al bello e all’arte. Spero che questo restauro porti ad altri restauri, infatti prosegue S.E. Graziani- ho approvato il prestito che il parroco don Giovanni Napolitano ha chiesto alla Banca d’Italia per altri 100 mila euro per restaurare anche l’interno della chiesa e creare anche un museo parrocchiale, un gesto questo che fa grande l’operato  del vostro parroco; inoltre metterò a vostra disposizione anche  la nostra neo accademia di arte e mestieri per altri lavori futuri affinchè si possa mettere in rete i lavori qualificativi che permetteranno di avere  maggiore visibilità senza  dimenticare  che bisogna anche nutrire  non solo il settore materiale ma soprattutto anche quello educativo ”. Anche l’onorevole Nicodemo Oliverio ha elogiato il risultato del restauro, i tecnici ed il soprintendente  Lopetrone che ha seguito i lavori conservativi il quale definiva l’opera come un capolavoro d’arte, grazie agli architetti Ciccopiedi – Golino e l’ingegnere Varano per il risultato ottenuto. Oliverio pertanto  ha riferito di aver nuovamente inserito la chiesa madre come destinataria di altri finanziamenti per completare l’opera di restauro anche nella prossima legge Mancia. E ancora il deputato, ha fatto un escursus sulla storia di questa chiesa antica già esistente nel quattrocento  quando veniva chiamata”chiesa cattedrale” per la sua importanza, essendo Cirò già nel 1600 formata da 6 mila abitanti con 37 sacerdoti ed una ventina di chiese, dunque ha concluso –“bisogna richiamare il senso della nostra appartenenza della nostra storia, non ci possiamo permettere di perdere altri pezzi”.  “La soprintendenza è stata sempre presente a Cirò- ha detto nel suo intervento l’architetto Lopretone responsabile per i beni architettonici e paesaggistici della provincia di Crotone,- “da questo restauro nascerà un monumento”-la squadra che ha lavorato al restauro  ha fatto un bel lavoro, già in passato ho seguito anche i lavori  del bastione Cannone, una delle torri di cui in Italia ne esistono solo dieci, una struttura pentagonale fatte costruire da Francesco di Giorgio Di  Martino primo maestro di Leonardo, per questo Cirò meriterebbe il primo posto in un circuito turistico-culturale”. Dello stesso parere è l’ingegnere della curia Tito Arno il quale spera che Cirò venga inserito in un percorso turistico-religioso-culturale, volano di stimolo per il futuro, un percorso di valorizzazione che possa continuare coesa per raggiungere forti obiettivi di sviluppo. “Quello che stiamo festeggiando oggi, ha detto il parroco don Giovanni Napolitano, sarà suggellato in una pergamena ed inserito in una bottiglia che verrà sotterrata  sotto una colonna della chiesa per i posteri, come testimone di questo grande evento che porterà la firma di tutti gli attori che hanno permesso questo restauro con la firma di tutte le associazioni e del consiglio per gli affari economici della parrocchia stimati anche dall’Arcivescovo”. “ Questo nostro patrimonio storico- ha detto il sindaco Caruso- è uno dei motivi di tutela , un vero volano di sviluppo di questo territorio, già nel 56 la chiesa aveva subito un altro restauro, ora Cirò  è inserito  tra i 28 borghi antichi di Crotone questo permetterà agli enti di chiedere finanziamenti per la tutela dei suoi patrimoni, anche le 14 chiese presenti sono sotto il vincolo della salvaguardia del paesaggio. Dobbiamo cercare di restaurare tutte le nostre chiese ed opere d’arte esistenti, non possiamo più permetterci di perdere parte della nostra storia”

L’Associazione Pro Loco Luigi Lilio e il Gruppo Scout ASCI Cirò 1- Luigi Lilio comunicano che, in occasione della giornata di San Giuseppe, organizzano per sabato 17 Marzo 2011 alle ore 19 in Piazza Stefano Pugliese a Cirò la manifestazione "Focareddu e Cummitu e San Giuseppe".


Cirò- L’Associazione Pro Loco Luigi Lilio e il Gruppo Scout ASCI Cirò 1- Luigi Lilio comunicano che, in occasione della giornata di San Giuseppe,  organizzano  per sabato 17 Marzo 2011 alle ore 19  in Piazza Stefano Pugliese a Cirò la manifestazione "Focareddu e Cummitu e San Giuseppe".
L’iniziativa, si legge in una nota- vuole proporre e valorizzare l’importanza di queste due tradizioni della cultura popolare cirotana quali “i Focareddi” e “u Cummitu”.
 “U focareddu” scrive il presidente della Pro-Loco Rosaria Frustillo:” ha come scopo quello di bruciare oggetti e vecchie erbacce per lasciarsi alle spalle l’inverno e accogliere con gioia la nuova stagione. Nella tradizione popolare, era uso preparare in segno di devozione e ringraziamento, un pranzo, detto "U cummitu", in onore di San Giuseppe.La famiglia che aveva ricevuto qualche grazia particolare, invitava cinque persone povere: un vecchio (San Giuseppe), un altro (San Gioacchino), un giovinetto (Bambin Gesu') e due donne (la Vergine Maria e Sant'Anna).
Gli invitati al "commitu" venivano serviti a piedi nudi dai membri della famiglia che offriva il pranzo, preparato con piatti a base di cinque legumi, maccheroni casarecci, pesce, baccalà, broccoli, asparagi e fritture miste.Finito il banchetto, conclude la nota- e salutati gli invitati, che si titolavano di santi, ad ognuno di loro veniva offerto un pane fatto in casa, "u paniceddu e' San Giuseppe". Le associazioni proveranno a far rivivere questi momenti della nostra tradizione cercando di trasmetterne la loro importanza alle future generazioni.Nel rispetto della tradizione, la serata sarà allietata da musica, allegria e da tanti piatti tipici della nostra tradizione gastronomica e conterà sulla sinergia e collaborazione dei diversi soggetti organizzatori”. L’usanza di accendere il fuoco la vigilia di San Giuseppe nei rioni del centro storico, risale alla fine del 800, quando specie i contadini, per ringraziare e raccomandarsi al Santo, dovevano donargli qualcosa ;ma non avendo nulla da offrigli , ognuno portava dalla campagna un po’ di legna  e frasche , che veniva  accumulata davanti la chiesa omonima  per essere bruciata , la sera del 18 Marzo tra canti balli e intrattenimento gastronomico  . I tradizionali Focareddi di San Giuseppe, diretti discendenti d’antichi falò, hanno origini perdute nella notte dei tempi  che ogni  anno, nell’equinozio di primavera, rievocano la leggenda propiziatoria dell’arrivo della Primavera.

lunedì 12 marzo 2012

Finalmente dopo circa un anno e mezzo dall’acquisto della ex Giara, il comune di Cirò è pronta per inaugurarla venerdi 16 marzo alle ore 16 alla presenza dell’on Trematerra, del presidente Scopelliti e del presidente della provincia Zurlo.


Cirò- Finalmente dopo circa un anno e mezzo dall’acquisto della ex Giara, il comune di Cirò è pronta per inaugurarla venerdi 16 marzo alle ore 16 alla presenza dell’on Trematerra, del presidente Scopelliti e del presidente della provincia Zurlo. E’ la prima cantina nel territorio cirotano il quale provvederà ad assorbire le uve dei viticultori della contea del vino:Cirò- Cirò Marina e Crucoli,. Ma le neo struttura non interesserà solo il comparto vitivinicolo ma avrà anche la filiera dell’olio oltre la sede del PAN KRO paniere dei prodotti tipici della Provincia di Crotone, grazie ai PISL Sistemi Produttivi.” E’ una grande soddisfazione per me, ha detto il sindaco Mario Caruso essere stato capace di gestire una cosa così grande tanto da dare un futuro sicuro al comparto agricolo della mia cittadina e a tutta la contea del vino. Nei prossimi giorni-prosegue Caruso-  approveremo un bando  per la manifestazione di interesse per la futura gestione della ex Giara, bando che presenteremo poi in occasione della inaugurazione. Nei Comuni della contea vitivinicola del  Cirò si trova il nucleo centrale di uno dei più importanti comprensori vitivinicoli di Europa, fortemente vocato sia per le caratteristiche naturali che per la presenza di un elevato numero di imprese agricole specializzate, prevalentemente a conduzione familiare, che rappresenteranno con questa nuova cantina,  il volano dell’economia dell’intero territorio.

La Statale 106 nel tratto che va da Cirò Marina a Strongoli è disseminata da numerose buche, molte delle quali sono profonde e pericolose per la incolumità degli automobilisti


Cirò Marina- La Statale 106 nel tratto che va da Cirò Marina  a Strongoli è disseminata da numerose buche, molte delle  quali sono profonde e pericolose per la incolumità degli automobilisti nonché per le auto stesse, visto che  ogni buca, arreca danno al motore e  alla carrozzeria. Per non parlare poi delle piccole pietre disseminate su tutto il percorso bitumato, dove spesso volte le pietre lanciate a tutta velocità dalle ruote in movimento vanno poi a finire a spaccare i parabrezza delle auto in corsa . Proprio in questo periodo molti automobilisti accusano di essere stati costretti a ricorrere a riparare i vetri attraverso il servizio “carglass”, c’è chi invece è stato costretto di  riparare  i pneumatici, i cerchioni ammaccati, gli ammortizzatori e quant’altro. Se tutti dovessero far causa all’Anas o alla Provincia per i numerosi danni subiti, forse interverrebbero tempestivamente a riparare le centinaia buche disseminate da Cirò Marina a Strongoli, dove specialmente in quest’ultima, la situazione è gravissima per le numerose buche presenti. E’ un pericolo specie durante le ore notturne quando queste  non riesci ad evitarle e sei costretto  a proseguire a zig zag per non caderci dentro ed arrecare danni all’auto, ma così facendo si rischia di andare a sbattere contro l’automezzo proveniente dalla parte opposta. Questa è l’amara situazione in cui versa questo tratto di S.s. 106 sempre più abbandonata a se stessa, sempre più pericolosa .

“I cassonetti dei rifiuti verranno svuotati ogni due giorni


Cirò- “I cassonetti dei rifiuti verranno svuotati ogni due giorni visto che l’ impianto di Ponticelli di Crotone non può più assorbire i rifiuti del crotonese e siamo costretti a raggiungere la discarica di Pianopoli, vicino Lamezia Terme, aggravando le già scarse casse del comune, lo ha comunicato ieri pomeriggio il vice sindaco Raffaele Stasi, il quale in una nota -invitava i cittadini a collaborare affinché portassero i loro rifiuti fuori dalle loro abitazioni, ogni due giorni per evitare che i rifiuti urbani si accumulassero per strada, dando un brutto decoro al paesaggio, e scongiurare situazioni poco igieniche”.  E ancora scrive Stasi-“Chiediamo scusa ai cittadini per il grave disagio che il paese sta vivendo questa è una vera e propria emergenza rifiuti tanto che, nei giorni scorsi, ci siamo incontrati con tutti i sindaci della Provincia, in quanto il problema riguarda tutta la Provincia e non solo la nostra cittadina, ed abbiamo dato mandato al Sindaco Di Crotone, Vallone, di farsi carico di tutte le nostre legittime esigenze e portarle a conoscenza del Commissario dell’ emergenza rifiuti ed anche al Prefetto di Crotone, nella speranza che al più preso trovino per il bene di tutta la provincia una soluzione”. Già nel nuovo PSA presentato nei giorni scorsi è previsto un polo energetico tra Cirò e Cirò Marina  in zona Trivio, che potrebbe risolvere il problema rifiuti almeno nel cirotano, ma senza differenziata e senza la sensibilità dei cittadini i quali continuano a creare discariche abusive, non si può decollare verso un sistema più  civile.