venerdì 24 maggio 2013

Tre ore di intenso spettacolo per scoprire i nuovi talenti tra i ragazzi della scuola media



Tre ore di intenso spettacolo per scoprire i nuovi talenti tra i ragazzi della scuola media,  con la partecipazione straordinaria dell’artista poliedrico  Gianni Savarese che insieme agli allievi protagonisti della scuola media Luigi Lilio, si sono fatti apprezzare per il loro spettacolo  “Tra sogno e realtà”  presso il Centro Servizi di Cirò,  dove l’Istituto Omnicomprensivo ha aperto le porte all’arte, allo spettacolo per dire in coro no al bullismo, e per occuparsi di ambiente, spettacolo, cultura, come solo i grandi sanno fare.  I ragazzi  hanno presentato in una sala gremita, uno spettacolo di varietà, cimentandosi nei diversi ruoli di cantanti, ballerini, attori, musicisti, ma anche attenti e scrupolosi ai problemi ambientali. Una parte della serata è stata  dedicata alla proiezione del lungometraggio “La TVdei ragazzi” , realizzato dagli stessi alunni , per dire “No al Bullismo”, ma anche per difendere l’ambiente, ed affrontare tematiche sociali,  sotto la sapiente guida dell’esperto Giuseppe Capoano, della coordinatrice del progetto, la Prof.ssa Simona Caparra, a cui hanno collaborato  le docenti Filomena Zungri, la professoressa Perlita Brasacchi e il prof. Giovanni Marangolo , i quali, visto l’alto contenuto culturale del lavoro svolto, sono stati veramente eccellenti, dove gli alunni hanno dimostrato tutta la loro maturità ed arricchimento culturale". 
Ci dobbiamo riappropriare della cultura del teatro- ha detto Savarese- recuperare quel rapporto umano che sta scomparendo,  soffermandoci sempre più  sulla solidarietà, e l’ospitalità caratteristica del Sud. Lo spettacolo ha visto l’interpretazione di  due classi protagoniste, dove la loro insegnante delusa dei risultati scolastici ottenuto, scopre invece che molti  alunni sono dotati di  veri talenti:  chi sa cantare , chi sa ballare, chi sa recitare, senza aver compiuti alcuni studi in merito, scoprendo così  nelle loro varie sfaccettature i loro veri talenti. Questo a dimostrazione che una società può crescere culturalmente anche con l’aiuto delle proprie attitudini naturali, come  nel teatro dove quattro ragazze e un ragazzo hanno  portato in scena una cenerentola moderna, i cui personaggi  sono stati  notati  per la loro bravura dall’attore Savarese, che gli ha invitati a continuare a studiare e recitare per dare sfogo al loro talento naturale. 
Come il giovane chitarrista Giovanni  definito  dall’attore,  -un orecchio musicale fuori dal comune. Savarese infine  ha inscenato  con un altro artista locale Iacovino una breve performance umoristica .Soddisfatte per il buon risultato le docenti   protagoniste del progetto le quali hanno ringraziato i genitori, l’amministrazione comunale, la dirigenza e tutto il personale Ata. Entusiasta la dirigente Giudice definendo Cirò come la capitale della bellezza in ogni sua sfaccettatura. La scuola ha detto la Dirigente-  è cultura e competenza e i ragazzi oggi hanno dimostrato di avere acquisito l’uno e l’altro. La docente Caparra nel ringraziare i genitori e gli alunni, ha ricordato anche la figura dell’ex dirigente Gabriele scomparso recentemente, il quale ha detto- ha lasciato una traccia indelebile in questa scuola. Infine  il cortometraggio contro il bullismo un vero film-documentario, dove sono emersi forti i  messaggi dei ragazzi, tra cui: Conoscere il problema per aiutarlo ; Forse ha bisogno di affetto; Se non  rispetti chi non la pensa come te rischi di restare da solo, il tutto in un contesto culturale e minuziosamente affrontato con garbo e diligenza da alunni e docenti, che proiettano la scuola media al podio più alto.

domenica 19 maggio 2013

Cirò- Approvato dalla sola maggioranza il conto consuntivo esercizio finanziario 2012 con un avanzo di amministrazione di 8.590,86



Cirò- Approvato dalla sola maggioranza  il conto consuntivo esercizio finanziario 2012 con un avanzo di amministrazione  di 8.590,86, che di questi tempi rappresenta un buon segnale della macchina amministrativa. Intanto c’è stato anche il cambio di guardia alla segreteria comunale dove all’uscente  Giovanna Acquaviva è subentrata la segretaria, dottoressa   Teresa Aloisio, già segretaria comunale durante l’amministrazione Colucci. ”Spero di fare   insieme un percorso sereno” ha detto la neo segretaria durante il suo primo insediamento . Approvato all’unanimità anche il regolamento per l'effettuazione delle spese di rappresentanza, tale  spese ha detto il sindaco Mario Caruso- sono  state ridotte  ai minimi termini, in quanto da regolamento  non possono superare  l’80% di quelle sostenute nel 2009; tagli anche sulla telefonia, sono stati aboliti i numeri precedenti, ora solo un rimborso una tantum. Sul consuntivo invece ha relazionato il neo dottore in economia, responsabile dell’ufficio finanziario Natalino Figoli, il quale faceva notare” lo sforzo politico di questa amministrazione che ha chiuso con un disavanzo amministrativo di circa 8.500”,  aggiungendo- le entrate tributarie non hanno subito modificazioni significative rispetto all’anno 2012 anche se con i ruoli siamo a regime per gli anni, ma purtroppo, sottolinea Figoli- i tempi della fase di riscossione sono lunghi e dettati dalle leggi in vigore”. E ancora, prosegue il consulente finanziario- “l’accertamento relativo alla tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, pari ad euro 271.000 , garantisce la copertura  del 74% dei costi  del servizio; si è riusciti  anche a garantire, per l’anno 2012, senza aumenti di spesa per quanto riguarda la gestione del servizio mensa, ed infine ha detto-  anche  sul versante delle opere pubbliche è bene  fare un cenno ad alcune opere appaltate ed altre portate a termine nel corso del precedente esercizio finanziario tra cui la demolizione e ricostruzione  di Piazza Mavilia; la riqualificazione ambientale dei lavori  in località Marinella a mare, la messa in opera dell’impianto di illuminazione  a led , interventi  sulla rete idrica   e fognante oltre a lavori per la messa in sicurezza del suolo”. Alla fine del mio primo mandato ha detto invece il sindaco Caruso- abbiamo optato fare una gestione amministrativa oculata, pagando debiti ed allontanando lo spettro del dissesto, senza aumenti delle tasse, ora ci accingiamo invece a preparare entro il prossimo 30 giugno una bozza della Tares la nuova tassa sui rifiuti che si comincerà a pagare da dicembre 2013, e per non penalizzare le famiglie dobbiamo studiare un piano che assicura agevolazioni e non faccia lievitare i costi, ma sicuramente- prosegue Caruso-dobbiamo pensare alla differenziata per diminuire i costi, ad esempio con lo scarico diretto   all’interno del comune andrei a risparmiare 130 mila euro. Sulle opere pubbliche invece –Piazza Mavilia –dichiara il primo cittadino- sarà pronta tra 30-40 giorni circa, abbiamo già appaltati gli arredi, ed in questi giorni invece partirà un bando dalla stazione appaltante di Crotone riguardante  una manifestazione di interesse per la gestione della Giara, proprio l’altro ieri, sono stati sbloccati 90 mila euro dalla Regione per completare i macchinari della cantina della contea del Cirò. Infine sul fatto che l’amministrazione con una parte dei fondi Roialtyes destinati a risorse ambientali, ha pagato debito pregressi riguardante i danni alluvionali del 2010, è intervenuto il consigliere d’opposizione Giuseppe Siciliani il quale preferiva che tali somme fossero invece destinati nel sociale, a supporto delle famiglie additando tale operazione, una scelta politica sbagliata, è stato invece un obbligo contabile gestionale e non una scelta politica è stata la replica del sindaco Caruso, specie la parte dei fondi utilizzati  per far fronte alle emergenze alluvionali e alla salvaguardia della incolumità pubblica, dove i lavori compiuti in particolare con le somme urgenti, sono stati solo quelli autorizzati dalla Protezione Civile.

mercoledì 15 maggio 2013

Cirò- Nonostante sia stata distrutta dagli incendi della scorsa estate, nell’area SIC delle dune della Marinella di Cirò, ricresce vigorosa la ginestra bianca



Cirò- Nonostante sia stata distrutta  dagli incendi della scorsa estate, nell’area SIC delle dune della Marinella di Cirò, ricresce vigorosa la ginestra bianca, per l’incuranza di chi dovrebbe proteggerla con  stradine spartifuoco, e pulizie delle erbacce, le quali crescono proprio a  partire dalla strada da dove puntualmente ogni anno c’è sempre qualcuno  che appicca il fuoco per distruggerla e liberare l’area da questo vincolo, come se il vincolo esistente potesse essere  annullato, visto che l’area geografica in questione  è ricca di dune, un’importante struttura di difesa della spiaggia’. Le  dune non sono degli inutili mucchi di sabbia, come qualcuno potrebbe pensare, alla mercè di chi periodicamente la  ruba creando cave abusive, riempite poi di detriti, in realtà svolgono delle importanti funzioni naturali, non solo perché rappresentano un diaframma di separazione tra la spiaggia, ovviamente arida perché dominata dall’eccesso di sale, e la fascia retrostante, generalmente fertile, non solo perché ospitano la vegetazione pioniera e un importante campionario di fauna minore, ma anche perché rappresentano una importante struttura di difesa della spiaggia e del territorio interno contro l’aggressione del mare.
 La pianta che cresce su queste dune :la Ginestra bianca(Retama retam),  cresce  solo a Ciro’,  e anziché essere ogni anno distrutta dal fuoco, dovrebbe invece  essere considerata  patrimonio dell’Unesco, visto che è l’unica oasi presente in Italia, sopravvissuta per cinque milioni di anni, in  zona Marinella. La sua salvaguardia è stata più volte  segnalata agli enti preposti alla sua tutela, ma ad oggi appare abbandonata a se stessa, e se il comune non interviene a creare degli spartifuoco, la rara ginestra bianca rischierebbe l’estinzione. Quest’anno, a causa degli incendi solo poche piante non lambite dal fuoco, presentato i loro caratteristici frutti, il resto per la maggior parte quest’anno non sono  nemmeno fiorite interrompendo drasticamente  il loro ciclo naturale. L’habitat naturale, di questa pianta, dove tutt’ora cresce è la Tunisia, da dove provenne quando i continenti  erano uniti attraverso  una “lingua di Gesso”derivato dal prosciugamento del Mediterraneo, cioè quando lo stretto di Gibilterra si sollevò, facendolo prosciugare (periodo del Miocene-Messiniano 5 milioni di anni fa).    proprio da  questo habitat che si svilupparono oltre alle ginestre, anche il Lentisco e altre piante tipiche della macchia Mediterranea, oggi in pericolo visto che si sta distruggendo ciò che in natura è sopravvissuto per cinque milioni di anni. Speriamo che l’amministrazione comunale agisca adesso prima dell’estate periodo caldo per l’area Sic, e faccia in modo che la preziosa sabbia non venga rubata e non vengano formate più cumuli di rifiuti speciali al posto della sabbia  come sta succedendo ultimamente, magari attraverso un circuito di sorveglianza  con il sostegno della Comunità europea che coordina il programma LIFE natura tanto discussa.
Ed è

E' stata una grande festa di partecipazione la festa dedicata a San Cataldo



E' stata una grande festa di partecipazione la festa dedicata a San Cataldo,  il santo protettore dei raccolti, delle campagne cirotane e degli allevamenti.dal 1 al  10 Maggio, dove si sono susseguiti lunghi festeggiamenti religiosi e tradizionali. Dalla sua chiesa omonima in zona Cannone il parroco Don Giovanni Napolitano, ha officiato la santa messa, dove    i fedeli accompagnati dal comitato omonimo presieduto da Gaetano Fuscaldo, e dal parroco Don Giovanni Napolitano,  hanno  portato in processione il santo per le vie del paese fino ad arrivare  presso il largo Arenacchio dove la statua miracolosa del Santo è stata portata in  periferia per benedire i campi, fino alla zona Cappelliere presso la cappella della famiglia Giglio, dove nel vicino uliveto si è tunuto il tradizionale Agape fraterna ed intrattenimento musicale. E dopo la benedizione dei raccolti, le terre, e gli allevamenti nel cirotano,  la statua è stata portata presso la chiesa della Madonna di Pompei come vuole la tradizione, e da quì dopo la santa messa una lunga  processione che da via Sant’Elia si èsnodata per le vie del paese fino al rientro del Santo nella sua chiesetta omonima in zona Cannone. Come vuole la tradizione al passare del Santo, dai balconi le coperte più belle vengono stese, per la benedizione delle famiglie, oltre alla pioggia di petali di “Zuzzulo” di San Cataldo, un fiore colorato della famiglia delle Asteracea che fiorisce proprio in questo periodo, che ognuno fa cadere sulla statua al suo passare. San Cataldo annuncia la bella stagione, e tutto il popolo cirotano è in festa per il Santo protettore dei raccolti e degli allevamenti. Molte le tradizioni rispettate, come i nastrini benedetti e portafortuna chiamate”Zagarelle”, i dolci tipici di San Cataldo,  i tavoli votivi e il suono della tradizionale Zampogna. La festa di San Cataldo una volta, era una delle più sentite dal popolo cirotano, e il comitato vorrebbe che tornasse al suo atavico splendore, quando tutta la popolazione grandi e piccoli intervenivano alla processione e a tutte le funzioni religiose.

giovedì 9 maggio 2013

Cirò- E’ di Cirò l’abitino votivo di San Cataldo più antico che sta impreziosendo in questi giorni la mostra antropologica dei vestitini di S. Cataldo presso Palazzo Porti, e risale al 1956



Cirò- E’ di Cirò l’abitino votivo di San Cataldo più antico che sta impreziosendo in questi giorni la mostra  antropologica dei vestitini di S. Cataldo presso Palazzo Porti, e risale al 1956, che il proprietario Cataldo Arcuri di Cirò ha gentilmente concesso  all’ideatore dell’originale mostra Alfonso Calabretta . L’evento religioso-culturale, unico nel suo genere  ha lo scopo di riscoprire le nostre vere tradizioni religiose legate alla festività, ai riti ed al mito di San Cataldo al punto che si è creata una rete con tante collaborazioni, principalmente quella dei fedeli che hanno messo a disposizione i vestitini antichi fatti dalle nostre mamme e nonne in passato. La mostra è diventata un contenitore da riempire materialmente con gli oggetti ma specialmente con spessore religioso e testimonianze cristiane, quindi un’esposizione emozionale dove chiunque si ritroverà bambino e tramite il vestitino si rivivranno momenti gioiosi o momenti cupi di tante famiglie. L’artista Calabretta ha inoltre attivato in proposito un percorso di lettura, e di ricerca antropologica delle tradizioni del sud e  predisposto uno studio sul significato dei vestitini, i segni ed i simboli legati alla richiesta o ringraziamento di grazie richieste o ricevute, oppure alla devozione. Anche le stoffe con cui venivano cucite questi abitini è ricca di storia  e tradizioni dove le sarte, ma anche le nonne,  studiavano e ricercavano  i ricami più adatti per la creazione degli abiti votivi che oggi  illuminano la mostra impregnata di storia e cultura religiosa. Si tratta di un  "Vestito Sacro" inteso come vestito dell'anima, come abito celebrativo ed evocativo,  rivelatore di una stabilità di relazioni e di appartenenza. Usato per preservare il bambino dalle malattie o in seguito ad una miracolosa guarigione, si usava fargli indossare “l’abito votivo benedetto” del Santo invocato. L’artista Calabretta ha eseguito una accurata ricerca antropologica storico-religiosa e culturale sull’argomento che meriterebbe che questa mostra diventasse permanente, magari  una stanza del palazzo Porto potrebbe diventare museo delle tradizioni religiose ed andare ad  arricchire il patrimonio culturale della città.

Riflessioni ad alta voce sul PD da parte di Luigi Dell’Aquila



Riflessioni  ad alta  voce   sul   PD da parte di   Luigi  Dell’Aquila Componente gruppo dirigente Circolo PD – Cirò, che in una nota scrive:” Non fa parte del mio essere ,  esternare sulla stampa posizioni, considerazione e giudizi sul partito in cui  milito da  sempre (PCI-PDS-DS- oggi PD ) ed in special modo alla vigilia di appuntamenti importanti quali sono i congressi,   perché ritengo che  ad una persona cui si vuole bene, specialmente quando la stessa potrebbe versare in situazioni di disagio, qualunque esso sia  , bisogna stargli vicino in modo schietto, sincero e leale,  spendersi con tutte le proprie forze per aiutarlo a superare il tutto senza  pretese o contropartite, altrimenti vuol dire che ci si trova davanti ad una persona che agisce con  piena premeditazione per fini esclusivamente personali.
 A malincuore dobbiamo constatare che tutti i malesseri, le contraddizioni, le insofferenze del Partito emergono sempre alla vigilia di quanto sopra per essere poi dimenticati nel momento in cui  ci sarebbe tutto il tempo necessario per suggerimenti tali da contribuire a porre i rimedio e trovare le soluzioni giuste .
 Tutto questo succede per mettersi in evidenza , spesso per spiccare il volo senza averne la forza necessaria perché  questo possa durare il più a lungo possibile, per mirare a questa o a quella postazione politica  come trampolino di lancio per una carica di prestigio poi. La verità nuda e cruda purtroppo è questa, chi dice il contrario fa solo ed esclusiva demagogia politica.
Chi ha buona memoria ricorderà che dopo le primarie per la scelta del candidato a Premier del centro sinistra e prima delle  elezioni politiche scorse , nessuno osava dire una parola sul Commissario del PD Calabrese ,  perché i sondaggi ci davano vincenti al 100% , quindi tutti i mal di pancia erano congelati. Il Segretario del PD Bersani il migliore in assoluto, vincitori del successo tutto il Partito nessuno escluso.
Le cose sono andate come tutti sappiamo, anche se  Pier Luigi Bersani merita stima e rispetto da parte di tutto il Partito per aver dimostrato di essere persona onesta, seria e coerente dimostrando attaccamento al partito ed alle istituzioni, scusate se ciò è poca cosa,  per cui “ quando si vince si vince tutti assieme. Quando si perde, perde uno solo. Non è una novità “.
Leggere sulla stampa nazionale ( e non solo )  che un renziano (  tale si definisce ) , di cui non ne conosco l’appartenenza politica, asserisce “ chi ha perso  bisogna che faccia un passo indietro, riferendosi ai Bersaniani per lasciare spazio ai Renziani “ . Ma vogliamo scherzare ? Siamo ritornati ai tempi dei Guelfi e dei Ghibellini ?
 Ma che roba è questa . Il PD è tutt’altra cosa, in un partito ci si deve confrontare sulla linea politica da adottare, sulle scelte delle persone per le varie cariche da ricoprire, esiste una maggioranza ed una minoranza, guai se non fosse così, il dissenso è il sale della democrazia ma poi esiste il rispetto delle regole, altrimenti se non se ne condividono gli ideali si va via.   Se in Calabria siamo gli eterni commissariati , chiediamoci una volta per tutte di chi è la colpa, invece di prendercela sempre con il personaggio di turno. Facciamo autocritica ma quella seria e costruttiva ed alla fine trarne le dovute considerazioni e  ci si rende conto che la colpa è solo ed esclusivamente nostra, perché certe situazioni spesso  fanno comodo e poi si pensa di accantonarle quando la ruota gira da tutt’altra parte.  Oggi ci corre l’obbligo di affrontare  sia il congresso Regionale che i congressi  Provinciali nell’interesse esclusivo del Partito  e  della politica , alla quale abbiamo l’obbligo morale di  ridare dignità .  “ Capisco che possa sembrare incredibile qui da noi, ma a me pare un’ovvietà che chi fa politica non deve mettersi davanti alla missione. Altrimenti è la fine della politica “ ( Pier Luigi Bersani ). Oggi più che mai  bisogna riallacciare un rapporto con l’opinione pubblica , calarsi nei bisogni e recepire le istanze dei cittadini, cercare di trasmettere un po’ di realismo. Bisogna fare rete ed instaurare un rapporto diretto con la base del Partito e quindi con i circoli , per ritornare a fare politica  , quella vera , quella che antepone gli interessi dei cittadini a quelli personali, quella che ti prende in occasione del tesseramento e  delle elezioni, quella che ti porta ad essere te stesso con umiltà e responsabilità ed essere al servizio della gente comune. L’attività politica deve essere quotidiana e soprattutto organizzata collettivamente. Bisogna prendere atto che  : la società è cambiata e ti giudica per quello che fai e non per quello che rappresenti e  che fare politica oggi significa innanzitutto attivarsi ed esprimersi, capire e prendere posizioni rispetto alla realtà che viviamo”.

Cirò- Lavori di pulizie straordinarie dell’Anas sulla provinciale Cirò Umbriatico,



Cirò- Lavori  di pulizie  straordinarie dell’Anas sulla provinciale Cirò Umbriatico, dove gli operai diretti dal capo squadra Giovanni Sessa  hanno ripristinato le cunette dai detriti, riparate buche,  tolte le frane che erano cadute durante l’inverno e tagliata l’erba ai bordi della strada. Un lavoro certosino che ha permesso almeno in parte il ripristino di una importante arteria provinciale disseminata da interruzioni a causa di frane e smottamenti per la quale la Provincia dovrebbe   destinare  più attenzione e ripristinare la viabilità totale, soprattutto le grosse interruzioni ancora presenti verso l’area Malocretazzo. Un’altra provinciale invece , la Cirò Valle, è anch’essa   ridotta ad una mulattiera , dove purtroppo nessun intervento recente di bonifica  è stato effettuato, rischia di scomparire del tutto trascinata da una antica frana che sta portando a valle ogni cosa costruita  sul terreno. La cementificazione selvaggia del passato, il taglio di alberi, gli incendi che ogni anno devastano il territorio, sono  le cause principali della devastante situazione attuale del territorio cirotano sempre più   minacciato da frane e smottamenti.

Cirò- Scolaresche dalla scuola media Don Bosco di Cirò Marina in visita presso i musei di Cirò e del borgo antico.



Cirò- Scolaresche dalla scuola  media  Don Bosco di Cirò Marina in visita presso i musei di Cirò e del borgo antico. Un intero pomeriggio, dalle ore 15.00 alle ore 19.00,   le tre classi della scuola media diretta dal dirigente Giuseppe Barberio, hanno visitato il museo archeologico in particolare, l’importanza sociale di un immobile confiscato alla mafia  e trasformato in museo nel 2008. Ed è proprio a tal proposito che la scolaresca , grazie al progetto POR sulla legalità hanno voluto  visitare quei luoghi come il museo archeologico divenuto una occasione  di legalità come quello di rispettare un  bene prezioso nel settore  archeologico divenuto  punto di legalità importante per la comunità cirotana. Ad accompagnare gli allievi due  archeologhe, figure esperte del progetto: Giulia Pugliese e Carmen Chiarello; due docenti tutor, Rosa Caruso,  Assunta Liotti, e due docenti accompagnatori Patrizia Bomenuto e Tommaso Russo. Dal museo archeologico al palazzo dei musei dove, una guida esperta  messa a disposizione dal comune di Cirò, ha fatto da cicerone, portando i giovani allievi  tra le numerose stanze culturali tra storia e cultura come  gli oggetti della civiltà contadina, la biblioteca dedicata al poeta Luigi Siciliani, fino alle stanze dedicato al museo astronomico e matematico di Luigi Lilio. Docenti e allievi sono rimasti affascinati dalla ricchezza di storia, e di cultura che Cirò può offrire con tutti i suoi personaggi. Rapiti dalle bellezze archeologiche ed architettoniche dei luoghi nell’occasione  gli allievi hanno voluto visitare anche le chiese di Cirò ed il cuore del centro storico. Sicuramente al loro ritorno, hanno portato con sé un ricco bagaglio culturale . I docenti intervenuti hanno precisato che per  storia cultura e per  le  bellezze naturali, Cirò potrebbe vivere di solo turismo. Anche il sindaco Mario Caruso  si è detto   soddisfatto per la presenza di circa cinquanta, allievi che in un pomeriggio caldo di fine primavera, hanno riempito le viuzze del centro storico  e dei luoghi culturali della città di Lilio.

Cirò- La scuola di ballo Shadows dance, con il maestro Gianfranco Graziano, ha vinto la gara di ballo regionale presso il palazzetto dello sport di Rossano nella sezione dei balli latino americano



Cirò- La scuola di ballo Shadows dance, con il maestro Gianfranco Graziano, ha vinto la gara di ballo regionale presso il palazzetto dello sport di  Rossano nella sezione  dei  balli latino
americano. Sono stati   4 i gruppi partecipanti, di cui vincitori al primo posto nella sezione ragazzi è la scuola di ballo Shadows Dance , con una votazione della giuria  10/10 su ballo e coreografia.




 Questo l’elenco dei ballerini della scuola di ballo: Amantea Roberta,  Baffa Anastasia, Berardi Virginia; Capalbo Vanessa; Funaro Vittoria; Funaro Assunta; Ierimonti Rita; Ierimonti Alessandra; Le Pera Ilaria; Stasi Mariavittoria;  Zumpano Morena. Una grande soddisfazione per i genitori e la scuola ballo diretta dal maestro di ballo Graziano.

Cirò- Ancora un’altra vittoria, dopo il centro diurno, inaugurato lo scorso 21 marzo, un altro bene confiscato alla criminalità( era stato confiscato nel 2003), è stato assegnato ieri dal sindaco Mario Caruso all’ Istituto Omnicomprensivo di Cirò: il laboratorio scientifico“Luigi Lilio”proprio come aveva voluto il dirigente scolastico Gabriele Vincenzo scomparso recentemente.



Cirò-  Ancora un’altra vittoria, dopo  il  centro diurno, inaugurato lo scorso 21 marzo, un altro  bene confiscato alla criminalità( era stato confiscato nel 2003), è stato assegnato ieri dal sindaco Mario Caruso  all’ Istituto Omnicomprensivo di Cirò:  il laboratorio scientifico“Luigi Lilio”proprio come aveva voluto il dirigente scolastico Gabriele Vincenzo scomparso recentemente. Il bene confiscato  si trova in zona Sant’Elia ed ora sarà gestito dalla direzione  del dirigente, Bombina Carmela Giudice che ha sottoscritto con il sindaco il contratto di comodato d’uso. Alla cerimonia erano presenti Antonio Tata, Giovanni Serra , Umberto Ferrari dell’associazione Terra Libera di Cosenza e Crotone,  Raffaella Conci,  Presidente della Cooperativa Libera Terra alla quale,  è stato affidata la gestione dei  terreni  confiscati nei Comuni di Isola e Cirò. All’inaugurazione erano presenti   gli studenti delle scuole cirotane, alcuni rappresentanti delle scuole dei paesi limitrofi tra cui Giuseppe Santoro dell’ITC di Cirò Marina, il sindaco della limitrofa Crucoli, i quali nel loro intervento hanno ricordato la figura del dirigente Gabriele, ed il suo attaccamento alla scuola. “L’edificio, ha detto il dirigente Giudice- sarà un Polo polifunzionale per lo svolgimento anche di altre discipline: dalla musica, al teatro all’arte”. 
“Purtroppo sono tante le difficoltà per i Comuni, ha detto il sindaco Caruso-  nel reperire le risorse di recupero e nell’affrontare il lungo percorso, anche ventennale, tra il sequestro, la confisca e l’uso del bene”, argomentazioni queste  affrontate  nella mattinata con i  rappresentanti dell’associazione Euterpe e Misericordia.. Mentre Giovanni  Serra, nel suo intervento- ha fatto appello ai giovani ad essere parte attiva nella lotta alla cultura mafiosa- presidiando e sentendo proprio il bene appena ricevuto. Infine Caruso,  ha detto:” provo amarezza e sfiducia per la solitudine dimostrata dalle istituzioni nel garantire un sostegno coerente,  concordando con Tata e Sicilia sul fatto che i beni confiscati, da risorse per i Comuni diventano un problema, poichè il trascorrere del tempo espone al rischio che gli immobili siano oggetti di atti vandalici e depredazioni, visto che anche in quest’immobile erano stati divelti gli impianti e portate via le piastrelle dei pavimenti”.

sabato 4 maggio 2013

Cirò- Si terrà Martedi 7 Maggio alle ore 10.00 l’inaugurazione del Laboratorio Scientifico “Luigi Lilio” organizzato in collaborazione con l’associazione Libera Terra e l’Istituto Omnicomprensivo Lilio di Cirò, in memoria del dirigente scolastico Vincenzo Gabriele,



Cirò- Si terrà  Martedi 7 Maggio alle ore 10.00 l’inaugurazione del Laboratorio Scientifico “Luigi Lilio” organizzato in collaborazione con l’associazione Libera Terra e l’Istituto Omnicomprensivo Lilio di Cirò, in memoria del dirigente scolastico  Vincenzo Gabriele, scomparso recentemente. Dunque un bene confiscato alla mafia diventa un laboratorio scientifico(“Programma Operativo Regionale PERS 2007/2013 -PIRS beni confiscati alla criminalità organizzata – Asse 4 settore di intervento 4.3.1 ). “L'uso sociale dei beni confiscati alle mafie, è sinonimo di legalità, di lavoro, di senso di appartenenza, di cultura, di integrazione sociale, di voglia di riscatto e di libertà”. A darne notizia,  è il sindaco Mario Caruso che in una nota scrive:” Abbiamo lavorato investendo idee, tempo, fantasia e risorse in progetti finalizzati a far toccare con mano ed a far fruire alla popolazione, soprattutto ai giovani, il concetto altrimenti soltanto astratto e teorico di legalità. La legalità prosegue- oltre che un valore da difendere resta un reale metodo di convivenza civile ed ordinata, un’alternativa tangibile, utile e preferibile alla decadenza, al declino ed al sottosviluppo, culturale e materiale imposto dalle mafie. Siamo  il primo comune in Calabria che ha utilizzato, correttamente ed in tempi stretti, i fondi per il recupero dei beni confiscati. Nonostante quest’impegno storico e documentato quotidiano ed a 360 gradi – precisa il Sindaco – oggi siamo tuttavia sotto osservazione. Cosa deve fare di più la politica ed a che cosa serve, soprattutto, fare di più se? Non ci rimane che coltivare la speranza – chiosa il Primo Cittadino – nella consapevolezza, che abbiamo e difendiamo, di aver operato e di continuare ad operare nel giusto, con la coscienza tranquilla e nell’esclusivo interesse della comunità”. All’inaugurazione interverranno:  la dirigente Scol. Ist.Omnicomprensivo Carmela Giudice Bombina;  Giovanni Serra di  Libera Terra Cosenza; Antonio Tata;  Libera Terra Crotone; Umberto Ferrari Libera Terra Crotone; Raffaella  Conci  Presidente coop. Libera Terra –Terre Ioniche. La struttura, ubicata presso via S. Elia, sarà consegnata all’Istituto Omnicomprensivo di Cirò. Tra le tematiche che saranno affrontate: “l’uso sociale dei beni confiscati alle mafie;  legalità voglia di riscatto  e di libertà; le cooperative per il riutilizzo dei beni confiscati”.

Cirò- E’ Cirò il comune innovatore 2013 classificato al 1° posto nella provincia di Crotone



Cirò-  E’  Cirò il comune innovatore 2013  classificato al 1° posto nella provincia di Crotone: con 240 punti seguito da Petilia 214, San Mauro Marchesato 204, Cirò Marina 170 e Cutro 165. Modernizzazione della macchina comunale, continuo miglioramento della qualità delle informazioni on-line e digitali, accessibilità del sito istituzionale”. A darne notizia è il Sindaco Mario Caruso recatosi lo scorso lunedì a Feroleto Antico in provincia di Catanzaro per ritirare il premio, giunto alla sua sesta edizione. Si tratta – dichiara Mario Caruso – di un premio che ci gratifica del lavoro che stiamo svolgendo sempre nel rispetto delle normative ed in ossequio alla massima trasparenza amministrativa. È – dice – un incoraggiamento a continuare, rivolto non solo agli amministratori ma anche al personale dipendente. Un lavoro di squadra che non nasconde ombre ma efficienza, trasparenza, legalità e professionalità al servizio della nostra comunità. Siamo – conclude il Primo Cittadino – molto soddisfatti di ricevere questo riconoscimento, soprattutto in questo periodo. Se dubbi, infatti, sono adombrati sulla nostra attività, questi appaiono sicuramente privi di ogni riscontro oggettivo e soggettivo. Chi ci guarda da fuori – va avanti – ci vede co-protagonisti di una nuova Calabria che sa essere efficiente, trasparente e al passo con l'innovazione tecnologica. Per queste ragioni – conclude Caruso – il premio è uno stimolo ulteriore a continuare a lavorare, in silenzio, per il bene della nostra comunità”. Il concorso è dedicato a quelle amministrazioni comunali che, tenendosi al passo con i tempi, hanno scelto di introdurre progetti di eGovernment in grado di portare benefici reali a favore a favore della propria macchina amministrativa.

mercoledì 1 maggio 2013

Cirò- C’è un accordo per mantenimento l’Ufficio del Giudice di Pace, si tratta di un accordo, un consorzio tra i comuni di Cirò, Cirò Marina, Umbriatico e Crucoli.



Cirò- C’è un accordo per mantenimento l’Ufficio del Giudice di Pace, si tratta di un accordo, un consorzio tra i comuni di Cirò, Cirò Marina, Umbriatico e Crucoli. Come già avvenuto in altre realtà, dei costi dei dipendenti se ne farebbero carico gli Enti stessi. Cirò è il comune capofila della proposta. Questo ufficio in questi anni ha dimostrato di essere un baluardo di legalità e soluzione dell’intero comprensorio per i problemi della giustizia, scrive in una nota il vice sindaco Francesco Paletta. È quanto è emerso alla riunione tenutasi mercoledì 24 nel corso della riunione nei pressi della sala Consiglio Comunale per verificare le condizioni del mantenimento dell’importante presidio del Giudice di Pace. Presenti gli amministratori di Cirò Marina, Umbriatico e Crucoli. In rappresentanza del consiglio degli avvocati di Crotone, c’era anche  il consigliere Giuseppe Gallo.È ferma convinzione del Comune d Cirò – dice Paletta – portare avanti questo progetto per non vedere ulteriormente spogliato il nostro territorio di un importante punto di riferimento. Un comprensorio come quello cirotano che conta circa 30 mila abitanti, necessita di questo presidio per mantenere alto il vessillo della legalità sempre e comunque. La proposta al Ministero con il protocollo d'intesa, scrive Paletta- va fatta con delibera di giunta entro lunedì 29 aprile. Inoltre, conclude  il vice sindaco-visti i tempi stretti, già nella giornata di venerdì 26, il comune di Cirò preparerà la bozza da sottoporre agli altri comuni.

Cirò- L’associazione ADA(Diritti degli anziani) ha presentato il progetto:”Laboratorio autobiografico- dall’album alla scrittura di se



Cirò- L’associazione  ADA(Diritti degli anziani) ha  presentato  il progetto:”Laboratorio autobiografico- dall’album alla scrittura di se”,  nei giorni scorsi , incontro promosso dalla presidente dell’associazione Giuseppina Carmela Murano e dall’associazione Cunselor  presieduta dalla dottoressa Carmela Mantegna.  Si tratta di un laboratorio- ha sottolineato  Murano per- conservare la memoria; esprimere e scoprire nuovi aspetti di sé; rivisitare e reinventare la propria storia di vita; riscoprire aspetti e figure della propria famiglia; sviluppare la consapevolezza del proprio vissuto attraverso il recupero virtuale dei ricordi; riflettere  sulle proprie  emozioni e relazioni.
 Il laboratorio, si legge in una nota- è rivolto  a persone che desiderano fare un bilancio del proprio  vissuto personale per sviluppare un contatto più consapevole con se stessi e migliorare le proprie relazioni, naturalmente precisano- il laboratorio  è gratuito. Sono intervenuti tanti anziani i quali hanno portato con se i loro album fotografico del proprio matrimonio. Tante le novità scaturite, dalla rilettura delle antiche fotografie: abiti d’epoca,  stili diversi,  tradizioni, oggetti antichi,  e tante tante memorie storico culturali, che meriterebbero essere riprese come gli antichi mestieri tra cui le sarte. Sarebbe opportune che i giovani oggi, ritornassero a questi antichi  mestieri, magari potrebbe diventare una nuova opportunità di lavoro. Mi piacerebbe riferisce l’esperta Mantegna che  ci sia una raccolta fotografica,   a testimoniare il passato che trovi posto nel poliedrico museo cirotano o in un libro. 
 E’ il primo incontro questo odierno- riferisce il Cunselor Mantegna- con l’associazione ADA; Proporre un laboratorio autobiografico. Prosegue Mantegna-  è uguale riconoscere il valore dell’anziano, un valore insostituibile, che può raccontare con saggezza il valore della vita vissuta. Riconoscere l’importanza dell’anziano nella società e dare attraverso questa, la possibilità di raccontarsi e trasmettere  come un testimone, ascoltare per ricostruire la storia attraverso un  filo conduttore e la propria identità  attraverso la foto, l’album di famiglia,  che aiuta a conoscere la propria  memoria e il suo vissuto per essere protagonisti della propria vita, come valore che non si perde se si impara ad essere  acuti protagonisti della propria vita. La nostra sede di Crotone- l’associazione Cunselor Professionisti- dice la dirigente Mantegna-  “è una scuola triennale che sviluppa  programmi di interventi che si riferiscono alle relazioni, previene  i disagi che possono avvenire in una coppia, nella famiglia, che possono interessare gli anziani. Sono 11 moduli , 8 ore di lezione con incontri mensili per imparare ad promuoversi”. Noi , riferisce la presidente dell’ADA Murano- aiutiamo gli anziani a sbrigare la burocrazia, snelliamo i problemi. A Fine incontro i soci con la presidente Mantegna si sono scambiati  una coccinella un simbolo di fratellanza e di aiuto.