venerdì 27 febbraio 2015

Cirò –In occasione della giornata Regionale dedicata al calendario Liliano, tutti a Roma per incontrare il Papa.



Cirò –In occasione della giornata Regionale dedicata al calendario Liliano, tutti a Roma per incontrare il Papa. L’astrolabio realizzato per commemorare la figura universalmente riconosciuta di Luigi Lilio, medico, astronomo e matematico cirotano del XVI secolo, ideatore della riforma del Calendario Gregoriano, l’icona del cirotano San Nicodemo Abate e lo sciannacheddo d’argento, simbolo della millenaria tradizione del vino di questa terra, saranno consegnati ufficialmente dalla comunità di Cirò a Papa Francesco, nell’udienza di mercoledì 11 marzo, a San Pietro, in Vaticano.
E’ quanto fa sapere il Primo Cittadino Mario Caruso, rendendo noto tra l’altro che l’Amministrazione Comunale ha messo a disposizione tre autobus per accompagnare la delegazione di 150 fedeli che, insieme alla Parrocchia S.Maria de Plateis guidata da Don Giovanni Napolitano ed ai membri del Corpo Bandistico “Città di Cirò – Associazione musicale Euterpe” raggiungeranno la Santa Sede per questo momento storico per la cittadinanza ed il cirotano.
“Quella di mercoledì 11 – dichiara Caruso – sarà una giornata storica per tutti noi e, ritengo, per l’immagine dell’intera Calabria nel mondo. Non sarà soltanto l’incontro in udienza tra la nostra comunità di fedeli e il Pontefice, momento già di per sè pregno di valori e significati spirituali e sociali preziosissimi per la nostra gente. Con la consegna, infatti, anzi tutto dell’astrolabio in omaggio a Lilio e poi del nostro sciannacheddo d’argento, icone emblematiche e marcatori identitari della storia e della dignità culturali non solo di Cirò ma di tutta la Calabria, condivideremo anche col Santo Padre – prosegue il Sindaco – un messaggio importante di definitiva ricucitura di uno dei più delicati e affascinanti passaggi della storia moderna, quale fu la riforma del Calendario proposta dal nostro illustre concittadino ed accettata dalla Commissione allora istituita da Papa Gregorio XIII. L’atteso e certamente emozionante momento in cui incontreremo Papa Francesco – conclude il sindaco – rappresenterà, quindi, per la nostra comunità, un tassello importante ed ulteriore nella diffusione planetaria di un dato e di un’invenzione che hanno cambiato il corso della storia universale ed in nome della quale possiamo e dobbiamo andare fieri, condividendone soprattutto con le nuove generazioni il significato ed il valore autentici di riscatto culturale”.
L’udienza papale di mercoledì 11 marzo è stata promossa e richiesta dalla Parrocchia Santa Maria de Plateis. Il Corpo bandistico “Città di Cirò” eseguirà un brano per il Pontefice al quale, oltre all’astrolabio per Aloysius Lilius ed allo sciannacheddo d’argento con incise due colombe simbolo di pace, sarà consegnata anche un’icona di San Nicodemo Abate, monaco basiliano del X secolo, nativo di Cirò e Patrono di Mammola (Rc). Tutte e tre le opere sono state realizzate e donate dall’orafo di Cirò Mimmo Cozza. L’istituzione della Giornata Regionale del calendario in memoria di Aloysius Lilius da Cirò, era stata istituita dal Consiglio Regionale della Calabria nella seduta del 24 ottobre 2012  grazie all’interessamento dell’allora assessore Caligiuri e dello stesso sindaco Caruso che lo  aveva voluto fortemente.
La genialità di Lilio è stata quella di  aver coniugato i movimenti imperfetti del sistema solare nella formulazione del calendario, dove ottimizza  il  ciclo lunare in sincronia con quello solare; opera sicuramente di un genio. Fino a poco tempo fa poco si sapeva della sua vita ma a poco a poco grazie agli studi e alle intense ricerche  effettuate negli ultimi anni dal ricercatore e biografo di Lilio, Francesco Vizza,  i molti tasselli scoperti hanno permesso di aggiungere molte novità importanti agli studi compiuti da Lilio, fin’ora  rimasti oscuri.

mercoledì 25 febbraio 2015

Cirò- Via San Gaetano , zona periferica di Cirò, rischia l’isolamento se un palo dell’Enel pericolante ormai da qualche giorno, cadesse sulla strada



Cirò- Via San Gaetano , zona periferica di Cirò, rischia l’isolamento se  un palo dell’Enel pericolante ormai da qualche giorno, cadesse sulla strada che da Cirò Marina   raggiunge il centro storico del paese collinare. Fili di alta tensione, e palo rischiano di cadere sulle vetture in transito, specie dopo le ultime piogge, dove il terreno che ancora regge “per poco” il peso del palo, potrebbe cedere con grave problemi per l’incolumità pubblica. Alcuni proprietari delle abitazioni vicine hanno  già allertati gli enti preposti, ma ad oggi il palo è ancora li penzolante e libero di colpire chiunque se dovesse cadere. Gli abitanti della zona, ma anche i numerosi automobilisti che tutti i giorni percorrono via San Gaetano, sperano  che nelle prossime ore gli enti preposti possano intervenire per assicurare alla popolazione la sua incolumità pubblica.

domenica 22 febbraio 2015

Cirò- Il cimitero è interessato da lavori di ripristino



Cirò- Il cimitero è interessato da lavori di ripristino almeno per quanto riguarda  l’ingresso e la casa mortuaria, è quanto si può osservare in questi giorni dove operai della ditta Morelli-Lettieri stanno ripristinando l’ingresso del Cimitero, lavori che si estenderanno anche  alla adiacente casa mortuaria che presenta evidenti lesioni alle pareti laterali.  L’intera area, specie la parete dei loculi esterna, proprio all’ingresso del cimitero, forse la prima ad essere usata come loculi cimiteriali sin dai primi del 900 come riportato dalle date dei loculi adiacenti, è soggetta a smottamenti ed umidità, che col tempo hanno provocato lesioni a molti loculi dell’area ingresso del cimitero. Lavori importanti questi appena iniziati ma insufficienti se si considera che i lavori dovrebbero interessare anche il cimitero vecchio dove la parete che ospita il cimitero vecchio si sta sgretolando, quando piove le tombe dei piani superiori, rischiano di cadere come è successo qualche anno fa, quando  dopo un forte temporale alcune tombe si erano sgretolate lasciando trasparire il loro contenuto. Occorre un ripristino ed un restauro di tutto il cimitero vecchio, recupero del cimitero monumentale accolto dall’antico convento dei cappuccini, dove antiche tombe monumentali e storiche meriterebbero essere restaurate per la loro bellezza architettonica. 
Intanto il sindaco Mario Caruso fa sapere che prossimamente tutto il cimitero sarà interessato da nuovi lavori di ripristino e restauro, il cimitero di Cirò specie quello vecchio,  ha detto -dovrà diventare cimitero monumentale, visto che  è ricco di cappelle importanti dal punto di vista architettonico, storico e culturale, e dove anche le vie all’interno ha assicurato-  saranno restaurate.

Cirò- Continua la rassegna teatrale“Sipario d’inverno” presso il centro servizio, Domenica 22 febbraio ore 17.30



Cirò- Continua la rassegna teatrale“Sipario d’inverno presso il centro servizio, Domenica 22 febbraio, la Sala blu del centro servizi accoglierà una serata speciale di musica, arte e cabaret, con nomi di respiro nazionale. La serata è  promossa dalla Pro Loco di Cirò Marina presieduta da Demo Martino ed il Gruppo teatrale La Torre, di Torre Melissa, che come la Rassegna “Sipario d’inverno” ha ricevuto il patrocinio dal Comune di Cirò. Il Sindaco Mario Caruso in proposito “si è detto ben felice di lavorare insieme per la realizzazione di progetti culturali, attività sociali e di progresso civile ed economico a livello intercomunale”. In  scena, sarà  il comico Renato Converso, della Corte dei Miracoli di Milano: fucina di cabarettisti resi noti da Zelig e Colorado Cafè, la comicità irresistibile del comico farà da contorno al poliedrico artista napoletano Gianni Savarese. Attore, musicista, pittore, regalerà anche saggi della sua verve comica e teatrale; un’arte, quella del teatro che il bravo attore da tempo  è impegnato anche a  divulgare nelle scuole. La rassegna teatrale sta registrando un grande successo di pubblico, la gente è contenta di uscire per trascorrere qualche ora lieta in compagnia di un teatro di grosso livello artistico e culturale.

mercoledì 18 febbraio 2015

Cirò- Detto fatto, la targa è ritornata al suo posto, era stata tolta dalla commissione straordinaria alla fine dei lavori su piazzale Mavilia.



Cirò- Detto fatto, la targa è ritornata al suo posto, era stata tolta dalla commissione straordinaria alla fine dei lavori su piazzale Mavilia. La targa era stata commissionata dall’amministrazione Caruso  come segno del loro operato e per avere reso possibile  la realizzazione della  nuova piazzetta del belvedere Mavilia dopo che con decreto regionale la protezione civile nel 2007 ne aveva ordinato l’abbattimento poiché era pericolante. Si può leggere sulla targa:”Belvedere Mavilia- un terrazzo sul mare”; la porta medievale che non fu mai-vile con il suo popolo durante le incursioni saraceni. Sono soddisfatto ha riferito il primo cittadino- che le opere da noi programmate sono già in dirittura d’arrivo come questa, altre invece sono quasi al termine. Partiremo subito per completare altri lavori –prosegue Mario Caruso-come la scalinata che si trova proprio sotto il belvedere Mavilia, metteremo mano anche ai locali grezzi che si trovano al piano inferiore del piazzale magari promuoveremo una manifestazione di interesse per il suo utilizzo:un ristorante con bella vista ad esempio oppure un planetario giusto per rimanere in tema, visto che Cirò ha dato i natali all’astronomo Luigi Lilio. In ogni caso conclude stiamo già programmando la programmazione triennale delle opere pubbliche da realizzare, attraverso cui l’antico borgo dovrà diventare la capitale della cultura in Calabria, con i suoi gioielli architettonici come il castello,l’antico borgo, i musei, personaggi di fama mondiale come Lilio e Lacinio, e soprattutto il vino e l’enoteca regionale.

venerdì 13 febbraio 2015

Cirò- Il sindaco di Cirò Mario Caruso insieme al sindaco di Cirò Marina Roberto Siciliani hanno chiesto al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, al Presidente della Giunta Regionale della Calabria, Mario Oliverio, e al Presidente ANCI Calabria, Peppino Vallone la Rideterminazione criteri ( ISTAT) esenzioni IMU Terreni agricoli



Cirò- Il sindaco di Cirò Mario Caruso insieme al sindaco di Cirò Marina Roberto Siciliani hanno chiesto al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, al Presidente della Giunta Regionale della Calabria, Mario Oliverio,  e al  Presidente ANCI Calabria, Peppino Vallone la Rideterminazione criteri ( ISTAT) esenzioni IMU Terreni agricoli . “chiediamo” scrivono i due sindaci- la revisione dei criterio iniquo utilizzato nella normativa e, per questo, ci rivolgiamo alle signorie Illustrissime, perché prevalga il buon senso, evitando il fallimento dei bilanci comunali ormai ridotti al di sotto delle aspettative demandate dalle rispettive cittadinanze.
Sicuri dell’aiuto richiesto, chiediamo un incontro urgente e l’apertura di un tavolo di discussione sulla problematica sopra enunciata.
Fino al 2013 si legge in una nota- i terreni agricoli erano esenti da IMU se il Comune era riconosciuto come Comune montano o di collina. Infatti i Comuni montano o di collina, secondo la classificazione precedente, sono individuati nella Circolare n. 9 del 14 giugno 1993, ove Cirò e Cirò Marina erano inseriti. I Comuni di Cirò e di Cirò Marina presentano tutte le caratteristiche di cui nel Piano strategico Nazionale. Pertanto, come tali devono essere inseriti tra i comuni esenti dall’imposta sui terreni agricoli, sia perché il taglio di risorse che investe i rispettivi bilanci a causa del provvedimento di cui sopra rende difficoltosa la gestione dei servizi essenziali, sia perché appare illusoria la riscossione  dell’imposta in ragione delle difficoltà enunciate dalle associazioni di categoria che evidenziano le complessità quotidiane di chi vive a fatica ma con dignità la coltura della vite su territori multiformi come quelli di Cirò e Cirò Marina.
A nostro avviso con l’abrogazione dell’art. 1 della L. 991/1952, da parte della L. 142/90 il criterio utilizzato nel decreto legge n. 4 del 24/01/2015, si palesa iniquo e illegittimo, poiché contrasta palesemente con la normativa in materia e con l’emanazione del Regolamento (CE) n. 1698/2005 a seguito del quale le zone rurali devono essere delimitate in base al cosiddetto “metodo OCSE” (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, che ne ha proposto l’applicazione), che stabilisce una netta distinzione fra zone urbane e zone rurali basata sulla densità demografica.
Difatti, Il PSN (piano strategico nazionale) ripartisce il territorio nazionale in quattro distinte zone: (a) i Poli urbani, (b) le Aree rurali ad agricoltura intensiva, (c) le Aree rurali intermedie e (d) le Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo.
I Comuni di Cirò e di Cirò Marina presentano tutte le caratteristiche di cui ai punti b, c e d del Piano strategico Nazionale. Pertanto, come tali devono essere inseriti tra i comuni esenti dall’imposta sui terreni agricoli, sia perché il taglio di risorse che investe i rispettivi bilanci a causa del provvedimento di cui sopra rende difficoltosa la gestione dei servizi essenziali, sia perché appare illusoria la riscossione  dell’imposta in ragione delle difficoltà enunciate dalle associazioni di categoria che evidenziano le complessità quotidiane di chi vive a fatica ma con dignità la coltura della vite su territori multiformi come quelli di Cirò e Cirò Marina.
Cosi facendo, gli enti locali su questa decisione, sono lasciate allo sbando e senza informazioni certe anche alla luce dei numerosi ricorsi inoltrati al TAR Lazio senza una pronuncia definitiva. Norme non chiare e farraginose, criteri modificati di giorno in giorno, parlamentari che dicono una cosa e funzionari del ministero che dicono il contrario. L’Unica certezza e che i comuni ci rimettono in credibilità e anche finanziariamente; I sindaci stanno diventando esattori per lo Stato, mentre i cittadini si trovano in balia della burocrazia, chiamati a pagare un ulteriore balzello, per  molti iniquo.

Cirò- Si sono svolti ieri giovedì 12 febbraio i funerali del giovane Giuseppe Lettieri stroncato da un male a soli 39 anni.



Cirò- Si sono svolti ieri giovedì 12 febbraio i funerali del giovane Giuseppe Lettieri stroncato da un male a soli 39 anni. Tutta la comunità ha partecipato commossa ai funerali dove una chiesa gremita gli ha dato l’ultimo saluto. A celebrare l’omelia il parroco don Giovanni Napolitano, il parroco don Matteo Giacobbe e don Pino Giorno. Da tutto il circondario tantissimi i messaggi di cordoglio alla sua famiglia, i suoi genitori Carmine e Nunziata, la moglie Giovanna e i suoi piccoli bambini. Deceduto all’ospedale di Firenze in seguito ad un brutto male che lo ha stroncato, la sua famiglia ha acconsentito a donare le sue  cornee “almeno i suoi occhi continueranno a vedere”-Ti ricorderemo  simpatico  e sorridente come sempre, si legge nei numerosi messaggi inoltrati alla famiglia-  avevi sempre un gesto gentile per tutti, nonostante la tua sofferenza, lottavi per vivere un giorno in più. La tua strada e' stata tutta in salita e salendo sei arrivato in cielo, possono accoglierti gli angeli più belli e possono loro farti godere di gioia e spensieratezza!Batti le ali caro Giuseppe e noi battiamo le mani per applaudire il tuo coraggio. Il tuo sorriso splenderà come le stelle, basterà alzare gli occhi al cielo per poterti scorgere. Da lassu’ proteggi la tua famiglia, dona loro tanta forza e coraggio. Anche  il sindaco ha esternato la sua partecipazione al dolore della sua famiglia che in una nota scrive:” Ho appreso questa mattina della scomparsa prematura di Giuseppe. Ancora un giovane che ci lascia precocemente, ancora una comunità che piange. Non ci sono parole. Ai famigliari il nostro cordoglio, a noi tutti la certezza che la sua anima splenderà all'altare di Dio. Riposa in pace”. I Funerali come lui stesso aveva deciso, si sono  celebrati nella chiesa Santa Maria de Plateis giovedì ed è stato  tumulato nel cimitero di Cirò, lo aveva confessato al parroco don Giovanni Napolitano, Giuseppe amava molto  il suo paese ed era un uomo di fede.

martedì 10 febbraio 2015

Cirò- Era stato insignito Cavalliere dell'Ordine di Vittorio Veneto, con croce di merito di guerra su proposta dell’allora ministro per la difesa e medaglia che gli fu data nel 1968 in onore del 50° anniversario 1918-1968, il cirotano Giuseppe Carnea



Cirò- Era stato insignito Cavalliere dell'Ordine di Vittorio Veneto, con croce di merito di guerra  su proposta dell’allora  ministro per la difesa e medaglia che gli fu data nel 1968 in onore del 50° anniversario 1918-1968,  il  cirotano  Giuseppe Carnea, deceduto nel 1988, reduce della prima guerra mondiale in riconoscimento del servizio prestato per le fatiche di guerra. L’Ordine era un'istituzione della Repubblica Italiana, istituito nel 1968 quiescente dal 2008, da quando l'Ordine è privo di cavalieri ancora in vita dopo che Pietro MichelettiLazzaro Ponticelli, Delfino Borroni , e Francesco Domenico Chiarello anche quest’ultimo cirotano, sono deceduti. La decorazione per il titolo di cavaliere consiste in una croce greca piena, incisa, caricata di uno scudetto a forma di stella a cinque punte fatta con bronzo dei cannoni nemici. La croce è sorretta da nastro coi colori della bandiera italiana e una riga azzurra.   avi in nome della libertà e della democrazia troppo spesso calpestate.
A rivelarlo con orgoglio la nipote Giovanna Carnea, orgogliosa di avere avuto un nonno che ha combattuto per la patria, che ha tanto amato la sua famiglia che ancora oggi il suo ricordo non è per niente sbiadito, anzi le sue gesta- un monito per i giovani di oggi inconsapevoli spesso dei sacrifici che hanno fatto i nostri

Cirò- Il “Donna Rosa” 2013 migliore rosato d'Italia, a selezionarlo il "guru" italiano del vino, Luca Maroni,



Cirò- Il “Donna Rosa” 2013 migliore rosato d'Italia, a selezionarlo il "guru" italiano del vino, Luca Maroni, celebra, nel suo "Annuario dei Migliori vini italiani 2015" la Fattoria San Francesco  con un commento che recita cosi': “una meravigliosa integrità ossidativa ed enologica - esecutiva guadagna, quest'anno, il frutto nel bicchiere della Fattoria San Francesco. Uno spettacolo di limpido candore di polpa di pera nel Cirò Bianco d.o.c. 2013 di Fattoria San Francesco; una banana florealmente speciata nel Settemari 2013, bianco di eccellente caratura. Una composta di mora nera in confettura nel Vignacorta 2012, rosso di gran fittezza e di stupenda morbidezza gustativa. Chiudono due rosati ai vertici assoluti della categoria: il Cirò rose' Fattoria San Francesco 2013, con la sua morbidissima livrea di candida polpa di ciliegia pura, il Donna Rosa 2013 campione la cui eccezionale integrità ossidativa, la cui illibata fragranza clorofillosa prima, il suo aroma innalza alla sua borotalcosa suadenza d'una fragola in natura”. Il grande critico italiano, giornalista ed esperto di enologia, si sofferma, in particolare, sul Donna Rosa 2013 assegnandoli un punteggio di 94 punti, dichiarando espressamente di trovarsi di fronte ad uno tra i migliori rosati d'Italia.

I lions consegnano un defibrillatore al sindaco di Ciro', Mario Caruso, grazie ad una serata dedicata al teatro



Cirò-  I lions consegnano un defibrillatore al sindaco di Cirò, Mario Caruso, grazie ad una serata dedicata al teatro messo in scena la sera dell’otto febbraio presso il centro servizio.  Il primo cittadino ha fatto sapere l’intenzione di dare il defibrillatore alla postazione della guardia medica.”Matrimonio con patrimonio” questa l’esilarante commedia teatrale che ha fatto registrare il tutto esaurito regalando uno spettacolo culturale medio-alto di due ore , dove a primeggiare è stata la cultura popolare. La commedia scritta e diretta  dalla socio service dei Lions club Cirò Kremisa la professoressa Filomena Zungri, la quale  riferiva  che l’evento è nato con l’intento di fare qualcosa per il territorio,visto  che fare solidarietà è il nostro modo di fare. La commedia impreziosita da due maschere di alta classe come Beatrice Murano nei panni di una incandescente vedova  la signora Luigina  e Floriana Maietta nei panni di una simpaticissima domestica-Nunziatina, le quali hanno dominato la scena sin dal primo istante fino alla fine. 

Tra i ruoli interessanti quello di Gaetano Ierimonti  alla sua prima esperienza nei panni di Cataldino che si è calato nel suo personaggio con sicurezza  e spontaneità,  un don giovanni che alla fine si innamora di una eclettica Eufemia interpretata da Rossella Paladini. Brave anche le due ragazze: Caterina e Luigina interpretate da Filomena Zungri e Francesca Paladini distinte per mimica e semplicità, come pure i loro fidanzati Don Salvatore  e don Pasquale interpretati da Giuseppe Sammarco e Michele Palmieri  se la sono cavata benissimo nonostante sia stata la loro prima uscita in pubblico. 
A narrare la storia tra il primo ed il secondo tempo la straordinaria presidente Simona Caparra.

 Ce ne vorrebbero di questi eventi, la solidarietà, l’amore per il prossimo, dovrebbero essere sempre i punti cardine di una società civile.

martedì 3 febbraio 2015

Cirò- Sabato 31 gennaio la Chiesa e l'Oratorio di Cirò hanno celebrato la memoria di San Giovanni Bosco



Cirò- Sabato 31 gennaio la Chiesa e l'Oratorio di Cirò hanno celebrato la memoria di San Giovanni Bosco; quest’anno la ricorrenza ha avuto un sapore del tutto particolare assumendo un significato ancor più profondo: il 200° anniversario della sua nascita. E’ quanto comunica la presidente dell’associazione Rosetta Bossio. L’associazione  oratorio, che nasce sul suo modello,  ha festeggiato tale evento  radunandosi attorno all’altare del Signore nella cappellina dell’oratorio per celebrare l’Eucaristia. La messa, animata dal coro coordinato da Fiorenza, Francesca e Francesco è stata celebrata dal parroco Don Giovanni Napolitano, che durante l’omelia ha ricordato la vita del Santo e l’amore che Don Bosco aveva verso tutti e il suo prodigarsi con i giovani e tra i giovani che amava con i fatti e non con le parole: il padre, il maestro e l'amico della gioventù. L'unico che tanto si spese in quel di Torino per ribaltare le sorti di ragazzi costretti alla criminalità e al vagabondaggio da una società neoindustriale che li vedeva relegati alla povertà e che non esaltava i talenti di ciascuno; talenti che Don Bosco sfruttò come trampolino per renderli uomini del futuro. In seguito  un momento ricreativo  ha acceso l’entusiasmo  nei cuori di animatori, ragazzi all’insegna della condivisione del gioco e della amicizia; dove è stato possibile, ancora una volta toccare con mano che l’oratorio rappresenta un nucleo fondamentale della nostra realtà, dove ogni giovane può esprimere al meglio le proprie capacità e attitudini, un punto assoluto di riferimento in campo educativo, per il quale i giovani non sono oggetto ma soggetto propositivo e operante.

Ciak si gira a Ciro'



Cirò- Nell’antico borgo in zona Cannone, proprio sul bastione del 1500, sono terminate  le riprese del film dal titolo "Price for Freedom" ("Il prezzo della libertà"), " prodotto da Kenneth Del Vecchio. Il film  ha avuto inizio in America dove la troupe ha lavorato per 20 giorni per poi spostarsi qui in Italia per effettuare 4 giorni di riprese, rispettivamente due giorni a Cirò Marina e due giorni a Cirò. Il film narra una straordinaria storia di un uomo che coraggiosamente lotta contro la tirannia fondamentalista in Iran, è basato su eventi realmente accaduti e tratto dal libro del dott. Marc Benhuri. Questi gli autori e protagonisti del film: Kenneth Del Vecchio, produttore, scrittore, sceneggiatore, attore; Dylan Bank, regista, scrittore; Marc Benhuri, scrittore del libro omonimo; Nina Transfeld, attrice; Yaron Urbas, attore; Mario Del Vecchio, figlio di Kenneth; Ariel Benhuri, figlio dello scrittore; Oev Urbas, figlio di Yaron; Stefano Patti, attore; Cecilia Maricel Eulisse, attrice. La direzione ha inteso ringraziare il Mobilificio Basile che ha contribuito alla realizzazione del suddetto film nella persona del dott. Carmine Basile ed il rag. Cataldo Scarola; i sindaci delle due amministrazioni: Cirò e Cirò Marina. 
Hanno inoltre contribuito alla realizzazione del film professionisti del settore cinematografico presenti sul territorio tra cui: Sonia Bruno, Make-up Artist e Special Effects; Adalgisa Panaja, Coordinator e Assistente di Produzione; Virginia Marasco, dell'Accademia Progetto Teatro per le figurazioni; Alfonso Calabretta, aiuto scenografo. Intanto ieri due Febbraio, alle ore 17,00 presso Palazzo Porti in Piazza Diaz a Cirò Marina, si è  tenuta la conferenza stampa per presentare il film alla comunità.










lunedì 2 febbraio 2015

Ciro’- “ Inserire Cirò tra i Comuni Montani o Parzialmente montani al pari di Melissa e Strongoli:Imu sui terreni agricoli e nuovi criteri stabiliti dal D. L. 4/2015- è quanto scrive in yna nota il Sindaco Caruso.



Ciro’- “ Inserire Cirò tra i Comuni Montani o Parzialmente montani al pari di Melissa e Strongoli:Imu sui terreni agricoli e nuovi criteri stabiliti dal D. L. 4/2015- è quanto scrive in yna nota il  Sindaco Caruso. Il provvedimento del Governo non risolve la questione, ma sposta il problema, scrive in una nota  il primo cittadino.La decisione del Governo di ripristinare l’esenzione totale dell’Imu sui terreni agricoli montani e parzialmente montani secondo i criteri Istat tra l’altro vecchie e abrogati dalla L. 142/90 – ha dichiarato il Sindaco di Ciro’ Mario Caruso  – non ha risolto in alcun modo la questione, ma ha solo spostato il problema su altri Comuni. Facendo un’analisi dei nuovi criteri contenuti nel decreto legge 4/2015, entrato in vigore da pochi giorni, esprimo forti perplessità –anche a nome di quegli amministratori che si troveranno costretti a dover chiedere ai propri concittadini, entro il termine del 10 febbraio 2015, ulteriori tributi.Il Governo ci dia adeguati chiarimenti come mai Cirò con altitudine dal centro pari a 351 metri dal livello del mare e colline superiore ai 500 metri, non sia stato inserito tra i comuni montani e/o parzialmente montani come per altri comuni limitrofi ponendo rimedio a questa diseguaglianza, per evitare un ulteriore e ingiusto aggravio economico a carico dei cittadini ai quali, troppo spesso, e per ragioni indipendenti dalla nostra volontà, non riusciamo a garantire neanche i servizi essenziali”. Il Comune di Cirò rappresenta per la Calabria e per il mondo intero l’eccellenza nella produzione vitivinicola del Cirò doc. Aggravare i viticoltori di un’ulteriore tassazione in un contesto di crisi globale della filiera vitivinicola significherebbe chiedere loro di abbandonare la produzione con seri problemi per il sostentamento già precario delle rispettive famiglie. E’ paradossale che a Cirò pagano tutti e a “Valdobbiadene” sono esenti coltivatori diretti e imprenditori agricoli. C’è tanta amarezza per questa situazione: “Sarebbe meglio conclude- abolire il meccanismo dei trasferimenti dallo Stato ai Comuni, sarebbe più equo per i cittadini e più facile per noi poter contare solo sui tributi locali per il bilancio dei comuni, e sparirebbe l’imbarazzo di essere gli esattori per conto dello Stato”.