Cirò- Il
sindaco rinnova la fiducia a Francesco Mussuto il quale è rientrato nelle
veste di assessore alla cultura dopo che lo scorso due luglio aveva presentato lettera di dimissione. “ Ritengo
che il chiarimento ci sia stato con la maggioranza ed il sindaco nei confronti
dei quali non è mai venuta meno la fiducia”- ha detto il sindaco Francesco
Paletta. Il primo cittadino dal canto suo nel credere alla bontà dell'operato
ed alla buona fede del prof Mussuto ha dichiarato che eventuali problemi
e/o incomprensioni con l'apparato burocratico saranno risolti nelle
apposite riunioni con i dipendenti che serviranno a far capire che i molteplici
impegni e le cose da portare avanti sono tante ed ognuno dovrà fare squadra. I
tagli ai trasferimenti da parte dello stato, gli adempimenti amministrativi che
aggravano sempre più il lavoro dei funzionari- prosegue- dovranno far
evitare incomprensioni inutili. Ho
rinnovato pertanto la fiducia a Mussuto convinto che sia stato solo un
incidente di percorso che dovrà sfociare in un proficuo lavoro nei prossimi
anni. L’ Assessore alla cultura, beni culturali, e Pubblica Istruzione si era dimesso in data 2 luglio rimettendo nelle mani del sindaco Francesco
Paletta la delega assessorile, pur continuando- si leggeva nella sua lettera di dimissione- a lavorare nel gruppo dei consiglieri di
maggioranza. A monte della sua decisione
sarebbe stata a causa di problematiche burocratico/amministrative che inficiano
le attività intraprese dall’assessorato alla cultura, ai beni culturali e alla
Pubblica istruzione, delega che gli era stato conferito lo scorso 23 giugno
2017. Già all’opera l’assessore alla
cultura sta lavorando per il prossimo gemellaggio tra i popoli di Cirò e
Mammola in occasione della festa
patronale in onore dei Santi Francesco di Paola, San Nicodemo Patrono e
protettore di Cirò.
martedì 31 luglio 2018
Cirò- Si è conclusa la 3° edizione dell’appuntamento sportivo Corri nel Borgo di Cirò,
Cirò- Un connubio tra cultura e sport la 3° edizione dell’appuntamento
sportivo Corri nel Borgo di Cirò. E' una gara
podistica inserita nel Calendario Regionale di Atletica Leggera Fidal e parte
integrante del Programma Turistico estivo del Comune di Cirò con finalità di
promozione del territorio. Questi i vincitori: Assoluti maschili- 1° arrivato Danilo Ruggiero Millon Runners Crotone, 2° Antonio Amodeo
Corri Castrovillari, 3° Federico Cottone
Atletica Crotoniate. Per quanto riguarda la Femminile: 1°
carrivato Faustina Bianco Dojo Judo Running Mangone, 2° Francesca
Maniaci Caivano Runners, 3° Daniela De
Stefano Corri Castrovillari. Presidente dell'associazione "Arasarasa" Vincenzo Marincola, ha curato invece la parte tecnica architettonica dei percorsi Pino De Grazia, Antonio Ferraro e Francesco Marincola. “Mi
sono complimentato con gli organizzatori ed i partecipanti tutti – ha detto il
sindaco Francesco Paletta- attenti e rispettosi delle regole perché lo sport è
anche questo.
All’evento sportivo- prosegue il primo cittadino- ha partecipato anche la campionessa nazionale
dei 100 chilometri. Questa conclude- sarà una manifestazione che si dovrà
ripetere ogni anno, e spero che si possa esternare anche a più regioni, non
solo quelle del sud, in modo che Cirò diventi una tappa fondamentale tra i
borghi più antichi d’Italia. La corsa
podistica “Corri nel Borgo di Cirò” era rivolta ai runners e appassionati di
podismo. Anche quest’anno la Cirò Runners Arasarasa, a cui vanno i ringraziamenti dell'amministrazione comunale, ha riproposto al territorio
Cirotano, l’evento che vuole essere il perfetto connubio tra Sport e Cultura,
con un percorso che si snoda tra le antiche vestigia del Comune di Cirò.
Una nuova Edizione, questa, rinnovata nei minimi particolari, in modo da offrire a tutti i partecipanti una grande occasione di puro divertimento e di sana socializzazione.
Una nuova Edizione, questa, rinnovata nei minimi particolari, in modo da offrire a tutti i partecipanti una grande occasione di puro divertimento e di sana socializzazione.
venerdì 20 luglio 2018
Cirò- Sono passati anni da quando è stata rinvenuta la nicchia dedicata a San Nicodemo di Cirò meta di fedeli da tutto il comprensorio, a testimoniare come sia forte e radicata la sua presenza spirituale oggi più che mai, nel borgo che gli ha dato i natali nel 900 a San Nicodemo, nell’allora antica Ypskron odierna Cirò
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Originale dipinto di san Nicodemo rinvenuto nella nicchia di casa Terranova-Farao- foto Giuseppe De Fine |
Cirò- Sono passati anni da quando è
stata rinvenuta la nicchia dedicata a
San Nicodemo di Cirò, meta di fedeli da
tutto il comprensorio, a testimoniare come sia forte e radicata la sua presenza
spirituale oggi più che mai, nel borgo che gli ha dato i natali nel 900,
nell’allora antica Ypskron odierna Cirò. E’ stata Nascosta per molti anni murata
all’interno di una nicchia, l’affresco di San Nicodemo, dipinto che rivive nei
suoi colori da quando la nicchia è stata rinvenuta in un muro
dell’antico palazzo della famiglia “Terranova” all’ingresso del centro
storico”Portello”, lungo la strada che porta proprio alla chiesa del santo. Si
tratta del primo ed unico rinvenimento di dipinto murale raffigurante San
Nicodemo che si conosce a Cirò, e risalente al 1700. Natale Farao, attuale
proprietario della casa, racconta di ricordare un dipinto non molto chiaro all’interno
della nicchia, che però successivamente venne murato. La moglie del
proprietario racconta invece di numerosi
sogni in cui un monaco, gli chiedeva
di abbattere il muro che nascondeva il dipinto, fino a quando, dopo l’ennesimo
sogno è riuscita a convincere tutti e fare abbattere il muro. Rinvenuto il
dipinto, il maestro Elio Malena uno dei più grandi pittori e scultori calabresi, è
riuscito a portare alla luce quello che prima appariva come una macchia scura
di fumo e di altri detriti. Una splendida figura di San Nicodemo Abate in tutta
la sua originalità era impressa in quella nicchia. Secondo l’esperto Elio
Malena si tratta di un affresco murale fatto su intonaco grossolano, dipinto
con “colori a terra” con una tecnica che
richiamano i maestri dell’impressionismo e che risalirebbe alla seconda metà
del 700. Uno stilo “Pompeiana” di pochi colori dominanti come il marrone il blu
e il rosa con colpi di luce a pennellata larga, pittura appunto ripresa fagli
impressionisti. Una figura dominante con il lungo Saio Basiliare con maniche
larghe che porta a destra il bastone pastorale con riccio in stile barocco, a
lato poggiato su un libro appare il Mitra classico settecentesco con cammeo blu
centrale. Sullo sfondo un paesaggio probabilmente la stessa Ypskron. Con la
mano sinistra benedice il paese ma con lo sguardo guarda invece verso il mare,
lontano da Cirò, per indicare probabilmente Mammola che lo ospitò fino alla sua
morte avvenuta nel 990. Un figura diversa dalla statua che si trova in chiesa
attualmente, questa infatti appartiene alla scuola napoletana del 700 ripresa
però con abiti vescovili, mentre la figura apparsa sul dipinti è in abito basilare
come era in origine. Un tempo riferisce l’artista Malena, le “edicolette”
votive erano all’esterno delle abitazioni, successivamente per dare protezione
alle case patronale , venivano costruite all’interno, dove gli veniva acceso un
lume o lampade a petrolio in segno di
riconoscenza. La figura emersa dal dipinto presenta un volto sereno,
autoritario, saggia, splendida di colori che ne rafforzano lo stile e la sua
misticità. Un’importante trattamento di restauro è stato eseguito sul dipinto da parte del maestro Malena, che dopo
una prima pulitura a secco, fissato il fissativo per i colori, ha provveduto alla pulizia col bisturi e alla fine ha ripreso il disegno con piccoli
ritocchi a tempera per ridare splendore a questa grande scoperta che andrà ad arricchire
il già enorme patrimonio artistico culturale di Cirò, grazie alla pazienza e
alla volontà della famiglia Farao che oggi custodisce tale patrimonio.
Cirò- Grande soddisfazione a nome di tutta la comunità ha detto il sindaco Francesco Paletta- per l'annuncio fatto dal Presidente della regione Oliverio non solo per l'importante contributo concesso per la ristrutturazione dell'antico maniero castello di Cirò, ma anche per aver dissipato tutti i dubbi circa la futura sede dell’Enoteca regionale.
Cirò- Grande
soddisfazione a nome di tutta la comunità ha detto il sindaco
Francesco Paletta- per l'annuncio fatto
dal Presidente della regione Oliverio non solo per l'importante contributo
concesso per la ristrutturazione dell'antico maniero castello di Cirò, ma anche per aver dissipato tutti i dubbi
circa la futura sede dell’Enoteca regionale. È il frutto di tanti anni di
lavoro e di impegno da parte di tutti noi ma anche l’acquisita consapevolezza
di una regione e soprattutto di Mario
Oliverio verso questo territorio che ha voglia di emergere e sta facendo di
tutto per promuovere le sue eccellenze vitivinicole ma anche gastronomiche e
culturali. La Regione – prosegue
Paletta- dovrà continuare a fare la sua parte e tutte le istituzioni ed i
sindaci del comprensorio dovranno essere sinergici per portare avanti
questo grande progetto dell'enoteca - casa dei vini di Calabria nella giusta
location del castello. I due milioni concessi con i beni culturali aggiunti a
quelli del MIBact del gennaio scorso potranno rappresentare il punto di
partenza di recuperare l'antico maniero, bene storico e culturale dal 1983,
e che per storia, tradizione , architettura e grandezza è inserito a
pieno titolo nei 7 castelli di Calabria più importanti. Senza trascurare
che il recente bando dei centri storici potrà ancora di più contribuire a
valorizzare il Castello stesso ed il centro storico nel suo insieme.
Ovviamente
il castello non avrà solo questa destinazione ma anche come sede della
cittadella della scienza dedicata al nostro illustre concittadino Luigi Lilio
a cui verrà dedicata una fondazione. Il
turismo enogastronomico è a Cirò, capitale calabrese del vino, ora è ufficiale, prosegue ancora il primo
cittadino- ricordando le parole del
presidente della Regione Oliverio:” L’enoteca regionale dovrà essere sempre più
punto di riferimento e dovrà avere un luogo consono.
In tal senso ritengo che il castello di Cirò debba essere la sede.
Per questo- ha detto ancora Oliverio- abbiamo già programmato un investimento
che abbiamo deliberato nel corso di una seduta di giunta regionale di qualche
settimana fa, destinando due milioni di euro, che si aggiungono ad altri due
milioni che erano stati destinati dal Mibact lo scorso anno. Noi dobbiamo
aprire qui, appena il recupero del castello di Cirò sarà completato, spazi
importanti e ambire a realizzare nel castello un punto di riferimento della
viticoltura e della enogastronomia calabrese”. Entusiasmo il primo
cittadino per tale intervento il cui seguito della manifestazione “Calabria di terra e di vino” che ha visto
registrare il tutto esaurito nell’antico borgo preso d’assalto dai turisti alla
ricerca di vino e sapori locali. Un paese paralizzato dal flusso di turisti degno di una città fortemente a vocazione
turistica ed enogastronomica, destinata ad essere prossimamente tappa
fondamentale, specie in vista della sede dell’enoteca regionale nel castello di
Cirò.
“Abbiamo aperto alla grande la stagione estiva –ha detto l’assessore al
turismo Cataldo Scarola- denominata “Sere
d’estate” con il grande evento regionale Rosso Calabria. E’ stato un
successo, ha detto- abbiamo registrato la presenza di numerosi turisti i quali
hanno approfittato di visitare il
palazzo dei musei ed il castello di Cirò appena aperto ai visitatori. Sarà
un’estate , conclude- ricca di eventi che attireranno numerosi turisti. La serata è proseguita con una cena di gala con i giornalisti di settore sul bastione
cannone dove è stato presentato il libro
“Cirò i luoghi del Gaglioppo”, di Giorgio Fogliani, mentre presso il
museo c’è stata la degustazione dei vini
con i somelier. Prodotti locali, degustazione di piatti tipici grazie alle associazioni locali , come Pro
loco e associazione Giovanni Paolo II, sono stati offerti agli ospiti
intervenuti all’evento.
E’ stata una serata davvero speciale per Cirò allietati
da due grandi gruppi musicali “
Peperoncino jazz Festival”; “In Milonga”;
e la splendida chitarra battente di Francesco Loccisano che hanno aperto le danze all’estate
cirotana e alla capitale della cultura di Lilio, Lacinio, San Nicodemo e del
vino. Prossimi incontri con sua maestà il vino
è previsto per 12 agosto con “Incontri Divini” giunto alla sua quarta edizione.
Cirò- E’ stato smantellato il vecchio veliero con cui nel 2012 profughi lo avevano abbandonato sulla spiaggia della Marinella.
Cirò- E’ stato
smantellato il vecchio veliero con
cui nel 2012 profughi lo avevano abbandonato sulla
spiaggia della Marinella. Da allora era diventato un
cumulo di rottami in ferro che giaceva
sulla battigia inquinando la bella
spiaggia della Marinella in area protetta
: area Sic delle Dune della Marinella.
Finalmente è giunto la sua ora, ieri lunedi i pezzi di ferro del veliero
sono stati portati via e la spiaggia si è ripreso il suo splendore. Il sindaco
Francesco Paletta ha evidenziato il suo entusiasmo il quale ha riferito che:” Dopo
tanti anni dal 2012 a causa dei numerosi intoppi burocratici siamo riusciti ad
eliminare dalla battigia in zona Marinella la nave spiaggiata. Un grazie va ha
detto- alla capitaneria di porto di Crotone
ed alla società e.t. eco Works che insieme al comune si sono prodigati per
questo successo”.
Finalmente ora i
cirotani potranno godere della spiaggia libera ed incontaminata.
mercoledì 11 luglio 2018
Cirò- Giornata ecologica
Cirò-
Giornata ecologica contro il degrado, con Legambiente, Basta Vittime
sulla 106, Anas, e Comune di Cirò, dove il sindaco
Francesco Paletta accompagnato dalla
vice sindaco Giovanna Stasi e dall’assessore al turismo Cataldo Scarola, armati
di buste per i rifiuti, hanno ripulito
un' intera area dal degrado ambientale, in particolare le aree di sosta e di
parcheggio da Cirò bivio 191, a Volvito lungo la statale 106, sabato sette luglio. E’ stata una bella iniziativa ha detto
il sindaco- abbiamo lasciato un mondo pulito e sano alle
future generazioni, questo era il
messaggio. Purtroppo, dicono in tanti sui social- nonostante
la buona volontà dei tanti, c’è ancora qualche incivile che abbandona i sacchi
della spazzatura lungo la vecchia 106 che va assolutamente fermato e

lunedì 2 luglio 2018
Cirò- La misteriosa fontana di” Leguno” si sta prosciugando
Cirò- La
misteriosa fontana di” Leguno” si sta
prosciugando. Erano i primi di febbraio quando avvolto dal suo solito
fascino misterioso, ritornava a fluire
come per magia. La fontana, chiamata
dagli anziani ” U Canalicchjiu e Legunu” o
u “Canalicchjiu di Ciucci”, di
solito rimane asciutta per tutto l’anno. Ed ecco che a distanza di ben cinque
mesi in cui per tutto questo tempo è
riccamente fluita, direttamente
dall’antico muro in pietra, oggi invece ne viene segnalata la sua non più fuoriuscita di
acqua. La fontana ritorna nel suo
lungo letargo. Questo fa presagire che l’estate poi non sarà tanta secca e
calda, di solito l’acqua scorre per
uno o due mesi mai come quest’anno. Si sveglia come d’incanto a febbraio per
ritornare di nuovo in letargo verso aprile maggio, ma mai come ora fino a
luglio. La presenza della sua acqua, rappresenta anche un controllore della futura siccità, un
campanello d’allarme, infatti più le sue acque fluiscono a lungo, meno siccità
avremo durante l’estate. In passato specie gli anni in cui l’estate è stata
rovente e secca, la fontana ha ripreso a sgorgare tardi ed a prosciugarsi
prima. Secondo il racconto degli anziani questa sorgente è anche avvolta dal
mistero, pare infatti che a chi va in sogno porti fortuna. In proposito si
racconta che, se in sogno ti appare un angelo che ti
suggerisce di portare in bocca l’acqua presa da questa fontana e, se riesci a
portarla fino in vetta ad una collina chiamata “Castedduzzu”, questa si apre ed
il tesoro che nasconde sarà tuo.
Qualcuno ci ha provato in passato, secondo il racconto degli
anziani, ma nessuno è mai riuscito a salire in vetta alla collina
ed appropriarsi del tesoro che custodirebbe il ventre della collina. Si spera
che le sue acque fluiscono ancora per lungo tempo, per assicurarci una estate non troppo
torrida, e nel frattempo speriamo che magari a qualcuno vada in sogno. Intanto
quest’anno è durata quasi fino a luglio,
proprio in questi giorni il suo flusso è ridotto a delle gocce, e come un fiore
piano piano sta appassendo. E come d’incanto al suo morire si circonda dalla
fioritura di rari fiori cerulei il :” Trachelium coeruleum” .
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