martedì 31 luglio 2018

Cirò- Il sindaco rinnova la fiducia a Francesco Mussuto


Cirò- Il sindaco rinnova la fiducia a Francesco Mussuto il quale è rientrato nelle veste di assessore alla cultura dopo che lo scorso due luglio  aveva presentato lettera di dimissione. “ Ritengo che il chiarimento ci sia stato con la maggioranza ed il sindaco nei confronti dei quali non è mai venuta meno la fiducia”- ha detto il sindaco Francesco Paletta. Il primo cittadino dal canto suo nel credere alla bontà dell'operato ed alla buona fede del prof Mussuto ha dichiarato  che eventuali problemi e/o incomprensioni  con l'apparato burocratico saranno risolti nelle apposite riunioni con i dipendenti che serviranno a far capire che i molteplici impegni e le cose da portare avanti sono tante ed ognuno dovrà fare squadra. I tagli ai trasferimenti da parte dello stato, gli adempimenti amministrativi che aggravano sempre più il lavoro dei funzionari- prosegue-  dovranno far evitare incomprensioni inutili. Ho rinnovato pertanto la fiducia a Mussuto convinto che sia stato solo un incidente di percorso che dovrà sfociare in un proficuo lavoro nei prossimi anni. L’ Assessore alla cultura, beni culturali,  e Pubblica Istruzione  si era dimesso in data 2 luglio  rimettendo nelle mani del sindaco Francesco Paletta la delega assessorile, pur continuando- si leggeva  nella sua lettera di dimissione-  a lavorare nel gruppo dei consiglieri di maggioranza. A  monte della sua decisione sarebbe stata a causa di problematiche burocratico/amministrative che inficiano le attività intraprese dall’assessorato alla cultura, ai beni culturali e alla Pubblica istruzione, delega che gli era stato conferito lo scorso 23 giugno 2017. Già all’opera l’assessore alla cultura sta lavorando per il prossimo gemellaggio tra i popoli di Cirò e Mammola  in occasione della festa patronale in onore dei Santi Francesco di Paola, San Nicodemo Patrono e protettore di Cirò.

Cirò- Si è conclusa la 3° edizione dell’appuntamento sportivo Corri nel Borgo di Cirò,


Cirò- Un connubio tra cultura e sport la  3° edizione dell’appuntamento sportivo  Corri nel Borgo di Cirò. E' una gara podistica inserita nel Calendario Regionale di Atletica Leggera Fidal e parte integrante del Programma Turistico estivo del Comune di Cirò con finalità di promozione del territorio. Questi i vincitori: Assoluti maschili- 1° arrivato  Danilo Ruggiero  Millon Runners Crotone, 2° Antonio Amodeo Corri Castrovillari, 3° Federico Cottone  Atletica Crotoniate.  Per quanto riguarda la Femminile: 1° carrivato  Faustina Bianco  Dojo Judo Running Mangone, 2° Francesca Maniaci  Caivano Runners, 3° Daniela De Stefano Corri Castrovillari. Presidente dell'associazione "Arasarasa" Vincenzo Marincola, ha curato invece la parte tecnica architettonica dei percorsi  Pino De Grazia, Antonio Ferraro  e Francesco Marincola.  “Mi sono complimentato con gli organizzatori ed i partecipanti tutti – ha detto il sindaco Francesco Paletta- attenti e rispettosi delle regole perché lo sport è anche questo. 
All’evento sportivo- prosegue il primo cittadino-  ha partecipato anche la campionessa nazionale dei 100 chilometri. Questa conclude- sarà una manifestazione che si dovrà ripetere ogni anno, e spero che si possa esternare anche a più regioni, non solo quelle del sud, in modo che Cirò diventi una tappa fondamentale tra i borghi più antichi d’Italia.  La corsa podistica “Corri nel Borgo di Cirò” era rivolta ai runners e appassionati di podismo. Anche quest’anno la Cirò Runners Arasarasa, a cui vanno i ringraziamenti dell'amministrazione comunale, ha riproposto al territorio Cirotano, l’evento che vuole essere il perfetto connubio tra Sport e Cultura, con un percorso che si snoda tra le antiche vestigia del Comune di Cirò. 

Una nuova Edizione, questa, rinnovata nei minimi particolari, in modo da offrire a tutti i partecipanti una grande occasione di puro divertimento e di sana socializzazione.


















venerdì 20 luglio 2018

Cirò- Sono passati anni da quando è stata rinvenuta la nicchia dedicata a San Nicodemo di Cirò meta di fedeli da tutto il comprensorio, a testimoniare come sia forte e radicata la sua presenza spirituale oggi più che mai, nel borgo che gli ha dato i natali nel 900 a San Nicodemo, nell’allora antica Ypskron odierna Cirò

Originale dipinto di san Nicodemo rinvenuto  nella nicchia di casa Terranova-Farao- foto Giuseppe De Fine

Cirò- Sono passati   anni da quando è stata rinvenuta  la nicchia dedicata a San Nicodemo di Cirò, meta di fedeli  da tutto il comprensorio, a testimoniare come sia forte e radicata la sua presenza spirituale oggi più che mai, nel borgo che gli ha dato i natali nel 900, nell’allora antica Ypskron odierna Cirò. E’ stata Nascosta per  molti anni murata all’interno di una nicchia, l’affresco di San Nicodemo, dipinto che rivive nei suoi  colori da quando  la nicchia è stata rinvenuta in un muro dell’antico palazzo della famiglia “Terranova” all’ingresso del centro storico”Portello”, lungo la strada che porta proprio alla chiesa del santo. Si tratta del primo ed unico rinvenimento di dipinto murale raffigurante San Nicodemo che si conosce a Cirò, e risalente al 1700. Natale Farao, attuale proprietario della casa, racconta di ricordare un dipinto non molto chiaro all’interno della nicchia, che però successivamente venne murato. La moglie del proprietario racconta invece di numerosi  sogni in cui  un monaco, gli chiedeva di abbattere il muro che nascondeva il dipinto, fino a quando, dopo l’ennesimo sogno è riuscita a convincere tutti e fare abbattere il muro. Rinvenuto il dipinto,  il maestro  Elio Malena uno dei  più grandi pittori e scultori calabresi, è riuscito a portare alla luce quello che prima appariva come una macchia scura di fumo e di altri detriti. Una splendida figura di San Nicodemo Abate in tutta la sua originalità era impressa in quella nicchia. Secondo l’esperto Elio Malena si tratta di un affresco murale fatto su intonaco grossolano, dipinto con “colori  a terra” con una tecnica che richiamano i maestri dell’impressionismo e che risalirebbe alla seconda metà del 700. Uno stilo “Pompeiana” di pochi colori dominanti come il marrone il blu e il rosa con colpi di luce a pennellata larga, pittura appunto ripresa fagli impressionisti. Una figura dominante con il lungo Saio Basiliare con maniche larghe che porta a destra il bastone pastorale con riccio in stile barocco, a lato poggiato su un libro appare il Mitra classico settecentesco con cammeo blu centrale. Sullo sfondo un paesaggio probabilmente la stessa Ypskron. Con la mano sinistra benedice il paese ma con lo sguardo guarda invece verso il mare, lontano da Cirò, per indicare probabilmente Mammola che lo ospitò fino alla sua morte avvenuta nel 990. Un figura diversa dalla statua che si trova in chiesa attualmente, questa infatti appartiene alla scuola napoletana del 700 ripresa però con abiti vescovili, mentre la figura apparsa sul dipinti è in abito basilare come era in origine. Un tempo riferisce l’artista Malena, le “edicolette” votive erano all’esterno delle abitazioni, successivamente per dare protezione alle case patronale , venivano costruite all’interno, dove gli veniva acceso un lume o  lampade a petrolio in segno di riconoscenza. La figura emersa dal dipinto presenta un volto sereno, autoritario, saggia, splendida di colori che ne rafforzano lo stile e la sua misticità. Un’importante trattamento di restauro è stato eseguito sul  dipinto da parte del maestro Malena, che dopo una prima pulitura a secco, fissato il fissativo per i colori, ha provveduto  alla pulizia col bisturi e alla  fine ha ripreso il disegno con piccoli ritocchi a tempera per ridare splendore a questa grande scoperta che andrà ad arricchire il già enorme patrimonio artistico culturale di Cirò, grazie alla pazienza e alla volontà della famiglia Farao che oggi custodisce tale patrimonio.


Cirò- Grande soddisfazione a nome di tutta la comunità ha detto il sindaco Francesco Paletta- per l'annuncio fatto dal Presidente della regione Oliverio non solo per l'importante contributo concesso per la ristrutturazione dell'antico maniero castello di Cirò, ma anche per aver dissipato tutti i dubbi circa la futura sede dell’Enoteca regionale.


Cirò- Grande soddisfazione a nome di tutta la comunità ha detto il sindaco Francesco Paletta-  per l'annuncio fatto dal Presidente della regione Oliverio non solo per l'importante contributo concesso per la ristrutturazione dell'antico maniero castello di Cirò, ma anche per aver dissipato tutti i dubbi circa la futura sede dell’Enoteca regionale. È il frutto di tanti anni di lavoro e di impegno da parte di tutti noi ma anche l’acquisita consapevolezza di una regione e soprattutto di Mario Oliverio verso questo territorio che ha voglia di emergere e sta facendo di tutto per promuovere le sue eccellenze vitivinicole ma anche gastronomiche e culturali.  La Regione – prosegue Paletta- dovrà continuare a fare la sua parte e tutte le istituzioni ed i sindaci del comprensorio  dovranno essere sinergici per portare avanti questo grande progetto dell'enoteca - casa dei vini di Calabria nella giusta location del castello. I due milioni concessi con i beni culturali aggiunti a quelli del MIBact del gennaio scorso potranno rappresentare il punto di partenza di recuperare l'antico maniero, bene storico e culturale dal 1983, e  che per storia, tradizione , architettura e grandezza è inserito a pieno titolo nei 7 castelli di Calabria più importanti. Senza  trascurare che il recente bando dei centri storici potrà ancora di più contribuire a valorizzare il Castello stesso ed il centro storico nel suo insieme. 
Ovviamente il castello non avrà solo questa destinazione ma anche come sede della cittadella della scienza  dedicata al nostro illustre concittadino Luigi Lilio a cui verrà dedicata una fondazione. Il turismo enogastronomico è a Cirò, capitale calabrese del vino,  ora è ufficiale, prosegue ancora il primo cittadino- ricordando  le parole del presidente della Regione Oliverio:” L’enoteca regionale dovrà essere sempre più punto di riferimento e dovrà avere un luogo consono. 
In tal senso ritengo che il castello di Cirò debba essere la sede. Per questo- ha detto ancora Oliverio- abbiamo già programmato un investimento che abbiamo deliberato nel corso di una seduta di giunta regionale di qualche settimana fa, destinando due milioni di euro, che si aggiungono ad altri due milioni che erano stati destinati dal Mibact lo scorso anno. Noi dobbiamo aprire qui, appena il recupero del castello di Cirò sarà completato, spazi importanti e ambire a realizzare nel castello un punto di riferimento della viticoltura e della enogastronomia calabrese”.  Entusiasmo il primo cittadino per tale intervento il cui seguito della manifestazione  “Calabria di terra e di vino” che ha visto registrare il tutto esaurito nell’antico borgo preso d’assalto dai turisti alla ricerca   di vino e sapori  locali. Un paese paralizzato  dal flusso di turisti   degno di una città fortemente a vocazione turistica ed enogastronomica, destinata ad essere prossimamente tappa fondamentale, specie in vista della sede dell’enoteca regionale nel castello di Cirò. 
“Abbiamo aperto alla grande la stagione estiva –ha detto l’assessore al turismo Cataldo Scarola- denominata “Sere  d’estate” con il grande evento regionale Rosso Calabria. E’ stato un successo, ha detto- abbiamo registrato la presenza di numerosi turisti i quali hanno approfittato di visitare  il palazzo dei musei ed il castello di Cirò appena aperto ai visitatori. Sarà un’estate , conclude- ricca di eventi che attireranno  numerosi turisti. La serata  è proseguita con  una cena di gala  con i giornalisti di settore sul bastione cannone dove  è stato presentato il libro “Cirò i luoghi del Gaglioppo”, di Giorgio Fogliani,  mentre presso il museo  c’è stata la degustazione dei vini con i somelier. Prodotti locali, degustazione di piatti tipici  grazie alle associazioni locali , come Pro loco e associazione Giovanni Paolo II, sono stati offerti agli ospiti intervenuti all’evento.
 E’ stata una serata davvero speciale per Cirò allietati da due grandi gruppi musicali  “ Peperoncino jazz Festival”; “In Milonga”;  e la splendida chitarra battente di Francesco Loccisano   che hanno aperto le danze all’estate cirotana e alla capitale della cultura di Lilio, Lacinio, San Nicodemo e del vino. Prossimi incontri con sua maestà il vino  è previsto per  12 agosto con  “Incontri Divini” giunto alla sua  quarta edizione.

Cirò- E’ stato smantellato il vecchio veliero con cui nel 2012 profughi lo avevano abbandonato sulla spiaggia della Marinella.


Cirò- E’ stato smantellato  il vecchio veliero con cui   nel 2012  profughi lo avevano abbandonato sulla spiaggia della Marinella. Da allora era diventato  un cumulo di rottami in ferro  che giaceva sulla battigia inquinando  la bella spiaggia della Marinella  in area protetta : area Sic delle Dune della Marinella.  Finalmente è giunto la sua ora, ieri lunedi i pezzi di ferro del veliero sono stati portati via e la spiaggia si è ripreso il suo splendore. Il sindaco Francesco Paletta ha evidenziato il suo entusiasmo il quale ha riferito che:” Dopo tanti anni dal 2012 a causa dei numerosi intoppi burocratici siamo riusciti ad eliminare dalla battigia in zona Marinella la nave spiaggiata. Un grazie va ha detto-  alla capitaneria di porto di Crotone ed alla società e.t. eco Works che insieme al comune si sono prodigati per questo successo”.
 Finalmente  ora i cirotani potranno godere della spiaggia libera ed incontaminata.

mercoledì 11 luglio 2018

Cirò- Giornata ecologica


Cirò- Giornata ecologica  contro il degrado, con Legambiente, Basta Vittime sulla 106, Anas, e Comune  di Cirò, dove il sindaco Francesco Paletta  accompagnato dalla vice sindaco Giovanna Stasi e dall’assessore al turismo Cataldo Scarola, armati di buste  per i rifiuti, hanno ripulito un' intera area dal degrado ambientale, in particolare le aree di sosta e di parcheggio  da  Cirò bivio 191,  a Volvito  lungo la statale 106, sabato sette  luglio. E’ stata una bella iniziativa ha detto il sindaco- abbiamo  lasciato un mondo pulito e sano alle  future  generazioni, questo era  il messaggio.  Purtroppo, dicono in tanti sui social- nonostante la buona volontà dei tanti, c’è ancora qualche incivile che abbandona i sacchi della spazzatura lungo la vecchia 106 che va assolutamente fermato e 
punito ai sensi di legge mettendolo nelle condizioni di pagare di tasca propria come prevede la legge. Si potrebbe comunque,  fare delle azioni di prevenzioni mettendo dei cartelli o delle telecamere per avvisare gli incivili a desistere dai loro atti e al contempo ogni singolo cittadino potrebbe, oltre il buon esempio, denunciare i trasgressori. Educare al rispetto dell’ambiente, garantire il decoro urbano e la sicurezza stradale continua ad essere prioritario per l’Esecutivo Paletta  che ha invitato i cittadini al rispetto dell’ambiente,  e al riciclaggio.












lunedì 2 luglio 2018

Cirò- La misteriosa fontana di” Leguno” si sta prosciugando


Cirò- La misteriosa fontana di” Leguno”  si sta prosciugando. Erano i primi di febbraio quando avvolto dal suo solito fascino misterioso, ritornava  a fluire come per magia. La fontana,   chiamata dagli anziani ” U Canalicchjiu e Legunu” o  u “Canalicchjiu di Ciucci”,  di solito  rimane  asciutta per tutto l’anno. Ed ecco che a distanza di ben cinque mesi  in cui per tutto questo tempo è riccamente fluita,   direttamente dall’antico muro in pietra, oggi invece ne viene  segnalata la sua non più fuoriuscita di acqua. La fontana ritorna nel suo lungo letargo. Questo fa presagire che l’estate poi non sarà tanta secca e calda, di solito  l’acqua scorre per uno o due mesi mai come quest’anno. Si sveglia come d’incanto a febbraio per ritornare di nuovo in letargo verso aprile maggio, ma mai come ora  fino a  luglio. La presenza della sua acqua, rappresenta anche un  controllore della futura siccità, un campanello d’allarme, infatti più le sue acque fluiscono a lungo, meno siccità avremo durante l’estate. In passato specie gli anni in cui l’estate è stata rovente e secca, la fontana ha ripreso a sgorgare tardi ed a prosciugarsi prima. Secondo il racconto degli anziani questa sorgente è anche avvolta dal mistero, pare infatti che a chi va in sogno porti fortuna. In proposito si racconta  che, se  in sogno ti appare un angelo che ti suggerisce di portare in bocca l’acqua presa da questa fontana e, se riesci a portarla fino in vetta ad una collina chiamata “Castedduzzu”, questa si apre ed il tesoro che nasconde sarà tuo.
 Qualcuno ci ha provato  in passato, secondo il racconto degli anziani,  ma nessuno  è mai riuscito a salire in vetta alla collina ed appropriarsi del tesoro che custodirebbe il ventre della collina. Si spera che le sue acque fluiscono ancora per lungo tempo,  per assicurarci una estate non troppo torrida, e nel frattempo speriamo che magari a qualcuno vada in sogno. Intanto quest’anno  è durata quasi fino a luglio, proprio in questi giorni il suo flusso è ridotto a delle gocce, e come un fiore piano piano sta appassendo. E come d’incanto al suo morire si circonda dalla fioritura di rari fiori cerulei il :” Trachelium coeruleum” .