mercoledì 10 novembre 2021

Cirò- Grande commozione e partecipazione alla manifestazione del 4 novembre anniversario del 103* fine della I guerra mondiale,

 


Cirò- Grande commozione e partecipazione alla manifestazione  del 4 novembre anniversario del 103* fine della I guerra mondiale
, in P.zza S. Pugliese, con una messa officiata dal  parroco Don Matteo Giacobbe, a cui hanno partecipato oltre al sindaco Francesco Paletta,  gli studenti dell'istituto Omnicomprensivo Lilio, le associazioni locali , il comandante della stazione carabinieri di Cirò, il comandante della polizia municipale, il dirigente scolastico dell’Istituto omnicomprensivo,   per ricordare il sacrificio dei caduti di tutte le guerre ed onorare le nostre forze armate. Nel corso della cerimonia il sindaco ha rimarcato la grande valenza di questa giornata che deve rimanere- ha detto- scolpita nella memoria, nel ricordo dei caduti di tutte le guerre, giornata delle forze armate ma anche l'anniversario 103* della fine grande guerra il cui bollettino della vittoria era stato redatto dal cirotano generale Siciliani, orgoglio per la comunità. Il 4 novembre in Italia si festeggia il Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate. La data è stata scelta per commemorare l’entrata in vigore, il 4 novembre del 1918, dell’Armistizio di Villa Giusti siglato nella tenuta del conte Vettor Giusti del Giardino, a Padova, dall’Italia e dall’Impero austro-ungarico. L’atto, con il quale termina ufficialmente la Prima Guerra Mondiale, consente agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, e portare a compimento il processo di unificazione nazionale, iniziato in epoca risorgimentale. Non a caso la Grande Guerra, da diversi storici, viene considerata la quarta guerra d’indipendenza italiana. Oltre a festeggiare l’unità nazionale, la ricorrenza intende celebrare anche il sacrificio di tanti italiani chiamati alle armi, le cui vite sono state spezzate nella tragedia della guerra, e a Cirò ci sono stati tanti eroi caduti per la patria che oggi il parroco ed il sindaco hanno ringraziato. Il primo cittadino inoltre ha riferito durante l’omelia tenutasi presso la  chiesa di S. Giovanni a margine della messa officiata dal parroco Don Matteo Giacobbe,  di fronte ad una folta delegazione di ragazzi dell'istituto Omnicomprensivo con in testa il dirigente Scolastico  Giuseppe Dililllo, il vero significato della giornata con i più alti valori della libertà e della solidarietà. Valori che oggi la pandemia ha evidenziato ancora di più. Durante la posa della corona di fiori ai piedi del monumento ai caduti in guerra che ricordano i 138 ragazzi caduti per la patria, è stata suonato il Silenzio dalla tromba di Luigi Paletta. 


Il  monumento si trova addossato alla fac­ciata principale della chiesa madre De Plateis, formato da una lapide in bronzo (inaugurata nel 1921) sulla quale sono incisi i nomi dei 96 cirotani caduti nella Prima guerra mondiale e da una lapide in marmo (inaugurata nel 1949) che riporta, inve­ce, i nomi dei 41 soldati morti nella Seconda guerra mondiale e di un caduto della guerra d'Africa. Tra le due lapidi c'è lo stemma di Cirò e in alto una statua, ideata dal pittore e scultore  Salvatore Ianni, che raffigura un soldato ferito, monumento di recente restaurato dall’artista Gianni Arcovio.