sabato 30 maggio 2020

Cirò- Uno sciame d’api sosta su un cespuglio nei pressi di una abitazione


Cirò- Uno sciame d’api sosta su un cespuglio  nei pressi di una abitazione, che allarmati chiamano carabinieri e sindaco Francesco Paletta, il quale fa intervenire un apicoltore locale per  recuperarlo. Tempi di sciamatura maggio è il periodo in cui i le api sciamano, cioè abbandonano la loro arnia per andare a cercare un altro luogo dove vivere e moltiplicarsi. E’ un periodo molto impegnativo questo, ha detto l’apicoltore-  fatto di continue chiamate di vicini o gente di zona che ha avvistato uno sciame e che chiedono agli enti preposti ed agli apicoltori di intervenire per  recuperarli, in qualsiasi ora o momento della giornata. Sono solo api che viaggiano, sono di passaggio e si fermeranno solo per 24 ore, poi si allontanano, se non hanno trovato un ambiente adatto. l’importante è non disturbarli. Per fortuna un apicoltore del luogo è intervenuto tempestivamente, riuscendo a “convincere” l’enorme grappolo di api ad entrare nella cassetta, dove lo sciame  viaggiatore, successivamente è stato portato in campagna presso la loro nuova dimora in mezzo ad un prato fiorito.
Sono la nostra assicurazione alla sopravvivenza, se si estingueranno, noi li seguiremo, senza di loro, non rimarrà un solo umano sulla faccia della  terra.


Cirò- L’Avis Comunale “Damiano Russo” di Cirò sabato 23 maggio in piazza Pugliese ha organizzato la giornata della donazione del sangue


Cirò- L’Avis Comunale “Damiano Russo” di Cirò sabato 23 maggio in piazza Pugliese ha organizzato la giornata della donazione del sangue a cui si sono presentati ben 23 donatori in tutta sicurezza muniti di mascherine e guanti. Un gesto importante di sensibilizzazione  specie in un periodo di “separazione” come questo segnato dal Covid19, dove  la comunità cirotana ha risposto, con sensibilità ed altruismo, un gesto   da cui ognuno di noi può attingere nei momenti di necessità. Ad ogni donatore di sangue verranno eseguite le analisi previste dalla legge 219/05, a tutela della salute, e verrà richiamato per ulteriori controlli se qualche esame dovesse risultare patologico. Per non creare assembramenti ciascuno ha avuto un turno da rispettare, muniti da mascherina guanti e distanziamento fra uno e l'altro, inoltre ad ognuno è stato  misurato la temperatura. Dopo la donazione, ai donatori, il gruppo Avis “Damiano Russo” di Cirò”, ha offerto loro la colazione. E’ stato un successo di partecipazione  e di sensibilità  visto che al generoso appuntamento si sono presentati  anche  giovani  che hanno donato per la prima volta.

giovedì 28 maggio 2020

Cirò- Il sindaco Francesco Paletta scrive al Presidente f.f. della Provincia di Crotone Giuseppe Dell'Aquila,

Cirò- Il sindaco Francesco Paletta scrive al Presidente f.f. della Provincia di Crotone Giuseppe Dell'Aquila, al Consiglio Provinciale, al dirigente LLPP Franco Benincasa, e ai Sindaci e Commissari della Provincia di Crotone sulla Convocazione tavolo dei Sindaci per definire le priorità sulle strade provinciali e messa in sicurezza delle scuole di II grado di tutta la Provincia. “Invio la presente scrive Paletta- alla luce della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del 18 maggio n. 127 - Finanziamento degli interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane. Integrazione al programma previsto dal decreto ministeriale del 16 febbraio 2018, per richiedere con urgenza, un tavolo concertato tra i Sindaci e l'Amministrazione Provinciale da lei rappresentata, per discutere delle risorse messe a disposizione per le Province e le Città Metropolitane che ammontano a 995 milioni di euro, ripartiti in: 60 milioni di euro per l'anno 2020, 110 milioni per l'anno 2021 e 275 milioni di euro per gli anni dal 2022 al 2024”. Tenuto conto che, delle risorse per le città metropolitane, la Provincia di Crotone non è interessata, prosegue il sindaco- è necessario il confronto tra i rappresentanti dei territori e l'amministrazione provinciale per stabilire priorità e soprattutto indicazioni sulle effettive necessità di alcune strade provinciali ormai al collasso ed in alcuni casi non più percorribili. Si specifica, infatti, prosegue il primo cittadino-  che la ripartizione delle risorse è avvenuta sulla base della consistenza della rete viaria, del tasso di incidentalità e della vulnerabilità dei singoli territori rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico e considerato la ristrettezza dei tempi: infatti, entro il prossimo 17 giugno 2020 per la prima annualità, si dovranno presentare programmi di intervento, in grado di migliorare la sicurezza e la circolazione delle opere già esistenti , come: ponti, pavimentazioni stradali, viadotti, manufatti, gallerie, dispositivi di ritenuta, sistemi di smaltimento acque, segnaletica, illuminazione stradale, sistemi di info-mobilità. Tale richiesta che, può essere evidentemente condivida dai Sindaci dei territori –precisa il sindaco Paletta- vanno dal cirotano, all'alto marchesato oppure dall'area arberesche fino alla presila o ancora meglio dell'area di Isola e Cutro è tanto più necessaria se si pensa al periodo di transizione politico ­ amministrativo in cui versa la Provincia di Crotone che oggi più che mai deve dare il segnale di rispetto di tutte le aree per evitare storture del passato nelle ripartizione delle risorse. Rammento, inoltre, che una parte delle risorse dovrà utilizzata per la progettazione, la direzione lavori, il collaudo, i controlli in corso di esecuzione e finali, nonché le altre spese tecniche necessarie per la realizzazione, comprese anche le spese per l'effettuazione di rilievi concernenti le caratteristiche geometriche fondamentali, lo stato/condizioni dell'infrastruttura, gli studi e rilevazioni di traffico, il livello di incidentalità, l'esposizione al rischio idrogeologico. Le importanti risorse, che dovranno essere utilizzate anche per la realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento normativo delle diverse componenti dell'infrastruttura e per la realizzazione di interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza dell'infrastruttura esistente in termini di caratteristiche costruttive della piattaforma veicolare, ciclabile e pedonale, della segnaletica verticale e orizzontale, dei manufatti e dei dispositivi di sicurezza passiva installati, non possono prescindere da un confronto anche con gli uffici tecnici dei comuni. A questo aggiungo- conclude Paletta-  che tale richiesta, tenuto conto dell'inizio della fase 2 dell'emergenza Covid 19, potrà essere l'occasione per fare il punto sulle strutture scolastiche di tutta la Provincia stabilendo priorità di interventi manutentivi in vista della riapertura nel prossimo mese di settembre e soprattutto per valutare la situazione in merito alle richieste di finanziamenti fatti dalla struttura provinciale circa il bando "verifica dei solai delle strutture scolastiche" e quello della "prevenzione antincendio".    

venerdì 22 maggio 2020

Cirò- Il sindaco Francesco Paletta in una nota fa sapere alla popolazione a proposito della “liberazione” detta Fase 2.


Cirò- Il sindaco Francesco Paletta in una nota  fa sapere alla popolazione a proposito della “liberazione” detta Fase 2. “Ognuno dovrà continuare a fare la propria parte per arrivare alla fine definitiva di questa pandemia- da  ieri prosegue- è finita  ufficialmente la fase più brutta di questa emergenza sanitaria Covid 19. Saranno aperte piazze e luoghi pubblici all'aperto così come altre attività commerciali che stavano soffrendo economicamente, quali bar, ristoranti, ecc. Anche le chiese apriranno le porte ai fedeli con le dovute cautele. Abbiamo fatto davvero il possibile per prevenire contagi nel ns paese ( con l'unico caso guarito alla grande ) e soprattutto, scrive Paletta- abbiamo gestito una fase davvero problematica con alcune carenze davvero assurde ed anche se a volte siamo sembrati duri e fiscali è stato fatto solo per tutelare tutti voi cittadini”. E ancora- “Ringrazio la popolazione tutta per aver tenuto un ottimo comportamento, le forze dell'ordine, le associazioni di volontariato tutte ed i commercianti locali. Io, che non mi sono mai fermato, prosegue il primo cittadino-  ringrazio anche gli amministratori tutti che mi hanno supportato ed i dipendenti comunali che hanno continuato a pensare all'interesse dell'ente. Riprendiamo una parvenza di normalità consapevoli che ognuno dovrà continuare a fare la propria parte per arrivare alla fine definitiva di questa pandemia( distanziamenti sociali, mascherine nei luoghi pubblici con persone, negli uffici pubblici e nei negozi, pulizia continua). In questi giorni abbiamo ripreso le attività per migliorare il nostro paese al fine di creare le condizioni per viverlo meglio. Un pensiero, infine, conclude il sindaco- ai tanti medici ed operatori sanitari che hanno dato la vita in questa tragedia e quelli che continuano a lavorare per noi”. Intanto gli anziani dopo circa due mesi, si  riappropriano dei loro spazi abituali,  saggiamente distanziati e con mascherine.

sabato 16 maggio 2020

Cirò- Ritornano a farsi notare i Lupi nell’area del cirotano


Cirò- Ritornano a farsi notare i Lupi nell’area del cirotano, che negli ultimi giorni hanno sbranato ben cinque vitellini e una capra  attorno alle zone di Romanò- Coppa- Sant’Elia, appena in periferia dal paese. Si tratta di un branco di Lupi stanziali che ormai vivono nei boschi circostanti, più spesso incontrati sia dagli allevatori che dagli agricoltori. E’ passato appena un anno da quando  a poca decina di metri dall’abitato in località Campanise, sbranavano le ultime tre pecore rimaste da un gregge di circa 22 pecore tutte catturate e uccise. Mentre un altro allevatore di Cirò invece durante lo scorso inverno aveva avuto la perdita di ben dieci vitellini di razza podolica uccisi da un branco di lupi. Questo purtroppo per gli allevatori, fa pensare che alcuni branchi ormai da qualche anno sono diventati stanziali. I lupi che avrebbero dovuto tenere sotto controllo la popolazione dei cinghiali, in realtà questi, sono sempre più numerosi e liberi di arrecare danni alle colture , mentre i lupi sono occupati a decimare gli allevamenti. Tutti gli allevatori del cirotano lamentano di perdite di bestiame per colpa dei lupi: vitelli, agnelli, asini, pecore, capre. Una vera mattanza, quella degli attacchi dei lupi – e prima ancora delle scorribande dei cinghiali – è una vicenda che da diversi mesi, sta mettendo a dura prova la vita e le tasche degli allevatori in tutto il territorio, arrecando ingenti danni alla viticultura cirotana, nella speranza che si arriva presto ad una soluzione e per gli allevatori e per i predatori. Intanto sulla emergenza cinghiali è stato approvato lo scorso 13 maggio il nuovo piano regionale di selezione, dove  l’assessore Gallo riferiva in merito-“ saranno immediatamente operative le squadre di selettori. La Regione punta ad abbattere subito 10.000 capi per arginare l'invasione”. La tutela degli agricoltori, degli allevatori e dei cittadini calabresi è una priorità assoluta”. Lo ha detto  l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, commentando l’approvazione (relativamente al periodo Maggio 2020-Aprile 2021) del nuovo piano regionale di selezione degli ungulati, avvenuta col parere favorevole dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. “La pandemia ed il conseguente lockdown – sottolinea Gallo – sono stati il detonatore di una situazione di per sé già esplosiva, favorendo la moltiplicazione dei cinghiali il cui numero è ulteriormente lievitato in breve tempo, specialmente nelle aree antropizzate, fino a divenire essi un pericolo sempre più serio non solo per le coltivazioni e gli allevamenti calabresi, ma anche per l’incolumità pubblica, in considerazione degli incidenti stradali causati e del loro ingresso fin dentro i centri abitati”. Purtroppo ogni anno puntualmente  i vigneti cirotani, vengono devastati mandando in fumo la vendemmia, unico sostentamento per molti cittadini, specie ora che l’economia ha subito un grave rallentamento dovuto al coronavirus. Sarebbe una catastrofe se anche quest’anno, la vendemmia, che inizierà fra qualche mese, andasse perduta per colpa degli ungulati. Ben venga dunque la decisione della Regione  che punta ad abbattere subito 10.000 capi.


venerdì 1 maggio 2020

Cirò- Dopo sette anni dal suo primo rinvenimento, trovato un altro raro esemplare del raro Tritone italico (Triturus italicus ).


Cirò- Dopo sette anni dal suo primo rinvenimento, era il 23 aprile del 2013, è stato incontrato nelle campagne cirotane, un altro esemplare del raro Tritone italico (Triturus italicus ), ma non nella stessa zona, ma a dieci chilometri circa di distanza dal primo rinvenimento,  a dimostrazione che le campagne  cirotane  si dimostrano ancora una volta  un buon habitat di biodiversità. Si tratta di  un raro esemplare di “specie animale d’interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa”, inserita anche nel libro rosso degli animali d’Italia. Il raro anfibio, è stato localizzato in una pozza d’acqua sorgiva proveniente da una collina, modellata  a forma di  canyon. La roccia arenaria si trova  un’ area di bellezza straordinaria incontaminata di Cirò, che per preservarne l’habitat incontaminato, omettiamo di scrivere il nome del luogo di rinvenimento,  un habitat  da preservare per garantirne la sopravvivenza di questa rara specie, sinonimo di ambiente sano e pulito, visto le ormai  esigue popolazioni di tritone  presenti ancora  in Calabria. L’anfibio si presenta con  aspetto esile, lungo non oltre 8 cm, con testa piccola e squadrata ed una cresta ghiandolare su entrambi i lati della schiena. Ha una coda sottile, lunga circa quanto il resto del corpo. Nella fase acquatica presenta una cresta dorsale poco sviluppata. La livrea è generalmente brunastra o verde oliva sul dorso, con grandi macchie scure nei maschi. Il ventre è di colore dall'arancio brillante al giallo pallido con macchie più o meno scure. Per salvaguardare questa specie, in alcune aree della Calabria(Vaccarizzo di Montalto Uffugo), nel 2003, è stato istituito il centro naturalistico del tritone, allo scopo di  far conoscere questo  piccolo anfibio appartenente all'ordine degli urodeli. La presenza di queste popolazioni di anfibi rappresenta sicuramente un elemento qualificante dal punto di vista naturalistico del territorio cirotano. 
Per questa specie, sarebbe utile un maggiore approfondimento sulla consistenza e diffusione delle popolazioni, in quanto il suo status appare a rischio. L’Erpetologo di fama internazionale Silvio Bruno citava la scomparsa o rarefazione della specie in varie regioni d’Italia tra cui la Calabria già nel 1983. La specie viene citata nella direttiva Habitat dell’UE all’allegato IV come “specie animale d’interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa”; è anche inserita nel Libro rosso degli animali d’Italia. Sarebbe interessante qualsiasi provvedimento mirato alla protezione di queste specie sensibili e maggiormente alla tutela dei loro habitat; in tal senso gli enti locali e gli organi preposti alla protezione ed al controllo del territorio possono essere determinanti per la salvaguardia degli anfibi e dell’ambiente in cui vivono attraverso innumerevoli iniziative, tra cui, ad esempio, norme di salvaguardia degli animali, delle acque, dei boschi, divulgazione informative nelle scuole, attività di monitoraggio periodico, se vogliamo tutelare davvero l’ambiente ed il suo habitat.