domenica 30 agosto 2015

Cirò- Non poteva che essere assegnato a lui, all’artista Turuzzu Cariati il premio “Tradizioni Popolari”



Cirò- Non poteva che essere assegnato a lui, all’artista Turuzzu Cariati  il premio “Tradizioni Popolari” definito dalla critica “L’uomo Museo” per il tesoro delle antiche tradizioni popolare che solo lui detiene. E’ stata l’associazione culturale “Le quattro porte” che ha voluto fortemente questo grande riconoscimento per un uomo tanto unico come Salvatore  Cariati. L’artista cirotano, era stato di recente anche immortalato in un cd, dove faceva rivivere gli antichi albori cirotani attraverso le antiche nenie e proverbi, molti dei quali ancora oggi i nostri nonni raccontano. Non solo “Cantaturu”è Cariati,  ma anche poeta, contadino, come ama  definirsi. Raccoglitore di tutto ciò che è stato, oggetti, usanze, proverbi, ha destinato un’ala della sua abitazione a museo contadino,  privato naturalmente, per la gioia di pochi fortunati, amici parenti, studenti e recentemente anche da parte del mondo accademico, visto che attualmente è oggetto di studio in una tesi di laurea sulle antiche usanze, sugli oggetti usati una volta, e sullo stesso personaggio, uno dei pochi che canta ancora serenate accompagnato dalla chitarra battente. Personaggio molto vicino allo studioso di musica etnica Antonello Ricci, più volte menzionato nelle sue opere, un artista poliedrico che riesce ancora  a tramandare antiche usanze, che purtroppo i giovani non conoscono più. E’ lui il custode della Cirò antica, delle famiglie,  della storia locale, della politica, dei mestieri antichi, delle tradizioni, dell’arte culinaria,  dei liquori a base d’erba che prepara personalmente, ultimo maestro cestaio, più volte premiato per la sua originalità. Attualmente  il suo ricco museo contadino, con i numerosi e introvabili pezzi, rappresentano una grande testimonianza di un popolo creativo. La ricerca  etno-antropologica, specialmente quella declinata sul versante più propriamente musicologico, in questo senso, ha fatto passi da giganti, negli ultimi anni, con un gruppo di validi studiosi attentissimi a cogliere il dato dialetto, mobile, di incessante mutazione e trasformazione che è sotteso a ogni fatto di tradizione, e lo è ancor di più se a cogliere i germi del mutamento  sono gli stessi protagonisti dell’indagine, Salvatore Cariati detto Turuzzu di Cirò, dialoga con l’antropologo e musicista Antonello Ricci da oltre un trentennio. L’ultimo suo lavoro scritto in collaborazione di Antonello Ricci: ”Uomo museo”, Turuzzo è una figura straordinaria di musicista, artigiano, contadino, ricercatore, passato attraverso mille lavori, mille vicissitudini, per nulla nostalgico di supposte”età dell’oro”: prontissimo a sbeffeggiare, anzi, chi cerca reazionari conforti in un’armonia del bel tempo antico che non è mai esistita. Turuzzu Cariati è un testimone consapevole del dipanarsi della storia quotidiana, e, da decenni, ha saputo scegliere, raccogliere, salvare centinaia di oggetti materiali legati a una pratica del “saper fare” e del “saper ricordare” che va scomparendo. Tant’è che chi vuole ricercare tracce fisiche di un mondo in via di scomparsa, da casa sua deve passare. Per questo il premio “Tradizioni Popolari” non poteva non essere che assegnato a lui all’”uomo museo”.

giovedì 27 agosto 2015

Cirò- La regione trattiene ingiustamente 35 mln, derivanti dalle Royalties



Cirò- La regione trattiene ingiustamente 35 mln,  derivanti dalle Royalties, la somma complessiva a vantaggio dei comuni rivieraschi del crotonese Cirò, Melissa, Cirò Marina, Strongoli, Crucoli e Isola Capo Rizzuto a fronte dell’estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi, per le annualità 2011-2014,  mettendo in ginocchio l’economia di quei territori e di quelle comunità. Per questo i comuni interessati adesso sono sul piede di guerra, e al sindaco di Cirò,  Mario Caruso è stata assegnata la delega ad organizzare una conferenza per avviare e creare le condizioni per il raggiungimento dell’obiettivo comune. Inoltre  nel corso della riunione tenutasi  a Torre Melissa i sindaci hanno anche convenuto di avviare iniziative e procedure per arrivare all’unione dei comuni nell’area vasta del basso ionio crotonese/terre degli Enotri, che raggiungerebbe i 40 mila abitanti, da Isola Capo Rizzuto a Strongoli, passando per Cirò, Cirò Marina, Crucoli e Melissa, estendendo il progetto ai comuni dell’entroterra, Umbriatico e Verzino ed ai comuni italo-albanesi di Carfizzi, Pallagorio e San Nicola dell’alto. Reiterare oltre questo scippo è intollerabile, scrive in una nota Caruso- Contro questa inerzia saranno intraprese durissime azioni di protesta. – Necessaria l’erogazione immediata dell’annualità 2011 entro il prossimo 31 agosto e dell’annualità 2012 entro il 31 dicembre 2015. A condividere la denuncia, la richiesta e l’avvio di ogni azione utile a contrastare quest’assurdo ed inaccettabile atteggiamento della Regione sono i sindaci di Cirò Mario Caruso, di Cirò Marina Roberto Siciliani, di Melissa Gino Murgi, di Strongoli Michele Laurenzano, di Crucoli Domenico Vulcano e di Isola Capo Rizzuto Gianluca Bruno che, nei giorni scorsi, si sono incontrati ad hoc nella delegazione municipale di Torre Melissa. Nonostante l’iniziativa bipartisan in consiglio regionale del maggio 2012 (condivisa dagli allora consiglieri Dattolo, DE Masi, Pacenza, Pugliano e Sulla), attraverso l’approvazione del progetto di legge che ha abrogato la norma del 2008 vincolante l’erogazione delle royalties alle garanzie richieste per il prescritto mutuo della Regione con la Banca Europea degli Investimenti (BEI), dal 2011 ad oggi, prosegue il primo cittadino-  non sono state mai trasferite ai comuni, così come invece era stato pattuito e garantito, le somme loro spettanti. Somme che – tengono a precisare i sindaci – si trovano iscritte in bilancio senza poter essere spese, così come previsto e com’è nostra intenzione, per creare sviluppo e occupazione e, non ultimo, difendere le popolazioni dall’erosione costiera. – Abbiamo bisogno di queste risorse erogate annualmente da ENI – proseguono i sindaci – per poter amministrare i nostri comuni ed assicurare ai cittadini i servizi essenziali. Non è più tollerabile che la Regione Calabria faccia cassa con fondi destinati ai nostri bilanci. Erogazione immediata dell’annualità 2011 entro il prossimo 31 agosto e dell’annualità 2012 entro il 31 dicembre 2015. – I sindaci ribadiranno la precisa richiesta nell’incontro, che si sta fissando in queste ore, con il neo assessore regionale alle attività produttive Carmela Barbalace.

Cirò- Approvato dalla sola maggioranza il bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2015,



Cirò-  Approvato dalla sola maggioranza il bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2015, relazione previsionale e programmatica esercizio 2015 – 2017. bilancio pluriennale 2015­ – 2017. E’ stato approvato e discusso anche il nuovo  regolamento in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso il comune di Cirò e presso gli enti privati in controllo pubblico. Chiude in parità il bilancio , saranno garantiti  ha detto il sindaco- i servizi essenziali  e sociali, anche se abbiamo un avanzo del consuntivo di 400 mila euro. A relazionare sul bilancio  il responsabile finanziario dottore  Natalino Figoli il quale dopo aver illustrato le entrate e le uscite al consiglio ha dato parere favorevole. Di parere contrari la minoranza Rosaria Frustillo e Giuseppe Siciliani i quali  si sono astenuti. In particolare Siciliani ha motivato la sua non approvazione riferendosi al bilancio come “Un bilancio di speranza, un bilancio del se e del ma”, sono anni ha detto- che si affrontano le stesse cose senza mai avere la certezza di risolvere i problemi, la Soakro è uno di questi, occorre ha concluso- un progetto a medio termine per far uscire Cirò dalla crisi.

Cirò- Un esemplare di Biacco in livrea giovanile( Hierophis viridiflavus), se la spassava indisturbato lungo il corso principale di viale Pugliese



Cirò- Un esemplare di Biacco in livrea giovanile( Hierophis viridiflavus),   se la spassava indisturbato  lungo il corso principale di viale Pugliese, in pieno centro urbano.  Secondo gli abitanti del posto il rettile proveniva da una stradina secondaria: via Scezzare costeggiata da una piccola macchia verde. Purtroppo via Scezzare è spesso infestata da topi, spesse volte si sono introdotti anche nelle abitazioni, come riferiscono gli abitanti della zona. La presenza di topi richiamano  i loro naturali predatori appunto i serpenti, ecco il perché della presenza di rettili  che infestano tale area. Occorre maggiore derattizzazione e disinfestazione di tutta l’area, per evitare questi incontri spiacevoli. Naturalmente la gente del posto  adesso ha paura di lasciare le porte aperte perché non si sa mai o i topi o rettili possono entrare in casa come è successo l’anno scorso sempre nella stessa zona, quando una vipera era riuscita ad entrare addirittura in casa. Comunque quando si incontra una vipera sono di più le cose da non fare. Il morso di vipera è un evento raro, almeno in Calabria. La Vipera aspis, una specie ben diffusa su tutto il territorio italiano, fatta eccezione per la Sardegna. Appartiene alla famiglia dei Viperidi: testa appiattita, spigolosa, a forma di V, iride ellittica (come i gatti) e corpo non tanto lungo, ma massiccio. Il suo cibo preferito sono i topi. I suoi denti sono veleniferi, ma ne possiede anche di riserva che vengono utilizzati nel caso in cui i primi si danneggino: una vipera senza denti veleniferi morirebbe perchè non sarebbe più in grado di procurarsi il cibo. In caso però di morso ecco le  cose da non fare, almeno secondo gli esperti in materia:  non disinfettare con alcol perchè è un vasodilatatore, ovvero dilata i vasi sanguigni in modo da facilitare il passaggio del veleno nel circolo sanguigno;


non incidere la ferita perchè, così facendo, si permette al veleno di avanzare;
non usare sieri antivipera. Mentre le cose da fare sono: se si viene morsi ad un arto bisogna fasciarlo come se fosse fratturato in modo da minimizzare i movimenti dell’arto stesso (limitando i movimenti si limita il passaggio del veleno); la cosa più intelligente sarebbe di portarsi dietro un “ecobyte system”, cioè uno strumento che rompe il campo elettrico che compone la struttura della proteina presente nel veleno. Oppure più semplicemente non fare troppi movimenti, non disturbarla e lasciare che vada via, dopo tutto è l’uomo che invade il suo territorio con la cementificazione. Per fortuna il rettile incontrato era innocuo e comunque è specie protetta in base alla convenzione di Berna del 19-9-1979 (Allegato III) e specie di interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa in base alla Direttiva "Habitat" 92/43/CEE del 21-5-1992 (Allegato IV).

lunedì 24 agosto 2015

Cirò- Medaglia d'oro” Selezione del Sindaco 2015” in Portogallo per il Settemari Igt Calabria 2014 di Fattoria San Francesco.



Cirò- Medaglia d'oro” Selezione del Sindaco 2015”  in Portogallo per il Settemari Igt Calabria 2014 di Fattoria San Francesco. A comunicarlo l’ Amministratore Unico  Antonio Iuzzolini. Si è svolta di recente a Roma, la premiazione dei vini che hanno ottenuto le 27 Gran Medaglie d’Oro, le 141 Medaglie d’Oro e le 129 Medaglie d’Argento a Lisbona, in Portogallo, al concorso enologico internazionale delle Città del Vino: "La Selezione del Sindaco". Ottimo il lavoro delle 10 Commissioni d'assaggio guidate da: Osvaldo Amado (Portogallo); Pedro Sà (Portogallo); Antonio Ventura (Portogallo); Marta Simoes (Portogallo); Helena Mira (Portogallo); Arina Antoce (Romania); Roberto Cipresso (Italia); Luciano Parrinello (Italia); Maria Roginska (Francia) e Luigi Salvo (Italia).  I giudici dopo aver testato il Settemari Igt Calabria 2014 hanno assegnato la Medaglia D'Oro al bianco di Fattoria San Francesco prodotto da uve  greco bianco. “La Selezione del Sindaco” è uno dei concorsi piu' conosciuti ed apprezzati d'Europa. Gli oltre mille e cento vini iscritti al Concorso (i quasi 700 italiani, oltre 400 i portoghesi, una cinquantina dal resto del mondo) e le concomitanze di altri concorsi ed eventi nel medesimo periodo, testimoniano l'attrattiva e la fiducia dei produttori europei verso “La Selezione del Sindaco” sia per i contenuti sia per il legame vino-vitigno-territorio, che caratterizza questo particolare concorso enologico. “La Selezione del Sindaco” prevede infatti la partecipazione congiunta delle cantine e dei territori Città del Vino.

domenica 23 agosto 2015

Cirò- Una piazza gremita ha seguito con entusiasmo due ore di sano spettacolo offerto dalla commedia teatrale“Apollo Aleo”che ha presentato la commedia brillante "Matrimonio con patrimonio"



Cirò- Una piazza gremita ha  seguito  con entusiasmo due ore di sano spettacolo offerto dalla commedia teatrale“Apollo Aleo”che ha presentato  la commedia brillante "Matrimonio con patrimonio", che di recente ha fatto registrare il tutto esaurito anche presso i mercati saraceni durante la rassegna di Cirò Arte, a Cirò Marina. Regista ed autore della commedia è la docente Filomena Zungri, che per essere la sua prima commedia ha già ricevuto tanto successo di critica. Alla  strepitosa e vulcanica Beatrice Murano, l’amministrazione comunale, il sindaco Mario Caruso, ha consegnato il premio come miglior attore del palcoscenico, per la sua inconfondibile e formidabile performance di attrice, la cui stoffa  si avvicina molto a quella della grande Anna Magnano. Tra gli altri interpreti l’eccezionale Gaetano Ierimonte, i bravissimi Michele Palmieri e Giuseppe Sammarco,  la versatile attrice-autrice Filomena Zungri; e ancora una  spassosissima Nunziatina- Annamaria Strumbo, che impersonava una governante frizzante e piena di verve, una sorprendente Eufemia-Simona Caparra, impareggiabile, innamorata-intraprendente e, alla sua prima performance teatrale, la brava Caterina-Rossella dell’Aquila, la nipote un po’ ingenua che salva le sorti della famiglia. Ospite d’eccezione, il duo Massimo Ierimonti e Domenico Madera i quali hanno regalato al pubblico momenti esileranti. La regista della Commedia, Filomena Zungri, nel ringraziare quanti hanno contribuito al grande successo di questa  rappresentazione, ha specificato che - “Matrimonio con Patromonio”  è nata per gioco.
 E' il frutto del mio amore per il teatro, coniugato con l’inaspettata e preziosa riscoperta delle mie origini. Frugando nella memoria, alla ricerca di quei racconti che hanno arricchito la mia infanzia, delle storie che popolavano il mio mondo di bambina, sono venute alla luce figure incredibili che ho cercato di catturare sulla carta: nobili decaduti, ricche vedove cadute in disgrazia, pettegole del paesello, fujtine e matrimoni combinati o riparatori… e un pot-pourri di elementi che hanno trovato la loro espressione più congeniale nella plasticità del nostro dialetto. Il successo è il risultato della partecipazione e della bravura dei “miei grandi attori” che si sono impegnati al massimo e sono riusciti nel principale intento della tradizione della commedia dell'arte: quello di far ridere. Presente alla serata il regista Anania il quale ha apprezzato molto la commedia ed in particolare l’attrice Beatrice Murano, un’attrice formidabile e di grande talento.

Cirò- Il turismo non può vivere solo un mese l’anno, serve destagionalizzarlo



Cirò- Il turismo non può vivere solo un mese l’anno, serve  destagionalizzarlo  e questo si può ottenere solo attraverso  la cultura, il teatro, per questo scrive in una nota il sindaco Caruso- il comune  mette a disposizione il centro servizi per il teatro. Stiamo vivendo una lunga estate teatrale grazie alle molte compagnie teatrali presenti sul territorio, basterebbero, insieme a tutto il nostro corredo culturale a vivere di turismo tutto l’anno. Tra le nostre potenzialità :il castello medievale, i quattro musei, il borgo antico, il mare incontaminato, il paesaggio, la ginestra bianca, il vino. Se è vero, come è vero, che la cultura e la sua promozione nei nostri territori, a partire dal valore dei nostri centri storici e dei nostri patrimoni architettonici, paesaggisti ed identitari, resta l’unica vera arma di riscatto di questa terra, allora non può che essere priorità dell’istituzione pubblica locale stimolare ed esaltare l’investimento diffuso, pubblico e privato, in ciò che già abbiamo, ciò che ci distingue e che soltanto può attrarre visitatori di ogni tipo, 365 giorni l’anno. Non solo d’estate.Ne è sempre più convinto il primo cittadino, che sottolinea la soddisfazione sua personale, dell’Amministrazione Comunale, della comunità e dei tanti ospiti che stanno visitando il centro storico, per il notevole successo di pubblico e di qualità delle diverse iniziative che hanno caratterizzato anche quest’anno la programmazione socio-culturale estiva della Città del Vino e del calendario. L’occasione è stata offerta al sindaco dalla chiusura, con lo spettacolo “Matrimonio con patrimonio”,  giovedì scorso, della riuscitissima rassegna teatro all’aperto, nella suggestiva piazza della Legalità e delle Libertà nel borgo storico. Inoltre il sindaco ha confermato i complimenti alle due associazioni teatrali che hanno primeggiato questa estate a Cirò: “La Torre”, “Kone- Ypsykrone” e “Apollo Aleo”, l’impegno e la professionalità delle quali ha arricchito il cartellone estivo 2015. Il nostro vero obiettivo – dice Caruso – deve però essere adesso la stagione autunnale e soprattutto quella invernale. Facendo delle nostre risorse umane e culturali, in aggiunta ai scrigni ereditati dalla natura e dalla Storia, le nostre uniche leve strategiche di rilancio turistico. Destagionalizzando – spiega – proposta e tempi rispetto a target turistici diversi che noi abbiamo sicuramente le carte in regola per attrarre, ripeto dall’inverno alla primavera. L’Amministrazione Comunale si sente direttamente chiamata in causa in questa sfida culturale e di progresso ed è per questo – conclude il Sindaco – che offriremo il Teatro presso il Centro Servizi in località Cappella, perché possa ospitare presto e nei prossimi mesi altre importanti, pregevoli ed attese rassegne teatrali, e fare di Cirò uno dei borghi più attraente del crotonese.

venerdì 21 agosto 2015

Cirò- Un successo la festa dell’emigrante alla sua prima edizione organizzata dall’associazione “Sei di Cirò se…” presieduta dal restauratore Franco Golino



Cirò- Un successo la festa dell’emigrante  alla sua prima edizione organizzata dall’associazione  “Sei di Cirò se…” presieduta dal restauratore  Franco Golino che ha visto la partecipazione anche della Pro-Loco che ha inserito nell’occasione  la scrittrice Domenica Milena Arcuri Rossi , che ha presentato ai cirotani ed ai numerosi emigranti intervenuti  il suo ultimo libro dal titolo:”Il profumo degli ulivi”. “ Sono molto legata alla mia terra ha detto la scrittrice calabrese Arcuri- anche se vivo in Friuli, il mio paese risiede nel mio cuore”. Il mio racconto ha detto - tratta  di una storia straordinaria e vera, ma di altri tempi, di una famiglia illustre, ambientata in un borgo antico incantevole, collocata nella Calabria ionica dei primi del 900, abbarbicato sui pendii di una collina pullulante di ulivi  che si staglia come una verde scalinata verso il cielo. E’ la storia della mia famiglia-prosegue- sono gli odori i colori i ricordi, che prendono il sopravvento regalandomi il premio del cuore. Rivolgendosi ai giovani ha detto:” Mantenete sempre vivo  i ricordi e le proprie radici, la storia deve vivere nella memoria, non c’è presente se non c’è passato. E’ intervenuto il sindaco Mario Caruso, l’assessore allo spettacolo Francesco Durante, i quali hanno proposto di creare un parco letterario. Anche la presidente della Pro-Loco Rosaria Frustillo in proposito ha riferito di avere intenzione di creare  un angolo della biblioteca dedicata alla cultura cirotana. 
La serata è stata allietata dai balli tradizionali della scuola di ballo “Ypscron”,dal cantante melodico  Toni Di Paola, e da numerose pietanze tipiche che tutto il gruppo ha preparato per il numeroso pubblico intervenuto . La manifestazione si è svolta sul nuovo belvedere di Mavilia tappezzata per l’occasione di antiche fotografie di emigranti e di documenti storici di quando i cirotani emigravano verso le Americhe, l’Australia la Germania, lasciando  spesse volte i loro cari in paese. Tanti complimenti per la riuscita della manifestazione sono andati al presidente Golino e alla Pro loco artefici di aver messo l’attenzione su un problema tanto importante e purtroppo ancora attuale.   

Cirò- Al cantante Gino Colicchio, l’associazione culturale le “Quattro porte”, le ha conferito il premio alla carriera per la musica.



Cirò- Al cantante Gino Colicchio, l’associazione culturale le “Quattro porte”, le ha conferito  il premio alla carriera per la musica. Definito dalla critica l’ugola d’oro di Cirò,  già a quattro anni cantava nel coro  delle suore di Sant’Antonio, mentre il suo grande maestro fu  Giuseppe Campagna. Vinse il primo premio alla concorso televisivo il “Microfono d’oro, presentato dal grande Enzo Tortora. E’ stato  supporter negli anni 70  di Celentano, i Nomadi i New Trolls,  i Pooh, riuscì con la canzone “Stefania”, a restare  in vetta alla classifica per ben due settimane vincendo il disco d’oro. Da molti anni  sulla scena musicale Italiana ed Estera  dotato di una potente ed inimitabile grande voce mediterranea che gli ha permesso di cantare tutto, dal Pop al Rock al Blues, riuscendo a lavorare con i grandi della musica italiana. Le sue canzoni hanno  fatto il giro del mondo, stimato anche dalla critica e dalla stampa nazionale ed estera. Fu anche ex voce solista del leggendario gruppo dei “Ciro’s” e per ben due volte nelle vette delle classifiche nazionali. Dopo le varie tournee tra Germania e l’Italia, il cantante Gino Colicchio (in arte Gyn Collyns), ha intrattenuto le piazze di molti paesi del crotonese con il suo vasto repertorio da “Stefania” a “Costarica”, dove il numeroso  pubblico che lo segue, lo ha  sempre  apprezzato. Un uomo semplice, colto e preparato, che ha dato tutta la sua vita alla musica, e va apprezzato per quello che è riuscito a trasmettere attraverso le sue canzoni alle generazioni vecchie e nuove, di cui Cirò un giorno dovrà farsi vanto. Per questo è andato  a lui il premio alla musica per la sua ricca carriera. A consegnarle il premio il sindaco Mario Caruso che nell’occasione gli ha conferito anche il premio a nome dell’amministrazione e di tutta  la cittadinanza per l’onore che ha reso alla comunità.

Cirò- Pubblicazione in Ilinois USA del saggio “Freedom and Politics in St. Catherine of Siena” di Maria Francesca Carnea, filosofa cirotana



Cirò- Pubblicazione in  Ilinois USA del saggio “Freedom and Politics in St. Catherine of Siena” di Maria Francesca Carnea, filosofa cirotana; Si tratta  di una  raccolta di saggi sulla vita e pensiero di Caterina da Siena, dal titolo Catherine of Siena: Essays on Her Life and Thought, a cura dei più grandi  e illustri autori del pensiero filosofico e teologico. Fr. Thomas McDermott, O.P.(autore), Pastor St. Vincent Ferrer Catholic Church, Illinois, USA. Tra i contributi: “Freedom and Politics in St. Catherine of Siena”, di Maria Francesca Carnea. New Priory Press is proud to present this volume of six classic essays on the life and thought of St. Catherine of Siena (1347-80), Dominican mystic and Doctor of the Church. The essays, which include several that appear here in English for the first time, are: Thomas Deman, O.P., Theology in the Life of St. Catherine of Siena; Thomas McDermott, O.P., Catherine of Siena: Doctor of Communion; Maria Francesca Carnea, Freedom and Politics in St. Catherine of  Siena; Yves Congar, O.P., The Holy Spirit in the Prayers of St. Catherine of Siena; Michael J. Houser, Processo Castellano. An excerpt from the testimony   of  Fra Bartolomeo Dominaci; Antoine Lemonnyer, O.P., The Spiritual Life in the Teaching of  St. Catherine  of Siena. Editore: New Priory Press. Dunque un nuovo traguardo per la nostra cirotana doc sempre più impegnata  anche a livello internazionale.

Cirò- Tra gli artisti presenti alla mostra di pittura a Cirò l’artista cirotana Rosanna Papaianni




Cirò- Tra gli artisti presenti  alla mostra di pittura a Cirò l’artista cirotana Rosanna Papaianni impegnata nella mostra fotografica dal titolo “Trasfigurazioni” :“I luoghi insoliti dell’Arte”. Si tratta di una  mostra fotografica itinerante dal titolo “Trasfigurazioni” dell’artista Rosanna Papaianni, che ha girato ambienti artistici nazionali ed internazionali, esposta a Cirò lo scorso 13 agosto. L’artista calabrese Rosanna Papaianni ha indirizzato la sua ricerca su alberi di ulivo secolari cogliendo in essi, attraverso lo scatto fotografico, caratteri che li rendono vere e proprie opere scultoree, in un mondo assolutamente inimmaginabile. Perché dunque l’arte, spiega in una nota l’artista- ci potrebbe interessare in questi “luoghi insoliti”? Perché semplicemente parla di noi, della nostra cultura, del nostro comunicare, della bellezza del creato. Si legge in una nota di Antonella Palladino :”Le radici si ribellano così, attraverso l’obiettivo dell’artista e riemergono per ridare voce a quelle che fin ora sono state ombre: personaggi epici e leggendari, sguardi intricanti e curiosi, sacralità e venerabile bellezza divengono i nuovi personaggi delle opere della Papaianni. Non si vede più una foto di un vecchio ulivo custodito dal tempo, ma le forme di animi riapparsi da un’epoca ritrovata, riletta, rivalutata, che ricondurrà a quello che possiamo definire il nuovo rito al quale ha dato vita l’artista: lo scatto di una storia che chiama e reinventa Storie”. La sua mostra è stata una delle più visitate dagli oltre due mila turisti giunti a Cirò nell’occasione del festival del vino.

Cirò- Tra i premi più ambiti alla recente manifestazione culturale organizzata dall’associazione le “Quattro porte” il premio alla cultura è stato assegnato allo storico professore Egidio Mezzi, per il suo attaccamento alla storia di Cirò



Cirò- Tra i premi più ambiti alla recente manifestazione culturale organizzata dall’associazione le “Quattro porte” il premio alla cultura è stato assegnato allo storico professore Egidio Mezzi, per il suo attaccamento alla storia di Cirò, per aver portato alla luce numerosi personaggi illustri rimasti per secoli nell’oblio e che oggi  grazie ai suoi numerosi libri, possono rinascere ed essere
apprezzati non solo dai cirotani ma da tutto il mondo. “Il cirotano sente la coscienza della sua terra che ha dato i natali a grandi personaggi illustri come Lilio, Casoppero, Siciliani, Pugliese, Adorisio e tanti  altri, ha detto Mezzi nel suo intervento-  tutti personaggi molto conosciuti  nel mondo, ma qui ancora stentano ad essere apprezzati. Il cirotano ha vissuto l’età della emigrazione, continua lo storico- e dovunque egli è andato  si è fatto onore, dimostrando valore e capacità, solido come una torre che non crolla mai. Tante sono state nella vita, le traversie che hanno dovuto combattere le famiglie cirotane, ma alla fine  hanno sempre trovato dentro se stessi la forza per risalire. Oggi, prosegue- manifesto la mia soddisfazione, perché di tutti i riconoscimenti che nella vita ho avuto, questo mi giunge grato, perché mi viene consegnato dai giovani. Voi siete la speranza di Cirò- ha detto Mezzi-  un paese ricco di potenzialità  che se sviluppate e seguite possono far ritornare Cirò al suo antico splendore di una volta. Per questo faccio un appello ai ragazzi- cercate di conservare nel cuore l’amore  verso questo paese e non dormite sugli allori, perché la valigia è dietro la porta. A Cirò ci sono tante associazioni, riunitevi e collaborate tra voi, solo così potrete crescere e far cresce questo paese, e magari oggi anziché due mila turisti ne sarebbero arrivati il doppio. Ed infine ha detto Egidio Mezzi- Ricordate che la cultura non è solo Lilio, ma anche l’artista turuzzu Cariati che detiene come in un museo  tutte le antiche tradizioni, e tutti coloro che nel loro piccolo hanno dato l’anima per questo paese, solo se ci aggreghiamo  tutti insieme possiamo rendere Cirò come era un tempo: la capitale della cultura.

Cirò- Cirò uno dei borghi più attraenti della Calabria:oltre due mila turisti nel borgo antico “Cannone per la serata dedicata al vino.



Cirò- Cirò uno dei borghi più attraenti della Calabria:oltre due mila turisti  nel borgo antico “Cannone per la serata dedicata al vino. L’antico Borgo si riappropria così della propria storia e cultura, è bastata una serata organizzata dall’associazione “Le quattro porte” presieduta da Nicodemo Bruno, con la serata incontro di vino, dove  numerosi artisti  hanno  ravvivato le viuzze del borgo antico “Cannone”, facendo registrare oltre due mila turisti provenienti da tutta la Calabria. Prodotti enogastronomico a fiume con tanti prodotti tipici dai dolci al formaggio alla pasta e naturalmente al vino pregiato di Cirò, grazie alla presenza di tutte le cantine del circondario, è bastato per garantire il ritorno  alla grandezza. 
Nell’occasione l’associazione in poche ore ha  distribuito più di sessanta chili di pasta condita con aglio olio e peperoncino. Tutte le viuzze erano state magnificamente addobbate, in ogni angolo potevi visitare un artista, dal fotografo al pittore,  allo stilista all’artista del legno e tanti altri. Una serata magica che ha visto la partecipazione di grandi personaggi culturali i quali  sono stati premiati dall’associazione, tra questi, il grande storico professore Egidio Mezzi a cui è stato assegnato il premio alla cultura; al cantante Gino Colicchio è andato invece il premio alla carriera; all’artista Turuzzu Cariati  il premio Tradizioni Popolari; al pittore Francesco Florielli  il premio dell’Arte; al musicologo Antonello Ricci il premio popolare calabrese; Al gruppo musicale dei Carboidrati è andato il premio della musica. 
Inoltre l’amministrazione comunale ha voluto premiare con una nuova targa il cantante Gino Colicchio in nome di tutta la collettività e targa al ricercatore del CNR di Firenze Francesco Vizza, per le sue ultime scoperte che hanno dato luogo alla costituzione dei due musei dedicato a Lilio e a Giano Lacinio. Nonostante  la presenza di oltre due mila turisti un eccellente servizio d’ordine grazie alla presenza di varie associazioni e dei carabinieri al comando del maresciallo Annibale , ha fatto si che tutto si sia svolto senza incidenti e caos, nonostante le numerose autovetture presenti. “Voglio ringraziare i ragazzi dell'associazione culturale le “Quattro Porte”, scrive in una nota il sindaco Mario Caruso,  per l'ottima organizzazione e la splendida serata che ha proiettato la nostra Ciro' con il Bastione Cannone tra i borghi più belli d'Italia. Da domani prosegue-senza esitare bisogna pensare alla prossima edizione con lo stesso entusiasmo e lo stesso desiderio " fare di Ciro' un borgo ricco di Turismi "
 Cirò torna a essere amata e riscoperta, dopo cinquant'anni il borgo rinasce, un'alternativa di turismo rispetto alla città marina. 
Gli stessi abitanti iniziano a credere sulle potenzialità di un nuovo sviluppo economico, sociale e culturale, questa la sfida per il prossimo anno. Per il 2016 propongo: cinema all'aperto, concorsi per abbellire il paese con street art, festival del corto di autori calabresi, recupero di case da parte del comune per creare case vacanze”. Ma le esternazioni sono tante. Alcuni cittadini riferiscono-:”Complimenti per la bella serata di alto livello culturale, vedere poi un giovane autore  come Domenico Varipapa declamare i propri versi, dopo il grande maestro Mezzi è stato molto emozionante; Straordinari sono stati le foto che ritraggono gli ulivi secolari dell’artista Rosanna Papaianni nella sua “Trasfigurazioni”. E ancora -complimenti all'associazione le Quattro porte e l'amministrazione comunale di Ciro; bravi a tutti serata splendida al borgo antico cannone, quando succede un evento così bello e energico e positivo ti dà una carica in più grazie ragazzi per il vostro lavoro bravi, finalmente Ciro' si appropria dei suoi luoghi; Riferisce invece  altro cittadino- “Stasera Cirò sembrava Trastevere, i miei complimenti all'associazione Le Quattro Porte, ed a tutti coloro che hanno contribuito, per l'evento organizzato a Cirò in bastione Cannone. 
Questa è la dimostrazione che quando si pubblicizza ed organizza bene un'evento non c’è  bisogno di tanti soldi, ma piuttosto di una forte volontà di valorizzare quanto di buono si ha: borgo, vino e cultura”. Una manifestazione che ha dato una nuova luce  all’antico borgo, ma sarebbe necessario che tale evento si trasformasse in futuro in una manifestazione che duri almeno una settimana, un festival, in modo che due mila turisti possano permanere a Cirò, possono pernottare, mangiare, bere, visitare i quattro musei ed il centro storico e partecipare così a sbloccare l’economia del paese, una serata così a Cirò raccontano gli anziani, non si vedeva dagli anni 60-70 durante la  festa di Ferragosto dedicata alla Madonna di Pompei, oggi non più organizzata.


























































Cirò- Visite guidate al Museo di Ciro' dedicato all’alchimia, grazie al ricercatore Francesco Vizza .



Cirò- Visite guidate al  Museo di Cirò dedicato all’alchimia, grazie al ricercatore Francesco Vizza . I numerosi  visitatori delle sale museali di Cirò incontrano una parte sconosciuta  della Storia della Scienza. La mostra permanente sull’alchimia, ideata e diretta da Francesco Vizza ed allestita dall’artista Giuseppe Capoano,  è costituita da sale decorate con trompe l'oeil, riproduzioni di forni alchemici, alambicchi e storte del Cinquecento, coloratissimi pannelli esplicativi, splendide riproduzioni di miniature del X-XVI secolo, simboli alchemici e raffigurazioni allegoriche dell’opera di Giano Lacinio. Il  visitatore viene proiettato in un luogo magico, misterioso ed atemporale. La mostra è una delle poche presenti in Italia e l’unica sull’alchimia metallurgica. Le visite al Museo sono state precedute da un seminario sulla storia dell’alchimia nel corso dei secoli e sulla figura di Giano Lacinio di Cirò, alchimista Francescano del Cinquecento. Gli alchimisti –spiega Vizza- consideravano i metalli, vili e imperfetti, naturalmente predisposti a diventare oro e la loro azione era finalizzata ad accelerare questo processo mediante la Pietra Filosofale, una sorta di moderno catalizzatore in grado di portare a perfezione la materia rendendola incorruttibile.
 Le radici teoriche della sperimentazione alchemica risalgono alla teoria dei quattro elementi (terra, fuoco, aria e acqua), alla teoria umorale, alla tradizione aristotelica e pseudo-aristotelica. La chimica –continua Vizza- deve molto agli alchimisti, "scienziati ante litteram", che attraverso svariati tentativi di comprendere e decifrare ciò che in natura appare insondabile, finirono per scoprire importanti procedimenti chimici (tuttora utilizzati), inventarono tutti gli apparati di laboratorio in uso fino al XVIII sec., scoprirono nuovi composti e persino un elemento, il fosforo, distillando a gran fuoco circa 5 mila litri di urina di cavallo. Nel Medioevo e nel Rinascimento l’alchimia è dominata da religiosi. Erano alchimisti i francescani Ruggero Bacone, Raimondo Lullo, frate Elia da Cortona, compagno di San Francesco d’Assisi e suo successore, Bartolomeo da Iseo e tanti altri. Erano alchimisti i Domenicani San Alberto Magno e il suo discepolo San Tommaso D’Aquino. I Francescani vedevano nell’alchimia la conoscenza della natura finalizzata al suo perfezionamento. Conoscere i segreti della natura significava avvicinarsi a Dio. I Domenicani, invece, erano attratti dall’alchimia in quanto struttura teorica della metafisica e della filosofia.  Giano Lacinio di Cirò, teologo francescano del ‘500 pubblica un trattato fondamentale nella storia dell’alchimia. L’opera dal titolo “Pretiosa Margarita Novella de Thesauro, Ac Praeciosissimo Phylosophorum Lapide, Artis, Huius Divine Typus et Methodus: Collectanea ex Arnaldo, Raymundo, Rhasi, Alberto et Michaele Scoto; per Ianum Lacinium Calabrum nunc primum, cum lucupletissimo indice, in lucem edita” fu stampata la prima volta a Venezia nel 1546 ed è stata tradotta in tedesco e in inglese più volte nel corso di cinque secoli. La traduzione in italiano è stata riportata recentemente per la prima volta in un pregevole volume a cura di  Francesco Vizza dal titolo “Giano Lacinio Alchimista Francescano del Cinquecento Laruffa Editore 2015”. Nel corposo volume è anche  ricostruita l’identità dell’alchimista cirotano insieme ad una breve storia dell’alchimia. Durante le visite guidate Vizza ha illustrato ai presenti l’importanza e l’originalità delle rappresentazioni allegoriche della realizzazione della Pietra filosofale secondo l’alchimista cirotano. Cirò con il Museo Archeologico e le sue sale museali dedicate a Luigi Lilio riformatore del Calendario gregoriano e Giano Lacinio, uno dei più famosi alchimisti del Cinquecento, si pone come punto di riferimento regionale e nazionale di un turismo culturale che si accompagna ad un turismo naturalistico ed enogastronomico.



venerdì 14 agosto 2015

Cirò- E’ partita ieri la prima edizione del “Premio Quattro Porte 2015”



Cirò- E’ partita ieri  la prima edizione del  “Premio Quattro Porte 2015 , indetta dall’omonima  associazione  in collaborazione con il Comune di Cirò, il dodici agosto alle ore 20.00, che aprirà la scena  all’evento "Incontri di... Vini nel Borgo Antico" che si svolgerà in uno dei luoghi più suggestivi del Borgo di Cirò:il  “Bastione Cannone”, una struttura a forma pentagonale risalente al XIV secolo e fresca di restauro.   La manifestazione si terrà nei caratteristici vicoli del suddetto borgo dove i visitatori potranno passeggiare lasciandosi trasportare da musica, profumi delicati e sapori genuini. Il tutto avverrà nell’ambito di un intenso percorso suddiviso in Vie. Si partirà dalla “Via del Vino e del Gusto”. Qui saranno presenti  ben diciassette cantine - tra le più rinomate del comprensorio cirotano – e si potranno degustare piatti tipici del posto accompagnati dai migliori vini di Ciro'. A seguire, la “Via degli Artigiani” dove  si potranno  apprezzare numerosi manufatti creati da artigiani locali.Ed infine “La Via degli Artisti” dove si potranno ammirare i capolavori di circa quaranta maestri d’arte. I descritti percorsi saranno inoltre allietati dalla presenza dell’Accademia Progetto Teatro che presenterà il “Teatro dei Balconi”- scritto e diretto da Virginia Marasco. Si tratterà di una serie di sketch in dialetto calabrese,  rappresentativi della vita quotidiana nelle vie di una volta. La manifestazione si concluderà con la premiazione di personaggi di grande spessore culturale, artistico e musicale che, con  la loro passione e ingegno, hanno sicuramente contribuito a valorizzare questo incantevole territorio. La detta premiazione avverrà con la collaborazione del LaAV (laboratorio lettura ad alta voce)..

Cirò- “Puntare sulle potenzialità del territorio per creare un vero sviluppo economico”



Cirò- “Puntare sulle  potenzialità del territorio per creare un vero sviluppo economico”,   ho creato quattro musei per rilanciare il territorio, detto il sindaco Mario Caruso- manca però la coscienza nei cittadini di  ricercare nelle nostre potenzialità la svolta economica. “Occorre invece per il ricercatore Francesco Vizza- un turismo sostenibile che comprenda un turismo culturale come quello attraverso Lilio , Lacinio, Casoppero;  un turismo naturalistico attraverso  l’area Sic delle Dune e della Ginestra bianca; un turismo enogastronomico attraverso il vino ed i prodotti tipici per potenziare lo sviluppo del territorio che sia alternativo o complementare al turismo balneare della movida che non porta da nessuna parte”. E’ quanto scaturito dal convegno: “Progetto di marketing territoriale: Cirò città del vino e del calendario”,  “Il cibo è la finestra del territorio”, ha detto Lenin di Slow Food- sul consumo interno si deve formare l’economia del territorio, l’identità non è ancora apprezzata, se non si conoscono i prodotti interni  e soprattutto se non vengono preferiti a quelli  esterni, l’economia non potrà mai volare. “Dobbiamo lasciarci trasportare dal nostro territorio e dalla nostra storia- ha detto l’imprenditore Senatore, solo attraverso l’etichetta il territorio può uscire allo scoperto”. Purtroppo ancora oggi  manca l’accoglienza nei locali il turista spesso viene trattato male ha detto Stefano Vena di “Viaggiart”, un progetto per essere vincente devono essere presenti oltre alle istituzioni, le idee valide, ma soprattutto cittadini che ci credano nella valorizzazione del territorio. “Questo territorio – ha detto Rossella Ciacci l’esperta di politiche europee- è un vero scrigno che aspetta solo di essere aperto. “ Occorre  un marketing  di valori, che favorisca  il turismo identitario, con  competitività  ed equità sociale” ha detto invece  Rosaria Succurro assessore al Turismo del Comune di Cosenza.
 Dunque un excursus su cultura-storia e territorio quello presentato sul video attraverso il “Progetto di marketing territoriale: Cirò città del vino e del calendario”, presentato dal sindaco Mario Caruso.  Un territorio a vocazione agricola ricco di un ingente patrimonio cuturale-storico e archeologico questo il volano di un futuro economico per il centro collinare. Solo attraverso le sue potenzialità si potrà avere un ritorno economico, ma da sola l’amministrazione non basta ha detto il sindaco, occorre che Regione, imprese e gli stessi cittadini cirotani credano in queste potenzialità. Manca personale   specializzato per interferire con i molti turisti che ogni giorno visitano i nostri quattro importanti musei da Lilio a Lacinio, a quello della civiltà contadina a quello archeologico. I giovani potrebbero  costituirsi in cooperative per gestire i musei, non ci sono oggi guide turistiche ma solo qualche volontario. Nel tempo prosegue il sindaco –il nostro territorio- ricco di siti archeologici è stato devastato da tombaroli ed il patrimonio disperso. Occorre più amore per il territorio, ogni cittadino deve difendere la ricchezza di Cirò solo così si può fare rete con tutti gli attori interessati. Tra le potenzialità presenti sul territorio c’è sicuramente il castello Carafa- è in atto ha detto Caruso  un progetto di acquisto per questo immobile già dichiarato nell’82 patrimonio storico di rilevanza nazionale, anche questo servirà a rilanciare il territorio. Una comunità può rinascere solo attraverso la sua storia, per questo dobbiamo fare di tutto ma insieme per vendere bene i nostri prodotti e quindi poter rilanciare il territorio, senza deturparlo. In proposito ha detto il sindaco-  di voler creare in futuro uno sviluppo eco-compatibile, un grande parco ambientale dentro l’area Sic in modo da proteggerla dalla cementificazione, mentre lo sviluppo interesserà solo la zona a monte la statale 106. Dunque ripartire dalla riqualificazione dei centri storici e dalla valorizzazione e fruizione del diffuso patrimonio architettonico ereditato da secoli di storie diverse, in particolare modo nell’entroterra calabrese, significa , scrive in una nota il sindaco Mario Caruso- attivare una potentissima leva strategica nel mercato globale delle mutate aspettative del turista contemporaneo. Ad allietare la serata il concerto  di pianoforte del duo Rosangela Flotta e Alessandro Marini.