Cirò- Cirò uno dei
borghi più attraenti della Calabria:oltre due mila turisti nel borgo antico “Cannone per la serata
dedicata al vino. L’antico Borgo si
riappropria così della propria storia e cultura, è bastata una serata organizzata
dall’associazione “Le quattro porte” presieduta da Nicodemo Bruno, con la
serata incontro di vino, dove numerosi
artisti hanno ravvivato le viuzze del borgo antico “Cannone”,
facendo registrare oltre due mila turisti provenienti da tutta la Calabria. Prodotti
enogastronomico a fiume con tanti prodotti tipici dai dolci al formaggio alla
pasta e naturalmente al vino pregiato di Cirò, grazie alla presenza di tutte le
cantine del circondario, è bastato per garantire il ritorno alla grandezza.
Nell’occasione l’associazione
in poche ore ha distribuito più di
sessanta chili di pasta condita con aglio olio e peperoncino. Tutte le viuzze
erano state magnificamente addobbate, in ogni angolo potevi visitare un artista,
dal fotografo al pittore, allo stilista
all’artista del legno e tanti altri. Una serata magica che ha visto la
partecipazione di grandi personaggi culturali i quali sono stati premiati dall’associazione, tra
questi, il grande storico professore Egidio
Mezzi a cui è stato assegnato il premio alla cultura; al cantante Gino
Colicchio è andato invece il premio alla carriera; all’artista Turuzzu
Cariati il premio Tradizioni Popolari;
al pittore Francesco Florielli il premio
dell’Arte; al musicologo Antonello Ricci il premio popolare calabrese; Al
gruppo musicale dei Carboidrati è andato il premio della musica.
Inoltre
l’amministrazione comunale ha voluto premiare con una nuova targa il cantante
Gino Colicchio in nome di tutta la collettività e targa al ricercatore del CNR
di Firenze Francesco Vizza, per le sue ultime scoperte che hanno dato luogo
alla costituzione dei due musei dedicato a Lilio e a Giano Lacinio.
Nonostante la presenza di oltre due mila
turisti un eccellente servizio d’ordine grazie alla presenza di varie
associazioni e dei carabinieri al comando del maresciallo Annibale , ha fatto
si che tutto si sia svolto senza incidenti e caos, nonostante le numerose
autovetture presenti. “Voglio ringraziare i ragazzi dell'associazione culturale
le “Quattro Porte”, scrive in una nota
il sindaco Mario Caruso, per
l'ottima organizzazione e la splendida serata che ha proiettato la nostra Ciro'
con il Bastione Cannone tra i borghi più belli d'Italia. Da domani prosegue-senza
esitare bisogna pensare alla prossima edizione con lo stesso entusiasmo e lo
stesso desiderio " fare di Ciro' un
borgo ricco di Turismi "
Cirò torna a
essere amata e riscoperta, dopo
cinquant'anni il borgo rinasce, un'alternativa di turismo rispetto alla
città marina.
Gli stessi abitanti iniziano a credere sulle potenzialità di un
nuovo sviluppo economico, sociale e culturale, questa la sfida per il
prossimo anno. Per il 2016 propongo: cinema all'aperto, concorsi per abbellire
il paese con street art, festival del corto di autori calabresi, recupero di
case da parte del comune per creare case vacanze”. Ma le esternazioni sono
tante. Alcuni cittadini riferiscono-:”Complimenti per la bella serata di alto
livello culturale, vedere poi un giovane autore
come Domenico Varipapa declamare i propri versi, dopo il grande maestro Mezzi
è stato molto emozionante; Straordinari sono stati le foto che ritraggono gli
ulivi secolari dell’artista Rosanna Papaianni nella sua “Trasfigurazioni”. E ancora
-complimenti all'associazione le Quattro porte e l'amministrazione comunale di
Ciro; bravi a tutti serata splendida al borgo antico cannone, quando succede un
evento così bello e energico e positivo ti dà una carica in più grazie ragazzi per
il vostro lavoro bravi, finalmente Ciro' si appropria dei suoi luoghi;
Riferisce invece altro cittadino- “Stasera Cirò sembrava Trastevere, i
miei complimenti all'associazione Le Quattro Porte, ed a tutti coloro che hanno
contribuito, per l'evento organizzato a Cirò in bastione Cannone.
Questa è la
dimostrazione che quando si pubblicizza ed organizza bene un'evento non c’è bisogno di tanti soldi, ma piuttosto di una
forte volontà di valorizzare quanto di buono si ha: borgo, vino e cultura”. Una manifestazione che ha dato una nuova
luce all’antico borgo, ma sarebbe
necessario che tale evento si trasformasse in futuro in una manifestazione che
duri almeno una settimana, un festival, in modo che due mila turisti
possano permanere a Cirò, possono pernottare, mangiare, bere, visitare i
quattro musei ed il centro storico e partecipare così a sbloccare l’economia
del paese, una serata così a Cirò raccontano gli anziani, non si vedeva dagli
anni 60-70 durante la festa di
Ferragosto dedicata alla Madonna di Pompei, oggi non più organizzata.