martedì 25 luglio 2017

Cirò- Il consigliere Carlo Colucci è rientrato tra i banchi della minoranza

Cirò- Il consigliere Carlo Colucci è rientrato tra i banchi della minoranza del  consiglio dopo che il sindaco  Francesco Paletta  alla prima seduta consiliare aveva sollevato questione di incompatibilità per carichi pendenti tributari e contenzioso con l’Ente,  e che lo stesso avrebbe avuto  dieci giorni per regolarizzare la sua posizione ed evitare la decadenza da consigliere. E’ quanto notificato   venerdì 21 luglio alle ore 11,30 nel corso del secondo consiglio comunale del neo sindaco, convocato dal Presidente Mario Sculco.  Il consigliere di minoranza Colucci   ha dichiarato di aver  sanato la sua situazione, nonostante ha detto   che molti servizi dell’Ente  non sono a lui espletati,  come la raccolta dei rifiuti, da qui la decisione che aveva preso di non pagare. Sono cinque i punti all’odg tra cui  la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e attestazione del permanere degli equilibri generali di bilancio per il corrente esercizio finanziario ex art. 193 del T.V. sull'ordinamento degli enti locali approvato con d.lgs. 18 agosto 2000, n.267;  Variazione di bilancio esercizio finanziario 2017.  Legge 353/2000 - Catasto aree percorsi dal fuoco, incendi avvenuti nell’ anno 2016. 
A relazionare su bilancio e ricognizione il dottore Natalino Figoli dell’ufficio  finanziario del comune, il quale riferiva che l’ente -ha raggiunto l’equilibrio di bilancio, anche se ci sono state una variazione  in diminuizione di spesa per un totale di 128.000 euro, ed una variazione in aumento di spesa per 160 mila euro per un totale a pareggio di 288 mila euro. Dunque parere favorevole del revisore dei conti Eugenio Marino il quale ha espresso parere favorevole. Abbiamo avuto minore spese precisa il primo cittadino  perché la differenziata iniziata nel 2015  funziona bene, sta portando buoni frutti, ma stiamo già pensando ad ulteriore costi grazie all’autocompostaggio di cui abbiamo previsto di inserirci in un bando regionale. Sarà prevista anche un’oasi ecologica per rendere questo comune indipendente ed abbattere i costi del 50%. Siamo riusciti ad avere anche una riduzione sui costi dell’acqua, e tutti queste minore spese ci hanno permesso di mettere sul capitolo cultura 23mila euro  per le festività prossime e future. Questo vuol dire prosegue Paletta  -una buona amministrazione della spesa pubblica, oculata e trasparente. Purtroppo tra le somme inserite nel bilancio mancano diecimilaeuro che la Regione aveva  destinato  nel 2011 alla manifestazione della giornata regionale di Lilio, spese che noi abbiamo dovuto pagare, ma che in realtà non  sono mai arrivati nelle casse del comune. Sul bilancio  hanno votato contrari la minoranza sostenendo  che si trattava di voci che  non conoscevano, poiché  non avevano  partecipato a questo progetto  e che avrebbero  voluto più impegno finanziario speso nel sociale. 

lunedì 24 luglio 2017

Cirò- Al vino Cirò rosso classico Superiore “0727” del 2015, dell’Azienda Brigante Vigneti & Cantina, il premio Medaglia d’Argento al XVI Concorso Enologico Internazionale :”Selezione del Sindaco”.

Cirò- Al vino Cirò rosso classico Superiore “0727” del 2015, dell’Azienda Brigante Vigneti & Cantina,  il premio Medaglia d’Argento al  XVI Concorso Enologico Internazionale :”Selezione del Sindaco”. Un grande premio per un grande vino ad una azienda giovane   che in poco tempo  è riuscito  a far conoscere il proprio prodotto  in tutta Italia. L’azienda è  condotta da una coppia di giovani imprenditori : Enzo Sestito e Stefania Carè  . Ad accompagnare il giovane imprenditore al ritiro del premio, il sindaco Francesco Paletta, l’assessore  al turismo Cataldo Scarola e l’enologo Giuseppe Liotti. Si tratta di vigneti   di uve Gaglioppo  situate  in posizione strategica e dominante sulle colline di Cirò in zona Brigante, a pochi chilometri dal mare ed alle pendici della Sila, circondata da profumata macchia mediterranea incontaminata.
 In Questo ambiente , dal clima  temperato  dal mare ed accarezzato dalle fresche brezze silane, da quattro generazioni,  questi vigneti vengono lavorati con passione e amore che, rievocano le calde atmosfere ed i valori  dei tempi passati. Ed è proprio qui che nasce il nettare degli dei : sua maestà il Gaglioppo   da cui è nato il famoso  Rosso Superiore”0727”. Altri pregiati vini della stessa azienda:  il bianco “Phemina”  di pregiate uve Greco bianco, il rosso “Etefe”,  il rosato
  “Manyarì”, il bianco e il rosato frizzante “Tredicesima Luna”, tutti prodotti dalla generosa terra del Brigante.

Cirò- Grande partecipazione all’inaugurazione dopo il suo restauro , della chiesa settecentesca dedicata a San Menna D’Egitto

Cirò- Grande partecipazione all’inaugurazione dopo il suo restauro , della chiesa settecentesca dedicata a San Menna D’Egitto. Un restauro che ha visto molti volontari adoperarsi affinchè tutto fosse pronto per l’inaugurazione.  A celebrare la santa messa i neo parroci don Pino Giorno e don Matteo Giacobbe alla presenza del sindaco Francesco Paletta e di tutta la sua Giunta. Il sindaco Francesco Paletta ha ringraziato  Padre Peppe (ex parroco) che nel mese di febbraio aveva avviato con il Comune una collaborazione con la precedente Giunta Caruso per accelerare le procedure tecniche ed amministrative che hanno portato a concedere un contributo di € 23.000 da parte dell'ente pubblico e che ha consentito di rifare completamente il tetto in legno lamellare e ripristinare tutta la struttura anche quella esterna ed ha ridato splendore a tale importante luogo di culto. L'amministrazione comunale-prosegue paletta- è stata sempre attenta al patrimonio culturale ed artistico di Cirò   e proprio in virtù del rinnovato centro storico e della nuova Piazza Pugliese è necessario continuare con questa linea di sistemazione di tutte le chiese che dovrà trovare iniziativa forte da parte della Curia di Crotone per iniziare a creare nel centro storico di Cirò con le sue nove chiese un percorso turistico religioso e grande attrattore culturale . Il sindaco Paletta infine “ha  ringraziato tutti quelli che hanno partecipato a titolo di volontari, che sono stati tanti,  al raggiungimento di questo importante risultato esprime poi  un plauso alla ditta Medeo - Crapisto che ha effettuato il restauro ed invita ogni settore della società cirotana a collaborare incondizionatamente e senza ostentare in modo solitario al fine di concorrere insieme al bene”. L’antica chiesa è sita nel rione Valle, fu aperta al culto nel 1724. Sul tetto a capanna si alza una cupola orientaleggiante, in stile bizantino, che contiene la cella campanaria. Al centro della navata una nicchia ospita la statua di Santa Menna. E’ una delle chiese più antiche di Cirò dove al suo interno, venivano seppelliti i morti. E’ alquanto strano che una chiesa locale possa essere  dedicata ad un Santo egiziano, appunto a San Menna o Mennato d’Egitto, rappresentato  con in mano una croce e sotto i piedi un serpente, in abiti militari, con accanto due Cammelli. Di lui si dice che era un potente esorcista. Si festeggia l'11 Novembre San Menna d'Egitto un culto molto antico che risale al III secolo d.c. È un santo a tratti ancora poco conosciuto ma molto venerato in Egitto. Menna nacque in Egitto nel 285 d.c. giovanissimo si arruolò nella legione romana, scosso dalla violenza e dalla persecuzione abbandonò le armi e si ritirò come eremita nel deserto. Un giorno, recatosi presso Cotyaeum, si mescolò, per predicare il Vangelo, in mezzo alla folla raccolta in un anfiteatro, fu arrestato e torturato. Nonostante le violenze, il santo non rinnegò mai la propria fede. Fu decapitato sotto il comando del governatore Pirro. Morì nel 309 d.c. pare che fu seppellito sulle riva del lago Mareotis, a Bumma(Karm Abu-Mina), presso Alessandria. San Menna è particolarmente invocato per ritrovare gli oggetti smarriti. Questo Santo prima dell'anno mille durante le invasioni bizantine, era talmente rinomato da essere considerato il santo dei bizantini ma anche degli Arabi e degli egiziani. Si sostiene che i fedeli posero il sarcofago contenente il suo corpo martoriato sul dorso di un cammello: questo, condotto da un angelo, sarebbe giunto sul luogo scelto dal martire, dove venne edificata anche una basilica. Da qui l’icone che lo rappresenta in mezzo a due cammelli. La tradizione vuole che sulla tomba si verificassero tantissimi miracoli e che così il suo culto, come santo guerriero, si  diffuse in ogni luogo d'Oriente. Cirò è stata sempre meta di Arabi, Turchi e Bizantini, addirittura anche i Normanni veneravano questo Santo, e probabilmente sono stati questi popoli a farci conoscere questo Santo tanto misterioso e  miracoloso che oggi  domina il centro storico cirotano.

Cirò- Strade e marciapiedi sporche a causa degli escrementi lasciati dagli animali da compagnia soprattutto cani, nell’incuria e nell’indifferenza dei proprietari,

Cirò- Strade e marciapiedi sporche a  causa degli escrementi lasciati dagli animali da compagnia soprattutto cani,  nell’incuria e nell’indifferenza dei proprietari, che non si preoccupano di rimuoverle. Il sindaco Francesco Paletta dovrebbe intervenire con apposito decreto per ammonire quei proprietari che non rispettano l’igiene dei luoghi pubblici. Il suolo pubblico come strade, marciapiedi, piazze, parcheggi, viene sovente insudiciato dagli escrementi degli animali, provocando notevole disagio e rischio per la salute alla cittadinanza, in particolare per bambini ed anziani, oltre a provocare un notevole stato di degrado del territorio. Viale Pugliese, via Madonna delle Grazie,  via Case Nuove, via De Gasperi, via Casoppero, via San Nicodemo, sono le strade più colpite da questo degrado. Le feci lasciati da cani si trovano davanti le porte, sotto le finestre, nei pressi di attività commerciali,  vicino le ruote delle auto, è un continuo calpestio  spiacevole e poco gradito. Molto spesso i cani sono  portati a guinzaglio dai proprietari i quali gli consentono purtroppo di far fare i loro bisogni dovunque e dove capita senza alcun rispetto delle persone e dell’ambiente. Ledere la pubblica igiene, costituisce grave pregiudizio al decoro dell’intera comunità, perciò i proprietari dei cani, o le persone incaricate della loro conduzione, dovrebbero essere  sempre muniti di appositi sacchetti di plastica o di qualsiasi altro strumento idoneo alla raccolta delle deiezioni canine, onde poter rimuovere tempestivamente gli escrementi. Si spera che il sindaco prenda al più presto provvedimenti , la cittadinanza è stanca di questi continui abusi.

Crotone- Si chiama Hope è un Border Collie di due anni, il cane che ultimamente alle gare sta spopolando ovunque

Crotone- Si chiama Hope è un Border Collie di due  anni, il cane  che ultimamente alle gare sta spopolando ovunque, e vinto in  vari concorsi, come l’ultimo dove Hope ha vinto il primo posto ad una gara amatoriale organizzata dall"Oasi  rifugio Crotone" e che  il devoluto è stato devoluto ai cani bisognosi di un rifugio per  cani abbandonati  di Crotone. Ma le sue eccellenti prestazioni non finiscono qui infatti Hope ha  preso un eccellente ad una gara regionale Enci e si presenterà alle nazionali il prossimo  26 novembre a Crotone. La proprietaria della fortunata cagnolina è Angela Napolitano, ma la sua padroncina di tutti i giorni è una Giulia una  bimba di 10 anni,  i quali vivono in simbiosi. Il border collie è una razza canina di origine britannica riconosciuta dalla FCI . La razza ha avuto origine tra la Scozia e l’Inghilterra, da qui il nome "border" (confine); l'etimologia della parola "collie" è, invece, incerta: secondo alcuni deriverebbe da "coleius" (fedele, in gallese), secondo altri da "coley" (nero), infine, secondo una terza ipotesi, da "colley", una razza di pecore scozzesi. Una suggestiva teoria sostiene che il border collie discenda dai cani da pastore da renna giunti in Scozia con l'invasione dei Vichinghi. 
In seguito sarebbero stati incrociati con cani da pastore autoctoni. Grazie alle eccellenti capacità di sorveglianza e di conduzione delle greggi la razza si è affermata all'epoca del boom della produzione laniera, nel XIII secolo. Il border collie ha avuto una selezione molto severa realizzata in modo naturale e senza interventi artificiali: per i compiti a loro affidati questi cani hanno sviluppato una grande resistenza ed una buona costituzione fisica necessaria al lavoro negli aspri terreni inglesi, in sintonia col pastore.






giovedì 20 luglio 2017

Cirò- L’area protetta dove cresce la rara Astragalus boeticus l.(pianta della famiglia delle Faseolaceae che cresce generalmente in America, Spagna usata come surrogato del caffè), che si trova sotto il ponte al bivio tra Cirò Marina e Cirò, è stata finalmente ripulita dalle erbacce e dai rifiuti che si trovavano all’interno dell’area. L

Cirò- L’area protetta dove cresce la rara Astragalus boeticus l.(pianta della famiglia delle Faseolaceae che cresce generalmente in America, Spagna usata come surrogato del caffè), che si trova sotto il ponte al bivio tra Cirò Marina e Cirò, è stata finalmente ripulita dalle erbacce e dai rifiuti che si trovavano all’interno dell’area. La pianta scoperta per la prima volta in Calabria dal botanico cirotano Giuseppe De Fine nel 2003, da allora dietro richiesta dell’Università della Calabria, e dall’allora amministrazione comunale guidata dall’on. Nicodemo Filippelli  era stata creata una siepe per proteggerla e custodirla ai posteri con varie tabelle  indicative .

Il botanico De Fine grazie a questo rinvenimento, aveva ricevuto una pubblicazione di segnalazione  floristiche italiane sulla rivista nazionale “Società Botanica Italiana con sede a Firenze. La sua protezione è continuata anche successivamente con le altre amministrazioni che si sono susseguite Parrilla e Siciliani. Purtroppo ultimamente l’area era stata devastata da lavori di interramento cavi, eseguiti proprio all’interno del recinto, nell’indifferenza di chi aveva  autorizzato i lavori.  Ora che l’area è stata ripulita bisognerebbe che il sindaco Nicodemo Parrilla provvedesse al ripristino e alla sistemazione del recinto e all’inserimento di una rete metallica per impedire al vento ma anche alle persone poco civili di riempire la zona di carte e di rifiuti. Inoltre il sindaco dovrebbe  deliberare in giunta  la protezione dell’area per evitare in futuro che chiunque possa devastare il sito della pianta rara con semplicità come purtroppo è già successo.


A causa del suo stato di abbandono qualche anno fa  era stata incendiata a causa dai numerosi detriti e rifiuti presenti all’interno dell’area,  con grave danni alla biodiversità. Come pure gli ultimi episodi vandalici all’interno della piccola oasi dove ignoti avevano divelti la cartellonistica messe sul posto dalle due amministrazioni passate Filippelli/Parrilla. Qualche anno fa nel 2009,  una signora al ritorno per le vacanze a Cirò Marina, nel vedere la devastazione in cui si trovava l’area protetta, così scriveva:” Niente è stato fatto per proteggere la pianta rara. Scriveva allora  la signora Lucia G. nella sua lettera protesta: ”pochi giorni fa sono tornata a Cirò  Marina, cittadina che io adoro e dove passo le vacanze estive sin dalla mia nascita. Però  sono rimasta delusa, e le foto che ho fatto ne sono prova e testimonianza”. 
E’ stato orrendo continua la nota- vedere alla rotonda sotto il ponte all’ingresso della città, dove esiste una oasi protetta, all’interno del quale crescono pochi esemplari di una pianta rara, completamente distrutta dal fuoco ed invasa da rifiuti, mentre  aspettavo il pullman che mi avrebbe riportato a casa. Vedendo quel disastro mi sono chiesta:” che cosa deve essere protetto? L'immondizia? L'erbaccia? Perchè conclude la nota -dobbiamo dare un brutto spettacolo della nostra cittadina  quando potrebbe essere un gioiello sulla costa ionica?  Sono passati otto anni ma la situazione è cambiata di poco, per questo occorre un intervento tempestivo del primo cittadino Parrilla, 
affinchè si possa da subito adoperarsi anche in veste di presidente della Provincia, per ripristinare e salvaguardare tale pianta unica nel suo genere presente solo a Cirò Marina, o vogliamo continuare a distruggere l’ambiente come sta succedendo alla pineta dove ruspe indisturbate hanno distrutto un’ampia area,  dove alla Cervara  ormai devastata, non crescono più i Gigli di Mattioli , il Papavero cornuto , il Narciso selvatico oltre alle splendide Dune rinvenute sempre dall’ambientalista De Fine nel 2013, oggi troppo calpestate nell’indifferenza di tutti, anziché diventare Area SIC.


Cirò-Brucia la collina del Mancuso, a rischio, i vigneti DOC oltre alla macchia mediterran

Cirò-Brucia la collina del Mancuso, a rischio, i vigneti DOC oltre alla macchia mediterranea. E’ da ieri notte che il fuoco sta devastando l’intera collina, alimentato dal forte vento. E’ andato distrutto già il bosco di Pini che costeggiano la provinciale Cirò-Cirò Marina, da dove con ogni probabilità è partito l’incendio, e dalla pineta il vento ha veicolato il fuoco  attorno i vigneti di un noto  imprenditore. Vigili, elicotteri e uomini di Calabria Verde  per tutta la giornata di ieri sono stati impegnati  nello spegnimento del fuoco, cercando di salvare i vigneti. Sul posto sono intervenuti carabinieri, vigili del fuoco, Calabria Verde, elicottero della protezione civile. Quello che rimane è una collina  violentata come al solito dalla mano dell’uomo, incenerita e desolata.
 Purtroppo ogni anno interi boschi, nel cirotano, vengono bruciati, mettendo a repentaglio oltre l’ambiente, l’agricoltura, e l’uomo. Occorrerebbero maggiori controlli per evitare questi eventi. Alla siccità si è aggiunto anche il fuoco per dare l’ultimo colpo all’agricoltura e all’ambiente, con gravi danni a quella  fauna selvatica che qui aveva trovato l’habitat. 

Cirò- Accolti nella giornata di giovedì scorso dalla popolazione di Cirò i nuovi parroci della chiesa di Santa Maria Assunta in cielo de Plateis: Don Pino Giorno e don Matteo Giacobbe.

Cirò- Accolti nella giornata di giovedì  scorso dalla popolazione di Cirò i nuovi parroci della chiesa di Santa Maria Assunta in cielo de Plateis: Don Pino Giorno e don Matteo Giacobbe. Una chiesa gremita e le campane che suonavano a festa,  hanno salutato i due sacerdoti , accompagnati dal vicario del vescovo di Crotone don Serafino Parisi. Per nove anni la chiesa è stata gestita da don Giovanni Napolitano, poi a lui è subentrato il passionista don Peppe Pane  che è rimasto alla guida dei fedeli per soli  nove mesi, ed ora dopo quasi dieci anni, ritornano due preti proprio di Cirò: don Pino Giorno e don Matteo Giacobbe. Saranno i padri spirituali della comunità cirotana  e di tutte le chiese di Cirò. Sarebbe auspicabile che il loro avvento portassero anche la probabilità di tenere aperte ed officiare anche messa in tutte le chiese sparse nel cirotano che solitamente rimangono chiuse. Come pure la possibilità di ripristinare  i corredi religiosi, di restaurare alcune statue lignee che il tempo sta logorando come il crocifisso posto nella chiesa di San Cataldo, una vera opera d’arte cinquecentesca, e la statua della Madonna dei fiori, una rara icona  logorata dal tempo che necessita urgentemente di  interventi di restauro. La comunità tutta è contenta di avere come guida spirituale due figli della stessa Cirò.

Cirò- Sarà una estate all’insegna del turismo questa appena iniziata con molte importanti iniziative che permetterà all’antico borgo di fare il pieno di turisti.

Cirò- Sarà una estate all’insegna del turismo questa appena iniziata con molte importanti iniziative che permetterà all’antico borgo di fare il pieno di turisti. Cultura, storia, ed enogastronomia questi gli argomenti a cui sta pensando il nuovo sindaco Francesco Paletta e le associazioni  che collaboreranno per la buona riuscita degli eventi. La città del vino e del calendario si appresta a presentare un ricco programma che va dal 20 luglio al  20 agosto dal titolo: ”Sere D’Estate- tradizioni, musica e cultura nel borgo”.  Ci saranno serate dedicate al teatro, alla cultura, ai prodotti tipici e soprattutto al vino a cui sarà dedicata una grande serata. Ma vediamo nei dettagli, anche se per ora è solo un programma di massima. Ad aprire le danze sarà  il 20 luglio una rappresentazione teatrale” Lisistrata” del Liceo Scientifico di Cirò; seguirà il 22 l’inaugurazione della chiesa di Samn Menna appena restaurata. Serata dedicata alla cultura quella del 29 luglio con la presentazione del libro: “ Guerra d’amore”  di Maria Teresa Cipri. Seguirà il 30 il saggio di ballo della scuola Ypsicron ed il 31 chiuderà il mese di luglio lo spettacolo “Miss e mister baby 2017”. Agosto sarà protagonista la festa patronale dall’1 al 3  dedicati ai Santi Nicodemo e Francesco: il primo di agosto   si terrà :” Summer Voice Festival”  a cui parteciperà il cantante Povia come presidente di giuria.  Il 2 concerto “Taranta nera e tamburi battenti”.  Il tre agosto chiuderà la festa patronale  il concerto del neomelodico Daniele De Martino. Il 4 agosto rappresentazione teatrale della scuola primaria di Cirò; il 5  sul bastione Cannone si terrà un convegno su ”Educazione Finanziaria –Fonte di benessere. Il sei agosto rappresentazione teatrale con la compagnia Apollo Aleo. Segue il 7 con :”Notte magica” a cura di  Even Tour. Giorno otto si terrà invece il corteo storico spettacolo teatrale itinerante: Il Risorgimento di Lilio. Il nove agosto spettacolo letterario musicale “Malura di Cataldo Perri e Squintetto. Sempre su Lilio, il  10 agosto  ci sarà la presentazione del fumetto di Luigi Lilio :”Il Dominio del tempo” di Francesco Vizza e di Giuseppe Capoano. A seguire  presso il terrazzo del palazzo dei musei, : Osservazioni celesti con la partecipazione del circolo astrofili di Crucoli Torretta. Dal Bastione del Cannone  una serata dedicata al vino e all’arte quella del 12 agosto con :Calici di Stelle e Incontri di vini all’interno del suggestivo paesaggio unico dell’antico borgo con arte, musica, enogastronomia a cura dell’associazione culturale “Le Quattro porte” in collaborazione con il comune. Una manifestazione questa che da sola ogni anno attira migliaia di persone   provenienti da ogni parte della Calabria e non solo.  Toccherà poi alla maratona amatoriale il 13 agosto: Corri nel Borgo. Seguirà il 16 agosto la manifestazione:” Vino e Podolica” in collaborazione con il comune di Umbriatico con degustazione di vini  Cirò Doc e carne Podolica di Umbriatico allietata da una tarantella itinerante. Giorno 18 agosto serata dedicata al teatro con la compagnia Krimisa e la sua grande opera: Gente di Rispetto.  Poi ikl 19 ci sarà la Corrida cirotana: Artisti allo sbaraglio”. chiuderà l’estate cirotana con una  commedia in vernacolo la compagnia teatrale La Torre. A questo ampio programma faranno da cornice i quattro musei presenti a Cirò: archeologico, astronomico di Lilio, chimico di Lacinio, e civiltà contadina.  Proprio all’interno del palazzo dei musei si terrà inoltre una personale d’arte di vari pittori: Frustaci, Giampà, Errico, Levato. Naturalmente un motivo in più per  fare di Cirò un percorso itinerante a 360 gradi non poteva mancare la riapertura di una parte del castello Carafa, che per la sua originalità ed interesse farà registrare il tutto esaurito.

Cirò- E' uscito lo scorso 7 Luglio il nuovo singolo: “XXI SEC.” , Etichetta “Top Records” , , dell’artista Stefano Renda

Cirò- E' uscito lo scorso 7 Luglio il nuovo singolo: “XXI SEC.”  ,  Etichetta “Top Records” ,  , dell’artista Stefano Renda. Si tratta di un album intenso e carico di emozioni, con ottimi  arrangiamenti e uno stile personale che unisce con maestria musica classica e pop, un risultato molto piacevole e gradevole. Si tratta di un  giovane compositore di Cirò, Stefano Renda , che presenta al vasto pubblico, il suo nuovo singolo e videoclip “XXI Sec.”, brano inserito nel suo primo album di inediti intitolato “Vivere un sogno”, uscito lo scorso novembre per l’etichetta Top Records. In questo brano l’artista si ispira alla musica strumentale del XXI secolo, cioè alla musica contemporanea, quella dei nostri giorni. Scrivendo questo pezzo, l’autore  ha immaginato come potrebbe essere la musica strumentale a distanza di anni o anche fra qualche secolo. Stefano presenterà a breve i propri brani sia nel circuito radiofonico sia dal vivo. Il videoclip del singolo “XXI sec.” è stato realizzato da Fabio Marfil Nico presso lo studio di registrazione “Play your Sound Studio” a Milano. L’album “Vivere un sogno”, invece era stato  prodotto da Max Mungari a Crotone presso il suo studio di registrazione. Nasce tutto da un viaggio, scrive in una nota l’autore- un viaggio che l'uomo si accinge ad affrontare: è la nascita di pensieri, paesaggi, emozioni e sensazioni ogni volta nuovi. Sicuramente il viaggio più importante è quello della vita. Ognuno percorre il proprio cammino, sognando, usando l'immaginazione per vagare da occidente ad oriente, con mille pensieri e, a volte, anche oltre a ciò che lo sguardo possa vedere. Tutto questo per "vivere un sogno". L'artista Stefano Renda nasce in Germania ventidue anni fa,  ma ha vissuto la sua infanzia a Cirò, e proprio in Calabria ha iniziato a studiare pianoforte all'età di sei anni.  A 15 anni inizia a comporre i suoi primi brani per pianoforte. Nel 2013 partecipa al “Tour Music Fest” (festival internazionale della musica emergente dove il maestro Mogol è il presidente della giuria) giungendo in semifinale dopo aver superato le prime tappe a Cosenza e a Bari. Nel 2016 si trasferisce al conservatorio "G. Verdi" di Milano dove attualmente studia pianoforte e composizione. Nella stessa città, con l'etichetta discografica "Top Records" gestita da Guido Palma, pubblica il suo primo album dal titolo "Vivere un sogno" che comprende 10 brani per pianoforte. Un giovane compositore che sicuramente porterà alto  il nome di Cirò nel mondo.

Cirò- Agosto sarà il mese delle novità per l’antico borgo, infatti è nell’intenzione del sindaco Francesco Paletta di mettere a disposizione parte del castello che sarà fruibile ai turis

Cirò- Agosto sarà il mese delle novità per l’antico borgo, infatti è nell’intenzione del sindaco Francesco Paletta di mettere  a disposizione parte del castello che sarà  fruibile ai turisti. E’ quando si viene a conoscenza all’indomani dell’incontro del primo cittadino con la soprintendenza, dove  è stato discusso un piano di assicurazione  ed un itinerario  sicuro nel castello, naturalmente attraverso una  visita guidata.  Era l’anno 1997 quando il castello fu aperto per la prima volta al pubblico sotto l’amministrazione Sculco, fu da subito oggetto di studi da molti studiosi e tutti attratti dal disegno geometrico situato nell’atrio del castello : una stella a otto punte esterna che ne racchiude un’altra a nove punte concentrica inserita su due line perpendicolari formante una croce lungo la quale  si trovano simboli astrali e di gnomia. Probabilmente una rosa dei venti ed una meridiana. Ma i misteri non finiscono qui infatti nel  castello sono stati rinvenuti disegni  su una parete con un alfabeto normanno i cui segni fanno riferimento alla scrittura Rune propria dei Normanni. Sotto il pavimento invece la stanza dello scirocco dove d’estate la temperatura si ferma a 13 gradi,   e ancora la coloratissima stanza del Principe, la stanza blu, i merli del tetto, gli antichi forni, la piccionaia, le torri, le prigioni,  la pietra dedicata a Vespasiano Spinelli, e all’ultimo ritrovato una data attorno la stella: una data 1561 o una sigla con data I.S. 61. Sono dunque tante le novità e i misteri che ruotano attorno al castello  che farebbe riprendere quel flusso turistico intrapreso anni fa quando si erano registrati  migliaia di turisti provenienti  dall’America, dall’Australia, dalla Norvegia , Germania, Inghilterra, Francia, Italia compresa naturalmente per ammirare questo gioiello unico nel suo  genere: presenta 360 stanze una per ogni giorno dell’anno. Solo una struttura cosi’ ambita, già monumento nazionale potrebbe ospitare  la sede dell’Enoteca regionale. Cirò, territorio da sempre vocato per storia e natura alla produzione di uve esportate, riconosciute ed apprezzate in tutto il mondo attraverso il suo vino. In proposito così scrive il sindaco:”  Dall’istituzione della Legge Regionale è già passato troppo tempo, bisogna intervenire. La casa dei vini di Calabria dovrà trovare sede per storia e cultura che la contraddistingue,  nel castello Carafa, recentemente acquistato e a tutti gli effetti patrimonio comunale. È dunque questo l’appello che il Sindaco Francesco Paletta rinnova al Presidente della Giunta Mario Oliverio rivendicando il ruolo che questo territorio, dove si concentra l’80% della produzione vitivinicola di tutta la Calabria, merita di avere per lo sviluppo del turismo del vino non solo per il cirotano ed il crotonese, ma dell’intera Regione. Intanto nei prossimi giorni verrà avviata l’estirpazione delle erbacce nel castello , e subito dopo verrà proposto un itinerario da seguire all’interno del castello con sicurezza per poter ammirare tutti i tesori che racchiude da quel lontano 1496. Naturalmente la speranza dei cittadini cirotani per il futuro è quella di vedere un giorno il castello restaurato.

Cirò- Con la pulizia delle spiagge, particolare attenzione è stata dedicata alla zona Marinella

Cirò- Con la   pulizia delle spiagge,  
particolare attenzione è stata dedicata alla zona Marinella in vista della stagione estiva e alla zona 91. È quanto fa sapere il Sindaco Francesco Paletta informando che nei giorni scorsi è stato affidato l’appalto per la pulizia dell’arenile alla ditta EDIL P. SRL.
Sul litorale verranno posizionate le passerelle per consentire l’accesso anche ai disabili e per tutto il periodo estivo, la ditta incaricata, si occuperà della pulizia dei cestini per la raccolta dei rifiuti sulla spiaggia.  I turisti e i cirotani potranno così usufruire di cinque chilometri di spiaggia incontaminata, pulita, e priva di insediamenti e di cementificazione come purtroppo è già avvenuta  nei paesi limitrofi.  Cirò ha la costa più ricca di tutto il comprensorio tra pineta, area SIC, Dune, Ginestra bianca, e fiume Santa venere, un angolo di paradiso per gli uccelli migratori. Una costa ricca di flora e fauna particolare, dal Giglio di Mattioli, al Papavero cornuto, alla rara Ginestra bianca, ma anche alla presenza di Aironi, di anguille di cui il fiume è ricco a testimonianza delle sue acque sane. Occorrerebbe che questa area incontaminata diventasse una struttura ecocompatibile naturale, con percorsi naturalistici, con postazioni per monitorare i flussi migratori, insomma un percorso di ricerca e di rispetto dell’ambiente itinerante controllato da personale qualificato, non il solito percorso e area picnic  abbandonati a se stessi per poi fare la fine che hanno fatto quelli realizzati in passato.


Cirò- La squadra di calcio del Cirò ha un nuovo presidente: all’uscente Mario Sculco subentra Antonio Lettieri

Cirò- La squadra di calcio del Cirò ha un nuovo presidente: all’uscente Mario Sculco subentra Antonio Lettieri. Sculco di recente è diventato consigliere comunale a fianco al sindaco Francesco Paletta. Il neo presidente e’ stato uno dei fondatori nel 2007 di questa società, per anni ha ricoperto la carica di vice presidente, guiderà la squadra e punterà a rilanciarla, dopo una stagione negativa culminata con la retrocessione in Seconda categoria. “Sono onorato di ricoprire questa carica, ha dichiarato il neo presidente- cercherò di proseguire l’opera di Sculco che per anni ha trascinato questo sodalizio con grande passione, anche se che continuerà ad esserci sempre vicino. Il mio primo obiettivo- prosegue- è quello di creare una società giovane e di avvicinare gente ricca di entusiasmo e le associazioni al Calcio Cirò“. E ancora prosegue il vulcanico Lettieri- “Per quanto riguarda i progetti sportivi, -Chiederemo il ripescaggio in Prima categoria, punteremo a fare una squadra di ragazzi giovani di Cirò, più qualche innesto dal circondario che possa farci fare il salto di qualità che quest’anno ci è mancato“. Infine- per quanto riguarda il settore giovanile: “Sto pensando di creare una scuola calci, ha detto-  un qualcosa che sarebbe di grande importanza sociale per la cittadina; ci impegneremo a formare due giovani tecnici del paese che potranno così fare il corso per allenatore e conseguire il patentino“. Queste sono le novità  per la prossima stagione calcistica, nella speranza che il Cirò possa  raggiungere la vetta della classifica ed i giovani trovare sano esercizio da dedicare al loro tempo libero.

Cirò- Cambio al vertice dell’associazione culturale “Le Quattro porte” Cataldo Scarola cede il passo a Anna Maria Santoro.

Cirò- Cambio al vertice dell’associazione culturale “Le Quattro porte” Cataldo Scarola cede il passo a Anna Maria Santoro. La decisione all’indomani della nomina  di Scarola ad assessore al Turismo e spettacolo della nuova Giunta di Cirò capeggiata dal neo eletto sindaco Francesco Paletta. Dunque dopo in seguito alle dimissioni del Presidente in carica  Cataldo Saverio Scarola, l'assemblea straordinaria dei soci dell'associazione culturale "Le Quattroporte" nella seduta del 20 Giugno presso la sede sita in Cirò in Via Stefano Pugliese ha nominato all'unanimità il nuovo presidente
dell’associazione Anna Maria Santoro. Inoltre, fa sapere il direttivo- si aggiungono ai soci quattro nuove figure femminili: Erika Caruso, Rossella Mazzone, Rosanna Potestio, Giovanna Scarpelli.
Tutte le altre cariche, si legge in una nota-  al momento rimangono invariate.
Il Presidente uscente augura buon lavoro alla nuova Presidente sicuro che darà continuità e buoni risultati nell'interesse dell'Associazione Culturale "Le Quattro Porte".  Grande merito va all’ex presidente per la gestione negli anni passati dell’associazione, per aver fatto risvegliare il turismo enogastronomico nell’antico borgo con le sue manifestazioni sul vino e sull’arte, facendo accorrere centinaia di turisti da tutto il comprensorio. Si spera che la sua neo carica da assessore  al turismo possa creare nuovi input per il turismo locale. 

venerdì 16 giugno 2017

Cirò- In una sala consiliare gremita il neo sindaco Francesco Paletta ha letto il suo giuramento,

Cirò- In una sala consiliare gremita  il neo sindaco Francesco Paletta  ha letto il suo giuramento, e salutato con  un commosso ringraziamento la sua famiglia ed i cittadini che hanno creduto nella sua continuazione, ricordiamo che era il vicesindaco della giunta uscente. Dunque passaggio di consegna tra l’ormai ex sindaco Mario Caruso   ed il nuovo sindaco  Francesco Paletta, il quale ha detto: noi saremo una squadra di 13 persone. Le sue prime parole: cultura, continuità responsabilità e crescita sociale, ma anche  il ritrovare la serenità-  si rasserenano le anime ha detto Paletta-per poter continuare a lavorare per il bene comune, basta con atteggiamenti provocatori di una certa stampa locale verificatosi nei giorni scorsi, sia nei miei confronti che della mia squadra senza alcun fondamento di verità. Dopo il giuramento la rappresentante dei presidenti dei seggio Santoro Menella, ha letto la proclamazione dei neo consiglieri eletti che siederanno a fianco del sindaco Francesco Paletta: Mario Sculco, Francesco De Fine, Mario Romano,  Giuseppe Mazziotti, Enza Cortese, Scarola Cataldo Saverio, Giovanna Stasi, Francesco Mussuto. Siederanno invece all’opposizione il capolista di “Un'altra Cirò” Carlo Colucci, Giuseppe Dell’Aquila, Francesco Marino.
 “Uniti per Cirò” - è da qui che dobbiamo   partire- ha detto dopo i ringraziamenti Giovanna Stasi- dobbiamo accendere i riflettori su questa comunità, attraverso la cultura.  Il nostro compito ha dichiarato invece Francesco Mussuto sarà anche quello di reperire finanziamenti necessari per continuare a costruire cultura nel nostra realtà. Dobbiamo rimboccarci le maniche e proseguire celeri nei lavori di ristrutturazione del nostro centro storico- ha detto Mario Sculco, la gente si aspetta tanto da noi, una squadra fatta di continuità ma anche di tanta altra linfa vitale che apporterà sicuramente  giovamento al paese. Uniti a testa alta ha detto invece Francesco De Fine- in questi giorni siamo entrati nelle case dei cittadini e ci hanno ascoltato  credendo nei nostri programmi. Quando il comune è stato sciolto intortemente prosegue De Fine- non c’è stata nessuna forza  politica che ha difeso il popolo tacciato  di mafiosità. Nel salutare la neo squasdra il sindaco uscente Maruio Caruso ha detto che questa è una squadra vincente e che per la prima volta nel suo interno ci sono tre donne, e che tutti non vedono l’ora di  lavorare per il bene di tutta la comunità e che diritti e doveri appartengono a tutto il popolo. Sabato sera la neo amministrazione per festeggiare il loro insediamento nella casa del popolo, festeggeranno  in piazza Pugliese con piatti e cucina tradizionale, dove tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

venerdì 9 giugno 2017

Cirò- Quattro eccellenze dell’Istituto Omnicomprensivo “L. Lilio” di Cirò, (Pirito- Funaro- Virardi- Bruno) sono state premiate al prestigioso premio Pucciarelli - D'Afflitto.

Cirò- Quattro eccellenze dell’Istituto Omnicomprensivo “L. Lilio” di Cirò, (Pirito- Funaro- Virardi- Bruno) sono state  premiate al prestigioso premio Pucciarelli - D'Afflitto. Un vanto per la  scuola, i docenti e la Dirigente Scolastica Rita Anania, un Istituto sempre in primo piano  per cultura e per i numerosi meriti che ogni anno la scuola ottiene anche a livello nazionale.
Si tratta di:  Francesca Pirito una bambina modello che frequenta la Scuola Primaria Sant'Elia classe 5 ^A T.P dell'Istituto Omnicomprensivo di Cirò. Questa la motivazione:  L'alunna partecipa con vivo interesse a tutte le attività scolastiche. E' ben socializzata e sa offrire un valido contributo al gruppo-classe. Si impegna con assiduità nello studio ed esegue con diligenza e precisione gli incarichi assegnati. Interviene con pertinenza e in modo costruttivo alle discussioni dimostrando una crescente maturità personale. L’alunna ha ritirato il premio accompagnata dalle insegnanti Giuseppina Esposito, Adriana De Biasi e la responsabile del plesso Silvana De Fine.

Della  Scuola Primaria tempo normale della classe 5 B è stata premiata l’alunna Giusy Funaro con questa motivazione:  alunna seria, matura, responsabile, con spiccato senso del dovere. Ha mantenuto alti i livelli di interesse e partecipazione a tutte le attivita’ proposte, manifestando spiccata propensione allo studio.  Ad accompagnarla le insegnanti Rosalba Cariati e la responsabile di plesso Maria Lettieri.
Ludovica Virardi 3 A Scuola Secondaria  Primo grado Istituto Omnicomprensivo “L. Lilio”: Questa la motivazione: Alunna estroversa, paziente, determinata, rispettosa  delle regole e della convivenza. Apprezza  la conoscenza come valore essenziale. E’ stata accompagnata dall’insegnante Daniela Rubino.

 E infine  l’alunna Rossella Bruno del  5° B del  Liceo con questa  motivazione:  l’alunna si e’ contraddistinta nel corso della sua carriera scolastica per la partecipazione a tutte le attivita’ didattiche. seria e scrupolosa nello svolgere quotidianamente i compiti che le venivano assegnati, e’ riuscita ad aumentare in modo graduale le proprie conoscenze raggiungendo un ottimo livello di preparazione. Entusiasta la dirigente Anania- “Voi siete una generazione forte, ha detto- perché siete consapevoli che il futuro ve lo dovete costruire. Questo premio è la dimostrazione che noi crediamo in voi, che siete il nostro futuro”. Dunque un premio questo che proietta l’Istituto verso le eccellenze delle scuole calabresi, da dove vengono forgiate  i professionisti del futuro con la  consapevolezza che la cultura è condizione fondamentale per la crescita morale, civile e sociale del nostro territorio.

Cirò- Riduzione dei costi elettrici per il Comune e per i cittadini grazie alle fonti energetiche rinnovabili

Cirò- Riduzione dei costi elettrici per il Comune e per i cittadini grazie alle fonti energetiche rinnovabili; istallazione di 15 telecamere già previste nel Piano Strutturale Comunale (PSC) per garantire, attraverso la video sorveglianza, maggiore sicurezza e prevenire atti vandalici sul patrimonio pubblico;  Installazione della banda larga e della fibra ottica su tutto il territorio comunale, continuare ad estendere il servizio wi-fi su tutto il Centro Storico, Portare a termine la filiera degli impianti fotovoltaici attraverso l’installazione di ulteriori sul tetto di Palazzo di Città, su un immobile di via Galluppi e su un terzo finalizzato ad alimentare le lampade votive nel Cimitero. Unitamente a quelli già presenti nelle scuole cittadine riusciremo così a ridurre ulteriormente i costi elettrici per il Comune e per i cittadini, è quanto  ha scritto in una nota  Francesco Paletta vicesindaco uscente del comune di Cirò. Intendiamo continuare a promuovere – dichiara – il dialogo e confronto tra cittadini e uffici comunali , attraverso la creazione di un Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP). Rafforzare, in questo senso, la comunicazione interna significherà per noi potenziare la capacità di offrire risposte, servizi e soluzioni alla cittadinanza. Sia rispetto alle criticità che alle opportunità. In questa cornice – prosegue il Vicesindaco – sarà potenziato anche l’ufficio tributi con l’obiettivo di migliorare e velocizzare tutte le procedure per il cittadino-utente, riducendo ogni inutile disagio. La nostra bussola  – conclude Paletta – resta, in ogni caso, tenere sotto controllo ed azzerare il consumo di suolo e frenare ogni ipotesi di cementificazione selvaggia a tutto beneficio di piste ciclabili, parchi e percorsi naturalistici, continueremo a realizzare servendoci delle notevoli risorse messe a disposizione dai fondi strutturali del POR 2014-2020 che Cirò in questo decennio ha ampiamente dimostrato di saper intercettare, richiedere, ottenere ed utilizzare a beneficio della Città. 


Cirò- Terminati i lavori di rifacimento del tetto e imbiancatura della Chiesa di San Menna

Cirò- Terminati i lavori di rifacimento del tetto e imbiancatura della Chiesa di San Menna. Finanziati  dal Comune per € 23.000,00.  Ringrazio La ditta Italedil Group di Medeo e Capristo per la professionalità e Padre Giuseppe Pane per la disponibilità e la sensibilità dimostrata in questi mesi nel tutelare il patrimonio artistico insistente nelle Chiese della Comunità Cattolica di Ciró. E’ quanto ha dichiarato al termine del restauro il sindaco uscente Mario Caruso.  L’antica chiesa è sita nel rione Valle, fu aperta al culto nel 1724. Sul tetto a capanna si alza una cupola orientaleggiante, in stile bizantino, che contiene la cella campanaria. A1 centro della navata una nicchia ospita la statua di Santa Menna. E’ una delle chiese più antiche di Cirò dove al suo interno, venivano seppelliti i morti. E’ alquanto strano che una chiesa locale possa essere  dedicata ad un Santo egiziano, appunto a San Menna d’Egitto o Mennato, rappresentato  con in mano una croce e sotto i piedi un serpente, in abiti militari. Di lui si dice che era un potente esorcista. Mentre nelle vecchie icone veniva rappresentato con a fianco due cammelli. Si festeggia l'11 Novembre San Menna d'Egitto un culto molto antico che risale al III secolo d.c. È un santo a tratti ancora poco conosciuto ma molto venerato in Egitto. Menna nacque in Egitto nel 285 d.c. giovanissimo si arruolò nella legione romana, scosso dalla violenza e dalla persecuzione abbandonò le armi e si ritirò come eremita nel deserto. Un giorno, recatosi presso Cotyaeum, si mescolò, per predicare il Vangelo, in mezzo alla folla raccolta in un anfiteatro, fu arrestato e torturato. Nonostante le violenze, il santo non rinnegò mai la propria fede. Fu decapitato sotto il comando del governatore Pirro. Morì nel 309 d.c. pare che fu seppellito sulle riva del lago Mareotis, a Bumma(Karm Abu-Mina), presso Alessandria. San Menna è particolarmente invocato per ritrovare gli oggetti smarriti. Questo Santo prima dell'anno mille durante le invasioni bizantine, era talmente rinomato da essere considerato il santo dei bizantini ma anche degli Arabi e degli egiziani. Si sostiene che i fedeli posero il sarcofago contenente il suo corpo martoriato sul dorso di un cammello: questo, condotto da un angelo, sarebbe giunto sul luogo scelto dal martire, dove venne edificata anche una basilica. Da qui l’icone che lo rappresenta in mezzo a due cammelli. La tradizione vuole che sulla tomba si verificassero tantissimi miracoli e che così il suo culto, come santo guerriero, si  diffuse in ogni luogo d'Oriente. Cirò è stata sempre meta di Arabi, Turchi e Bizantini, addirittura anche i Normanni veneravano questo Santo, e probabilmente sono stati questi popoli a farci conoscere questo Santo tanto misterioso e  miracoloso che oggi  domina il centro storico cirotano, che dopo il suo preciso restauro è tornato al suo atavico splendore.

domenica 4 giugno 2017

Cirò- Si sono svolti nei giorni scorsi i funerali delle due ventenne venute dal mare.

Cirò- Si sono svolti nei giorni scorsi i funerali delle due ventenne venute dal mare.  In una chiesa gremita presso il cimitero di Cirò, le  salme delle due migranti giunti cadaveri al porto di Crotone, dopo il naufragio avvenuto sulle coste libiche,  sono stati salutati dalla comunità, dal sindaco Mario Caruso e dal parroco don Peppe che ha officiato la cerimonia funebre. Dunque il Comune di Ciró ha  accolto   le salme  delle due  ragazze, i cui feretri sono giunti oggi alle 16.00  nella chiesa del Cimiero Comunale. Avranno una degna sepoltura- ha detto il sindaco Mario Caruso- questo vuol essere  un messaggio di solidarietà concreto che viene da un territorio martoriato come quello della provincia di Crotone. Un esempio di speranza per il mondo, da una terra che ha conosciuto prima di tutti, il fenomeno dell'immigrazione con tutte le sue conseguenze. Le due salme erano giovani donne ventenni senza riconoscimento. A loro, prosegue Caruso- abbiamo dato il nome dei nostri due Santi Patroni battezzandole con il nome di Francesca e Nicodema. Saranno per la nostra Comunità gli angeli di Dio inviati a Cirò, e per noi tutti, le sorelle che avremmo voluto avere.

lunedì 29 maggio 2017

Cirò-Ricco portafoglio trovato e recapitato al proprietario

Cirò-Ricco portafoglio trovato e recapitato al proprietario.  Onestà, gentilezza e accoglienza restano  ancora pilastri fondamentali del carattere dei  cirotani, a dimostrazione un  ultimo  episodio accaduto nei giorni scorsi ad un signore G.G.  nato nella provincia di Varese,  ma originario di Strongoli, il quale si trovava in visita nel centro storico. Dopo una breve pausa  di ristoro, sulle panchine di via Pugliese,  nel sedersi aveva perso il portafoglio contenente soldi in contanti, libretto degli assegni, carta di credito patente e carta identità. In un momento molto transitato del posto, dove più avanti si apprestava la presentazione della lista n.1, alcune signore  G.A.   e R.F.  notando  il grosso portafoglio incustodito, lo hanno preso e consegnato ad un giornalista del posto che stava sopraggiungendo in quel momento.  Lo stesso  ha da subito avvisato la locale stazione dei carabinieri, e nel tentativo di risalire al mittente, ha avuto la fortuna di trovare all’interno del portafoglio una carta telefonica con su scritto un numero. Per fortuna il numero corrispondeva  al disperato proprietario. Nel giro di mezzora il portafoglio è stato riconsegnato al proprietario il quale ha ringraziato le persone che aveva trovato fortunatamente lungo la sua strada, dicendo che Cirò è un paese onesto e di brava gente.  

domenica 21 maggio 2017

Cirò- Ultimo nato in casa Brigante si chiama 0727 ed è un rosso classico Superiore di 14° prodotto dalle sole uve Gaglioppo allevato nei pregiati vitigni del Brigante

Cirò- Ultimo nato in casa  Brigante si chiama 0727 ed è un  rosso classico Superiore di 14°  prodotto dalle sole uve Gaglioppo allevato  nei pregiati vitigni  del Brigante, area collinare incontaminata  ricca di flora autoctona che dona alle uve un intenso profumo di ginestre e di fiori di campo. Fresco e pastoso di un rosso rubino intenso, si presenta  al palato vellutato con sentori di mandorle e legnami di sottobosco, raffinato per sei mesi in botte di Rovere.  Un vero gioiello nato dalla ricerca e dalla selezione messe in campo, da una coppia di giovani imprenditori  che in poco tempo, sta già cavalcando tutto il territorio nazionale , ultimo al vinitaly di Verona dal 9 al 12 aprile scorso. Il nome del vino Cirò è stato egregiamente rappresentato grazie all’eccellenza della gamma dei vini presentati dalle cantine che vi hanno partecipato e grazie al loro lavoro ed impegno hanno portato alto il nome del Cirò Doc in tutto il mondo. La valorizzazione del territorio  attraverso le produzioni tipiche locali come volano dello sviluppo dei territori è l’obiettivo  a cui bisognerebbe tendere. La capacità di valorizzare i prodotti tipici locali rappresenta un elemento decisivo per lo sviluppo endogeno dei sistemi territoriali, in considerazione delle importanti ricadute economiche, sociali e turistiche che esso può produrre. Attraverso la valorizzazione delle tipicità, infatti, la funzione meramente produttiva delle attività agricole viene integrata da nuove e diverse funzioni, tra cui la tutela dell’ambiente e del territorio, la conservazione della cultura e delle tradizioni rurali, creando spazi e luoghi interessati da nuove dinamiche di tipo economico e sociale, anche allo scopo di intercettare e soddisfare nuovi segmenti di consumatori interessati alla fruizione dei prodotti  agricoli nei territori di produzione, al fine di “immergersi” nella cultura dei luoghi e di vivere le esperienze di consumo come occasioni di arricchimento culturale e sociale. E’ questo  il nuovo turismo enogastronomico  che ultimamente sta investendo tutto il territorio cirotano oltre naturalmente il turismo culturale grazie alla presenza sul territorio di ben quattro musei. Dunque ben venga  la realizzazione di nuovi ed interessanti  vini pregiati che vanno ad aggiungersi al già ricco contenitore dei numerosi e  rinomati vini doc cirotani. Ultimo tassello per completare l’iter turistico sarebbe l’ubicazione dell’Enoteca Regionale  presso il maestoso Castello medievale “Carafa” di cui il comune è già proprietario.

Cirò- Ammonta ad un milione di euro il finanziamento complessivo che sarà destinato a Cirò, una volta finanziato il progetto più ampio presentato insieme ai Comuni di Crucoli (capofila), Umbriatico e Melissa.

Cirò- Ammonta ad un milione di euro il finanziamento complessivo che sarà destinato a Cirò, una volta finanziato il progetto più ampio presentato insieme ai Comuni di Crucoli (capofila), Umbriatico e Melissa. Sarà un cantiere aperto nell’antico borgo grazie a progetti per un milione di euro, Cirò punta sul centro storico. Recupero degli immobili e delle aree di proprietà comunali. Istallazione della banda larga per servire tutto il centro abitato con il wi-fi e di un impianto di video sorveglianza. Riqualificazione del borgo antico e delle zone Croce Carone Vallo e Santa Venere. Recupero degli immobili e delle aree di proprietà comunali. Aumento delle postazioni dotate di strumentazioni tecnologiche nell’URP e nell’ufficio tributi comunale. Recupero del sentiero che porta all’antica fontana di San Nicodemo. Sono, questi, soltanto alcuni dei diversi interventi previsti dal Piano di sviluppo Comunale (PSC) nel quadro del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) della Calabria 2014-2020 – Misura 7.1.1 Annualità 2016 discusso nel  Consiglio Comunale convocato dal Sindaco Mario Caruso mercoledì scorso. Il Piano Strutturale Comunale, da presentare alla Regione Calabria entro lunedì 24 aprile dai comuni con meno di 5 mila abitanti, doveva contenere una serie di progetti volti a valorizzare le caratteristiche dei comuni. Ed in perfetta coerenza con quanto già avviato e realizzato in questi dieci anni, l’Esecutivo Caruso ha confermato la sua attenzione strategica al centro storico, all’enogastronomia, al marketing territoriale insieme alla valorizzazione ambientale della costa. 

Cirò- E’ il comune più trasparente della provincia: si è classificata al primo posto del Premio “TrasparEnte”

Cirò- E’ il  comune più trasparente della provincia: si è classificata al primo posto del Premio “TrasparEnte”, giunto alla decima edizione. Per il sindaco uscente Mario  caruso: conferma buon governo di questi anni, giunge dopo 5 premi come comune innovatore. Dunque  Cirò è il Comune più trasparente dell’intera provincia di Crotone. L’Amministrazione Comunale si è classificata al primo posto del Premio TrasparEnte, giunto alla decima edizione. A darne notizia, sottolineando soddisfazione ed orgoglio per l’impegno ed i lavoro portato avanti dalla Giunta e da tutta la macchina comunale è il Sindaco Mario Caruso che ritirerà il premio venerdì 19 maggio al T HOTEL di Lamezia Terme, alle ore 9.30. Dopo aver conseguito per cinque volte consecutive il premio Comune INNOVATORE
 – aggiunge il Primo Cittadino – si tratta di un ulteriore ed importante riconoscimento che continuiamo a condividere con la comunità e che – conclude Caruso – conferma il metodo del buon governo della cosa pubblica al quale in questi anni abbiamo ispirato tutta l’azione amministrativa. Istituito da ASMENET nel 2008, il Premio TrasparEnte viene attribuito alle amministrazioni comunali che hanno messo on-line, a disposizione di cittadini gli atti e i documenti.


Giuseppe De Fine

Cirò- Concluse le celebrazioni in onore di San Francesco di Paola compatrono di Cirò

Cirò- Concluse le celebrazioni in onore di San Francesco di Paola compatrono di Cirò che in un documento così viene riportato l’evento:” Facciamo noto che nel giorno 6 Giugno 1634, regnante il duca di Medina, Vice Re Spagnuolo, nel venerabile Convento di S. Francesco di Paola in Cirò, dinanzi a noi personalmente costituiti Sig. Francesco Matalone Sindaco, Sigg.. Giuseppe Leonardo De Giovanni, Girolamo Tegano, Giuseppe Andrea La Rocca eletti, tutti di Cirò, il Rev.do Padre Francesco De Calopezzato dell'Ordine dei Minori di S. Francesco di Paola, ed in presenza ancora dei Superiori del venerabile Convento fu proposto in pubblica riunione che si accettasse a Patrono e Protettore della nostra Cirò il glorioso S. Francesco di Paola, affinchè intercedesse presso l'Altissimo e la Vergine Maria, e chiedesse tutte quelle grazie a noi necessarie in tutti i bisogni della vita”. Si è tenuto in  Chiesa di S .Maria Plateis  lo spettacolo teatrale “ Il navigare di San Francesco di Paola con la regia e i costumi di William Gatto.  Mentre domenica si è conclusa l’originale cerimonia suggestiva che ha ripreso ufficialmente il rito descritto nell’antico atto religioso con la partecipazione straordinaria  dei templari all’Accademia Templare San Francesco d’Assisi di Cirò Marina. Ognuno, così come indicato nel documento del 1634, hanno portato un cero di 250 grammi, per un totale di 6 cere votive, accesi con il cero Pasquale e nel momento dell’offertorio, davanti alla statua, hanno recitato una preghiera. È questo, l'incipit dell’atto notarile a nome di “Notar Luigi Nasca risalente al 1634 e ritrovato nei mesi scorsi nell’Archivio di Stato di Catanzaro, contenente la proposta da parte dell’allora Sindaco di Cirò di istituzionalizzare San Francesco di Paola quale Patrono di Cirò. A leggerlo è stato il Sindaco Mario Caruso aprendo la due giorni dedicata alla valorizzazione del Santo –“Cirò e il patto con San Francesco di Paola, a 383 anni dall’atto notarile il quale ha affermato  che-  la comunità si ente orgogliosa di avere San Francesco come Santo compatrono”. Sembra che questa Amministrazione – ha detto l’assessore alla cultura Francesco Mussuto durante il suo intervento – voglia invadere un altro campo, quello religioso, oltre a quello civile. Ma, badate, chi è detentore di storia, di cultura, di tradizioni come Cirò, come si può mettere il tutto "sotto il moggio", come ha detto il Grande Maestro della Storia umana, Gesù Cristo. La luce serve per illuminare, e in questi tempi oscurati dall'indifferenza e dalla superficialità di un mondo che sembra avere smarrito il proprio senso quale luce migliore si può proporre se non quella della speranza e della riproposizione di valori che hanno caratterizzato il nostro passato. Allora, bene ha fatto questa Amministrazione che con lungimiranza ha cercato di valorizzare una tradizione di fede che nel santo Patrono unisce tutta la comunità. L'auspicio – ha concluso – è che questa tradizione possa essere vissuta ogni anno con intensità e crescente entusiasmo da tutta la collettività. Al partecipato convegno S.Francesco di Paola, Santo di Calabria e del mondo, svoltosi nell’auditorium della sala consiliare, dopo Caruso e Mussuto, introdotti e moderati da Gianfranco Solferino storico dell’arte deputazione storia patria per la Calabria, sono intervenuti don Emilio Salatino parroco di Spezzano della Sila su S.Francesco di Paola eremita calabrese e riformatore cattolico e Giuseppe Pisano, storico, che ha relazionato su S.Francesco di Paola e Cristoforo Colombo. Il Direttore dell’Accademia Templare S. Francesco D’Assisi di Cirò Marina, Enzo Valente ha sottolineato, così come emerso in tutti gli interventi, l’impegno dell'Esecutivo Caruso nell'intensa attività, messa in atto in questi anni, di ricostruzione, della memoria storica e di valorizzazione dei marcatori identitari. Aspetto quest'ultimo sul quale si è soffermata la Dirigente dell’Istituto Omnicomprensivo di Cirò, Rita Serafina Anania ricordando come attraverso la promozione ed il management della cultura le nuove generazioni possono e devono costruire qui e adesso occasioni di crescita personale e professionale e lo sviluppo sostenibile e durevole dei prossimi anni.

Giuseppe De Fine

Cirò- Plebiscito per Apollo Aleo al centro servizi. Sabato 20 maggio al Teatro “Filottete” di Cirò, località Cappella, alle ore 20:30, La Compagnia Teatrale Apollo Aleo ha presentato la commedia brillante “Finché c’è la salute”

Cirò- Plebiscito per Apollo Aleo al centro servizi. Sabato 20 maggio al Teatro “Filottete” di Cirò, località Cappella, alle ore 20:30, La Compagnia Teatrale Apollo Aleo ha presentato la commedia brillante “Finché c’è la salute”, già in cartellone nella prima edizione della Rassegna “Teatri d’Autore”, presentata al Teatro Alikia di Cirò Marina, per la stagione teatrale 2016/2017 ,.
Terza commedia della giovane compagnia teatrale, nata nel marzo 2015, dopo “Matrimonio con patrimonio”, grande successo e cavallo di battaglia dell‘Apollo Aleo: il testo ha vinto il primo premio nella sezione Teatro in vernacolo, al concorso Don Vincenzo Barone, a Scalea, e la commedia ha ottenuto il premio FITA al Premio Caccuri 2016, dove si è classificata al secondo posto per i voti ricevuti da pubblico e critica. Inoltre, il 25 febbraio 2017 è stata presentata a Cotronei, per la Rassegna della stagione invernale 2016/2017, ottenendo un grande successo.

Questa commedia in vernacolo, scritta e diretta da Filomena Zungri, mira a presentare, con un taglio particolare e rievocativo, fotogrammi della nostra terra e del nostro recente passato (è ambientata negli anni 70/80), con accento nostalgico, cercando di carpire i segreti più reconditi dei personaggi che nascondono sotto un sostrato di apatia e di nonchalance, una certa sofferenza interiore. La protagonista, Fortunata (Beatrice Murano), ipocondriaca che soffre per l’assenza di un marito emigrato in Svizzera, è madre di tre figli, di cui uno depresso, Guerino (Giuseppe Sammarco), perché innamorato non corrisposto. L’altro, Giustino (Michele Palmieri), sposato con Epifania (Filomena Zungri) e con una figlia, Donatina (Giulia Zucco), lavora e mantiene la famiglia, ma non riceve in cambio alcuna gratitudine. La figlia femmina, Fausta (Annamaria Strumbo), è innamorata di un ragazzo che la madre non accetterà mai, perché il suo sogno è infatti quello di vederla sposata con un dottore, Felice (Gaetano Ierimonte), che magicamente arriva dalla Svizzera, pure lui! E si installa in casa. Intanto arriva anche Adriana (Simona Caparra), la sorella di Fedele, il marito emigrato, sola e ricca, che vorrebbe portare con sé Guerino, a sua volta è concupito da Onorata (Maria Teresa Calzona), una donna misteriosa, che nasconde non pochi segreti. La storia è animata dalla figura di un misterioso “Fantasma”, che semina il terrore tra gli abitanti del paese…
Temi come la follia, la depressione, le noie quotidiane di una famiglia apparentemente “normale” che nasconde segreti e piccole infelicità comuni a ognuno di noi, sebbene trattati in chiave ironica e divertente, mirano ad essere comunque motivo di riflessione. Il tutto viene presentato senza grandi pretese, ma solo per la gioia di condividere qualche ora di piacevole intrattenimento. Insomma un grande successo.


Giuseppe De Fine