domenica 21 maggio 2017

Cirò- Ultimo nato in casa Brigante si chiama 0727 ed è un rosso classico Superiore di 14° prodotto dalle sole uve Gaglioppo allevato nei pregiati vitigni del Brigante

Cirò- Ultimo nato in casa  Brigante si chiama 0727 ed è un  rosso classico Superiore di 14°  prodotto dalle sole uve Gaglioppo allevato  nei pregiati vitigni  del Brigante, area collinare incontaminata  ricca di flora autoctona che dona alle uve un intenso profumo di ginestre e di fiori di campo. Fresco e pastoso di un rosso rubino intenso, si presenta  al palato vellutato con sentori di mandorle e legnami di sottobosco, raffinato per sei mesi in botte di Rovere.  Un vero gioiello nato dalla ricerca e dalla selezione messe in campo, da una coppia di giovani imprenditori  che in poco tempo, sta già cavalcando tutto il territorio nazionale , ultimo al vinitaly di Verona dal 9 al 12 aprile scorso. Il nome del vino Cirò è stato egregiamente rappresentato grazie all’eccellenza della gamma dei vini presentati dalle cantine che vi hanno partecipato e grazie al loro lavoro ed impegno hanno portato alto il nome del Cirò Doc in tutto il mondo. La valorizzazione del territorio  attraverso le produzioni tipiche locali come volano dello sviluppo dei territori è l’obiettivo  a cui bisognerebbe tendere. La capacità di valorizzare i prodotti tipici locali rappresenta un elemento decisivo per lo sviluppo endogeno dei sistemi territoriali, in considerazione delle importanti ricadute economiche, sociali e turistiche che esso può produrre. Attraverso la valorizzazione delle tipicità, infatti, la funzione meramente produttiva delle attività agricole viene integrata da nuove e diverse funzioni, tra cui la tutela dell’ambiente e del territorio, la conservazione della cultura e delle tradizioni rurali, creando spazi e luoghi interessati da nuove dinamiche di tipo economico e sociale, anche allo scopo di intercettare e soddisfare nuovi segmenti di consumatori interessati alla fruizione dei prodotti  agricoli nei territori di produzione, al fine di “immergersi” nella cultura dei luoghi e di vivere le esperienze di consumo come occasioni di arricchimento culturale e sociale. E’ questo  il nuovo turismo enogastronomico  che ultimamente sta investendo tutto il territorio cirotano oltre naturalmente il turismo culturale grazie alla presenza sul territorio di ben quattro musei. Dunque ben venga  la realizzazione di nuovi ed interessanti  vini pregiati che vanno ad aggiungersi al già ricco contenitore dei numerosi e  rinomati vini doc cirotani. Ultimo tassello per completare l’iter turistico sarebbe l’ubicazione dell’Enoteca Regionale  presso il maestoso Castello medievale “Carafa” di cui il comune è già proprietario.