Cirò- Il poeta Luigi
Siciliani dovrebbe essere considerato patrimonio letterario umanitario, riposare
sugli allori in una cappella monumentale, dove nessuno possa più “trasferire”
le sue ossa in un ossario fatiscente, come era accaduto di recente.
Detentore di un grande patrimonio letterario e umanitario, dove Cirò, sua culla
ispiratrice, è la patria della maggior
parte delle opere letterarie, come i Canti Pagani e altre poesie classiche, un
grandissimo poeta che con i suoi scritti ha influenzato la letteratura e la
poesia del 900. Una ricca corrispondenza epistolare lo lega ad un altro
pilastro del Decadentismo Giovanni Pascoli. Il parlamentare cirotano Nicodemo Oliverio potrebbe avviare una
interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro della cultura affinché si possa costruire una cappella
monumentale per questo grande poeta. Si potrebbero avviare notevoli eventi
attorno a questa figura a partire dalla biblioteca comunale dove sono presenti già degli inediti,
proporre una casa museo, con la presentazione di libri sulla vita del poeta,
celebrazioni, feste che ricreano l'atmosfera ottocentesca; organizzare nel
comune di Cirò tante serate
in omaggio del poeta, come sagre, buffet, degustazioni,
mostre di pittura, fotografie e di
scultura ispirate alle poesie di Siciliani, indire un concorso di letteratura:
"Cirò e il suo Poeta" che dia la possibilità alle
scuole del cirotano di misurarsi attraverso i versi, o di creare attraverso la Scuola Alberghiera della limitrofa Marina, di cimentarsi nei settori di cucina, sala bar e
ricevimento, di preparare ricette, cocktail, ispirandosi al poeta Siciliani.
Programmare soggiorni ed intensificare il turismo culturale, visto che Cirò è
la culla della cultura con altri suoi grandi figli come Lilio, Casappero, Lacinio. Magari
sarebbe interessante coniare una
moneta in onore di un poeta che ha trovato la via dell’immortalità
attraverso le parole.
Questo si dovrebbe fare attorno alla tomba del poeta Siciliani.