mercoledì 9 settembre 2015

Cirò- Nonostante le alte temperature degli ultimi giorni con punte intorno ai 35 gradi, da piena estate, sbocciano le prime Scille per ricordarci che l’autunno è ormai alle porte.



Cirò- Nonostante le alte temperature degli ultimi giorni con punte intorno ai 35 gradi, da piena estate, sbocciano le prime Scille  per ricordarci che l’autunno è ormai alle porte. Una incredibile fioritura di Scille sta tappezzando tutto il territorio cirotano, specie nelle zone di Campanise, Cozzo Leone,  e Sant’Elia. Si tratta della “ Scilla del Mediterraneo”:Urginea marittima (L.) Baker, pianta molto cara agli Egiziani e ai Greci, è  rigogliosa con le sue fioriture molto appariscenti in tutta  la zona del  cirotano,  dove di consueto cresce. In tutta  la zona si possono osservare le sue splendide fioriture donando al paesaggio una delicata sensazione di primavera anticipata, ma in realtà ci annuncia l’autunno. Una  fioritura così intensa ed abbondante non si vedeva da molto tempo, in quanto solo le prime piogge autunnali riuscivano sporadicamente a farle fiorire. Si tratta di una grossa cipolla che i contadini conoscono molto bene per le sue proprietà antiparassitarie, infatti veniva inserita nelle  antiche “Canizze” (Silos di canne per conservare frumento e leguminose), per allontanare  ogni sorta di parassiti e roditori, specie i  parassiti delle fave e  favette, che i contadini chiamano “Monacheddi” per il loro colore nero. Tutto il  bulbo della pianta è tossica, e se ingerita, o solo a contatto del suo fluido, provoca vomito, alterazione del battito cardiaco, orticaria. Parti di cipolla, tagliata a pezzi veniva e viene tuttora  usato come esche per avvelenare i topi; infatti la pianta fresca oltre ad essere un po’ Rubefacente(produce infatti arrossamenti con prurito), si  comporta per l’uomo come emetico mentre non altrettanto fa  per  i ratti: infatti i glucosidi contenuti nella pianta e che possono essere pericolosi, mentre sono subito vomitati dall’uomo, sono trattenuti  dai topi. Questo fa della  Scilla  un farmaco d’elezione contro i noiosi roditori, e tiene lontano anche i parassiti. Anche tra gli Annali della  Facoltà di Medicina Veterinaria di Pisa, di qualche anno fa,  tale  pianta era stata  annotata per il suo uso che si faceva   in medicina veterinaria popolare (Etnobotanica), grazie allo studio condotto sulle piante che crescono a Cirò ed in genere nella provincia di Crotone di un  botanico cirotano, il quale fa  parte  della Società Botanica Italiana, con cui collabora grazie alle sue  continue  scoperte .