Cirò- E’ apparso in questi giorni il ‘Repertorio lessicale
della parlata di Cirò e della Marina’, il volume nel quale l’autore, Cataldo
Antonio Amoruso, originario di Cirò Marina e residente da tempo in provincia di
Piacenza, raccoglie le proprie considerazioni sulla parlata delle due Cirò,
organizzandole in una prima parte introduttiva, seguita da una seconda parte
che costituisce il repertorio vero e proprio, un lemmario di circa settemila
voci che costituiscono non tanto un corpus del dialetto cirotano, quanto
l’annotazione di termini in uso nel parlare cirotano e marinoto (‘alecino’,
come complessivamente denominato con un neologismo). L’autore afferma di aver
voluto sottolineare, nella prima parte del volume, talune particolarità
sintattiche e grammaticali dell’uso ‘alecino’, senza tralasciare, nel farlo,
una certa dose di leggerezza ed evitando al contempo una inopportuna seriosità
(‘la grammatica è una cosa cordiale’, egli afferma), mentre nella seconda
parte, cioè nel repertorio vero e proprio, molti lemmi, forse la maggioranza,
vengono confrontati con quelli più o meno equivalenti presenti nei vocabolari
napoletani e tarantini del XVIII-XIX secolo, con lo scopo dichiarato di
dimostrare quanta influenza abbia avuto il dialetto (o lingua) di Napoli sull’intera
popolazione meridionale, erede di quel Regno, di Napoli prima, delle Due
Sicilie poi, estremamente ‘napolicentrico’, fatto questo in sé non
sensazionale, ma, sempre a detta dell’autore, alquanto trascurato o sottaciuto
nell’approccio ai vari dialetti del Sud Italia. L’autore si è avvalso, inoltre,
della collaborazione fattiva degli iscritti al gruppo fb ‘Note di dialetto
cirotano’. Il tutto, dice Amoruso da me interrogato, fa parte di un suo
progetto ‘casalingo’ partito qualche anno fa, finalizzato al recupero della
cirotanità, dalla parlata ai beni culturali e artisistici del luogo: questo
progetto è cominciato qualche anno fa con le lettere a ‘Il Cirotano’ tendenti a
far ricordare, oltre che la parlata, l’opera dello storico Giovan Francesco
Pugliese, ed è poi proseuito, questo impegno, con la pubblicazione del
‘Repertorio’, reperibile in rete attraverso i consueti canali, oltre che
tramite l’editore Youcanprint. Il volume, per espresso volere dell’autore, non
ha avuto presentazioni né battesimi... ‘casaluru doveva essere, e casaluru è
stato’, egli tiene a sottolineare. Alla mia domanda sui suoi futuri impegni,
risponde che è quasi pronta l’edizione dell’opera omnia di G. F. Pugliese...
magari lo scopriremo presto, questo nuovo impegno ‘casaluru’, chissà.