Cirò- Mai come
quest’anno Cirò appare così tanto illuminata ed addobbata per le feste
natalizie,” sembrava un paese in lutto” aveva accennato nei giorni
scorsi il commissario Campini nel
vederla spoglia e buia, e così ha predisposto
che le vie del paese fossero illuminate, e così è stato. Dopo tutto in
un momento di tanta crisi- e politica e economica, un po’ di ottimismo e
spensieratezza di certo non guasta. Tutto il corso principale, che va
dall’ingresso del paese in via Madonna delle Grazie fino alla centralissima
piazza Pugliese risulta essere illuminata, come mai, sembra un paese più
allegro, anche le viuzze che portano all’antico Borgo di San Nicodemo è stato
illuminato. Inoltre nei rioni sono stati addobbati piccoli presepi tradizionali, come quello creato in piazza Arenacchio da Perri
Giuseppe, un anziano del posto che come
ogni anno riesce a creare delle piccole opere d’arte. Anche dai paesi vicini
curiosi e turisti si apprestano a visitare l’antico borgo collinare, dove una
scenografia naturale di viuzze, chiese, enogastronomia tradizionale, fanno da
cornice insieme alle nuove luminarie, rendendo al paese collinare un aspetto
più intenso e festoso.
Se a questo poi si aggiunge la cultura come il palazzo
dei musei con i suoi gioielli tra cui
Luigi Lilio, Giano Lacinio Terapo, Casoppero, Luigi Siciliani ed i
preziosi oggetti appartenuti alla civiltà contadina, dove è ospitata anche
l’Enoteca Regionale, ecco che Cirò
diventa un centro culturale di primo ordine da visitare, dove il turismo
diventa l’unico comune denominatore per tutti i settori, un modo per far
conoscere al mondo l’antica civiltà cirotana, una vera finestra sul mondo.