venerdì 25 marzo 2016

Cirò- Recensione libro “Cirò Tra Storia e Cultura” del prof. Egidio Mezzi.



Cirò- Recensione libro “Cirò Tra Storia e Cultura” del prof. Egidio Mezzi. in una nota di Giuseppe Gaudino.
E’ fresco di stampa il libro “Cirò – Tra Storia e Cultura” del prof. Egidio Mezzi molto conosciuto ed apprezzato negli ambienti culturali del nostro paese.
Il libro, come dice lo stesso Autore, “.è una cavalcata attraverso i secoli nel tentativo di ricomporre la millenaria storia di Cirò e la necessità di raccogliere in una pubblicazione organica alcuni saggi già pubblicati molti anni fa sulla rivista “Calabria letteraria”, rivista culturale edita da Rubettino editore e sul sito “Ciroaltra.it”.
Gli scritti risalgono agli anni 2001 e 2002 e ripresi recentemente nel sito cirotano, ma l’Autore con la pubblicazione del libro ha voluto renderli fruibili da un pubblico più vasto.
Le storie locali e paesane sono utili perché richiedono minute ricerche sui luoghi e negli archivi; piccole città escono dall’anonimato di un passato oscuro e l’autore, negli anni, con le sue pubblicazioni ha contribuito a riportare alla luce pezzi di questa storia, che, con il microscopio dello storico, ha riletto, sottolineato e consegnato alla comunità cirotana, come testimonianza di una civiltà che non deve morire e che ha lasciato validissimi segni della sua presenza e del suo livello culturale.
Recuperi di storia e di vita sociale che ci invitano a prestare attenzione e preparare conoscenza per una migliore responsabilità storica, paesistica e culturale.

Pezzi di storia che potranno costituire non solo strumento di divulgazione delle usanze e costumanze di una periferia ricca di stratificazioni culturali, storiche, artistiche ed umane e, per questo polo di riferimento di notevole importanza e un mobilissimo e stimolante terminale di confronto per i giovani che, fra mille difficoltà sono riusciti fino ad oggi a non perdere definitivamente il contatto con i fatti della cultura del nostro tempo.
Spesso quando si ci trova di fronte ad un libro di storia locale si è tentati di storcere subito il naso,perché l’esposizione non rispetta le tradizionali convenzionalità dei lavori storiografici, o perché questa, per vari motivi, sfugge a certe regole e da vari modelli consolidati.
Si cade insomma in quella che Giovambattista Vico chiamava la “boria dei dotti”, sinonimo di presunzione e di ignoranza.
Sappiamo quanto difficili sono per uno storico di un paese periferico le ricerche di fonti storiche e di indagini approfondite, specie per le vicende dell’antichità e per il periodo più buio della nostra storia: il medioevo.
L’Autore senza pretese, con la passione per la ricerca e le difficoltà di indagine per la mancanza di fonti storiche, ha ricostruito squarci significativi ed emblematici della vita del nostro paese a partire dalle origini fino ai giorni nostri.
Il libro non è solo una storia su Cirò, ma si  addentra anche nella vita socio culturale del nostro paese  ricostruendo cognomi e toponomastica e da questi deduce migrazioni e insediamenti, dimostrando un buon aggiornamento in fatto di metodologie storiografiche, temperate dal buonsenso e dalla modestia, fornendo un dettagliato elenco di notizie storiche che hanno interessato le sofferenze e le privazioni della popolazione cirotana; sofferenze e privazioni che si universalizzano e che sono quelle dei contadini calabresi  fino ad epoche non molto lontane: la fame, la malaria, il terremoto, l’avidità dei proprietari terrieri.
E poi i fatti del novecento.
Ogni cittadino deve sapere che l’evoluzione delle strutture sociali non significa necessariamente distruggere o accantonare il passato con la conseguente degradazione e alienazione del patrimonio storico, artistico e paesistico.
Patrimonio che aiuta non solo la crescita della gente che lo tutela e lo valorizza, ma di tutti coloro cui viene data la possibilità di fruirne.
Per concludere l’Autore ha scelto come titolo “Cirò tra storia e cultura” volendo sottolineare che non ha inteso proporre un libro di storia scritta in maniera tradizionale. In effetti, basandosi sugli archivi parrocchiali e comunali, è riuscito a tirar fuori elementi tra i più disparati, alcuni di grande interesse, finendo con il dare un contributo degno di nota anche alla conoscenza degli aspetti poco noti del nostro passato.