Cirò- Il cambiamento dell’immagine della Calabria (diversa
da quella balzata spesso agli onori della cronaca per fatti di malavita,
disservizi o peggio ancora per spreco di fondi pubblici) deve puntare non
soltanto su bellezze paesaggistiche ma anche su figure di rilevanza mondiale
come Lilio, anche attraverso una produzione artistica che permetta di
raggiungere un pubblico nazionale ed internazionale. Bisogna ed è possibile,
quindi, sfruttare l’occasione per incentivare un turismo culturale ed
ecosostenibile (oltre che balneare di massa).
Il patrimonio straordinario che la Calabria custodisce, non solo per se stessa ma
per l’Italia intera, va potenziato. La memoria è da intendere come una risorsa
che può creare sviluppo senza innovazione in quanto patrimonio inesauribile. La
figura di Lilio si presta particolarmente a un tale storytelling per un
riposizionamento strategico, valorizzando il territorio cirotano in vari
contesti, locali, regionali, nazionali ed europei. Anche la quarta Giornata
Regionale del Calendario in memoria di Luigi Lilio dimostra perfettamente la
rinascita ovvero la rivalorizzazione storica con lo scopo di ridefinire la
propria identità locale. Lo stesso slogan di Cirò presentava il comune prima
come Città del Vino ma qualche anno fa è stato allargato a “città del vino e
del calendario” e anche alla ristrutturazione recente del museo con sale
dedicate a Lilio nonché a Giano Lacinio va in questa direzione. Sono,
questi, alcuni passaggi dell’intervento di Sieglinde BORVIZ, docente
dell’Università di Dusseldorf, in occasione del momento conclusivo della quarta
Giornata Regionale del Calendario in memoria di Luigi Lilio, alla cui riforma
si deve il Calendario Gregoriano in uso oggi in tutto il mondo, lo scorso 21 marzo,
Equinozio di Primavera e giornata nazionale per le vittime delle
mafie. All’evento, ospitato presso la sala del consiglio comunale nel
centro storico, oltre al Primo Cittadino Mario Caruso, sono intervenuti
Francesco Vizza del CNR di Firenze, la dirigente scolastica del Liceo
Scientifico Adorisio Daniela Catania, il deputato Nicodemo Oliverio e Alfredo
Antonaros autore del romanzo “l’anno dei giorni rubati” ispirato alla storia ed
alla riforma di Lilio. A concludere gli interventi è stato il Sottosegretario
di Stato al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Dorina
Bianchi la quale, lodando l’esperienza avviata a Cirò dal 2010 con la
valorizzazione turistico-culturale della figura di Lilio e con l’attivazione di
ben 4 diversi musei in un piccolo borgo (un caso nazionale! – ha sottolineato),
ha colto l’occasione per sottolineare il valore strategico che l’investimento
culturale ha per il rilancio turistico ed economico dei territori. Cultura,
turismi e patrimonio agroalimentare – ha scandito – restano le tre leve
strategiche attraverso le quali costruire e consolidare lo sviluppo sostenibile
dei prossimi anni, dell’Italia e del Sud in modo particolare. L’attenzione
della locale amministrazione comunale a marcatori identitari come il vino o le
figure di Lilio e Lacinio, ai quali sono dedicati rispettivamente tre musei
oltre a quello archeologico – ha concluso la Bianchi – sintetizzano bene il metodo e la nuova
filosofia preferita dal Ministero dei Beni Culturali di considerare turismo e
cultura ambiti, obiettivi e contenuti concatenati tra loro. – A ribadire il
valore strategico, in termini di marketing territoriale, dell’azione di
valorizzazione culturale e identitaria di Lilio avviata con continuità e
determinazione dal 2010 dall’Esecutivo Caruso è stato anche Oliverio,
capogruppo PD nella commissione agricoltura della Camera dei Deputati per il
quale la strada virtuosa intrapresa a Cirò rappresenta un riferimento
importante da imitare. Insieme a Pitagora, a Lacinio, a Tommaso Campanella, a
Gioacchino da Fiore e Bernardino Telesio, solo per citarne alcuni, sulla figura
ed il valore universale del cirotano Luigi Lilio – è stato questo il leit motiv
della tre giorni dedicata all’inventore del Calendario Gregoriano – vanno
destinate attenzioni e risorse maggiori e diverse, per farne attrattori
culturali e turistici di livello regionale, nazionale ed internazionale.