domenica 3 aprile 2016

Cirò- Nessun rispetto per la biodiversità, nessun rispetto per un’area protetta dove cresce una rara pianta all’entrata di Cirò Marina, proprio al bivio per Cirò, nemmeno i visibili cartelli posti attorno alla recinzione hanno fermato i lavori che hanno devastato l’area in questione.



Cirò- Nessun rispetto per la biodiversità, nessun rispetto per un’area protetta dove cresce una rara pianta all’entrata di Cirò Marina, proprio al bivio per Cirò, nemmeno i visibili cartelli posti attorno alla recinzione hanno fermato i lavori che hanno devastato  l’area in questione. Ma chi mai avrà dato le necessarie autorizzazioni per scavare all’interno  di questa area protetta, si spera almeno che gli enti preposti al controllo facciano le loro indagini per stabilire eventuali responsabilità. Attorno al sito dove cresce la pianta: l’Astragalus boeticus L.  , esiste una recinzione sul lato opposto della  rotatoria, sottostante la statale 106, era stata eretta a protezione della pianta che è segnalata per la prima volta nel cirotano nel 2003 all’UniCal sulla rivista “Società Botanica Italiana”, da un  botanico locale.
 Il parapetto in legno,  delimitando lo spazio accessibile,   doveva evitare incidentali o involontari danneggiamenti della pianta originaria del nord africa e diffusa in diverse aree del meridione. L’amministrazione comunale dell’epoca aveva fatto apporre anche un cartello informativo che invitava  al rispetto della natura. Se il rispetto di questo spazio non è stato sempre all’altezza delle aspettative e del compito affidato a chi di dovere, ora però non si comprende chi abbia potuto autorizzare i lavori che in questi giorni  hanno stravolto quella piccola porzione di terreno. In barba a recinzione e cartelli, e soprattutto all’Astragalus boeticus,  lavori di scavi per interrare i tubi in cui far corrono dei fili per il collegamento telefonico, hanno non solo invaso la zone delimitata ma, dimostrando totale non curanza,  il terreno di risulta e le pietre dissotterrate sono state buttate all’interno dell’aiuola, dove sono stati eseguiti degli scavi che hanno distrutto la pianta che proprio in questo periodo era fiorita. “L’astragalo – spiega il suo scopritore – è una  pianta della famiglia delle leguminose,  chiamata anche caffè americano, a distanza di una decina di anni dalla sua scoperta ha cominciato  a diffondersi  e proliferare. La pianta che fiorisce a partire dal mese di febbraio, si riconosce dai fiori bianco-rosa, pelosa, con fusto cavo, foglie imparipennate in numero di dodici, i suoi frutti sono dei legumi con tre coste a sez. triangolare terminanti con un uncino, caratteristica importante per il suo riconoscimento”.
 Ecco cosa scriveva nella pubblicazione scientifica la Società Botanica Italiana tra le “SEGNALAZIONI FLORISTICHE ITALIANE”
“Astragalus boeticus L. (Faseolaceae)- Nuova segnalazione per la Calabria
REPERTO. Cirò (Crotone), circonvallazione bivio Cirò-Cirò Marina,(10 m. sul livello del mare), ai margini della strada, esposizione Est, 1-06-2003 , G. De Fine (kr)
OSSERVAZIONI. Prima segnalazione in Calabria, Cirò (Crotone). Presenti 5/10 piante, fiori bianco-rosa, pelosa, fusto cavo, foglie imparipennate n.12: legumi con tre coste a sez. triangolare. Fiorisce da Febbraio a Giugno”. 
Un’area protetta sopravvissuta a ben tre amministrazioni, da Filippelli, a Parrilla a Siciliani, ognuno dei quali con orgoglio aveva posto la loro firma, decantata anche nei lavori che hanno permesso il raggiungimento della bandiera blu.Oggi sarebbe opportuno che gli enti preposti al controllo del territorio, diano un segnale forte circa il rispetto dei luoghi, per evitare futuri scempi come è avvenuto di recente nella pineta, e soprattutto l'obbligo al ripristino dello stato dei luoghi.