mercoledì 22 giugno 2016

Cirò- Approvati all’unanimità della maggioranza i due punti all’odg; assenti la minoranza.



Cirò- Approvati all’unanimità della maggioranza i due punti all’odg; assenti la minoranza. Questi i punti: “1)Transazione in corso di giudizio con la Signora Cizza Clementina, legale rappresentante della Magiclem s.a.s. Agricola Immobiliare approvata con atto deliberativo della giunta comunale n° 53 del 16 maggio 2016. Presa atto e concessione definitiva del diritto di superfice.
2” Progetto per la realizzazione di un insediamento produttivo e relativa abitazione fabbricato adibito alla ristorazione. Approvazione variante allo strumento urbanistico.
Dunque il consiglio approva la variante  allo strumento urbanistico per consentire  la realizzazione di un nuovo ristorante. Si tratta della pluridecorata cucina tradizionale”Aquila D’oro  il fiore all’occhiello di Cirò, che ogni anno –ha detto il sindaco Mario Caruso- attira tantissimi turisti da tutta l’Europa, un vanto per noi  che parallelamente alle nostre iniziative, concorre a far aumentare sempre più il numero di turisti presenti in questo antico borgo, alla ricerca non solo delle tradizioni enogastonomiche, ma anche storico-culturale del posto come Lilio e Lacinio.  Questa approvazione  è giunta dopo la  messa in sicurezza del costone cimitero dove la Regione, dopo questi lavori di consolidamento di sicurezza, ha  passato l’area da R4 a R3 permettendo così  all’azienda di edificare.  Per quanto riguarda invece il primo punto, è una questione che si trascina ormai da molti anni per stabilire  quanto del terreno in questione è ad uso civico e quanto invece sia privato. Finalmente  proprio in questi giorni c’è stata la sentenza definitiva, ha detto il sindaco Caruso, e per fortuna l’agriturismo che dovrà nascere non cade nel terreno ad uso civico. Inizialmente doveva nascere su 5 ettari ora invece si è convenuti  per 9mila metri vincolati, si tratta di una area con diritto di superficie, che dovrà essere alberata e l’agriturismo dovrà realizzarsi entro tre anni, questo il vincolo del comune, scaduto  questo termine   l’area ritornerà al comune. In ogni caso rimane di pertinenza del fiume a destra e a sinistra del suo letto la fascia di rispetto di 150 metri dalla sponda in area dunque sottoposta a vincolo paesaggistico ai sensi degli articoli 142 e seguenti del d.lgs. n. 42 del 2004, e  Ai sensi dell'art. 82, quinto comma, lettera c), del decreto del
Presidente della Repubblica n. 616/1977. che dovrà essere rispettata. Già in passato proprio in questa area erano stati abbattuti decine di Pioppi che costeggiavano il fiume distruggendo l’habitat  di una fauna sempre più minacciata.