Cirò- L’Associazione
Arcobaleno Onlus presieduta da Antonella Cinefra, e l’Oratorio San Domenico Savio presieduta da Rosetta
Bossio, invitano i cittadini a partecipare il primo novembre, alla seconda
edizione de la “Pasta dei morti” che si terrà presso la
sala delle suore di S. Antonio . I
volontari, si legge in una nota- di entrambe le associazioni cucineranno per i
presenti e provvederanno a distribuire
ad anziani, malati, e famiglie
numerose, i pasti dell’antica devozione cirotana. E’ il giorno dedicato alla
commemorazione dei defunti tra riti pagani e antiche tradizioni culinarie. A
cominciare sono proprio i bambini, i quali vanno da casa in casa per racimolare
dolci. Una festa antica chiamata i “Morticeddi”, a cui purtroppo sta lasciando
il posto all’americana Halloween sempre
più di moda anche nelle nostre realtà. Secondo le antiche tradizioni, la
famiglia che deve ricordare un caro estinto, soprattutto nei piccoli centri, prepara squisite pietanze, soprattutto primi
piatti con sugo di maiale, e olio novello, che verrà offerto ai vicini, poiché
la tradizione vuole che con questo gesto l’anima del defunto si potrà saziare
almeno una volta l’anno. Gli anziani raccontano che la notte in sogno ogni defunto ringrazia i parenti per
il “pranzo ricevuto”. C’è anche chi dimentica o non rispetta questa tradizione,
in questo caso, gli anziani raccontano di aver visto in sogno i propri defunti
seduti ad un tavolo vuoto lasciati digiuni, e per questo che molte famiglie
preparano dei pranzi e li regalano alla gente più povera, o se non hanno
defunti da ricordare preparano pietanze per loro stessi, annotando il pranzo
alle anime dimenticate. Tra i dolci più diffusi del periodo sono i “crispeddi”, che ogni famiglia in questo periodo prepara.
Questi dolci vengono anche regalati ai vicini e parenti, e quando si danno
viene menzionato sempre il nome del defunto. E’ interessante che queste due associazioni oggi ricordano questa antica tradizione .