Cirò- Continua
ad essere ignorata dalla Provincia la
strada provinciale SP7, che collega Cirò a Cirò Marina, all’ultimo consiglio
provinciale è stata presa in considerazione
solo la strada del Petilino all’odg. A distanza di quattro mesi
dall’alluvione che ha fatto franare una intera corsia della strada, rimane ancora interdetta ai mezzi pesanti, e dopo
le forti piogge delle ultime ventiquattro ore, la situazione è sempre più grave.
La mezza corsia rimasta aperta sotto il burrone sottostante si sta sgretolando
pericolosamente nell’indifferenza degli Enti preposti alla salvaguardia degli automobilisti che tutti i giorni
l’attraversano, essendo l’unica via di
accesso rimasta ancora in piedi verso
l’antico borgo e verso la limitrofa Cirò
Marina. Già le altre due strade
provinciali che partono da Cirò: la
Cirò-Valle e la Cirò- Umbriatico, non sono più percorribili, cosa
aspettano Provincia/ Regione/Stato ad intervenire. Non si possono tenere
prigionieri circa tremila abitanti per
la loro incuria. La sola corsia di accesso rimasta ancora in piedi rimane in bilico sugli strapiombi, si passa a mala pena, nel quasi isolamento
totale, visto che, anche la strada alternativa la SP 10 in alcuni tratti sta
cedendo, sotto i pesi dei mezzi pesanti compreso i pulmann dei pendolari,
nell’indifferenza totale degli Enti preposti che ancora ritardano nei lavori di
ripristino. I cittadini non ne possono
più. Già in precedenza la
vicesindaco Giovanna Stasi in proposito aveva sottolineato che: ”Uno dei
pontini sulla Sp 10 – denunciava il vicesindaco– mostra gravi segni di
cedimento proprio a seguito di un peso anomalo e straordinario che è costretto
a sopportare. Il cedimento della struttura condannerebbe al completo
isolamento Cirò, vista la chiusura della provinciale SP8: Cirò- Vallo”. Il
vicesindaco Stasi- prosegue:” non escludo l’attuazione di azione di proteste
clamorose da parte dell’amministrazione comunale ha detto- che la Provincia si
era impegnato a ricorrere alla misura della somma urgenza per accelerare i tempi
per l’avvio dei lavori, che invece, non sono mai partiti in attesa del progetto
di massima”. Gli agricoltori che pagano
tasse di accesso, consorzio bonifica, Imu terreni , e cartelle
esattoriali, sono stremati e minacciano di non pagare per un servizio che non
hanno gridando ad alta voce che la riforma Delrio sulle abolizioni delle Province è fallita. Oggi la vice sindaco Stasi, in
considerazione dell’aggravarsi della situazione scrive in una nota: ”Trovo che
le Province debbano ritornare nelle funzioni ante legge Delrio, in quanto
organi diretti sui territori. Certo però la Provincia di Crotone non ha
brillato in nessun campo, ed in riferimento all’ultimo consiglio , atteso
che tutte le strade devono essere sicure e percorribili, la strada del Petilino,
dove pure sono stati spesi 200 mila euro, la Provincia non può lasciare
un’intera comunità isolata, come quella di Cirò. O, prosegue la Stasi- la
viabilità e i servizi e quindi la dignità delle persone deve essere legata ad
elezioni?”.