domenica 21 luglio 2013

Cirò- A pochi giorni (scade il 23 luglio)dalla fine degli accertamenti della commissione d'accesso il primo cittadino Mario Caruso rende noto la sua battaglia alla mafia



Cirò- A pochi giorni (scade il 23 luglio)dalla fine degli accertamenti della commissione d'accesso nominata dal prefetto di Crotone Maria Tirone, delegata con decreto del ministro dell'Interno a esercitare i poteri di accesso e di accertamento , la cui  commissione è composta dal viceprefetto Maria Carolina Ippolito, dal funzionario amministrativo-contabile Giuseppe Belpanno e dal comandante della Compagnia Carabinieri di Cirò Marina Fabio Falco, il primo cittadino Mario Caruso rende noto la sua battaglia  alla mafia attraverso  le confische e  gli affidi a Società onlus degli immobili. “Sono 22 scrive in una nota il sindaco-  le opere ed i beni confiscati alla mafia ed affidati che fanno registrare al Comune di Cirò, un record importante e significativo su scala regionale e nazionale”. Sono entusiasta di questo ottimo risultato -specie oggi che ricorre dopo 21 anni il brutale agguato in Via D’Amelio in cui perse la vita il  Giudice Borsellino ad ispirare un impegno assunto, e mai venuto meno, con le nuove generazioni. Motivare, stimolare e spronare ad operare e credere nella legalità e nelle istituzioni. È l’orizzonte – continua il Primo Cittadino della Città del Vino e di Lilio – al quale la squadra amministrativa, ha sempre guardato, nella consapevolezza che l’antidoto alla mafia, lo strumento più consono per vincere sul malaffare e la criminalità organizzata, potesse essere rappresentato dalla cultura. Dal 2007 – sottolinea Caruso – è iniziato il percorso di recupero dei beni prima inagibili. Dal museo archeologico, al laboratorio scientifico a servizio della scuola, dal centro diurno per adolescenti, ai 150 ettari di terra, distribuiti tra Cirò e Isola Capo Rizzuto, oggi affidati ad una cooperativa di giovani, campo che ha ospitato, negli scorsi anni, l’associazione Libera Terra, portando qui la solidarietà di tanti volontari provenienti da tutta Italia. Purtroppo ancora nulla è trapelato dagli accertamenti della commissione d’accesso, gli amministratori si dicono  sereni ed attendono con fiducia l’esito della commissione  che tra giudizio della commissione, del prefetto e del  ministero passeranno ancora altri mesi di  pesante attesa.