Viticoltori cirotani, marinoti, e crucolesi al
cospetto della Contea del Cirò dove la neo BCS ha voluto formalizzare un
“patto con i viticoltori” proprio per
salvaguardare il piccolo produttore da manovre speculative volte ad abbassare i
prezzi, per questo la società che gestisce la Contea del Cirò, ha garantito l’incameramento di
2500 quintali di uva, conferendo un tetto massimo di 50 quintali a testa grazie all’impegno dei sindaci della Contea. Per consentire l’incameramento la struttura rimarrà
aperta per 45 giorni. Sono intervenuti alla conferenza oltre ai dirigenti della
Bcs i sindaci Mario Caruso e Antonio Sicilia, l’assessore all’agricoltura
Nando Amoruso e l’assessore provinciale
Domenico Spataro il quale nel suo intervento ha riferito che: “ Sarebbe da
sciocchi non vinificare quest’anno visto l’ottima annata”. E’ intervenuto anche
il presidente dei viticoltori Aldo Scilanca della CAVIC e Nicodemo Amoruso
dell’associazione Aprovit. Per l’amministratore unico Eugenio Barca- “è un
impegno notevole quello di 1.670 € di fitto al mese, non disponiamo ancora
delle attrezzature per lavorare le uve, per cui dovremmo sopportare anche i
costi di trasformazione presso terzi”.
Per quanto concerne i nomi dei vini invece precisa Barca-“ il rosso lo
chiameremo”Contea del Cirò Don Pedros”; “Don Carlos” il rosato e Donna Costanza
il bianco”.
Inoltre durante la
conferenza, accogliendo il suggerimento del vicesindaco di Crucoli, Domenico Vulcano, la Bcs, si è detta pronta a pubblicare l’elenco dei
contratti stipulati con i produttori, a garanzia della provenienza locale delle
uve ma soprattutto- ha detto- c’è la speranza che serva come esempio per le altre cantine della zona, per contrastare l’introduzione nel territorio di
uve da altre regioni, chiamando in causa anche i controlli che sono di
competenza del Consorzio di tutela del vino Cirò e Melissa doc. Mentre l’enologo della Bcs, Benedetto Lorusso, ha
anticipato le modalità di collaborazione ed i supporti a sostegno dei piccoli
produttori che la società attiverà con il “Patto” promuovendo forme di associazionismo e la
divulgazione per una coltivazione all’avanguardia e improntata alla qualità
lungo tutta la filiera produttiva. Infine l’amministratore unico Eugenio Barca,
l’agronomo Roberto Castiglione ed il rag. Francesco Spataro hanno precisato che i viticoltori interessati
avranno tempo fino a venerdì per fornire tutti i dati che concorreranno al
censimento delle aziende viticole ed
olivicole i quali saranno chiamati a far parte del “patto di collaborazione”.
Riguardo il prezzo di acquisto delle uve invece, Castiglione ha precisato che
questo sarà determinato dal prezzo che sarà offerto sul mercato.