giovedì 19 settembre 2013

Viticoltori cirotani, marinoti, e crucolesi al cospetto della Contea del Cirò dove la neo BCS ha voluto formalizzare un “patto con i viticoltori”



Viticoltori cirotani, marinoti, e crucolesi al cospetto della Contea del Cirò dove la neo BCS ha voluto formalizzare un “patto  con i viticoltori” proprio per salvaguardare il piccolo produttore da manovre speculative volte ad abbassare i prezzi, per questo la società che gestisce la Contea del Cirò, ha garantito l’incameramento di 2500 quintali di uva, conferendo un tetto massimo di 50 quintali a testa  grazie all’impegno dei sindaci della Contea. Per consentire l’incameramento la struttura rimarrà aperta per 45 giorni. Sono intervenuti alla conferenza oltre ai dirigenti della Bcs i sindaci Mario Caruso e Antonio Sicilia, l’assessore all’agricoltura Nando  Amoruso e l’assessore provinciale Domenico Spataro il quale nel suo intervento ha riferito che: “ Sarebbe da sciocchi non vinificare quest’anno visto l’ottima annata”. E’ intervenuto anche il presidente dei viticoltori Aldo Scilanca della CAVIC e Nicodemo Amoruso dell’associazione Aprovit. Per l’amministratore unico Eugenio Barca- “è un impegno notevole quello di 1.670 € di fitto al mese, non disponiamo ancora delle attrezzature per lavorare le uve, per cui dovremmo sopportare anche i costi di trasformazione presso terzi”.  Per quanto concerne i nomi dei vini invece precisa Barca-“ il rosso lo chiameremo”Contea del Cirò Don Pedros”; “Don Carlos” il rosato e Donna Costanza il bianco”. 
Inoltre durante la conferenza, accogliendo il suggerimento del vicesindaco di Crucoli,  Domenico Vulcano, la Bcs,  si è detta pronta a pubblicare l’elenco dei contratti stipulati con i produttori, a garanzia della provenienza locale delle uve ma soprattutto- ha detto- c’è la speranza che serva come esempio  per le altre cantine della zona, per  contrastare l’introduzione nel territorio di uve da altre regioni, chiamando in causa anche i controlli che sono di competenza del Consorzio di tutela del vino Cirò e Melissa doc. Mentre  l’enologo della Bcs, Benedetto Lorusso, ha anticipato le modalità di collaborazione ed i supporti a sostegno dei piccoli produttori che la società attiverà con il “Patto”  promuovendo forme di associazionismo e la divulgazione per una coltivazione all’avanguardia e improntata alla qualità lungo tutta la filiera produttiva. Infine l’amministratore unico Eugenio Barca, l’agronomo Roberto Castiglione ed il rag. Francesco Spataro  hanno precisato che i viticoltori interessati avranno tempo fino a venerdì per fornire tutti i dati che concorreranno al censimento delle aziende viticole ed  olivicole i quali saranno chiamati a far parte del “patto di collaborazione”. Riguardo il prezzo di acquisto delle uve invece, Castiglione ha precisato che questo sarà determinato dal prezzo che sarà offerto sul mercato.