Cirò-
New York, il Cirò riserva “Maradea” di Tenuta Iuzzolini su Wine Spectator: la
rivista USA piu’ influente del mondo del vino. A comunicarlo
l’amministrazione unico Pasquale Iuzzolini. I vini prodotti nell’area della D.o.c. Cirò
continuano ad ammaliare giurie e riviste internazionali. L’ascesa dei vini
prodotti dai vitigni autoctoni coltivati in questi 2500 ettari che
identificano la Calabria
enoica nel mondo, non sembra conoscere ostacoli. Questa volta tocca al Maradea
Cirò rosso classico superiore riserva 2010
prodotto dalla Tenuta Iuzzolini che sbarca in USA , dove la piu’
prestigiosa ed autorevole rivista
americana del settore, Wine Spectator, gli assegna un giudizio 89 punti,
posizionandolo, già al primo colpo, ad un solo punto di distanza dal giudizio
di “outstanding” ovvero: eccezionale, straordinario, notevole. La particolarità
della riserva Maradea è il suo affinamento in piccoli barili di castagno
calabrese, fatti costruire appositamente da un esperto bottaio, con i tronchi
di castagno della Presila. Questo Cirò doc riserva classico superiore, prodotto
da gaglioppo in purezza proveniente dalla zona classica (la piu’ antica) della
D.o.c. Cirò, riposa per 12/14 mesi nel
legno di castagno calabrese, proprio come si faceva più di un secolo fa da queste
parti. Questo particolarissimo elevage, conferisce al gran Cru “Maradea”
profumi unici al mondo, con note di liquirizia, pepe nero, fichi maturi ed
altri sentori rilasciati dal castagno calabrese, diversamente da quanto succede
con gli altri vini affinati in botti di rovere, nei quali sono presenti note
aromatiche completamente differenti. Fondata nel 1976, Wine Spectator è la piu’
influente rivista Usa del mondo del vino ed effettua degustazioni “alla cieca”
per recensire soltanto quei vini che possono contare su un certo numero di
importatori e che sono ben distribuiti negli USA. Le aziende vitivinicole
calabresi che si sono guadagnate uno spazio su questo prestigioso magazine,
possono essere annoverate sulle dita di una mano e contribuiscono, con il loro
lavoro incessante, a veicolare quell’immagine di qualità che la “Calabria da
bere” sta ammirevolmente esportando nel mondo.
giovedì 29 ottobre 2015
mercoledì 21 ottobre 2015
Cirò- L’oratorio di Cirò presieduta da Rosetta Bossio, alle prese con la prima serata sociale dedicata alle crespelle.
Cirò- L’oratorio di
Cirò presieduta da Rosetta Bossio, alle
prese con la prima serata sociale dedicata alle crespelle. E’ stato il
primo dei tre eventi pianificati dall” Oratorio Domenico
Savio “e Associazione Arcobaleno presieduta invece da Antonella Cinefra, i quali hanno dato
vita ad una crespellata rigorosamente "all'antica"per mantenere vive
le tradizioni, assicura la presidente Bossio. Tanti bambini presenti e tanti
cirotani hanno potuto gustare una crespella calda sempre all'insegna dello
stare insieme. Prossimo appuntamento il 1° Novembre, fa sapere la direzione-“
cucineremo la tradizionale “pasta dei morti” consegnandola anche a domicilio
alle famiglie che non potranno venire in Oratorio a gustarla”.
Dietro ad ogni
nostra iniziativa- scrive in una nota Rosetta Bossio- vi è la voglia di
contribuire con le nostre capacità, per andare incontro al prossimo con la
gioia del dare, non mancano le nostre paure, le nostre debolezze, le nostre
incertezze, qualcuno erroneamente lo chiama “potere” per noi è semplicemente
uno stare insieme con gli altri per crescere con aiuto reciproco, grazie anche
a tutti i volontari che sono sempre numerosi.
martedì 20 ottobre 2015
Il Cirò ritorna a far sognare
Il Cirò ritorna a far sognare
CIRO’ : 4
SCANDALE: 1
CIRO’: Varano 7,5 , Sicilia 6.5 Scigliano
6.5, Leto 7 (13’
s.t. Basile 6.5); Ceravolo 7, Bartolo 7, Cortese 6.5, De Roberto 7, Zumpano
6.5, Affatato 6.5 (45’
s.t. Potestio); Pirito 7 (40’
s.t. De Franco). In panchina: Renda, Caruso, Salerno. Allenatore: Falbo
SCANDALE: Marulla 5, Marasac 5.5 (30’ s.t. Scandale 5.5 ); Berda
5.5 Cusato 6, Lumare 6 , Giuda 5.5,
Palermo 6 (40’
s.t. Pingitore); Marino 6 (32’
s.t. Raimondo 5.5); Lucanto 6, Scalise 6.5, Policarpio 5. In
panchina : Trivieri, Drammis, Scalzo Iovane. Allenatore: Castagnino.
Arbitro: Cropalisi di Rossano 6.5
Marcatori: : 13’ Leto (rig.), 4.s.t Policarpio (rig.), 16’ s.t. De Roberto, 28’ s.t. Affatato, 35’ s.t. Zumpano.
NOTE: Ammoniti: Palermo, Bartolo, Policarpio, Marasac,
Sicilia
Il Cirò ritorna a far sognare con quattro reti dopo due giornate di
sconfitte delle settimane precedenti, e ottiene il consenso dei cirotani che oggi sono ritornati in tanti al
campo di Sant’Elia “Ottavio Malena”per
acclamare i loro beniamini. Ben quattro sono state le reti di una squadra ritornata ad essere vincente
con il neo mister Falbo. Cortese,
Policarpio e Pirito hanno fatto tremare i rispettivi tifosi mancando la
trasformazione del loro tiro in rete. Ma
l’applauso maggiore è arrivato con Leto, De Roberto, Affatato e Zumpano sul
finire che ha firmato il trionfo finale.
lunedì 12 ottobre 2015
Cirò- Lanciata una petizione per salvare Madonna di Mare:”Un gruppo di cittadini promotori dell’iniziativa”
Cirò- Lanciata una petizione per salvare Madonna di Mare:”Un
gruppo di cittadini promotori dell’iniziativa”. Il promontorio Madonna di Mare,
con la sua antica chiesetta e la sua torre vecchia, è uno dei luoghi più belli
e suggestivi della Calabria. Questo complesso rischia di trasformarsi in un
luogo di macerie. Necessitano con urgenza fondi e mezzi straordinari per la sua
salvaguardia. Rifiutiamo con forza l’idea che la zona venga cementificata
distruggendo quello che per tutti i cittadini di Cirò e Cirò Marina è
considerato il “luogo dell’anima”. In breve, è questo il messaggio della
petizione per la raccolta firme promosso da Giovanni Murano, Pino De Grazia,
Cataldo Antonio Amoruso, Giuseppe Capoano, Francesco Maria De Franco e
Francesco Vizza. L’appello dal titolo “Salviamo il paesaggio e i monumenti di
Madonna di Mare” è stato pubblicato su change.org, ed è diretto al Ministro dei
Beni e delle Attività culturali, alla Soprintendenza per i Beni Architettonici
e Paesaggistici delle Prov. di Cosenza, Catanzaro e Crotone, alla Curia
Arcivescovile di Crotone e Santa Severina e al Sindaco del Comune di Cirò
Marina. Recita la petizione: “Ogni comunità elegge un
proprio epicentro, un luogo circoscritto dove innalza le proprie espressioni
sensibili, ma indubbiamente metafore, che simboleggiano cose diverse per ognuno
e che tuttavia storicamente descrivono sentimenti comuni. Per Cirò Marina,
nessun altro luogo più del Promontorio di Madonna di Mare è denso di quelle
metafore che ce lo fanno riconoscere come epicentro della comunità: la chiesa,
la torre, il mercato, uno di fronte all'altro, i simboli percepibili delle tre
potestà di un’antica città realmente mai nata; architettonicamente, un unicum. Il
garbato tempietto, nel suo originario biancore, da sempre segnalato nei
portolani per la sua posizione dominante, era un importante punto di
orientamento per gli antichi marinai che solcavano le acque meridionali
dell’infido SinusTarentinus, ma più ancora era, ed è tuttora, il luogo dove
dimora il santo patrono, san Cataldo, il vero deus loci, la divinità del luogo
che ci siamo scelti e a cui dai tempi più lontani ci rivolgiamo nei momenti più
critici. Adiacenti alla chiesa, si allineano i Mercati Saraceni in
un’architettura antica e suggestiva, autenticamente metafisica, e un po’ più in
là, protesa sulla mezza costa, verso lo Jonio lucente, s’innalza la
cinquecentesca Torre Vecchia, un tempo fedele e vigoroso baluardo della
complessa difesa costiera della Calabria Ultra contro le rapaci incursioni
barbaresche. Quest’incomparabile complesso monumentale, immerso tra gli antichi
ulivi contorti, inclinati dall’incessante soffiare dei mutevoli venti, è oggi
in mortale pericolo. La chiesa, danneggiata dall’improvvido denudamento delle
pareti murarie, che la espone all’erosione persistente della pioggia e del
vento, appare già condannata al disfacimento dall’insipienza degli uomini, come
pure la Torre,
che si leva sbrecciata in uno stato di incuria letale, assediata per giunta da
ineffabili interessi, attende rassegnata il collasso definitivo. Entrambi i
monumenti esigono solleciti e importanti interventi di consolidamento e
restauro prima che i danni divengano irreversibili, così come l’intera area del
Promontorio necessita di un’incisiva azione di riqualificazione e salvaguardia.
Con questa petizione, chiediamo che vengano destinati fondi e mezzi
straordinari per il ripristino e la salvaguardia dell’intero complesso
monumentale e naturalistico del Promontorio, poiché rifiutiamo l’idea che
Madonna di Mare possa trasformarsi in un cumulo di polverose macerie o che vi
venga colato del cemento, se non quel poco che basterà per i restauri. Chiediamo
che l’area venga mantenuta in condizioni dignitose in ogni stagione dell’anno,
affinché la sua struggente bellezza in nessuno provochi mai più sentimenti di
tristezza e di rabbia.Aderisci anche tu all’appello, firma la petizione!”Il
Sindaco di Cirò Marina Roberto Siciliani ha firmato e condiviso la petizione
sulla sua pagina facebook.Anche Salvatore Settis, professore emerito della
Scuola Normale di Pisa e già presidente
del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, ha condiviso l’appello e firmato la
petizione. Il link per firmare l’appello è:
sabato 10 ottobre 2015
Cirò- L’Associazione di volontariato Arcobaleno di Cirò, presieduta da Antonella Cinefra, comunica che, in collaborazione con l’Associazione Oratorio San Domenico Savio di Cirò, presieduta da Rosetta Bossio, sono stati calendarizzati tre eventi nei rispettivi mesi di Ottobre, Novembre e Dicembre.
Cirò- L’Associazione di volontariato Arcobaleno
di Cirò, presieduta da Antonella Cinefra, comunica che, in collaborazione
con l’Associazione Oratorio San Domenico
Savio di Cirò, presieduta da Rosetta Bossio, sono stati calendarizzati tre eventi nei
rispettivi mesi di Ottobre, Novembre e Dicembre. 17 Ottobre: “Crespellata”
presso Oratorio San Domenico Savio; Dopo la pausa estiva, riprendono le
numerose attività sociali e culturali delle Associazioni, pertanto, in questa
occasione i volontari di entrambe le associazioni, prepareranno delle crespelle
calde servendole gratuitamente a tutti. 1
Novembre: “La pasta dei morti”
presso Oratorio San Domenico Savio: Antica tradizione culinaria cirotana,
preparazione della pasta in memoria dei cari estinti; per questa occasione, le
pietanze saranno preparate dai volontari di entrambe le associazioni e saranno
servite sia all’interno dell’Oratorio che consegnate a domicilio agli anziani,
disabili o persone sole. 20 Dicembre:
“Pranzo in Famiglia” ubicazione
ancora da definire; Le feste natalizie portano gioia ed entusiasmo a tante
famiglie, ma non a tutte. Spesso, per gli anziani, le persone sole o famiglie
in difficoltà, queste ricorrenze, diventano momenti di nervosismi ed imbarazzi.
Per questo nasce l’idea del “Pranzo di
famiglia”, un momento allegro e conviviale di sedersi tutti insieme a tavola
rendendo le festività più spensierate. Il pranzo sarà preparato e servito dai
volontari di entrambe le Associazioni che consegneranno anche a domicilio alle
persone che non potranno parteciparvi. Nel pomeriggio si svolgeranno giochi
natalizi d’intrattenimento. Le Associazioni, Arcobaleno e Oratorio San Domenico
Savio, con questi eventi intendono inserire e sensibilizzare i giovani al mondo
del volontariato sostenendo altresì, le fasce più deboli della società. I
problemi quotidiani ci spingono spesso a rinchiuderci nel nostro “mondo”
dimenticando le tante realtà di sofferenza ed emarginazione che si trovano
anche in piccoli centri come il nostro. Per questo crediamo vivamente che
“educare” un giovane ad aiutare il prossimo sia il migliore investimento per
una società migliore. Tutti i prodotti alimentari saranno donati
dall’Associazione Arcobaleno e dall’Associaziazione Oratorio San Domenico Savio.
Cirò- L’associazione “oratorio San Domenico Savio dà inizio al laboratorio creativo come luogo privilegiato
Cirò- L’associazione “oratorio San Domenico Savio dà inizio
al laboratorio creativo come luogo privilegiato dove il bambino può imparare a
mettersi in gioco, dove la fantasia e la creatività possono prendere forma, ad
annunciarlo la presidente Rosetta Bossio.
E' il luogo dove si sperimenta e dove si possono sviluppare i linguaggi
grafici, pittorici e plastici, prosegue la presidente- strumenti di
comunicazione, altrettanto importanti quanto quelli verbali e simbolici. La
parte più interessante per il bambino è sicuramente la ricerca, che permette di
sviluppare l’ingegnosità, parte originale e inimitabile in ciascun di loro. Per
questo motivo-prosegue- occorre pensare un percorso nel quale l’originalità di
ogni bambino può irrompere per far sì che quest’ultimo possa rendere unico il
proprio lavoro e possa quindi lasciare un segno nella sua crescita. Non importa
infatti il risultato estetico del lavoro ma il percorso che il bambino si è
sforzato di compiere per giungerlo. Nel laboratorio non si suggeriscono
soggetti o contenuti, ma si offrono
strumenti, mezzi e tecniche lasciando che ognuno trovi la sua strada per
esprimersi.
Il nostro laboratorio ha come protagoniste “le mani” che ritagliano, pasticciano, dipingono, impastano e modellano. Un girotondo di attività divertenti, colorate e fantasiose in cui lo stare insieme sarà reso più piacevole dal gusto di creare e realizzare “piccoli capolavori”. Inoltre,conclude- lo stesso laboratorio è concepito come luogo di benessere per gli utenti e momento per sviluppare relazioni proficue e cooperazione durante il lavoro.
Il nostro laboratorio ha come protagoniste “le mani” che ritagliano, pasticciano, dipingono, impastano e modellano. Un girotondo di attività divertenti, colorate e fantasiose in cui lo stare insieme sarà reso più piacevole dal gusto di creare e realizzare “piccoli capolavori”. Inoltre,conclude- lo stesso laboratorio è concepito come luogo di benessere per gli utenti e momento per sviluppare relazioni proficue e cooperazione durante il lavoro.
martedì 6 ottobre 2015
CIRO’ 1 ASD APRIGLIANO 3
CIRO’ 1
ASD APRIGLIANO 3
Cirò:Varano 5,
Sicilia 6, Scigliano 5 (1’
St De Roberto5,5) , Leto 6,5, Ceravolo 6, Bartolo 5,5, Pirito 6, Basile 6,5,(20’ st Caruso), Zumpano 5,5,
Affatato 5,5, Agresti 5,5, (11’
st Cortese 5,5). In panchina: Renda,
Malena, Potestio, Gandolfo. Allenatore: Agresti 6
ASD APRIGLIANO CALCIO: Mauro 6,5, De Rose
6,5, Merenda 6, Del Morgine 6,5, Porco 6,5, Mancuso 6,5, Ruffolo 7, (46’ st Tarantino6,5), Barberio
7(32’ Reda
6,5), Bruno7(42’
Federico 6), Stillitano 7,5, Muzzillo 7. In panchina: Bega, Lo Feudo, Rovito, Domanico.Allenatore:Domanico
7.
Arbitro: Avorio
di Corigliano 7.
Marcatori: 13’ pt Bruno(A), 39’ pt Bruno(A), 18’ st Zumpano(C), 19 st Muzzillo.
Note: Ammoniti:
Barberio, Stillitano(A), Bartolo(A). Angoli: 7-3. Recupero 4’ st.
Un Cirò scoordinato
e poco in forma ha dato la possibilità alla squadra ospite di triplicare
la loro vittoria sul campo”Malena”. Si è visto un Leto molto attivo ma
scompagnato e qualche azione di Affatato,
Basile, che avrebbero più volte potuto mandare la palla in rete per il Cirò, e
capovolgere il risultato. Più sicuri invece l’Aprigliano che hanno dimostrato buon gioco e sicurezza con
Bruno, Muzzillo e Stillitano.
Cirò- Grande, grandissimo e sconosciuto l’alchimista Giano Lacinio di Cirò, scienziato ante litteram del ‘500. Francesco Vizza, Ricercatore del CNR, ha presentato l’alchimista Giano Lacinio al XVI Convegno Nazionale di Storia e Fondamenti della Chimica, Rimini 22-24 Settembre 2015
Cirò- Grande, grandissimo e sconosciuto l’alchimista Giano
Lacinio di Cirò, scienziato ante litteram del ‘500. Francesco Vizza, Ricercatore del CNR, ha presentato l’alchimista Giano
Lacinio al XVI Convegno Nazionale di Storia e Fondamenti della Chimica, Rimini
22-24 Settembre 2015, discutendo sulla sua opera e rivelando la sua identità. Notevole è stato l’interesse degli studiosi di
Storia della Chimica e di Storia della Scienza per l’autore ritrovato. Il
convegno è stato organizzato dal Gruppo Nazionale di Fondamenti e Storia della
Chimica. Hanno partecipato all’organizzazione dell’evento, insieme
all’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL, i Dipartimenti di Chimica
Industriale “Toso Montanari” e di Chimica “Giacomo Ciamician” dell’Università
di Bologna. La Società
Chimica Italiana e la Società Italiana
per la Storia
della Scienza hanno concesso il loro patrocinio. Grande divulgatore della
conoscenza, Giano Lacinio di Cirò era professore di teologia dell’università
patavina e Reggente del Collegio Teologico del Convento del Santo di Padova.
Nel 1546 pubblica a Venezia un trattato sulla Pietra filosofale. Tutta la sua
ricerca era finalizzata alla scoperta della pietra filosofale per trasformare i
metalli vili in oro, venendo così in aiuto ai poveri, e dell’elixir per guarire
o sollevare le infermità della povera gente. La conoscenza dei segreti della
natura doveva servire innanzitutto ad alleviare le sofferenze dell’umanità: “il
sapere ed il fare al servizio dell’uomo”. Nel corso dei secoli l’opera di
Lacinio ha avuto 36 edizioni a stampa in 5 lingue (latino, inglese, tedesco,
ceco e, a cura di Vizza, in italiano nel 2015). Il volume è custodito in 366
biblioteche worldwide (Italia, Germania, Inghilterra, Olanda, Danimarca, Svizzera,
Belgio, Slovenia, Francia, Spagna, Stati Uniti, Giappone, Canada, Australia e
Nuova Zelanda). L’ultima edizione in tedesco risale al 2002 e quella in inglese
al 1963. Giano Lacinio, a differenza della sua opera, era autore perduto nella
storiografia alchemica e molto confuso nella stessa storiografia francescana:
nessuno sapeva chi realmente fosse. A una precisa identità dell’autore –ha
relazionato Vizza- sono stato guidato dalla lettura di alcune lettere e qualche
carme di Gian Teseo Casopero, un giovane umanista di Ciro` che, salito a Padova
per dedicarsi agli studi giuridici nel 1533, intessé per qualche anno una
profonda amicizia con il teologo Giano Lacinio Terapo e con il confratello
Cosimo Balsamo, già dottore in teologia, ambedue provenienti da Cirò, mettendo
fine così a tante incertezze e distorsioni su di lui nella letteratura
precedente. In un secondo momento, a comprova dei nuovi dati, ho reperito una
cospicua documentazione d’archivio raccolta negli Acta graduum academicorum
Gymnasii Patavini della prima metà del Cinquecento e da diversi archivi
notarili che registrano la presenza a dottorati inteologia di Giano
Lacinio nel 1529 quale baccalaureo,
quindi nel 1536, forse già ‘‘magister theologiae’’, infine il 27 agosto 1549
mentre conferisce le insegne a un dottorando, evidentemente quale reggente
dello Studio generale del Santo (Padova). I particolari sulla sua biografia e
opera sono riportati nel volume recentemente pubblicato da Francesco Vizza dal
titolo: Giano Lacinio alchimista francescano del Cinquecento. Con traduzione
dell’opera La nuova perla preziosa. Un trattato sul tesoro e sulla pietra più preziosa
dei filosofi. Presentazione di Paolo Capitanucci, Laruffa editore, Reggio Calabria
2015. Ai miei cari amici e colleghi uomini di scienza – ha spiegato Vizza- che
sorrideranno pensando all’alchimista cirotano impegnato in questo “sciocco
intrattenimento”, ricordo che l’alchimia non ha mai fatto parte della cultura
ufficiale ma è sempre stata parte integrante del patrimonio culturale e scientifico
di ogni uomo veramente erudito. Tra i suoi cultori si possono annoverare santi,
imperatori, prelati, papi, teologi, medici, poeti e artigiani. Questa cerchia
comprende personaggi come Ruggero Bacone, Newton, Leibnitz e quasi tutti gli
uomini di scienza del XIV-XVI secolo, insieme a coloro che tentarono di
elaborare una teoria unitaria della natura. L'obiettivo principale degli
alchimisti era quello di trasmutare i metalli vili in oro. La trasmutazione dei
metalli, da loro inseguita invano per 15 secoli, è stata ottenuta nel 1919 dal
grande scienziato Rutherford con la prima reazione nucleare artificiale. Si è
compreso che cambiare la natura di un elemento (che nulla hanno a che vedere
con gli elementi aristotelici), ovvero operare una trasmutazione, comporta il
cambiamento del numero dei protoni che quell’elemento possiede. Questo
risultato non può essere ottenuto con mezzi chimici ma con mezzi fisici,
mediante l’impiego di una grande quantità di energia. Lo scienziato di oggi
dovrebbe quindi riflettere sulla passione e tenacia profusa da questi uomini
per amore della conoscenza e rifuggire da sciocchi atteggiamenti liquidatori e
superficiali. Così scrive uno dei più grandi storici della scienza: “I sistemi
che mettono a confronto l’intelligenza rimangono sostanzialmente invariati nel
tempo, anche se assumono forme diverse. Nulla vi è di più distruttivo per la
scienza, quanto l’arrogante dogmatismo che disprezza il passato e ammira
nient’altro che il presente”.
sabato 3 ottobre 2015
Cirò- Prove tecniche per i novi comuni(Cirò, Cirò Marina, Umbriatico, Pallagorio, San Nicola, Carfizzi, Melissa, Strongoli, Crucoli) che si accingono nell’unione in forma associata dei servizi
Cirò- Prove tecniche per i novi comuni(Cirò, Cirò Marina,
Umbriatico, Pallagorio, San Nicola, Carfizzi, Melissa, Strongoli, Crucoli) che
si accingono nell’unione in forma
associata dei servizi, i quali dovranno valutare quali servizi da mettere in rete in base all’esigenza del territorio,
mantenendo però in vita campanilismo,
rafforzando le proprie identità. “L’Italia dei comuni non delle Regioni”, ne è
convinto il consigliere regionale
Orlandino Greco, ma in questo percorso i comuni devono essere
“Accompagnati” affinché si crei una governant di funzioni e servizi che
salvaguardano i comuni, deve essere una fusione
non imposta, seguita dai
cittadini, secondo il principio di volontarietà superando i vincoli
democratici. C’è il rischio di cancellare la storia dei piccoli comuni, per
questo- prosegue Greco- sto lavorando a migliorare la legge Delrio. Alcune
perplessità sono emerse da parte dei sindaci dei paesi arbëreshë , i quali
sono preoccupati di perdere la loro tipicità con la fusione, mentre sono
convinti che è l’unica salvazione per i sindaci dei comuni di Umbriatico e San
Nicola. Mentre per il sindaco di Melissa Gino Murgi- la Regione non investe
abbastanza nel settore turistico, bene invece sta facendo per quanto riguarda
la differenziata. I sindaci dei comuni sotto i cinque mila abitanti,
interessati all’unione, si devono comunque affrettare poiché entro la fine
dell’anno scade l’ultimatum. Intanto la segretaria del comune di Cirò,
attraverso la dottoressa Aloisio, attende nei prossimi giorni la comunicazione
delle possibili adesioni degli eventuali patners, i quali dovranno indicare
quali servizi vorranno cedere alla
futura unione dei comuni, che sarà presieduta da un presidente ed avrà una
nuova giunta esecutiva, che dovrà rappresentare tutti i comuni in ugual misura.
Iscriviti a:
Post (Atom)