giovedì 29 ottobre 2015

Ciro'- New York, il Ciro' riserva “Maradea” di Tenuta Iuzzolini su Wine Spectator: la rivista USA piu' influente del mondo del vino



Cirò- New York, il Cirò riserva “Maradea” di Tenuta Iuzzolini su Wine Spectator: la rivista USA piu’ influente del mondo del vino. A comunicarlo l’amministrazione unico Pasquale Iuzzolini.  I vini prodotti nell’area della D.o.c. Cirò continuano ad ammaliare giurie e riviste internazionali. L’ascesa dei vini prodotti dai vitigni autoctoni coltivati in questi 2500 ettari che identificano la Calabria enoica nel mondo, non sembra conoscere ostacoli. Questa volta tocca al Maradea Cirò rosso classico superiore riserva 2010  prodotto dalla Tenuta Iuzzolini che sbarca in USA , dove la piu’ prestigiosa  ed autorevole rivista americana del settore, Wine Spectator, gli assegna un giudizio 89 punti, posizionandolo, già al primo colpo, ad un solo punto di distanza dal giudizio di “outstanding” ovvero: eccezionale, straordinario, notevole. La particolarità della riserva Maradea è il suo affinamento in piccoli barili di castagno calabrese, fatti costruire appositamente da un esperto bottaio, con i tronchi di castagno della Presila. Questo Cirò doc riserva classico superiore, prodotto da gaglioppo in purezza proveniente dalla zona classica (la piu’ antica) della D.o.c. Cirò, riposa per 12/14 mesi  nel legno di castagno calabrese, proprio come si faceva più di un secolo fa da queste parti. Questo particolarissimo elevage, conferisce al gran Cru “Maradea” profumi unici al mondo, con note di liquirizia, pepe nero, fichi maturi ed altri sentori rilasciati dal castagno calabrese, diversamente da quanto succede con gli altri vini affinati in botti di rovere, nei quali sono presenti note aromatiche completamente differenti. Fondata nel 1976, Wine Spectator è la piu’ influente rivista Usa del mondo del vino ed effettua degustazioni “alla cieca” per recensire soltanto quei vini che possono contare su un certo numero di importatori e che sono ben distribuiti negli USA. Le aziende vitivinicole calabresi che si sono guadagnate uno spazio su questo prestigioso magazine, possono essere annoverate sulle dita di una mano e contribuiscono, con il loro lavoro incessante, a veicolare quell’immagine di qualità che la “Calabria da bere” sta ammirevolmente esportando nel mondo.