lunedì 12 ottobre 2015

Cirò- Lanciata una petizione per salvare Madonna di Mare:”Un gruppo di cittadini promotori dell’iniziativa”



Cirò- Lanciata una petizione per salvare Madonna di Mare:”Un gruppo di cittadini promotori dell’iniziativa”. Il promontorio Madonna di Mare, con la sua antica chiesetta e la sua torre vecchia, è uno dei luoghi più belli e suggestivi della Calabria. Questo complesso rischia di trasformarsi in un luogo di macerie. Necessitano con urgenza fondi e mezzi straordinari per la sua salvaguardia. Rifiutiamo con forza l’idea che la zona venga cementificata distruggendo quello che per tutti i cittadini di Cirò e Cirò Marina è considerato il “luogo dell’anima”. In breve, è questo il messaggio della petizione per la raccolta firme promosso da Giovanni Murano, Pino De Grazia, Cataldo Antonio Amoruso, Giuseppe Capoano, Francesco Maria De Franco e Francesco Vizza. L’appello dal titolo “Salviamo il paesaggio e i monumenti di Madonna di Mare” è stato pubblicato su change.org, ed è diretto al Ministro dei Beni e delle Attività culturali, alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Prov. di Cosenza, Catanzaro e Crotone, alla Curia Arcivescovile di Crotone e Santa Severina e al Sindaco del Comune di Cirò Marina. Recita la petizione: “Ogni comunità elegge un proprio epicentro, un luogo circoscritto dove innalza le proprie espressioni sensibili, ma indubbiamente metafore, che simboleggiano cose diverse per ognuno e che tuttavia storicamente descrivono sentimenti comuni. Per Cirò Marina, nessun altro luogo più del Promontorio di Madonna di Mare è denso di quelle metafore che ce lo fanno riconoscere come epicentro della comunità: la chiesa, la torre, il mercato, uno di fronte all'altro, i simboli percepibili delle tre potestà di un’antica città realmente mai nata; architettonicamente, un unicum. Il garbato tempietto, nel suo originario biancore, da sempre segnalato nei portolani per la sua posizione dominante, era un importante punto di orientamento per gli antichi marinai che solcavano le acque meridionali dell’infido SinusTarentinus, ma più ancora era, ed è tuttora, il luogo dove dimora il santo patrono, san Cataldo, il vero deus loci, la divinità del luogo che ci siamo scelti e a cui dai tempi più lontani ci rivolgiamo nei momenti più critici. Adiacenti alla chiesa, si allineano i Mercati Saraceni in un’architettura antica e suggestiva, autenticamente metafisica, e un po’ più in là, protesa sulla mezza costa, verso lo Jonio lucente, s’innalza la cinquecentesca Torre Vecchia, un tempo fedele e vigoroso baluardo della complessa difesa costiera della Calabria Ultra contro le rapaci incursioni barbaresche. Quest’incomparabile complesso monumentale, immerso tra gli antichi ulivi contorti, inclinati dall’incessante soffiare dei mutevoli venti, è oggi in mortale pericolo. La chiesa, danneggiata dall’improvvido denudamento delle pareti murarie, che la espone all’erosione persistente della pioggia e del vento, appare già condannata al disfacimento dall’insipienza degli uomini, come pure la Torre, che si leva sbrecciata in uno stato di incuria letale, assediata per giunta da ineffabili interessi, attende rassegnata il collasso definitivo. Entrambi i monumenti esigono solleciti e importanti interventi di consolidamento e restauro prima che i danni divengano irreversibili, così come l’intera area del Promontorio necessita di un’incisiva azione di riqualificazione e salvaguardia. Con questa petizione, chiediamo che vengano destinati fondi e mezzi straordinari per il ripristino e la salvaguardia dell’intero complesso monumentale e naturalistico del Promontorio, poiché rifiutiamo l’idea che Madonna di Mare possa trasformarsi in un cumulo di polverose macerie o che vi venga colato del cemento, se non quel poco che basterà per i restauri. Chiediamo che l’area venga mantenuta in condizioni dignitose in ogni stagione dell’anno, affinché la sua struggente bellezza in nessuno provochi mai più sentimenti di tristezza e di rabbia.Aderisci anche tu all’appello, firma la petizione!”Il Sindaco di Cirò Marina Roberto Siciliani ha firmato e condiviso la petizione sulla sua pagina facebook.Anche Salvatore Settis, professore emerito della Scuola Normale di Pisa  e già presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, ha condiviso l’appello e firmato la petizione. Il link per firmare l’appello è: