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Ciro’ la compagnia teatrale”Apollo Aleo”. La serata dell’Estate Cirotana dedicata al gemellaggio tra i comuni di Cirò
e di Marano Marchesato, è stata allietata dalla commedia brillante “Cose e
l’atu Munnu” di Cataldo Amoruso, con la regia e l’adattamento di Filomena
Zungri, presentata dalla Compagnia Teatrale Apollo Aleo.
La Compagnia, di cui Simona Caparra è Presidente, e
Filomena Zungri, regista, è composta anche da Beatrice Murano, Gaetano
Ierimonte, Annamaria Strumbo, Maria Teresa Calzona, Michele Palmieri, Giuseppe
Sammarco, Giulia Zucco e la chitarrista e cantante Mariangela Bruno. Portata in
scena già lo scorso inverno con la collaborazione del Rotary Club terra degli
Enotri, per sostenere la campagna contro la poliomielite nel mondo, è stata
accolta con piacere da un pubblico divertito e partecipativo, che ha seguito
con forte interesse le vicende della famiglia Panza, del protagonista, Ciccio
Panza (Gaetano Ierimonte), ricco proprietario terriero, avaro e litigioso,
perennemente in attrito con la sorella Sulemma (Beatrice Murano) vedova
inconsolabile di Gegè, un po’ ipocondriaca ma generosa e paziente; di Teodoro
(Giuseppe Sammarco), che sembra voler seguire le orme del fratello maggiore,
mentre Lena (Filomena Zungri), l’altra sorella ansiosa e paurosa, spreca la sua
vita in attesa di veder tornare il suo perduto amore; di tutti gli altri
personaggi bizzarri ed esilaranti che hanno dato vita a una serie di frammenti
del passato, volti alla ricerca di tradizioni e di momenti perduti: Za Mimma
(Annamaria Strumbo), la sorella, un po’ svampita, del patriarca Santo Panza,
che ha dedicato la vita ai nipoti, e ora alle pronipoti, Rosa (Maria Teresa
Calzona), con i suoi brutti sogni che mettono tutti in agitazione, e Menuzza
(Giulia Zucco) incantata dal famoso “Trattenu”.
L’arrivo degli americani, come spesso succedeva un tempo, sconvolge il tran tran quotidiano della famiglia. Cata Panza (Simona Caparra), l’altra anziana sorella del patriarca, unpo’ strampalata e troppo “americanizzata”, si porta dietro anche il fidanzato John John (Michele Palmieri), un arzillo vegliardo che vuole sistemarsi in casa Panza, provocando una serie di divertentissime reazioni tra i personaggi stessi e nel pubblico. La voce melodiosa e gli accordi magici della Chitarra di Mariangela Bruno, hanno deliziato le orecchie dei presenti fino alla commozione. Infatti, nonostante l’ora tarda, il pubblico ha seguito fino alla fine le vicende della famiglia Panza, ripagando gli attori con numerosi applausi e tante risate. La Presidente della Compagnia, Simona Caparra, ha ringraziato calorosamente, per la sua disponibilità, il parroco, Don Giovanni Napolitano, che si è gentilmente prestato a fare da “Banditore” in una scena della commedia, e quindi il Sindaco Mario Caruso, e tutti i cirotani per l’ospitalità e per l’impeccabile accoglienza che da sempre li contraddistingue. La compagnia si è esibita anche in piazza Diaz a Cirò Marina, con la commedia “Matrimonio con Patrimonio”, lo scorso 19 agosto ai Mercati Saraceni con “Cose e l’atu Munnu”. Durante il la serata del gemellaggio ad allietare gli ospiti di Marano con la sua arte c'era l'artista Turuzzu Cariati.
L’arrivo degli americani, come spesso succedeva un tempo, sconvolge il tran tran quotidiano della famiglia. Cata Panza (Simona Caparra), l’altra anziana sorella del patriarca, unpo’ strampalata e troppo “americanizzata”, si porta dietro anche il fidanzato John John (Michele Palmieri), un arzillo vegliardo che vuole sistemarsi in casa Panza, provocando una serie di divertentissime reazioni tra i personaggi stessi e nel pubblico. La voce melodiosa e gli accordi magici della Chitarra di Mariangela Bruno, hanno deliziato le orecchie dei presenti fino alla commozione. Infatti, nonostante l’ora tarda, il pubblico ha seguito fino alla fine le vicende della famiglia Panza, ripagando gli attori con numerosi applausi e tante risate. La Presidente della Compagnia, Simona Caparra, ha ringraziato calorosamente, per la sua disponibilità, il parroco, Don Giovanni Napolitano, che si è gentilmente prestato a fare da “Banditore” in una scena della commedia, e quindi il Sindaco Mario Caruso, e tutti i cirotani per l’ospitalità e per l’impeccabile accoglienza che da sempre li contraddistingue. La compagnia si è esibita anche in piazza Diaz a Cirò Marina, con la commedia “Matrimonio con Patrimonio”, lo scorso 19 agosto ai Mercati Saraceni con “Cose e l’atu Munnu”. Durante il la serata del gemellaggio ad allietare gli ospiti di Marano con la sua arte c'era l'artista Turuzzu Cariati.