Cirò –Emergenza dissesto idrogeologico a Cirò, se ne è parlato all’ultimo consiglio comunale dove l’ex sindaco Colucci della minoranza, ha proposto di abbattere gli immobili pericolosi anche se condonate, se serve a salvare il paese. Intanto in una delle zone più colpite dal dissesto in via De Gasperi, la ditta vincitrice dell’appalta inerenti i primi lavori di consolidamento, farà in più anche il costone che avvolge punta vecchia. Situazione pericolosa anche in via Petrarca, dove le case ubicate sotto il costone Cozzo Leone, non hanno una strada di fuga in caso di cedimento del costone, ha detto il sindaco- tutto è occupato da canili e orticelli abusivi- in particolare il sindaco Mario Caruso ha ricordato che non bisogna deturpare l'ambiente ed il territorio, lasciamo che questi spazi diventino pubblici soprattutto in caso di emergenza". Il consigliere di minoranza ed ex sindaco Carlo Colucci ha sottolineato invece che durante la frana che ha messo in pericolo circa dieci abitazioni per i forti temporali del primo febbrario scorso, :“questa amministrazione non ha indetto alcun consiglio comunale straordinario, non è stato deliberato un solo atto in proposito, Cirò rischia l'isolamento, il paese sta letteralmente scivolando a valle, la protezione civile poco ha fatto se ancora gli abitanti non vivono più sogni tranquilli, al primo temporale tutti cadono in depressione. Ma è anche vero, prosegue Colucci- “che poco è stato fatto contro l'abusivismo: quì a Cirò l'abusivismo è grave, la non raccolta delle acque piovane, fa si che quando piove le strade diventano fiumi, e diventa ancora di più pericoloso, quando ad impedire che l'acqua scorre nel suo letto naturale ci sia qualche immobile costruito abusivamente. E allora per mettere in sicurezza il paese vanno anche abbattute quelle case abusive che sono pericolose, anche se sono state condonate”. “Quì la Protezione Civile prosegue Colucci è assente perchè non ha ancora creato una mappa per vedere quale sono le aree sicure da quelle insicure, come pure la Provincia, sono anni che non spende una "lira" per le nostre strade, per questo a Regione e Provincia devono giungere una delibera forte che va in questa direzione: Cirò non può più attendere, oggi l'amministrazione comuale non può più fare miracoli".