martedì 24 gennaio 2012

Soppressione dell’ufficio di Giudice di Pace: Il Sindaco Caruso e il Consiglio Comunale esprimono il loro dissenso


Cirò- Soppressione dell’ufficio di Giudice di Pace: Il Sindaco Caruso e il Consiglio Comunale esprimono il loro dissenso. La soppressione di oltre 640 uffici dei Giudici di Pace in tutta Italia coinvolge migliaia di comuni e milioni di cittadini che, di punto in bianco si ritroverebbero a dover raggiungere, i capoluoghi di provincia per una causa davanti al Giudice di Pace. La decisione è contenuta nello Schema di Decreto Legislativo recante: “Revisione delle circoscrizioni giudiziarie – Uffici dei giudici di pace, a norma dell’articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148”, approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 16 dicembre 2011.
Lo scorso 11 gennaio, sono stati pubblicati i testi dello Schema di Decreto Legge, l'elenco degli uffici soppressi, tra cui anche quello di Cirò  che coinvolge una vasta area di popolazione residente nella provincia di Crotone .
Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 32 del 29.12.2011, tutte le forze politiche hanno manifestato il loro dissenso e protesta per una decisione che viene considerata assurda.
In un territorio ad elevata concentrazione delinquenziale, privo di dei servizi essenziali, carente di infrastrutture per i trasporti con un numero di abitanti considerevole, tale scelta risulterebbe penalizzante e  imprevidente.
L’aumento di carico giudiziario presso gli uffici del Giudice di Pace di Crotone poterà ritardi e aggravio di spese per gli utenti in un territorio dove diventa sempre più difficile sopravvivere.
Così come la possibilità lasciata ai Comuni di assorbire tutti costi per il mantenimento degli uffici,viene ritenuta inattuabile, poiché i Comuni considerate le scarse capacità economiche, ormai ridotte al limite della sopravvivenza, non sono in grado di assorbire questo ulteriore sacrificio.
 
L'unica reale speranza di evitare la soppressione dell'ufficio del Giudice di Pace di Cirò, è che il Governo riveda la decisione applicando con più precisione e maggiore chiarezza i criteri di valutazione espressi nella stessa Relazione illustrativa dello Schema di Decreto.
Secondo i calcoli, infatti, presso l'Ufficio del Giudice di pace di Cirò, pendono 2691 cause civili, a cui si aggiungono 1000 nuovi procedimenti civili, 1200 sentenze civili depositate, 100 decreti ingiuntivi emessi, 90 cause penali pendenti.
Va inoltre aggiunto che la struttura di Cirò nuova e funzionale è di proprietà del Comune realizzata con finanziamento del Ministero della Giustizia, ragion per cui l'interesse a tenerlo in funzione dovrebbe essere maggiore.
«Faremo un’istanza al Ministro della Giustizia e al Governo per far sì che dal territorio non sparisca un presidio di legalità così importante» ha dichiarato Il sindaco Caruso, ma alla nostra protesta deve aggiungersi la protesta dei cittadini e delle istituzioni di Cirò Marina, Crucoli, Umbriatico, e degli operatori di settore avvocati ecc… .
Il Governo dovrà rivedere la normativa sulla mediazione civile attribuendo agli uffici di Giudice di Pace ampia competenza per ridistribuire sui territori presidi di legalità che consentono ai cittadini di ottenere giustizia in tempi brevi e con costi sostenibili.