Cirò- Ancora un altro successo per l’Associazione Musicale e
Culturale Euterpe - Corpo Bandistico Città di Cirò che si è visto assegnare il
secondo premio (primo non assegnato) sezione Orchestre di fiati con la
lusinghiera valutazione di 93/100 ottenuto al 4° Concorso Musicale Europeo
“Paolo Serrao” che si è tenuto nella città di Filadelfia (Vv) dal 5 al 13 di
maggio. La giovane e brillante formazione cirotana, guidata dal maestro professore
Vincenzo Salituri,scrive in una nota il
presidente dell’associazione il dottore
Luigi Dell’Aquila:” ormai ci ha abituati al successo ritornando vittoriosa da
ogni nuova occasione di confronto e sana competizione, che si aggiunge al già
ben cospicuo numero di successi, ottenuti in concorsi musicali nazionali e
internazionali”. Ad ascoltare e valutare l’esecuzione musicale, un’attenta
giuria formata da docenti di Conservatorio e musicisti di chiara fama
presieduta dal maestro Alfonso Ghedin, accademico effettivo dell’Accademia
Nazionale di Santa Cecilia, già prima viola solista dell’Orchestra di Santa
Cecilia. E ancora:” Particolarmente apprezzata dal presidente di giuria, che lo
ha ribadito durante la premiazione, la scelta e l’esecuzione del brano a
piacere “No War” del compositore Marco Somadossi. Testimonianza, oltre alla
valutazione numerica, che il progetto musicale intrapreso e ormai radicato
nella comunità cirotana procede su solide basi e con direttrici ben chiare”. Ad
accompagnare la compagine cirotana, come sempre, un nutrito gruppo di genitori
che con profondo spirito di sacrificio e mossi dalla consapevolezza del grande
valore sociale e culturale di questa avventura musicale iniziata circa nove
anni addietro, sostengono non solo moralmente ma anche e soprattutto economicamente tutte le spese che il Corpo
Bandistico Città di Cirò affronta sia per la formazione musicale individuale
che per la partecipazione a queste manifestazioni che danno sì conferme
dell’ottimo operato, della crescita musicale e della competenza dei membri
dell’associazione ma contribuiscono a dare pur lustro ad una piccola comunità
troppo spesso ricordata solo per episodi di cronaca.