sabato 19 maggio 2012

Ancora un altro successo per l’Associazione Musicale e Culturale Euterpe - Corpo Bandistico Città di Cirò


Cirò- Ancora un altro successo per l’Associazione Musicale e Culturale Euterpe - Corpo Bandistico Città di Cirò che si è visto assegnare il secondo premio (primo non assegnato) sezione Orchestre di fiati con la lusinghiera valutazione di 93/100 ottenuto al 4° Concorso Musicale Europeo “Paolo Serrao” che si è tenuto nella città di Filadelfia (Vv) dal 5 al 13 di maggio. La giovane e brillante formazione cirotana, guidata dal maestro professore  Vincenzo Salituri,scrive in una nota il presidente dell’associazione  il dottore Luigi Dell’Aquila:” ormai ci ha abituati al successo ritornando vittoriosa da ogni nuova occasione di confronto e sana competizione, che si aggiunge al già ben cospicuo numero di successi, ottenuti in concorsi musicali nazionali e internazionali”. Ad ascoltare e valutare l’esecuzione musicale, un’attenta giuria formata da docenti di Conservatorio e musicisti di chiara fama presieduta dal maestro Alfonso Ghedin, accademico effettivo dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, già prima viola solista dell’Orchestra di Santa Cecilia. E ancora:” Particolarmente apprezzata dal presidente di giuria, che lo ha ribadito durante la premiazione, la scelta e l’esecuzione del brano a piacere “No War” del compositore Marco Somadossi. Testimonianza, oltre alla valutazione numerica, che il progetto musicale intrapreso e ormai radicato nella comunità cirotana procede su solide basi e con direttrici ben chiare”. Ad accompagnare la compagine cirotana, come sempre, un nutrito gruppo di genitori che con profondo spirito di sacrificio e mossi dalla consapevolezza del grande valore sociale e culturale di questa avventura musicale iniziata circa nove anni addietro, sostengono non solo moralmente ma anche e soprattutto  economicamente tutte le spese che il Corpo Bandistico Città di Cirò affronta sia per la formazione musicale individuale che per la partecipazione a queste manifestazioni che danno sì conferme dell’ottimo operato, della crescita musicale e della competenza dei membri dell’associazione ma contribuiscono a dare pur lustro ad una piccola comunità troppo spesso ricordata solo per episodi di cronaca.