All’indomani dei risultati elettorali che ha visto la
ricandidatura del sindaco uscente Mario Caruso abbiamo rivolto alcune
domande a Giuseppe Siciliani candidato a
sindaco della lista “Insieme per
cambiare” fermatosi a 460 voti.
DOMANDA: Ci può dare
il suo punto di vista sui risultati elettorali?
RISPOSTA: Il
risultato più eclatante uscito dalle urne è che circa il 70% dei cittadini
di Cirò hanno bocciato la giunta Caruso e detto no alla sua continuità per
altri 5 anni. Purtroppo questa legge elettorale è poco democratica perché
sarebbe bastato il doppio turno, come avviene nei comuni superiori ai 15 mila
abitanti, per dare discontinuità all’amministrazione uscente.
DOMANDA: Alla luce
della sua risposta non ritiene che, conoscendo la legge a turno unico, le
alleanze andavano fatte prima per formare una coalizione forte?
RISPOSTA: Credo
di aver fatto tutto il possibile per realizzare una coalizione vincente,
dapprima con il PD proponendo una unione sui programmi e poi le primarie per la
scelta del candidato a sindaco, ma probabilmente interessi personali o di
bandiera non lo hanno permesso e poi con l’ex sindaco Colucci proponendo
addirittura di candidarmi con il suo simbolo, ma anche qui non è stato
possibile per il suo egocentrismo che gli ha imposto una candidatura di
bandiera pur di rifarsi sui suoi ex alleati del PD.
DOMANDA: Come
considera il suo risultato?
RISPOSTA:
Eccezionale, aver raggiunto lo stesso risultato di un partito strutturato ed
organizzato come il PD che oltre ad avere un deputato locale ha portato a Cirò
suoi rappresentanti provinciali, regionali e nazionali come l’on. Melandri, mi
riempie di soddisfazione anche perché i miei voti sono di gente che mi ha dato
la fiducia perché vuole cambiare il paese in cui vive e ha premiato non
l’appartenenza ad un partito o ad una famiglia, ma le competenze dei candidati
della mia lista ed il programma che abbiamo presentato. Se poi lo si paragona
al risultato di Colucci, che opera da sempre come medico a Cirò, che è stato
sindaco, consigliere ed assessore provinciale, ritengo che sia veramente il
miglior risultato della campagna elettorale.
DOMANDA: Molti dicono
che lei lascerà Cirò per tornare ai suoi studi, resterà a Cirò e farà
opposizione?
RISPOSTA: Certo
resterò a Cirò e farò opposizione riprendendo la mia
associazione “Cirò Europea” per creare un movimentismo di tutta la gente che
vuole lo sviluppo di Cirò, ho intenzione di organizzare una convention delle
opposizioni per bilanciare la sproporzione in consiglio comunale tra
maggioranza ed opposizione così che i 1.300 cittadini che erano per la
discontinuità sostengano i consiglieri comunali di opposizione nella loro
azione istituzionale.
DOMANDA: Come vuole
organizzare l’opposizione movimentista?
RISPOSTA: Attraverso
i “dipartimenti”, il vecchio governo ombra del PCI, in cui ogni dipartimento di
Cirò Europea oltre a seguire l’azione dell’assessore di riferimento,
esercitando un’azione di controllo, proporrà progetti positivi per Cirò.
Insomma in una parola il “watchdog” degli inglesi, un cane da guardia che
abbaia per far si che tutto proceda correttamente e che richiamerà l’attenzione
dei 1.300 cittadini che hanno votato contro l’amministrazione se le cose non
dovessero andare per il verso giusto.
DOMANDA: Ripresenterai
la tua candidatura a sindaco fra cinque anni?
RISPOSTA:
Assolutamente si, anzi spero anche prima dei cinque anni.