venerdì 11 maggio 2012

Intervista al prof. Giuseppe Siciliani,


All’indomani dei risultati elettorali che ha visto la ricandidatura del sindaco uscente Mario Caruso abbiamo rivolto alcune domande  a Giuseppe Siciliani candidato a sindaco  della lista “Insieme per cambiare” fermatosi a 460 voti.
DOMANDA: Ci può dare il suo punto di vista sui risultati elettorali?
RISPOSTA: Il risultato più eclatante uscito dalle urne è che circa il 70% dei cittadini di Cirò hanno bocciato la giunta Caruso e detto no alla sua continuità per altri 5 anni. Purtroppo questa legge elettorale è poco democratica perché sarebbe bastato il doppio turno, come avviene nei comuni superiori ai 15 mila abitanti, per dare discontinuità all’amministrazione uscente.
DOMANDA: Alla luce della sua risposta non ritiene che, conoscendo la legge a turno unico, le alleanze andavano fatte prima per formare una coalizione forte?
RISPOSTA: Credo di aver fatto tutto il possibile per realizzare una coalizione vincente, dapprima con il PD proponendo una unione sui programmi e poi le primarie per la scelta del candidato a sindaco, ma probabilmente interessi personali o di bandiera non lo hanno permesso e poi con l’ex sindaco Colucci proponendo addirittura di candidarmi con il suo simbolo, ma anche qui non è stato possibile per il suo egocentrismo che gli ha imposto una candidatura di bandiera pur di rifarsi sui suoi ex alleati del PD.
DOMANDA: Come considera il suo risultato?
RISPOSTA: Eccezionale, aver raggiunto lo stesso risultato di un partito strutturato ed organizzato come il PD che oltre ad avere un deputato locale ha portato a Cirò suoi rappresentanti provinciali, regionali e nazionali come l’on. Melandri, mi riempie di soddisfazione anche perché i miei voti sono di gente che mi ha dato la fiducia perché vuole cambiare il paese in cui vive e ha premiato non l’appartenenza ad un partito o ad una famiglia, ma le competenze dei candidati della mia lista ed il programma che abbiamo presentato. Se poi lo si paragona al risultato di Colucci, che opera da sempre come medico a Cirò, che è stato sindaco, consigliere ed assessore provinciale, ritengo che sia veramente il miglior risultato della campagna elettorale.
DOMANDA: Molti dicono che lei lascerà Cirò per tornare ai suoi studi, resterà a Cirò e farà opposizione?
RISPOSTA: Certo resterò  a Cirò e farò opposizione riprendendo la mia associazione “Cirò Europea” per creare un movimentismo di tutta la gente che vuole lo sviluppo di Cirò, ho intenzione di organizzare una convention delle opposizioni per bilanciare la sproporzione in consiglio comunale tra maggioranza ed opposizione così che i 1.300 cittadini che erano per la discontinuità sostengano i consiglieri comunali di opposizione nella loro azione istituzionale.
DOMANDA: Come vuole organizzare l’opposizione movimentista?
RISPOSTA: Attraverso i “dipartimenti”, il vecchio governo ombra del PCI, in cui ogni dipartimento di Cirò Europea oltre a seguire l’azione dell’assessore di riferimento, esercitando un’azione di controllo, proporrà progetti positivi per Cirò. Insomma in una parola il “watchdog” degli inglesi, un cane da guardia che abbaia per far si che tutto proceda correttamente e che richiamerà l’attenzione dei 1.300 cittadini che hanno votato contro l’amministrazione se le cose non dovessero andare per il verso giusto.
DOMANDA: Ripresenterai la tua candidatura a sindaco fra cinque anni?
RISPOSTA: Assolutamente si, anzi spero anche prima dei cinque anni.