Cirò- All’indomani dei risultati elettorali che ha visto la
ricandidatura del sindaco uscente Mario Caruso abbiamo rivolto alcune
domande a Rosaria Frustillo candidato a
sindaco della lista “Il PD per Cirò” fermatosi
a 460 voti. La scorsa settimana abbiamo pubblicato invece quella riferita al candidato Giuseppe Siciliani.
DOMANDA: Ci può dare
il suo punto di vista sui risultati elettorali?
RISPOSTA: Sicuramente non è stata una competizione
elettorale facile… Presentare ai Cirotani ben 4 liste con 4 candidati a Sindaco
non è simbolo di unità ma di un’ondata di eccessivo personalismo che ha
lasciato con “giudizio sospeso” le nuove proposte e “ammesso” al mandato
successivo la lista del Sindaco Caruso. Il Partito Democratico, nella fase
precedente alla presentazione delle liste, è stato il protagonista assoluto di
un progetto di aggregazione delle forze politiche locali ma più volte si è
scontrato con il muro alzato da personalismi, autocandidature e incoerenza
politica di alcuni soggetti.
DOMANDA: Cosa ha
determinato l’arresto del PD in questa competizione
RISPOSTA: Non c’è
stato un arresto del PD, le decisioni del popolo sono sovrane! il PD è stata
l’unica forza politica in campo in queste elezioni, le altre liste civiche sono
frutto di accordi e interessi del momento che non so se tra 5 anni ritroveremo
nelle stesse formazioni o il loro attaccamento alle poltrone li porterà
altrove. Di sicuro noi del Partito Democratico saremo qui oggi e domani…
DOMANDA: Come
considera il suo risultato?
RISPOSTA: Per
quanto riguarda il Partito Democratico il risultato non può che essere
positivo, perché i 460 voti della nostra lista rappresentano la forza del
futuro della nostra collettività, una collettività libera e seria, che non ha
ceduto a false promesse viziate da una politica clientelare rinvigorita,
purtroppo, dalla grave crisi economica in cui viviamo.
Sicuramente la popolazione Cirotana non è ancora pronta a
votare secondo competenze e progettualità ma in questi anni lavoreremo per
avviare una partecipazione democratica e costruttiva alla vera vita politica,
quella fatta di coerenza e di impegno, come quella proposta dal Partito
Democratico a livello locale e nazionale.
DOMANDA: Molti dicono che lei non siederà al
tavolo dell’opposizione ma ritornerà ai suoi impegni sociali come la Pro-Loco.
RISPOSTA: Non so chi
siano i molti a dire ciò ma non corrisponde proprio alle mie intenzioni. Dopo
aver verificato che non esiste incompatibilità tra la carica di Presidente
dell’Associazione e Consigliere di Minoranza ( invito tutti a prendere visione
dello Statuto dell’Associazione proprio in questi giorni in fase di
aggiornamento ), tornerò a impegnarmi nella Pro Loco con la forza e
l’entusiasmo di sempre senza lasciare la carica di consigliere. La mia voglia
di dare un contributo serio e senza secondi fini alla nostra comunità non si
fermerà davanti all’invidia di molti “pseudo amanti” di Cirò che vorrebbero
strumentalizzare un’Associazione da sempre risorsa per il paese come la Pro Loco.
DOMANDA: Se si, Come
intende organizzare l’opposizione.
RISPOSTA: Non c’è
bisogno di inglesismi e grandi parole per organizzare l’opposizione! Io
rappresento non i miei personali interessi ma quelli di un Partito che ha come
obiettivo primario la tutela del bene comune. In tal senso vigileremo
sull’attività amministrativa, lodando il lavoro dell’Amministrazione quando
questo sarà valido e svolto nell’interesse di tutti, ma al tempo stesso
evidenzieremo e contrasteremo, qualora ce ne fosse l’esigenza, il cattivo
operato.
DOMANDA:
Ripresenterai la tua candidatura a sindaco fra cinque anni?
RISPOSTA: Come
dicevo prima, il Partito Democratico tra 5 anni proporrà il suo progetto
migliore agli elettori e se questo avrà bisogno della mia presenza, ci sarò,
altrimenti da buon gregario continuerò il mio impegno nella nostra magnifica
squadra senza mai tirarmi indietro.