Cirò- Trovata
carcassa di maiale in discarica abusiva a cielo aperto in zona Sant' Elia
lungo la provinciale Cirò Umbriatico, proprio
dove un forte smottamento anno scorso ha fatto franare la curva che si
trova ai piedi della Serra Sanguigna”U Simafuru”, dove finiscono purtroppo,
inerti, rifiuti solidi, vecchi elettrodomestici, eternit , per colmare il vuoto
lasciato dalla frana, ed ora anche cimitero di animali, buttati al ciglio della
strada a pochi metri dall’ultima abitazione. E’ accaduto l’altro ieri,
dove, per il fetore nauseobondo che la
carcassa emanava dovuto alle alte temperature, gli abitanti del posto si sono
allarmati facendo richiamare l’attenzione dell’amministrazione comunale per
intervenire e rimuovere ed interrare la carcassa. Cirò è diventata una
discarica a cielo aperto, ogni curva, ogni angolo delle provinciali esterne
all’abitato, puoi trovare una discarica. Manca
la cultura del riciclaggio, manca la cultura del rispetto dell’ambiente, e
se questo è il risultato, sia giovani che adulti, oggi nonostante le varie
sensibilizzazioni che in materia si fanno, continuano a devastare l’ambiente
incuranti del danno che arrecano all’ambiente e a se stessi. Non si fa in tempo a bonificare un sito
interessato da discarica che un altro sito prende il suo posto, è un continuo
buttare e disfarsi ad ogni costo, dietro la prima curva, di tutto ciò che è
superfluo. Basterebbe piccoli accorgimenti, come chiamare l’ufficio
preposto al comune per disfarsi di vecchi elettrodomestici, mentre per tutti
gli oggetti antichi che continuamente molte famiglie buttano, potrebbero, prima
di disfarsene, sentire se possono incrementare il museo della civiltà
contadina, dove molti degli oggetti che gelosamente custodisce, sono stati
reperiti in queste discariche. Si potrebbe fare un favore all’ambiente che non
si vedrà più devastato, ed al museo che si vedrà più ricco in oggetti ormai
scomparsi che andranno a testimoniare il glorioso passato dei cirotani
laboriosi, i quali in passato sono stati
le prime sentinelle delle proprie terre, oggi devastate da rifiuti d’ogni
genere, in ultimo un povero maiale deceduto probabilmente per il troppo caldo,
e buttato con tanta leggerezza dietro la prima curva.