Cirò- Consiglio
comunale senza opposizione delibera con la sola maggioranza, la seconda
variazione al bilancio 2012 e l’assestamento di bilancio dopo la relazione
del responsabile dell’ufficio finanziario Natalino Figoli. ” Una variazione necessaria-ha detto
l’esperto Figoli per registrare un aumento
nelle entrate di 207.886,83 euro, di cui180 mila riguardano la concessione del mutuo da parte
della CC. DD. PP. per il completamento della ricostruzione del Piazzale
Mavilia; mentre- prosegue Figoli- 27 mila
euro sono i fondi destinati a borse di studio che lo Stato ha preferito far
veicolare nei bilanci dei comuni e non della Regione”. Inoltre il responsabile dell’ufficio
finanziario ha voluto precisare che:”Nella diminuzione delle entrate sono state
ascritti 42.851,57 euro in meno di trasferimenti statali che, in sede di
assestamento di bilancio, hanno comportato la riduzione di diversi capitoli di
spesa - dagli stipendi, agli acquisti dei beni intaccando il fondo di riserva,
e gli oneri di gestione”. “Su appena 200
mila euro di trasferimenti dallo stato precisa
invece il primo cittadino Mari Caruso- per una piccola realtà come la
nostra , la decurtazione di circa 40
mila euro, è un duro colpo che giustifica ulteriormente la protesta dei
Sindaci dell’Anci i quali si sono dichiarati pronti a presentare le dimissioni
se non saranno rivisti i tagli agli enti locali operati in maniera
indiscriminata dalla Spending review”. Sempre il sindaco nel suo intervento ha
contestato il ritardo della Regione
nella erogazione delle royalty, che rischiano
di mettere in dubbio gli stipendi a gennaio, il pagamento degli Lpu e i
finanziamenti per la realizzazione delle opere pubbliche, e così- conclude Caruso- mentre le imprese rivendicano i pagamenti, la Regione chiede ai Comuni
di anticipare le spese”. Una situazione
davvero delicata e nello stesso tempo sconcertante che interessa tutte le
piccole comunità che hanno poche entrate e rischiano dunque il collasso; di
questo lo Stato ne deve prendere atto, con tutte le conseguenze che ne derivano
specie in questi territori a rischio e
dove ogni giorno la disoccupazione aumenta.