Cirò- Una nuova provincia, che metta insieme i due
vasti territori ionici dell’attuale costa cosentina e dell’attuale costa
crotonese, sarebbe certamente un fatto di straordinaria portata; un
esperimento istituzionale indubbiamente dirompente e con tutte le carte in
regola per sprigionare, come mai è successo prima, l’energia e le risorse
intellettuali, imprenditoriali, politiche e sociali necessarie al rilancio di
quella che resta, comunque, una delle aree più omogenee della regione.
È quanto
sostiene il Sindaco di Cirò Mario Caruso ipotizzando e sollecitando, preso
atto dell’intervenuta dilazione parlamentare sulla soppressione delle province,
l’avvio di una riflessione attenta e matura sul peso specifico che una nuova
entità sovra-comunale ionica potrebbe avere e dimostrare negli scenari futuri
alle nostre latitudini. Il quadro macro-economico complessivo del sistema
Italia – dichiara il Sindaco – pur nella cornice di una crisi certamente di più
vasta portata e durata come quella che sta vivendo l’Europa intera, impone
riflessioni nuove, sganciate dalla fotografia della geografia provinciale e
territoriale così come conosciuta sino ad oggi. La riduzione dei trasferimenti,
i tagli pesantissimi agli locali, la crisi ormai esplosa delle stesse finanze
regionali con grave ipoteca su altre occasioni d’investimento futuro nelle
periferie, obbliga come mai in passato –
continua – all’unione ed alla messa a fattor comune di energie e risorse.
Altre vie sono destinate, per i processi storici ormai avviati ed
inarrestabili, soltanto ad aggravare la già difficile situazione di autogoverno
degli enti locali. Il nostro impegno,
come sindaci del crotonese, resta ovviamente ancorato alla difesa dei
motivi che dovrebbero indurre il legislatore ed il prossimo governo politico
nazionale a soprassedere o a rivedere una scelta che, così come prospettata,
produrrebbe solo danni nel contesto attuale. Allo stesso tempo – conclude CARUSO – iniziare a riflettere,
nel 2013, su nuove geografie provinciali, inedite e più forti, non può
certo apparire provocatorio, se la filosofia di fondo alla quale dobbiamo
guardare è quella, finalmente, di un utilizzo ragionato e più responsabile e
consapevole delle risorse comuni in zone omogenee, sia per opportunità che per
criticità. E la costa ionica calabrese, da Rocca Imperiale al crotonese ha
esattamente queste caratteristiche.