venerdì 14 febbraio 2014

Cirò- Si chiama “L’anima dei ricordi”(Natanedizioni) è un libro scritto da Margherita Astorino Stranges



Cirò- Si chiama  “L’anima dei ricordi”(Natanedizioni) è un libro scritto da Margherita Astorino Stranges, e nel quale, l’autrice  ripercorre, sul filo dei ricordi, l’infanzia e giovinezza trascorsa nel suo paese natìo, Cirò. Margherita Astorino Stranges, artista di origine cirotana, trapiantata a Benevento,  nasce come pittrice. Nella sua pittura esprime  “la volontà di creare una realtà poetica attraverso la rappresentazione di un'esperienza fenomenica vivace, e di far rivivere l'intero ciclo delle emozioni e delle conoscenze esistenziali fondendo in un'unica immagine il vero e l'inverosimile il che spesso è la stessa cosa per l'artista che è sovrano nel metterli in vita con le proprie opere”. Si avvicina alla scrittura con “L’anima dei ricordi”, scrive in una nota la docente Filomena Zungri di Cirò, una delle poche che ha avuto la fortuna di leggere  il libro in anteprima. Un libro prosegue- che rievoca cose perdute: un angolo di strada, un volto senza età, un gioco innocente che allietava giorni di un tempo che non c’è più, e che ricrea un coacervo di emozioni brulicanti di vita: personaggi, situazioni, luoghi, gesti e quant’altro. Tutto sussurra,  conclude- riportandoci in un mondo fantastico e al tempo stesso vero e più che mai reale. 
La memoria di ciò che eravamo ci conduce a meglio comprendere ciò che siamo, con semplicità ed una spolverata di delicata nostalgia. La scrittrice nasce a Cirò dove rimane fino al 1968 quando si trasferisce a Benevento col marito Mario Stranges –  che in questa città ha esercitato la sua attività di magistrato per oltre quarant’anni. Qui l’Astorino continua l’attività d’insegnante introducendo sempre nel suo lavoro metodologie sperimentali, tralasciando gli schemi tradizionali e lasciandosi guidare da uno spirito personale e innovativo per i tempi, convinta che l’apprendimento non debba attraversare solo le vie curriculari. I dirigenti scolastici, riconoscendone ed apprezzandone le qualità, le affidano organizzazioni di mostre culturali, redazioni di giornali scolastici, di ricerche storico-geografiche e culturali del territorio, in collaborazione con la memoria del luogo: gli anziani. Propone e porta avanti un progetto teatrale educativo che permette ai ragazzi nuove forme di comunicazione e di apprendimento oltre che di espressività.Temporaneamente esonerata dall’insegnamento redige con successo coreografie, sceneggiature e regie di spettacoli delle scolaresche del plesso. Nel 1979 si propone assieme ad altre patronesse, sotto la presidenza della moglie del prefetto Fasano, di riorganizzare la sezione femminile della C.R.I. di Benevento in quel periodo inattiva. Tale sezione mostrò la sua piena efficienza in occasione di un tragico evento: il terremoto che colpì l’Irpinia ed il Sannio nel novembre ‘80. Per la dedizione e l’impegno profusi sul territorio, le fu proposta la candidatura alle elezioni provinciali della C.R.I. Eletta con larga maggioranza di voti, sotto la presidenza di Sandra Mastella, per tre mandati ha rivestito le cariche di consigliera provinciale e tesoriera della sezione per oltre vent’anni, svolgendo nel contempo numerose attività benefiche programmate dalla sezione. Nel maggio 1999 la Presidente generale della C.R.I., Mariapia Garavaglia, le conferisce il diploma di benemerenza con medaglia d’oro di 1^ classe per l’apprezzata opera prestata e la generosa dedizione all’Associazione. Intanto frequenta salotti culturali locali, occasione d’incontro con artisti di fama nazionale tra cui il pittore italo-carioca Mario Ferrante. Quest’ultimo ne apprezza le doti pittoriche innate e la sprona a coltivare la predisposizione per l’arte ereditata dal nonno Francesco Astorino. Frequenta, così, la sua scuola per un paio d’anni perfezionando la tecnica; poi si affida al suo istinto, al suo estro, ai suoi sentimenti, agli stati d’animo. Oggi le sue mostre riscuotono l’apprezzamento sia del pubblico che della critica. Recentemente la sua maturazione artistica l’ha portata a forme espressive concettuali, a volte ispirate al surrealismo.