Cirò- Si chiama “L’anima dei ricordi”(Natanedizioni) è un libro scritto da Margherita Astorino
Stranges, e nel quale,
l’autrice ripercorre, sul filo dei
ricordi, l’infanzia e giovinezza trascorsa nel suo paese natìo, Cirò.
Margherita Astorino Stranges, artista di origine cirotana, trapiantata a
Benevento, nasce come pittrice. Nella
sua pittura esprime “la volontà di
creare una realtà poetica attraverso la rappresentazione di un'esperienza
fenomenica vivace, e di far rivivere l'intero ciclo delle emozioni e delle
conoscenze esistenziali fondendo in un'unica immagine il vero e l'inverosimile
il che spesso è la stessa cosa per l'artista che è sovrano
nel metterli in vita con le proprie opere”. Si avvicina alla scrittura con “L’anima dei ricordi”, scrive in una
nota la docente Filomena Zungri di Cirò, una delle poche che ha avuto la
fortuna di leggere il libro in anteprima.
Un libro prosegue- che rievoca cose perdute: un angolo di strada, un volto
senza età, un gioco innocente che allietava giorni di un tempo che non c’è più,
e che ricrea un coacervo di emozioni brulicanti di vita: personaggi,
situazioni, luoghi, gesti e quant’altro. Tutto sussurra, conclude- riportandoci in un mondo fantastico
e al tempo stesso vero e più che mai reale.
La memoria di ciò che eravamo ci
conduce a meglio comprendere ciò che siamo, con semplicità ed una spolverata di
delicata nostalgia. La scrittrice nasce
a Cirò dove rimane fino al 1968 quando si trasferisce a Benevento col marito
Mario Stranges – che in questa
città ha esercitato la sua attività di magistrato per oltre quarant’anni.
Qui l’Astorino continua l’attività d’insegnante introducendo sempre nel suo
lavoro metodologie sperimentali, tralasciando gli schemi tradizionali e lasciandosi
guidare da uno spirito personale e innovativo per i tempi, convinta che
l’apprendimento non debba attraversare solo le vie curriculari. I dirigenti
scolastici, riconoscendone ed apprezzandone le qualità, le affidano
organizzazioni di mostre culturali, redazioni di giornali scolastici, di
ricerche storico-geografiche e culturali del territorio, in collaborazione con
la memoria del luogo: gli anziani. Propone e porta avanti un progetto teatrale
educativo che permette ai ragazzi nuove forme di comunicazione e di
apprendimento oltre che di espressività.Temporaneamente esonerata
dall’insegnamento redige con successo coreografie, sceneggiature e regie di
spettacoli delle scolaresche del plesso. Nel 1979 si propone assieme ad altre
patronesse, sotto la presidenza della moglie del prefetto Fasano, di
riorganizzare la sezione femminile della C.R.I. di Benevento in quel periodo
inattiva. Tale sezione mostrò la sua piena efficienza in occasione di un
tragico evento: il terremoto che colpì l’Irpinia ed il Sannio nel novembre ‘80.
Per la dedizione e l’impegno profusi sul territorio, le fu proposta la
candidatura alle elezioni provinciali della C.R.I. Eletta con larga maggioranza
di voti, sotto la presidenza di Sandra Mastella, per tre mandati ha rivestito
le cariche di consigliera provinciale e tesoriera della sezione per oltre
vent’anni, svolgendo nel contempo numerose attività benefiche programmate dalla
sezione. Nel maggio 1999 la
Presidente generale della C.R.I., Mariapia Garavaglia, le
conferisce il diploma di benemerenza con medaglia d’oro di 1^ classe per
l’apprezzata opera prestata e la generosa dedizione all’Associazione. Intanto
frequenta salotti culturali locali, occasione d’incontro con artisti di fama
nazionale tra cui il pittore italo-carioca Mario Ferrante. Quest’ultimo ne
apprezza le doti pittoriche innate e la sprona a coltivare la predisposizione
per l’arte ereditata dal nonno Francesco Astorino. Frequenta, così, la sua
scuola per un paio d’anni perfezionando la tecnica; poi si affida al suo
istinto, al suo estro, ai suoi sentimenti, agli stati d’animo. Oggi le sue
mostre riscuotono l’apprezzamento sia del pubblico che della critica. Recentemente
la sua maturazione artistica l’ha portata a forme espressive concettuali, a
volte ispirate al surrealismo.