Cirò- “Egidio non è
morto ma è in mezzo a noi, la sua morte fisica
deve essere un manifesto di prudenza per tutti i giovani”, è stato
questo il messaggio coraggioso scritto da Giovanni Aloisio padre del ragazzo
scomparso affidato alla lettura al parroco Don Giovanni Napolitano durante
l’omelia che è stata concelebrata da don Pino Giorno ed dal parroco di Cariati
Don Mosè. Un’intera comunità paralizzata
dal dolore per il funerale del giovane diciannovenne Egidio Aloisio,
migliaia di persone sono arrivate ieri pomeriggio provenienti da tutto il
comprensorio da Crotone a Cariati, dove il ragazzo studiava, quest’anno si
sarebbe diplomato all’alberghiero di
Cariati, presente con una delegazione di docenti e studenti con striscioni
dedicati al compagno e amico Egidio, dove su un pannello era scritto accanto
alla sua foto:”Con te il cielo è sempre più blu”.Una chiesa gremita ha accolto il feretro di Egidio, un ragazzo d’oro, pianto da tutta
la comunità. Anche la commissione
straordinaria, rappresentato dal commissario Massimiliano Pensabene dopo aver proclamato il lutto cittadino, ha voluto essere presente con la fascia
tricolore ad onorare questo figlio della comunità, che per un drammatico
evento si legge sull’ordinanza- ha lasciato profondamente colpito la comunità
di Cirò”. “Sono stanco di celebrare funerali di giovani”, ha detto don Giovanni
Napolitano nell’omelia,- basta con queste vite sprecate, sono stanco di dover
ascoltare grida strazianti di mamme e di papà che piangono il proprio figlio,
amate e rispettate le vostre vite, Egidio era amante della vita e della
bellezza, oggi, prosegue, tutti voi
giovani dovete promettere sulla tomba di Egidio di non sprecare la vita, non dovete sciuparla, vivete la
vostra vita nella bellezza, prendete la vita in mano, siate protagonisti della
bellezza, non sciupatela siate orgogliosi della vostra vita- fate questa
promessa ad Egidio. Questo il segnale che dovrà uscire fuori oggi, ha concluso
il parroco”. Sono state tante le manifestazioni di cordoglio espresse alla
famiglia, segno tangibile della
vicinanza della comunità ad un ragazzo buono e gentile amico di tutti, volato
in cielo prematuramente, come solo gli angeli sanno fare, come i palloncini
bianchi volati in cielo al suo passare.