domenica 22 marzo 2015

Cirò- Con tre giorni in anticipo oltre mille Gru(Grus grus ) provenienti dall’Africa dove svernano volano sopra il cielo di Cirò; gli anziani dicono:portano la primavera. Raggiungeranno la Finlandia dove si riprodurranno.



Cirò- Con tre giorni in anticipo oltre mille  Gru(Grus  grus ) provenienti dall’Africa dove svernano volano sopra il cielo di Cirò; gli anziani dicono:portano la primavera. Raggiungeranno la Finlandia  dove si riprodurranno. Cirò e Punta Alice rappresenta la rotta migratoria più importante dell’Europa, a sostenerlo l’ornitologo Mario Pucci che in questi giorni sta monitorando in collaborazione con l’Università della Calabria, l’entrata degli uccelli migratori  nel nostro territorio. Dal monitoraggio effettuato dagli esperti,  risultati  che una buona parte delle  Cicogne sono nate proprio in Finlandia, a dimostrazione che il cirotano è una rotta migratoria internazionale. Dunque ogni  anno nei giorni che precede  San Giuseppe passano sui cieli di Cirò le eleganti Gru. E’ un grande spettacolo osservare il loro volo mentre cantano annunciando la primavera. L’oasi cirotana dove  si riposano le Gru  prima di riprendere il mare per raggiungere i paesi dell’Est è  la località Frandina. La migrazione degli uccelli tra l'Africa e L'Europa, scrive in una nota Pucci- è già iniziata:  Rondini, Upupe, Culbiachi, Marzaiole, Mestoloni e tanti rapaci sono tutte specie che si possono osservare in località Punta Alice che entrano dal mare aperto. Questa mattina le rondini erano a centinaia, la primavera è davvero alle porte. Naturalmente sottolinea Mario Pucci-  le date di arrivo degli uccelli sono anticipate per i cambiamenti climatici.
 Dunque sopra il  cielo  cirotano uno spettacolo della natura ha catturato l’attenzione di quanti hanno osservato in volo  un folto stormo di Gru . Il grande rito della migrazione si rinnova, come ogni hanno in questo periodo, un eccezionale passo di Gru Cenerina (Grus  grus ) ha anticipato l’inizio della Primavera. Un uccello questo che stimola sempre un certo interesse nella popolazione, con la sua apertura alare di circa due metri e il caratteristico “richiamo” di contatto "gru gru gru"che annuncia il suo passaggio, stimolando vecchi ricordi nelle persone piu' anziane. Il flusso migratore che interessa questo uccello si mantiene costante nel tempo. Dalle zone di svernamento al centro Africa, compie una trasvolata di migliaia di chilometri per raggiungere la tundra, nel nord-est dell'Europa per la riproduzione. Alcuni detti popolari raccontano che questo uccello passava il 19 marzo nel giorno di S.
Giuseppe. Ma da un po’ di anni a questa parte, la migrazione viene anticipata di due settimane.
Evidentemente i cambiamenti climatici hanno inciso  molto sull'orologio biologico
degli uccelli migratori. Inoltre le Gru anticipano di un mese l'arrivo delle Cicogne,
portatrici di natalità, anche se proprio domenica sono state già avvistate. L’evento è stato registrato dall’ornitologo  Mario Pucci, che da anni appunto studia la migrazione degli uccelli nel crotonese, il quale ha detto:” Cirò resta una delle rotte migratorie più importanti del mediterraneo". 
 Proprio sullo stemma di Cirò c’è  dipinta  una Gru in vetta alle tre colline che protegge il popolo dall’invasore nemico, raffigurato da un serpente, afferrato tra gli  artigli della fiera Gru. Dopo tutto nella tradizione popolare la gru è simbolo di buona fortuna e di buona salute. Ma fino a quanto ancora possiamo vedere il passaggio di questi meravigliosi uccelli, se le nostre campagne stanno cambiando diventando inospitali ed avverse , modificando per sempre l’habitat e la biodiversità che ci circonda, forse dovremmo considerare l’area di Frandina località protetta per consentire che ogni anno questi meravigliosi uccelli  possano fermarsi prima di riprendere il loro lungo cammino.