mercoledì 10 giugno 2015

Cirò- I Liceali dell’Ilio Adorisio raccontano “L’anno dei giorni rubati” interpretando magistralmente il monologo di Mimmo Madera.



Cirò- I Liceali dell’Ilio Adorisio raccontano “L’anno dei giorni rubati” interpretando magistralmente il monologo di Mimmo Madera.
“Peccato che una magnifica, bellissima, piacentissima, e oserei dire maestosa interpretazione del gruppo dei Liceali guidati da una combattiva Mena Caruso – che non si ferma certamente agli ostacolicchi costruiti ad arte dai tanti che ovunque pullulano secernendo la loro bile di nullità – non sia stata seguita come meritava da tutti i docenti, da tutto il personale ATA, dai genitori e dallo stesso vicario, prof. Sergio Marino, impegnato nell’Ufficio del Dirigente, per portare a “soluzione finale” il progetto “Formare Esperti per il coaching, in rete con altre realtà scolastiche regionali”. A parlare con la foga che gli si riconosce è Luigi Ruggiero,  Direttore  dello Istituto Omnicomprensivo di Cirò . E a sentire lo stesso Sindaco Mario Caruso, presente come sempe a tutte le manifestazioni ed agli eventi organizzati dalle scuole di Cirò, è condiviso il giudizio positivo verso la interpretazione di eccellenza eseguita dai ragazzi dell’Ilio Adorisio “ Interpretazione encomiabile – dice il Sindaco – e pure difficile, perché eseguita su una parte di puro racconto elaborato  magistralmente da Mimmo Madera dal libro  “l’anno dei giorni rubati” di Alfredo Antonaros”.  Entusiasta continua il sindaco Caruso “Antonaros scrive il suo libro per raccontare una parte verosimile  della riforma del calendario,  voluta dalla Chiesa del papa bolognese Gregorio XIII, realizzata dal cirotano Luigi Lilio e presentata nel 1582 dal fratello di Luigi, il cantore Antonio. Acchiappante l’interpretazione dei liceali, come altrettanto la rielaborazione e drammatizzazione dell’elaborato di Mimmo Madera, peraltro interpretato dallo stesso nei tre giorni della Primavera 2015 dedicati all’astronomo cirotano. La drammatizzazione del racconto, con l’ interpretazione schietta che ne hanno fatto i liceali, fa dell’evento un qualcosa di “maraviglioso”, che andava pubblicizzato e seguito di più”. 
Mariella Cosentino e Vittoria Nicastri, che con Mena Caruso, Giulia Cerchiara ed Ezia Malena hanno rappresentato la sparuta partecipazione dei docentidello Omnicomprensivo, hanno parole di elogio nei confronti di Francesco Alosio, che ha interpretato il Papa Gregorio, che appena ebbe il tempo di ricevere Antonio, dopo il solito “Dio ti benedica”, licenziò il fratello di Luigi con  “A te grazie tante, con la grande riconoscenza di santa madre Chiesa. E adesso va' mo inpace !” e poi dopo le timide rimostranze di Pasquale Rizzo, che ha ben interpretato il cantore calabrese, adirato dice: “Trovate un accordo, con questo qui, e togliamocelo dai piedi. Questa piattola d'un calabrese mi fa venire il voltastomaco”. Grande Francesco pure quando interpreta il vero personaggio del Papa ottuagenario “Siamo tutti peccatori… e, abbiano tutti bisogno della misericordia di Dio, che sa perdonare per quanto noi perdoniamo ad altri.”Ottima la performance degli altri “attori”: Diego Porti, che ha interpretato Luigi Lilio e tutti i suoi dubbi; Giusy Rizzo, che ha interpretato brillantemente la vecchia serva di casa Lilio, che vedendo Antonio sofferente gli disse “Siete riuscito a futtere‘u papa e tutto ‘u vaticano, e mo' chiagnete? Voi, sempre a cugghiuniari. Cu’ ‘u  papa non si cugghiunia!"; Massimiliano Iacovino e Nicoletta Calabretta, le voci narranti “sostenute” dalle armoniche percussioni di Pierpaolo Gangale e dalle musiche di commento di Vincenzo Parrilla. L’apparecchiatura tecnica ben organizzata da Gianni Giardino e da Michele Sirianni ha consentito alla dolcissima Adele Paletta di “videare” l’intera manifestazione. Una squadra brillante, ben diretta da una brillante coordinatrice ha realizzato una brillante manifestazione, che certamente altri, pure lontani dalla Scuola, chiederanno sia replicata ad un pubblico più vasto.