domenica 14 ottobre 2018

Cirò – Celebrata una messa in suffragio nella chiesa della Madonna delle Grazie, in memoria di Leonardo Coppola, l’eroe 36enne emigrato negli Usa con i genitori, e deceduto nel 2015 per le conseguenze di una sparatoria in un centro commerciale di Melbourne in Florida negli Stati Uniti d’America per aver difeso una cameriera.


Cirò – Celebrata una messa in suffragio nella chiesa della Madonna delle Grazie, in memoria di Leonardo Coppola, l’eroe 36enne emigrato negli Usa con i genitori, e deceduto nel 2015 per le conseguenze di una sparatoria in un centro commerciale di Melbourne in Florida negli Stati Uniti d’America per aver difeso una cameriera. L’omelia  celebrata dal parroco don Matteo Giacobbe mercoledì scorso alla presenza dei suoi genitori  dal ritorno dall’America ospiti dai parenti  di Cirò. Era morto da eroe Leonardo Coppola, il 36enne, emigrato negli Usa con i genitori e deceduto per le conseguenze di una sparatoria in un centro commerciale di Melbourne in Florida negli Stati Uniti d’America. L’uomo ha tentato di salvare una sua dipendente. Per Coppola, le cui condizioni erano apparse subito gravissime, è stato vano il trasporto in ospedale. In base ad una prima ricostruzione, il killer ha sparato contro la moglie colpendo anche il giovane, proprietario del ristorante “Scotto Pizza” in cui è avvenuta la sparatoria davanti a un centinaio di persone terrorizzate. Dopo alcuni secondi ha rivolto l’arma contro se stesso, esplodendo in totale circa sei colpi. Sulla vicenda era intervenuta la polizia di Melbourne, che aveva ascoltato alcuni testimoni per ricostruirne la dinamica. Per il 36enne tanti fiori e candele bianche la gente aveva  lasciate in segno di cordoglio all’esterno della pizzeria. Nato a Napoli nel 1978, Leonardo Coppola si era poi trasferito con i genitori definitivamente in Florida, con il papà e la mamma, Giuseppe Coppola di Monte di Procida (NA) e Tina Gallo originaria di Cirò. Leonardo muore da eroe, lascia la moglie e il figlio di otto anni, Nicodemo. Tanti sono stati i riconoscimenti da parte delle autorità governative americane alla sua famiglia per il nobile gesto del figlio eroe, riconoscimenti anche  da parte di Monte Procida paese del papà  che non ha dimenticato  questo angelo. Intanto la sua famiglia resterà  a Cirò fino alla fine di Novembre prima di ritornare in America.