venerdì 25 gennaio 2013

Cirò- Si è insediata ieri nel comune di Cirò la commissione d'accesso nominata dal prefetto di Crotone Maria Tirone,



Cirò- Si è insediata ieri nel comune di Cirò  la commissione d'accesso nominata dal prefetto di Crotone Maria Tirone, delegata con decreto del ministro dell'Interno a esercitare i poteri di accesso e di accertamento previsti dall'articolo 143, comma 2 (Scioglimento dei consigli comunali e provinciali conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso o similare), del decreto legislativo n.267/2000 (Testo unico degli enti locali). La commissione è composta dal viceprefetto Maria Carolina Ippolito, dal funzionario amministrativo-contabile Giuseppe Belpanno e dal comandante della Compagnia Carabinieri di Cirò Marina Fabio Falco.
Dunque acque agitate al comune di Cirò.”Un fulmine a ciel sereno - è stata la risposta del vice sindaco Francesco Paletta a cui è stato notificato la nomina prefettizia, rammaricato per l’accaduto- siamo una delle poche amministrazione che ha vinto il premio trasparenza, e assegnati i beni confiscati alla mafia, abbiamo sempre operato nella legalità e trasparenza, gli unici appalti odierni in cantiere  sono- Mavilia , dissesto idrogeologico e Marinella i cui  appalti sono stati assegnati dalla stazione appaltante come vuole la legge. Intanto la commissione  ritornerà nel palazzo municipale giovedì prossimo per interloquire con dirigenti e segretaria; la commissione avrà tre mesi di tempo per accertare se ci sono o no le condizioni per sciogliere il consiglio. Sereni attendiamo gli accertamenti ha concluso Paletta”. Forti anche le dichiarazioni del sindaco Mario Caruso, il quale raggiunto telefonicamente ha detto:” Ho ricevuto una telefonata dal prefetto di Crotone che mi preannunciava l’arrivo della commissione di accesso, i quali hanno provveduto a notificare il decreto prefettizio al vice sindaco Francesco Paletta, in mia assenza. Sono rimasto a dir poco sconcertato , deluso e demoralizzato, ho perso la forza e la voglia di continuare a lottare e  lavorare nel mio paese. Sono comunque tranquillo di tutti gli atti compiuti in giunta e in consiglio, sia da questo mandato a cui si riferisce l’accertamento che a quello precedente sempre presieduto da me. In ogni caso- prosegue Caruso- come sindaco sono sempre stato schierato in prima linea per contrastare  il fenomeno criminale, ed ho sottoscritto il patto insieme ad altri comuni per l’utilizzo dei beni confiscati. E ancora- Sono così amareggiato che sto valutando di prendere una decisione clamorosa e forte nei prossimi giorni. Comunque questo accanimento verso Cirò mi pare assurdo, non voglio fare polemica e confronto, ma è certo che per quanto abbiamo cercato di fare in questi ultimi anni in tema di cultura e di associazionismo, ancora una volta viene messo tutto in discussione.” Mario  Caruso è nato nel 1969, avvocato,  si è affacciato per la prima volta in politica con l’UDC poi   attraverso due liste civiche, viene eletto a  sindaco- la prima volta  nel 2007 e l’ultima nel 2012- (GIUGNO 2007 vince Mario Caruso, della lista civica ”Alleanza e Solidarietà” è il nuovo sindaco di Cirò con  1036 voti contro  i 956 della lista n.2 “L’Ulivo insieme per Cirò”, dell’ex sindaco Carlo Colucci. ;  MAGGIO 2012 vince il sindaco uscente Mario Caruso lista civica n.3”Cirò grande ancora”  che ha avuto 725 voti contro i 460 a pari merito  del PD di Rosaria Frustillo e della lista  n.2 di  Siciliani, in coda  la lista di Colucci con 324 voti). Attualmente Caruso milita nel partito Grande Sud. Il comune di Cirò già in passato, durante l’amministrazione Sculco era stata sciolta per condizionamento mafioso quando il presidente della Repubblica aveva firmato il decreto il 19 di febbraio del 2001, e solo dopo quattro mesi a giugno 2001 la commissione  aveva dichiarato il dissesto. Dopo la pausa commissariata ritornò il paese alle urne con la vittoria di Carlo Colucci nel 2003, e dopo un’altra parentesi commissariata, il popolo ritornò alle elezioni nel 2007 eleggendo l’attuale sindaco Mario Caruso per essere poi rieletto appunto lo scorso mese di maggio 2012.
Una cosa però è certa-  l’unica vittima è lo stesso paese - che ancora una volta stenta a prendere il volo; Attraverso la cultura, Cirò stava per riappropriarsi del suo ruolo e della sua dignità storica e culturale, grazie ai suoi personaggi illustri come Lilio, adesso però, si rivede ancora una volta, derubata nella dignità e sconfitta culturalmente.