lunedì 28 gennaio 2013

Cirò- Siciliani: “lo scioglimento del comune non deve avvenire sulla base di sospetti”.



Cirò- Siciliani: “lo scioglimento del comune  non deve avvenire sulla base di sospetti”.
Sulla vicenda della commissione di accesso insediata a Cirò pochi giorni fa, ritengo, scrive in una nota il prof. Giuseppe Siciliani Consigliere comunale di “Insieme per cambiare”
dal tavolo dell’opposizione:” che sia necessario da parte di tutti, organi di governo della città e organi istituzionali, una attenta riflessione per non lasciare, se possibile, che Cirò possa essere, ancora una volta, indicata come un Paese di mafia.
I cittadini di Cirò non meritano ciò, in una comunità sofferente per la forte disoccupazione, per il dissesto idrogeologico, per la mancanza di sviluppo non si deve consentire di aggiungere il sospetto di una comunità in mano alla mafia.
Noi sappiamo che non è vero, Cirò è un Paese di persone oneste che lavorano e che lottano giornalmente contro le difficoltà create da anni di abbandono e di mal governo a cui non si può aggiungere l’indegna chiusura del consiglio Comunale per mafia.
Pertanto riteniamo che la commissione debba fare con scrupolo il proprio dovere, ma se non risulteranno condizionamenti reali, lo scioglimento non deve avvenire sulla base di sospetti e che, se pur con i dovuti controlli, la città vada restituita alla normalità con il vantaggio ché finalmente si potrà dire fine al binomio Cirò=mafia che i cirotani non meritiamo.
Noi siamo poco interessati al perché si è insediata la commissione d’accesso, lo siamo molto di più sugli effetti che un eventuale scioglimento può provocare e su questo invitiamo il sindaco e gli organi istituzionali ad una riflessione.
Il 2013 deve essere un anno importante ai fini del rilancio dell’economia cirotana poiché è l’ultimo anno che siamo nell’obiettivo 1 della comunità europea; questo è l’ultimo anno in cui possiamo presentare progetti in Europa per ottenere finanziamenti per il recupero del centro storico, per completare la cantina comunale, per aumentare i servizi sociali etc. e se si dovesse, nessuno di noi se lo augura, arrivare allo scioglimento non potremmo rinnovare il consiglio comunale per tutto il 2013 perdendo così, il treno dell’Europa.
Ci auguriamo che ciò ti faccia riflettere tutti su un passo così grave che determinerebbe ancora una volta un marchio d’infamia alla città e agli amministratori e qualora non vi siano fatti concreti tali da determinarne lo scioglimento, sarà necessario restituire a questo Paese al più presto la speranza di poter avere un futuro di sviluppo”.