Cirò- Siciliani: “lo scioglimento del comune non deve avvenire sulla base di sospetti”.
Sulla vicenda
della commissione di accesso insediata a Cirò pochi giorni fa, ritengo, scrive in una nota il prof. Giuseppe
Siciliani Consigliere comunale di “Insieme per cambiare”
dal tavolo dell’opposizione:” che sia necessario da parte di tutti,
organi di governo della città e organi istituzionali, una attenta riflessione per non lasciare, se possibile, che Cirò
possa essere, ancora una volta, indicata come un Paese di mafia.
I cittadini di
Cirò non meritano ciò, in una comunità sofferente per la forte disoccupazione,
per il dissesto idrogeologico, per la mancanza di sviluppo non si deve
consentire di aggiungere il sospetto di una comunità in mano alla mafia.
Noi sappiamo che
non è vero, Cirò è un Paese di persone oneste che lavorano e che lottano
giornalmente contro le difficoltà create da anni di abbandono e di mal governo
a cui non si può aggiungere l’indegna chiusura del consiglio Comunale per
mafia.
Pertanto
riteniamo che la commissione debba fare con scrupolo il proprio dovere, ma se
non risulteranno condizionamenti reali, lo
scioglimento non deve avvenire sulla base di sospetti e che, se pur con i
dovuti controlli, la città vada restituita alla normalità con il vantaggio ché
finalmente si potrà dire fine al binomio Cirò=mafia che i cirotani non
meritiamo.
Noi siamo poco
interessati al perché si è insediata la commissione d’accesso, lo siamo molto
di più sugli effetti che un eventuale scioglimento può provocare e su questo
invitiamo il sindaco e gli organi istituzionali ad una riflessione.
Il 2013 deve
essere un anno importante ai fini del rilancio dell’economia cirotana poiché è
l’ultimo anno che siamo nell’obiettivo 1 della comunità europea; questo è
l’ultimo anno in cui possiamo presentare progetti in Europa per ottenere
finanziamenti per il recupero del centro storico, per completare la cantina
comunale, per aumentare i servizi sociali etc. e se si dovesse, nessuno di noi
se lo augura, arrivare allo scioglimento non potremmo rinnovare il consiglio
comunale per tutto il 2013 perdendo così, il treno dell’Europa.
Ci auguriamo che
ciò ti faccia riflettere tutti su un passo così grave che determinerebbe ancora
una volta un marchio d’infamia alla città e agli amministratori e qualora non
vi siano fatti concreti tali da determinarne lo scioglimento, sarà necessario
restituire a questo Paese al più presto la speranza di poter avere un futuro di
sviluppo”.