Cirò- Gli
allievi delle seconde classi dell’IPSIA
sezione Manutenzione Meccanico-Termico di Crotone fanno visita agli impianti di
refrigerazione della Tenuta Iuzzolini di Cirò, sede anche del museo della
civiltà contadina, uno dei più importanti e completi della zona. Entusiasti ed
interessati le scolaresche hanno fatto
tesoro dell’insegnamento delle varie tecniche di refrigerazione utilizzate
descritte per l’occasione dal tecnico dell’azienda. Un excursus su tutti i
macchinari presenti e sulle varie metodologie di refrigerazione, una filiera
interessante dove tutti gli allievi hanno potuto apprezzare il
confronto tra teoria e pratica aumentando le loro competenze termiche e
meccaniche di giovani che diventeranno professionisti del settore manutentivo
termico e meccanico domani. “Il
controllo delle temperature nella produzione vinicola, in particolare, è elemento importante –riferisce il tecnico,
tutto inizia dalla fermentazione alcolica(trasformazione
degli zuccheri in alcool) che si verifica grazie all’azione di lieviti. Questi
microorganismi si sviluppano spontaneamente quando la temperatura del mosto è
sufficientemente elevata. Questa reazione chimica esotermica, prosegue il
tecnico- provoca un aumento della temperatura del mosto. Esiste una temperatura
di vinificazione ideale per ogni tipo di vino, sia che si tratti di vino
bianco, rosso, rosé, sia che abbia le peculiarità, ad esempio, di un vino
liquoroso o di uno champagne, anche il controllo di questa temperatura, così
come tutte le fasi che seguono sono ugualmente influenzate-precisa il tecnico
dell’azienda- dalle condizioni climatiche esistenti al momento della vendemmia.
Attualmente è molto utilizzato il termine termoregolazione per riferirsi al
controllo della temperatura, perciò il vinicoltore è, l’uomo-chiave in questo periodo di tempo che può
variare da qualche giorno a più di una settimana in determinati casi. Per
realizzare la termoregolazione, il vinicoltore deve ricorrere a due fonti di
energia: L’energia calorifica-
Nella
produzione di vini rossi, è in effetti possibile riscaldare l’uva per avviare
il processo di
fermentazione.
L’azione dei lieviti viene rallentata e persino bloccata ad una temperatura
inferiore ai 15°C.
Se si vogliono avere tutte le possibilità di raggiungere un risultato
soddisfacente, la temperatura ideale deve essere di +20/+22°C. Inoltre, per alcuni tipi
di vino, si rende necessario riscaldare alternativamente il succo per
controllare il ciclo della fermentazione; L’energia frigorifera- L’apporto
di energia frigorifera nel processo di termoregolazione, invece- è sempre più presente nelle cantine ed è
tutt’altro che raro imbattersi in impianti frigoriferi di grandi capacità nelle
cantine cooperative o anche nelle aziende di dimensioni più modeste. L’energia
frigorifera utilizzata varia molto, a seconda che si debba produrre un vino
rosso o bianco. Questi due tipi di vino, infatti, hanno temperature di
vinificazione molto diverse. Si parla allora di” fermentazione ad alta temperatura“
per i vini rossi e di “ fermentazione a bassa temperatura “ per i bianchi. Ma
anche macchinari, ingranaggi, e materiali utilizzati come i filtri sono stati
gli argomenti trattati. Dunque una giornata interessante di lezioni extracurriculare di tipo studio-lavoro ha caratterizzata la
giornata dei 50 ragazzi del biennio
termico-meccanico dell’IPSIA di Crotone, accompagnati dai docenti
Liguori-Tundo.