giovedì 21 febbraio 2013

Cirò- Luigi Lilio sbarca a Perugia al teatro Dell’Olletta il prossimo 23 febbraio, grazie ad uno spettacolo della compagnia teatrale “Le Onde” dal titolo “Lunario”, con la regia di Carla Gariazzo e Domenico Madera attore di teatro cirotano.




Cirò- Luigi Lilio sbarca a Perugia al teatro Dell’Olletta il prossimo 23 febbraio, grazie ad uno spettacolo della compagnia teatrale “Le Onde” dal titolo “Lunario”, con la  regia di   Carla Gariazzo e Domenico Madera attore di teatro cirotano.
Lo spettacolo prende spunto dalla riforma del calendario voluta da Papa Gregorio XIII nel 1582 (riforma che cancellò dieci giorni dalla storia del pianeta) operata sulla base degli studi dell’astronomo calabrese Luigi Lilio. Si racconta che -è proprio per ottenere queste importanti carte direttamente dal matematico cirotano e la sua partecipazione alla commissione speciale che avrebbe dovuto dare soluzione al problema dei ritardi sul corso solare del calendario giuliano,  che vengono mandati nel paese calabrese dei messi papali. Dopo aver vissuto varie vicende ed essersi scontrati con la ritrosia degli abitanti di proferire parola (“…qui il silenzio è come ‘na cilieggia e la parola come ‘na cipudda amara. Il problema è che solo per vuntumara un nome, a Cirò, se po’ finiri al camposanto… u paisi è fatto accussì. Per campari deve cummattiri, pregare e, super omnia, tacere…”), i preti riescono ad incontrare lo studioso. Quest’ultimo però, per paura di finire nelle mani della Santa Inquisizione, dopo aver proferito alcune parole riprese dalla Genesi, dal libro della Sapienza e cercato di dimostrare il suo rispetto verso le Sacre Scritture, finisce accoppato dall’emozione, ucciso da un colpo apoplettico. In seguito a questo evento si reca alla corte del Papa bolognese il fratello dell’astronomo Luigi, il cantore calabrese Antonio Lilio, che riesce a salvarsi da una Roma di fango e marmo, sontuosa e corrotta, e da un mondo nel quale il potere degli uomini può ribaltare le leggi dello spazio e del tempo, solo grazie al timbro del suo canto, a quel dono armonioso che possiede, inestimabile omaggio alla musica. La performance teatrale vede coinvolto in un monologo brillante e dalle mille sfaccettature l’attore e regista Domenico Madera, che mette in scena con la verve che lo contraddistingue e attraverso trovate sceniche, giochi di luce e una ricercata selezione musicale, la Cirò di quei tempi, patria di quell’illustre Lilio che ha determinato il ‘furto’ di dieci giorni di vita a tutta l’umanità a partire dal 1582.
Nello spettacolo si alternano momenti comici, momenti di ‘serietà narrativa’ e momenti altamente poetici. I testi sono in parte inediti e in parte tratti dal testo “L’anno dei giorni rubati di A. Antonaros”,  spettacolo che ha avuto grande successo anche alla sua prima presentazione la scorsa estate  a Cirò. Il regista Madera  attualmente sta lavorando ad un’altra opera sempre di Lilio tratto però dal libro  scritto dal duo Mezzi e Vizza.