Cirò- La sala
convegni del centro servizi di Cirò, è diventata "sala teatro filottete" in località cappella, domenica alle ore 17,50
dove il sindaco Mario Caruso ha inaugurato
la nuova sala alla presenza di molte persone. “Il Centro Servizi- ha detto il
sindaco era nato per ospitare le imprese, e dopo venti anni, ancora, non si
sono trovati imprese che lo hanno utilizzato. Oggi, prosegue Caruso- intitoliamo la sala convegni a “Filottete”, personaggio, come scriveva
Omero, naufragato sulle nostre coste,
che ha fondato le città di
Krimissa, Petelia, e Chone odierna Cirò”. Il nostro
intento-ha detto il primo cittadino- è
quello di aprire questa struttura a uno
scambio culturale, visto che il teatro è anche cultura che vede protagonista
non solo le compagnie locali ma anche quelli provenienti dal resto dell’Italia.
Tutto questo prosegue- grazie alla nuova gestione della sala teatrale ad opera
di quattro associazioni: la
ProLoco; le associazioni teatrale La Torre; Ypskron; Apollo Aleo”. Con l’inaugurazione, si è dato via alla
seconda edizione di "Sipario d'inverno" con la commedia brillante "A finestra"
portata in scena dalla compagnia “Luna gialla” di Pellaro (RC), una
commedia divertente in dialetto “reggitano”, visto che il teatro è anche
diffusione dei vari dialetti, dove si è potuto assistere ad una euforica e
brillante attrice: Maria Latella, nei panni di “Camilla”, che per mimica e
recitazione, ha ricordatola grande Tina Pica. Presidente della prima compagnia
teatrale ospitata che ha dato avvio alla seconda edizione del Sipario
D’inverno, è Angelo Latella presidente
anche dell’UILT(Unione Italiana Libero Teatro). Molte le note di merito giunte
tra cui quello del ricercatore del CNR di Firenze Francesco Vizza che in proposito
ha scritto:”Filottete di sofocle, Euripide o Eschilo, o quello dell'Iliade e
dell'Odissea, in ogni caso il riferimento a Cirò e al suo teatro è solamente
fantastico; complimenti alla giunta di Mario Caruso e a tutti i soggetti
impegnati in questa bell'impresa culturale”. Ma al centro servizi oltre al
teatro c’è anche la conoscenza del
territorio attraverso i suoi vini doc, infatti ad ogni serata teatrale ci sarà anche la
degustazione di un vino di una cantina
locale, proprio per legare la cultura al territorio, ad aprire il sipario è
stato il viticoltore Cataldo Calabretta.