sabato 30 gennaio 2016

Cirò- Terza replica fortunata per la compagnia teatrale Ipskron al “Filottete”



Cirò- Terza replica fortunata  per la compagnia teatrale Ipskron al “Filottete”  di Cirò, dove ha riscosso successo ed acclamazione di pubblico per la brillante commedia in vernacolo :” chi ti vo beni cchjiù da mamma u coru t’inganna” scritta da Luca Murano che interpreta anche il ruolo principale di “Mennina”. Un personaggio questo degli anni settanta,  che abitava nell’antico borgo della “Cacovia” insieme al marito “Arcangelo” interpretato  da Ferdinando Gatto. All’improvviso la famiglia riceve una cospicua eredità e diventano” pezzenti arricchisciuti”(pezzenti ricchi). Questo nuovo stato gli da la possibilità di far studiare il loro figlio Ciccio, interpretato da Gino Scigliano, che diventa avvocato alla Bocconi.
 Qui incontra  Greta, una ragazza  di Milano, ricca e viziata interpretata da Tiziana Filippelli, che va a conoscere la famiglia del ragazzo Ciccio, che vive in Calabria, accompagnata dai suoi genitori,  anch’essi ricchi  viziati e molto snob: Tancredi e Nicoletta,  interpretati rispettivamente  da Gino Farao e Anna Papaianni.   Ma ad attenderli nel paese natio c’è la vecchia ragazza di Ciccio: Peppina interpretata da Francesca Crapisto. L’intero borgo si ravviva per i numerosi  episodi coloriti che si susseguono grazie alle vicine Mitirda e Raffaella interpretati da Lucia Zito e Pina Greco, i cui litigi continui,  terranno allegra l’intera ruga. 
 Una bambina: Ntonettedda, interpretata da Erika Scigliano riesce a far litigare le due commare che animano l’intera serata. A tenere informata la signora Mennina tramite il telefono, ci penserà Parma interpretata da Rita Campana. Ma alla fine Ciccio dovrà scegliere con quale famiglia stare. Trionferà alla fine la famiglia con i suoi valori, mentre Ciccio  abbandonerà la vita viziata della famiglia di Greta per ritornare con la sua famiglia e soprattutto con la sua vecchia fiamma. Narratori della storia il duo Luisa Papaianni e Francesco  Secreto. Il servizio d’ordine  è stato affidato invece al trio Murgi, Pugliese, Cimbalo. La scenografia, che ha ripreso perfettamente l’antico borgo medievale, è stata realizzata da Salvatore Papaianni.