mercoledì 8 marzo 2017

Cirò- Continua lo spettacolare passaggio sui cieli di Cirò dei primi uccelli migratori, dopo il passaggio nei giorni scorsi delle Gru, è toccato ai Fenicotteri

Cirò- Continua lo spettacolare passaggio sui cieli di Cirò dei primi uccelli migratori,  dopo il passaggio nei giorni scorsi delle Gru, è toccato ai Fenicotteri. Specie verso valle in  località  Punta Alice che  non finisce mai di stupire, infatti l’esperto Mario Pucci ha avvistato proprio ieri  un magnifico esemplare di fenicottero rosa ( Phoenicopterus roseus) è stato avvistato nella zona padulosa di Punta Alice. L’avvistamento  è di notevole importanza per la biologia della specie che per la sua alimentazione  necessita di ambienti “particolari”. Uccelli di grandi dimensioni, i Fenicotteri rosa raggiungono anche i 180 cm di apertura alare. Frequentano soprattutto acque poco profonde, talvolta dolci ma prevalentemente salmastre o salate, perfino iper-saline. Come tutti gli uccelli che vivono in ambienti marini o comunque d’acqua molto salata, i fenicotteri rosa possiedono una ghiandola (ghiandola del sale), situata vicino agli occhi che permette di riversare il sale assunto in eccesso all’esterno del corpo dalle aperture delle narici. Il fenicottero rosa si alimenta prevalentemente di piccoli invertebrati, quali crostacei e larve ma anche di alghe e frammenti di piante acquatiche che trova a Punta Alice per riprendere le forze e continuare il viaggio per le aree di nidificazione. In Italia nidifica regolarmente in Emilia Romagna, Lazio, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Veneto ed è l’unica specie di fenicottero che nidifica in Europa. Vive anche in Africa e in Asia meridionale. In Europa lo troviamo in Francia (Camargue), Spagna, Turchia, Albania, Grecia, Cipro e Portogallo. In questi giorni sono stati avvistati altre due specie di interesse Comunitario una coppia di Cicogne bianche (Ciconia ciconia) e due Spatole (Platalea leucorodia)
Inoltre scrive in una nota Pucci- nel porto di Cirò Marina quest’anno hanno svernato tre Svassi maggiori. La specie si nutre di pesci che pesca all’interno del porto, tra cui Cefali e Spigole a riprova che le nostre acque non sono inquinate. L’area paludosa tra la Cervara e Punta Alice proprio per la sua biodiversità meriterebbe più attenzione da parte dei nostri politici.