Cirò- I
giovani come ambasciatori del territorio grazie alla convenzione comune ufficio
scolastico regionale, i quali potranno accedere gratuitamente ai musei di
Cirò. Dunque visite gratuite ai quattro musei cittadini di Cirò, dove nei giorni
scorsi due delegazioni di studenti del
Liceo Scientifico Galileo Galilei di Lamezia Terme e l’Istituto
Superiore L. Nostro/L. Repaci di Villa San Giovanni sono giunti nell’antico
borgo. Ad accoglierli alla scoperta
della Città del Vino e di Lilio il Sindaco Mario Caruso il
vicesindaco Francesco Paletta, l’assessore alla cultura Francesco
Mussuto i quali, li hanno accolto ed accompagnati alla scoperta
della Città del Vino e di Lilio. ”Favorire il senso di appartenenza e
l’identità culturale, promuovere l’accrescimento culturale delle giovani
generazioni anche attraverso il coinvolgimento delle famiglie, sostenere l’idea
dell’arte come linguaggio e forma di comunicazione trasversale,
intergenerazionale e interculturale, condividere la diffusione e la
circolazione di studi, innovazione metodologica, ricerche e buone pratiche”, - Sono, questi gli obiettivi sottesi
alla convenzione (di durata triennale) stipulata tra il Comune e il
direttore generale dell’Ufficio Scolastico della Regione Calabria Diego
Bouchè e che prevede visite guidate gratuite ai quattro musei
presenti nel perimetro del centro storico cittadino: l’Archeologico Filottete,
il Museo Nazionale Visioni Celesti Luigi Lilio riformatore del
Calendario Gregoriano, l’Alchemico Giano Lacinio ed il Museo del Vino
e della Civiltà Contadina. Si tratta – ha dichiarato il primo cittadino – di una
ulteriore azione per avvicinare i giovani all’arte e al patrimonio
storico-culturale attraverso attività che rendano gli studenti reali
protagonisti della fruizione culturale locale. Insieme alle altre iniziative
messe efficacemente in campo dall’Amministrazione Comunale in questi anni, la
collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale rappresenta un ulteriore
importante strumento di valorizzazione e comunicazione dei nostri marcatori
identitari esclusivi. Restiamo convinti – conclude Caruso – che la
promozione delle identità e del terroir debba partire strategicamente dalla
comunicazione interna, quella cioè verso le proprie comunità, dal turismo di
prossimità e da quello scolastico e, quindi, dal coinvolgimento delle nuove
generazioni locali, destinati a diventare i migliori e più duraturi
ambasciatori del territorio.