Cirò- Rinvenuto nelle campagne cirotane per la prima volta,
un esemplare di Ghiro (Glis glis), una specie diffusa in
Calabria, spesse volte anche cacciata purtroppo. Nella provincia di
Crotone, il suo habitat è localizzato solo nella zona di Castelsilano (Sila
Piccola) ora anche a Cirò. Purtroppo l’esemplare rinvenuto è stato trovato morto
annegato in un abbeveratoio proprio durante in tre giorni di neve, forse
morto per il freddo. E’ stano comunque che un animale come il Ghiro che di solito in questo periodo va in
letargo, possa trovarsi ancora in giro specie
in questo periodo di freddo. Si tratta di un esemplare adulto che fa
supporre dunque che in qualche tana ci sia il resto della sua comunità. La sua
presenza è localizzata anche in Provincia
di Cosenza, sul versante ionico (Rossano), sull’altipiano della Sila (San
Giovanni in Fiore) e sul versante tirrenico (Orsomarso). In provincia di
Crotone è diffusa nella zona di Castelsilano (Sila Piccola). Ma è nelle
“Serre”, che viene maggiormente cacciato, dove si incrociano le province di
Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria, dove viene maggiormente cacciato specie nel
territorio di Guardavalle. Nel 1999,
anno in cui alcune associazioni calabresi lanciarono il “Progetto Ghiro”, è
stato stimato che nel solo comune di Guardavalle venissero catturati 20.000
animali l’anno. Ghiri serviti poi illegalmente in alcuni ristoranti calabresi. La
stagione della caccia è lunghissima: comincia con la Festa di San Giovanni
Battista (24 giugno) e si conclude, se le temperature si mantengono miti, a
fine dicembre. All’inizio dell’estate i ghiri sono molto magri, in quanto
reduci dal letargo invernale. E’ verosimile, pertanto, che vengano catturati
per lo più vivi, ed ingrassati con ghiande, castagne e foglie di pero, secondo
tecniche risalenti all’Impero Romano, quando i ghiri venivano trasportati vivi
in appositi contenitori dalle legioni come riserva di cibo sempre pronta. Nel
mese di settembre si pensa che alcuni bracconieri sospendano la caccia, in quanto
le femmine sono gravide. Nemmeno durante il letargo invernale, però, questi
animali sono lasciati tranquilli, in quanto vengono stanati dai loro rifugi con
fumi di zolfo o infilzati con lunghi punteruoli. Il bracconaggio purtroppo oggi
sta decimando questa specie, che di recente è stata inserita dall’IUCN nella Lista Rossa degli
animali a maggior rischio di estinzione. E per questo che omettiamo volutamente
il luogo in cui la presenza del Ghiro è stata segnalata.