mercoledì 8 marzo 2017

Cirò- Rinvenuto nelle campagne cirotane per la prima volta, un esemplare di Ghir

Cirò- Rinvenuto nelle campagne cirotane per la prima volta, un esemplare di Ghiro (Glis glis), una specie  diffusa in  Calabria, spesse volte anche cacciata purtroppo. Nella provincia di Crotone, il suo habitat è localizzato solo nella zona di Castelsilano (Sila Piccola) ora anche a Cirò. Purtroppo l’esemplare rinvenuto è stato trovato  morto  annegato in un abbeveratoio proprio durante in tre giorni di neve, forse morto per il freddo. E’ stano comunque che un animale come il Ghiro  che di solito in questo periodo va in letargo, possa trovarsi ancora in giro specie  in questo periodo di freddo. Si tratta di un esemplare adulto che fa supporre dunque che in qualche tana ci sia il resto della sua comunità. La sua presenza è localizzata anche  in Provincia di Cosenza, sul versante ionico (Rossano), sull’altipiano della Sila (San Giovanni in Fiore) e sul versante tirrenico (Orsomarso). In provincia di Crotone è diffusa nella zona di Castelsilano (Sila Piccola). Ma è nelle “Serre”, che viene maggiormente cacciato, dove si incrociano le province di Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria,  dove viene maggiormente cacciato specie nel territorio di Guardavalle.  Nel 1999, anno in cui alcune associazioni calabresi lanciarono il “Progetto Ghiro”, è stato stimato che nel solo comune di Guardavalle venissero catturati 20.000 animali l’anno. Ghiri serviti poi illegalmente in alcuni ristoranti calabresi. La stagione della caccia è lunghissima: comincia con la Festa di San Giovanni Battista (24 giugno) e si conclude, se le temperature si mantengono miti, a fine dicembre. All’inizio dell’estate i ghiri sono molto magri, in quanto reduci dal letargo invernale. E’ verosimile, pertanto, che vengano catturati per lo più vivi, ed ingrassati con ghiande, castagne e foglie di pero, secondo tecniche risalenti all’Impero Romano, quando i ghiri venivano trasportati vivi in appositi contenitori dalle legioni come riserva di cibo sempre pronta. Nel mese di settembre si pensa che alcuni bracconieri sospendano la caccia, in quanto le femmine sono gravide. Nemmeno durante il letargo invernale, però, questi animali sono lasciati tranquilli, in quanto vengono stanati dai loro rifugi con fumi di zolfo o infilzati con lunghi punteruoli. Il bracconaggio purtroppo oggi sta decimando questa specie, che di recente è stata  inserita dall’IUCN nella Lista Rossa degli animali a maggior rischio di estinzione. E per questo che omettiamo volutamente il luogo in cui la presenza del Ghiro è stata segnalata.