sabato 10 dicembre 2011

cineforum dedicato al compianto Damiano Russo, giovane promessa del cinema italiano.


Cirò- Il comume di Ciro' in collaborazzione con l'associazione le quattroporte, grazie ad uno dei suoi nuovi componenti: Nicodemo Bruno,  presentano il cineforum dedicato al compianto Damiano Russo, giovane promessa del cinema italiano, grazie ad un progetto culturale  preparato  dall’ assessore al turismo e allo spettacolo Giuseppe Santoro. La prima proiezione si terrà giorno 11 Dicembre alle ore 18.00, dove sarà  proiettato il  film:”Una sconfinata giovinezza”; seguirà giorno 17 dicembre alle ore 16.30 la proiezione del film:” Rio”, ed alle ore 19 il film “Amici miei”, presso il centro servizi la Cappella di Cirò. Dunque il nuovo cineforum  è stato dedicato all’attore Russo scomparso tragicamente a Roma lo scorso mese, dove l’amministrazione ha voluto ricordarlo proiettando i suoi film, mentre l’associazione Avis di Cirò gli ha intitolato la loro sede. L’Attore cirotano aveva 28anni è stato tumulato nel cimitero di Cirò, nella cappella della famiglia materna, dove riposa il nonno Bernardo Bernardi, a cui lui era legatissimo, così com’era legato al paese collinare, dove amava trascorrere le proprie vacanze insieme alla madre, la cirotana Rosa Maria Bernardi,  il padre Girolamo Russo  la sorella Luciana e la nonna . I coniugi Russo vivono a Bari. Qui, era nato Damiano, il quale, giovanissimo, aveva lasciato il capoluogo pugliese per stabilirsi a Roma, dove ha studiato recitazione e, tredicenne, ha iniziato a lavorare nel cinema e in televisione, diventando il protagonista di molti film e di molte fiction. I critici lo consideravano una grande promessa del cinema italiano. A Cirò, nell’abitazione di via Pampini vivono la nonna, Francesca Mastromarco, e la zia, Ninetta Bernardi, dello sfortunato ragazzo Tanti i film e le fiction, che l’hanno reso famoso, ‘Un posto al sole’, ‘Compagni di scuola’ e ‘I liceali’. Attualmente, era impegnato nel film “Come un delfino”. L’attore che aveva interpretato il film di Pupi Avati “Una sconfinata giovinezza”, è morto troppo prematuramente. I genitori hanno donato gli organi di Damiano, assecondando la sua richiesta. E attraverso il cineforum Cirò lo vuole ancora ricordare.