sabato 31 dicembre 2011

Consiglio comunale in seduta straordinaria quella del 29 dicembre


Cirò- Consiglio comunale in seduta straordinaria quella del 29 dicembre a cui hanno preso parte alcuni sindaci e onorevoli del crotonese:Migale, Girasole, Siciliani, Pacenza, a cui ha fatto seguito un lungo consiglio comunale  dove sono stati affrontati punti importanti come il Parco Eolico ed il Dissesto Idrogeologico. In riferimento al raid  ai danni del centro servizi ha detto il sindaco Mario Caruso in una sala consiliare gremita:”Non c’è il senso civico d’appartenenza, tutto ciò che è pubblico si distrugge, ma noi il centro servizi lo aggiusteremo, questa è la risposta più idonea, sono stato confortato dai numerosi messaggi di solidarietà di sindaci, politici, e di tutta la comunità, anche S.E. il prefetto Panico, mi ha consigliato di andare avanti e di non mollare, già stiamo provvedendo alla sostituzione delle vetrate, poi penseremo anche ai mobili, sarà pronto per l’Enoteca Regionale: il nostro territorio ha bisogno di legalità. 


Quello che è successo, prosegue Caruso- è dovuto ad un clima demigratorio che si vive nella nostra comunità che rischia di alimentare gli animi perversi occorre per questo, fare abbassare i toni. Anche l’on Pacenza, della commissione antindrangheta, ha sottolineato nel suo intervento l’impegno di portare alla Regione come ha fatto l’on Dattolo, la collocazione dell’Enoteca Regionale a Cirò. Per il Sindaco Girasole di Isola invece:” E’ importante stare insieme soprattutto in queste occasioni, tra Isola e Cirò ha detto c’è il progetto dei beni confiscati, stiamo lavorando per la creazione di una cooperativa per la gestione dei terreni confiscati. Purtroppo bisogna riconoscere che qui c’è l’antistato che impedisce lo sviluppo del territorio, bisogna essere cosciente che si sviluppi e si afferma  la democrazia e la legalità, ed il simbolo di un presidio di legalità qui può essere rappresentato dalla ripresa del centro servizi”. Per il sindaco Siciliani:” daremo se occorre il nostro supporto legale e la nostra vicinanza”. “ Qualcosa anche in questo paese sta cambiando se la cittadinanza è scesa i piazza per dire no alla violenza, ha detto invece il sindaco Migale “. ” Per don Giovanni Napolitano- l’impegno vigile di essere in prima linea sul ripristino di una bella struttura distrutta dalla violenza”. Per il consigliere dell’UDC Paletta:” è un attacco a tutta la collettività”. “Non è la prima volta che Cirò subisce attentati, era già successo all’ex Giara, ha detto nel suo intervento il capo gruppo PD Francesco Marino, e comunque è un atto criminale , ritengo che questo sia la conseguenza poiché ci troviamo in un “brodo di cultura”  che può essere strumentalizzata dalla politica clientelare, per cui  bisogna evitare determinati comportamenti e abbassare i toni per evitare di armare questa subcultura della distruzione, bene hanno fatto di scendere tutti in piazza, e chiedo al sindaco di non dimettersi per dare una risposta immediata all’atto criminale”. Dopo la seduta straordinaria è proseguito il consiglio comunale normale dove tra i punti importanti all’odg la possibilità di aprire un bando per due vigili urbani, e la gestione unitaria dei servizi di polizia Municipale con Melissa e Crucoli con un unico comandante. Altro punto importante discusso il parco eolico Malocretazzo di 15 pale, che dopo il passaggio dalla società E-Vento all’attuale Inexsia energia, sarebbe il loro primo parco che costerà 50 milioni di euro, la quale società non aveva pagato al comune ben due scadenze  per 150 mila euro che   sono stati invece incassati  lo scorso  20 dicembre a riferirlo il sindaco Caruso,  il quale sottolinea che mancano nelle casse comunale un’altra trance di 225 mila euro che la società si è riservata di versare non appena avrebbe avuto l’ok dalla Regione riguardante certificati verdi. In base a queste ultime novità il sindaco  ha chiesto al consiglio di esprimersi in tal senso che ha stabilito di essere favorevole alla costituzione del parco eolico , di essere aperti ad una eventuale proroga non appena ci sarà l’ok regionale rispettando  gli impegni onerosi verso l’ente comune. Per quanto riguarda invece il dissesto idrogeologico:"E' stata espletata la gara d'appalto per i lavori di consolidamento per due milioni di euro dalla stazione appaltante dove per ribasso sono stati recuperati 400 mila euro che purtroppo ritornano nel calderone in mano alla Regione, noi come comune e come consiglio chiediamo che questi soldi rimangono a Cirò per poter continuare a consolidare  il paese, visto che per mettere in sicurezza l'intero paese occorrono 15 milioni di euro, ne mancano ancora 13 per salvare Cirò, se poi a questi 400 si sommano i 680 mila euro circa provenienti del bando 8 per 1000 a cui abbiamo partecipato possiamo fare ancora di più. Ci vuole però  la volontà della regione ha detto il sindaco- per poter realizzare il consolidamento, noi non possiamo più attendere, più inverni passano e più la situazione diventa difficile, visto che il dissesto idrogeologico c'è , esiste ed è evidente specialmente in via De Gasperi, in via Paradiso, sotto il cimitero, punta Vecchia, Cozzo Leone, Campanise, comunque- prosegue il sindaco- già il prossimo 9 gennaio avremo ben sette cantieri aperti  che andranno a rafforzare via De Gasperi, dove la ditta vincitrice farà in più anche il costone che avvolge punta vecchia; Anche via Petrarca e le case  ubicate sotto il costone Cozzo Leone, non hanno una strada di fuga in caso di cedimento del costone, tutto è occupato da canili e orticelli abusivi- evitiamo di deturpare l'ambiente ed il territorio ha detto il sindaco, lasciamo che questi spazi diventino pubblici soprattutto in caso di emergenza".Per il consigliere di minoranza ed ex sindaci Carlo Colucci ha sottolineato invece che durante la frana che ha messo in pericolo circa dieci abitazioni per i forti temporali del primo febbrario scorso, questa amministrazione non ha  indetto alcun consiglio comunale straordinario, non è stato deliberato un solo atto in proposito, Cirò rischia l'isolamento, il paese sta letteralmente scivolando a valle, la protezione civile poco ha fatto se ancora  gli abitanti non vivono più sogni tranquilli, al primo temporale  tutti cadono in depressione. Ma è anche vero che poco è stato fatto contro l'abusivismo: quì a Cirò l'abusivismo è grave, la non raccolta delle acque piovane, fa si che quando piove le strade diventano fiumi, e diventa ancora di più pericoloso, quando ad impedire che l'acqua scorre nel suo letto naturale ci sia qualche immobile costruito abusivamente. E allora per mettere in sicurezza il paese vanno anche abbattute quelle case abusive che sono pericolose, anche se sono state condonate. Quì la Protezione Civile prosegue Colucci è assente perchè non ha ancora creato una mappa per vedere quale sono le aree sicure da quelle insicure, come pure la Provincia, sono anni che non spende una "lira" per le nostre strade, per questo a regione e provincia devono giungere una delibera forte che va in questa direzione: noi e Cirò non può più attendere, oggi l'amministrazione comuale non può più fare miracoli".